Anime & Manga > Detective Conan
Ricorda la storia  |      
Autore: Tera_Saki    19/11/2016    3 recensioni
-Hey!- all'inizio il suo tono era stato beffardo, quasi arrogante -mi mancava proprio una vacanza-
E seppellire la paura nel sarcasmo era stata l'unica scelta possibile, fin da quando si era risvegliato legato ad una sedia di ferro in un vecchio scantinato. Perché prima erano stati avvistamenti quasi innocenti, con palloncini colorati e una faccia piena di trucco, ma poi erano iniziate le sparizioni, erano iniziati i cadaveri, anche se Heiji non aveva voluto pensare che sarebbe potuto toccare a lui.
Genere: Horror, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

The Clown's laughter

 

 

Cinque ore

 

-Ehi!- all'inizio il suo tono era stato beffardo, quasi arrogante -mi mancava proprio una vacanza-

E seppellire la paura nel sarcasmo era stata l'unica scelta possibile, fin da quando si era risvegliato legato ad una sedia di ferro in un vecchio scantinato. Perchè prima erano stati avvistamenti quasi innocenti, con palloncini colorati e una faccia piena di trucco, ma poi erano iniziate le sparizioni, erano iniziati i cadaveri, anche se Heiji non aveva voluto pensare che sarebbe potuto toccare a lui.

-Lasciatelo dire, tu e i tuoi amici siete dei pessimi criminali-

I Clown erano maldestri nel nascondere le proprie tracce, ma sfortunatamente anche brutalmente efficienti negli omicidi. La polizia di Osaka arrivava sempre un passo in ritardo, ed Heiji aveva speso intere giornate e notti insonni a cercare una sbavatura che li avrebbe traditi. Aveva trascurato se stesso e Kazuha, e questo lo avrebbe rimpianto dopo, pur di liberare la città dal terrore, e un errore alla fine lo aveva trovato, anche se loro se n'erano accorti prima che potesse dirlo a qualcuno.

-Che c'è, non ti piacciono i nostri giocattoli?-

Aveva retto al gioco, illudendosi di avere il pieno controllo della situazione, fino a che quelli avevano scoperto ciò che stava sopra il tavolo. Allora la paura gli aveva soffocato la gola, stringendo lo stomaco in un nodo che gli aveva fatto rivoltare i visceri. C'erano chiodi, coltelli, taglierine, trapani.

L'uomo rideva, rideva di gusto, e lo fissava con quegli occhi cerchiati di bianco e il trucco sbavato -Qui ci divertiamo tutti, anche tu, anche tu riderai alla fine!-

Poi lo aveva visto, il sorriso storto che aveva ritagliato sul volto, l'insana luce sadica nello sguardo folle. Le cicatrici, sulla bocca, a formare l'arco di una risata.

-Da sballo, non trovi!-

 

 

Tredici ore

 

Aspirò una boccata di aria e sangue, ma aveva il fiato spezzato, e ciò che gli uscì fu l'imitazione distorta di un singhiozzo. Gli venne quasi da ridere, e fu tremendamente difficile ricacciare in gola un roco gemito ilare. Non cederò così, bastardi.

Lo consolava sapere che Kazuha era al sicuro, suo padre non le avrebbe permesso di fare un passo senza essere protetta. Avrebbe tanto voluto tornare subito a casa, quel giorno, per potersi lamentare di quanto fosse incapace in cucina e ammirare ancora quell'adorabile espressione imbronciata. Poi si sarebbero messi a litigare, ma non avrebbero resistito separati neanche un pomeriggio.

Sentì qualcosa in bocca, lo sfiorò con la lingua, poi sputò un dente ancora incrostato di saliva e sangue fresco. Ho lasciato indizi, Shinichi li troverà. Infondo è sempre stato lui il migliore.

E al pensiero dell'espressione concentrata in cui l'amico avrebbe nascosto la preoccupazione provò una fitta di malinconia. Alzò la testa, modulando lo sguardo in una smorfia di sfida, e anche se era maledettamente stanco il tono era d'irritante provocazione -Andiamo, vi siete già stufati?-

 

 

Ventun ore

 

-Ha ha HA!- il Clown si esibì in una distorta piroetta. Alzò la sega, -Ridi, detective!-

Il petto di Heiji tremò in quelli che sembravano spasmi di una risata, privi di gioia, privi di dolore, intrisi solo di follia.

Prima si era aggrappato a Shinichi, lui sarebbe venuto a prenderlo, avrebbe raccolto gli indizi e ricostruito il puzzle, poi a Kazuha, lei era intelligente, avrebbe capito, sarebbe stata lontana da loro, e probabilmente non avrebbe smesso testardamente di cercarlo. Ma non era servito a niente quando avevano iniziato a tagliarlo.

E più il dolore aumentava, più non credeva di poter sopportare ancora, più supplicava di morire. Più rideva.

 

 

Ventitre ore

 

Era rannicchiato sul pavimento, i polsi ancora legati, contorcendosi in ansimi gutturali, e cercando disperatamente, con le lacrime agli occhi, di trattanere le risa. Shinichi fu il primo a spalancare la porta, il primo a bloccarsi, incredulo. Dopo, però, aveva notato la scintilla fremente di isteria del suo sguardo, e aveva sussurrato qualcosa ad un poliziotto, impedendo a Kazuha di entrare. In un attimo di lucidità, Heiji gliene fu grato.

Il detective dell'Est lasciò la porta dello scantinato socchiusa, e gli parve di intravedere il nastro rosso per capelli che qualche settimana prima aveva regalato a Kazuha. Probabilmente stava litigando con i colleghi di suo padre, quasi sorrise al ricordo del suo viso.

Shinichi si inginocchiò al suo fianco, e iniziò a slegare le corde con la massima delicatezza di cui era capace. I suoi occhi blu si riempivano di tristezza ad ogni sibilo di dolore dell'amico, di rabbia ad ogni taglio, ad ogni livido o ematoma sul suo corpo.

Lo sollevò da terra, Heiji strinse i denti e ingoiò un grumo di sangue. Provò a parlare, ma la voce era rovinata, raschiante -Sapevo...- sussultò quando suo padre e quello di Kazuha entrarono nella stanza -sapevo che mi avreste trovato-

Shinichi lo fissò negli occhi -Mi dispