Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Mikegue    18/11/2016    0 recensioni
Henzo, un ragazzo sui 24 anni, dall' aspetto possente, i capelli neri e corti, è un abile spadaccino dall'animo nobile. Ogni giorno, quando non è ad allenarsi con la spada, aiuta la gente del suo villaggio nei lavori quotidiani.
Un mattino, appena giunta l'alba un forte boato sveglia l'intero villaggio, attirando l'attenzione verso una delle case, la quale sembra essere stata inghiottita dalla terra, lasciando al posto di essa,un enorme voragine, nel quale il fondo sempbra non vedersi.
Ad un certo punto, qualcosa vola verso l' uomo, un falco con un messaggio legato ad una zampa;
"Signor Henzo, abbiamo bisogno di lei , sappiamo che è uno dei migliori spadaccini della zona, la invitiamo a raggiungerci al castello, lì troverà altri guerrieri ad attenderla.
Faccia presto!
Il Re"
La lettera del Re non sembra di buon auspicio, soprattutto quest' ultimo decide di convocare i migliori guerrieri del suo regno.
Per Henzo è ora di mettersi in marcia verso questo compito ancora ignoto, nuovi pericoli sono alle porte, questa missione potrebbe avere qualche legame con qello che è accaduto al villaggio.
Cosa vorrà il Re in persona dallo spadaccino?
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dopo aver recuperato una delle armature in pelle dell'armeria, un mantello nero con cappuccio che gli copre gran parte del viso e due delle spade forgiate dall' armaiolo del villaggio. Henzo parte in direzione del Castello del Re. Ma, poco prima di uscire dal villaggio, viene fermato da una donna.

-Se il Re ti ha convocato, significa che è qualcosa di importante. Tieni- Esclama, porgendogli qualcosa.

-Porta questo con te: è un dono da parte del villaggio! Così anche mentre non sarai qui con noi, ti saremo comunque vicini- La donna, dopo aver dato una specie di ciondolo all' uomo corre all'interno del villaggio senza dare il tempo all' uomo di ringraziarla.

Dopo aver indossato il ciondolo appena ricevuto, lo spadaccino si rimette in cammino. Lungo la strada, avverte la terra tremare e poco dopo di nuovo quel boato, guardandosi intorno, nota nubi di fumo provenienti da diverse direzioni. Accorgendosi che la situazione sta peggiorando sempre più, l'uomo si dirige verso il castello aumentando il passo.

Giunto al castello, trova un ragazzino ad aprirgli la porta:

-Prego, entra! Ti stanno aspettando nel salone- Esclama il ragazzino inchinandosi allo spadaccino

Senza dire alcuna parola, l'uomo si dirige verso il salone dove lo stanno aspettando una ventina di soldati tutti armati di spade, alabarde e ogni genere di arma, subito dopo, il gruppo viene raggiunto da Re che con viso cupo, inizia a spiegare il motivo di quella riunione:

-Grazie a tutti di essere qui. Vi starete chiedendo il perché vi ho radunati tutti qui, con così tanta urgenza. Ma probabilmente vi sarete accorti anche voi di quello che sta succedendo. Ancora non sappiamo se quello che sta succedendo sia provocato da un attacco di qualcuno che vuole conquistare il Regno. Dalle informazioni che ho ricevuto direi, che chiunque sia sta mirando a noi. Vorrei che alcuni di voi si mettessero in cammino alla ricerca di una donna: è anziana e saggia. La sua conoscenza forse ci potrà giovare. Non ho idea del dove si trovi ora. Si dice che viva fuori dal Regno da diversi anni, per l'esattezza nelle terre neutrali- Spiega il Re

-E chi di noi dovrebbe andare? e poi cosa sono queste terre neutrali?- Domanda uno dei guerrieri.

-Fammi finire! Queste terre neutrali sono un luogo pieno di pericoli in quanto terre di nessuno. Si dice che lì viva la peggior gente: emarginati, criminali, e non so cos'altro, per questo ho radunato voi che siete considerati i migliori guerrieri del Regno! Vorrei che formiate un gruppo di almeno cinque persone, il resto starà qui nel Regno per proteggerlo in caso di attacchi-

Dopo aver ascoltato in silenzio le parole del Re, Henzo si fa avanti tra il gruppo esclamando con tono deciso:

-Andrò io, non mi interessa chi verrà con me, ma se questo servirà a darci una mano a scoprire cosa sta succedendo e magari a fermarlo, andrò io, non mi interessa chi verrà con me, chiunque vuole venire è ben accetto, comprendo che potrebbe essere una missione senza ritorno, ma non mi va di restare qui a guardare mentre le nostra gente muore! Se nessun altro vuole venire andrò da solo!-

Il resto dei guerrieri, stupiti della riposta dello spadaccino, resta in silenzio a scambiarsi sguardi, quando, una voce proveniente da in fondo al gruppo esclama:

-Verrò anche io, se proprio dobbiamo morire tanto vale farlo per una buona causa!- Esclama con determinazione quello che sembra essere ancora un ragazzino vestito con una lunga veste che copre gran parte del viso.

-Tu mi sembri ancora un ragazzino, non ti sembra una cosa un po' troppo grande per te?- Domanda il Re.

-No! E poi l'altra notte la mia famiglia mi è stata portata via da queste cose, quindi cos'ho da perdere ora?!- Esclama il ragazzo stringendo i pugni dalla rabbia.

-Oh mi dispiace! Come ti chiami?-

-Alex!- Esclama il ragazzo.

-Bene, qualcun'altro si vuole unire a loro due?- Domanda il Re fissando il resto del gruppo.

Nessun' altro sembra farsi avanti. Vedendo la codardia del gruppo, il Re li congeda all' istante facendoli tornare tutti al loro villaggio, tutti eccetto Henzo ed Alex.

-Siete solo in due, siete sicuri di voler andare lo stesso? Sapete che potreste anche non fare più ritorno, vero?- Domanda il Re con tono preoccupato.

-Si! Non possiamo restare con le mani in mano, e anche a costo della nostra vita troveremo quella donna e la riporteremo qui!- Esclama Henzo deciso.

-Bene quindi è deciso! Domani vi metterete in viaggio. Il mio servo vi darà una mappa delle terre, così vi sarà più semplice arrivarci. Domani mattina verrete accompagnati alla mia armeria personale dove potete prendere tutto ciò che vi serve. Ora potete andare, vi aspetto qui domani mattina al sorgere del sole!- Spiega il Re

Tornato al suo villaggio, Henzo viene accolto dalla sorellina che gli salta subito contro abbracciandolo.

-Fratellone sei tornato!- Grida la bambina piena di gioia.

Non sarà facile per lo spadaccino dire alla sorellina che deve partire per un viaggio da cui potrebbe non fare più ritorno. 

Avvicinandosi a lei la abbraccia.

-Si sorellina- Sussurra l' uomo.

I due entrano in casa, dove i genitori dell' uomo discutono seduti al tavolo. Appena vedono entrare il figlio, iniziano a tempestarlo di domande, al quale l'uomo risponde cercando di stare sempre sul vago, non sentendosela di informare la famiglia del compito ricevuto.

Le sera stessa dopo che la sorella è andata a letto, decide di mettere al corrente la famiglia dell'incarico ricevuto da Re.

-Il Re ha bisogno di me, insieme ad altri devo partire alla ricerca di una donna. Il viaggio potrebbe essere pericoloso, per quello il Re ha chiamato me ed altri guerrieri Non so quanto starò via, ma non vi preoccupate per me so badare a me stesso e poi vado per il bene vostro e quello del Regno. Per favore non ditelo a Virginia! Non voglio che si preoccupi per me è ancora piccola- Spiega con espressione cupa.

-Figlio mio quanto ti capisco, in passato sono stato un abile spadaccino anche io. Se hai ereditato la mia determinazione  nulla ti farà cambiare idea, quindi non posso fare altro che augurarti buona fortuna! So che te la sai cavare ma stai attento comunque, non sai cosa ti aspetta la fuori- Esclama il padre.

La madre, disperata, abbraccia il figlio scoppiando in lacrime.

-Mamma tranquilla, ti prometto che tornerò!- Esclama Henzo cercando di tranquillizzare la madre.

I tre restano a discutere tutta la sera, fino a quando, vedendo che ormai si è fatta tarda notte, Henzo va a dormire pronto per mettersi in cammino al sorgere del sole.

Appena i primi raggi di luce entrano dalla finestra, il ragazzo si alza preparando rapidamente tutte le cose da portarsi con sé, quando alla porta della stanza entra la piccola Virginia.

-Fratellone! Te ne vai e nemmeno mi saluti?- Domanda la bambina strofinandosi gli occhi ancora assonnata.

-Tranquilla tornerò presto- Risponde lo spadaccino sforzandosi di sorridere.

La ragazza diventa improvvisamente seria.

-Ieri era ho sentito tutto, stavo andando a prendere un bicchiere di acqua quando ti ho sentito parlare con mamma e papà- Esclama lasciando scappare una lacrima.

-Ehi piccola, non mi succederà nulla, ti prometto che tornerò presto sai bene che sono forte e poi come faccio a stare lontano dalla mia adorata sorellina?- Risponde Henzo prendendo in braccio la sorella.

-Ok fratellone ti aspetterò! Cerca non farti male- Esclama la bambina abbracciandolo.

Dopo aver preparato tutto l'occorrente, salutato tutta la famiglia e tranquillizzato la sorella, Henzo si mette di nuovo in cammino verso il castello, dove insieme ad Alex è atteso dal Re.

Giunto davanti ad esso, vede Alex seduto davanti al portone.

-Ciao Alex, vedo che sei già qui anche tu- Osserva Henzo salutando il ragazzo.

-Si sono arrivato poco fa, ti ho aspettato prima di entrare-

-Sei pronto per questa avventura?- Domanda lo spadaccino

-Sinceramente non lo so! So solo che non posso tirarmi indietro!- Esclama il ragazzo con tono colmo di rabbia.

-Entriamo!-

Una volta entrati, vengono accolti dal Re, seguito da alcuni suoi servi:

-Bene vedo che siete venuti entrambi! Ora i miei uomini vi accompagneranno nell' armeria. Prendere tutto quello che volete, tutto quello che troverete all'interno di essa è lì per voi- Spiega il Re.

-Io non ho bisogno di nulla, con me ho già tutto quello che mi serve- Esclama Alex.

-D'accordo come vuoi...tu Henzo invece?-

-Anche io ho già la mia roba ma un occhiata la do comunque- Risponde lo spadaccino incamminandosi verso l'armeria, sotto la guida di uno dei servi.

Agli occhi dell'uomo, l'armeria del Re sembra infinita in confronto a quella del suo villaggio: svariati tipi di armi occupano ogni spazio delle pareti, molteplici manichini con ogni tipo di armatura invadono la stanza. Lo spadaccino, si sofferma a guardare una spada, dall' aspetto insolito rispetto a quelle viste finora, la lama è di un colore tendente al nero, con varie incisioni dorate lungo la lama, l'elsa avvolta da filamenti di color oro e nero con alcune piccole sfere rosse che si intravedono appena.

-Bella quella spada eh?! Quella non è stata forgiata qui, viene da un Regno molto lontano, diciamo che è come un bottino di guerra- Spiega il Re entrando nell'armeria.

L'uomo, posa la spada al suo posto.

-Aspetta! Se vuoi quella prendila pure, tanto qui si riempie soltanto di polvere come tutto il resto poi, e per una tale spada sarebbe uno spreco, non trovi?-Esclama il Re.

-Allora prendo solo questa- Esclama Henzo impugnando la spada.

-Sicuro di non avere bisogno di altro?-

-Si, come ho detto prima ho tutto quello che mi serve, e con questa ho anche una buona arma. Direi è più che sufficiente-

-Bene! Allora se siete pronti, vi consegno la mappa e potrete mettervi in viaggio- Esclama il Re chiamando uno dei servi, il quale si appresta a consegnare la mappa ai due ragazzi.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Mikegue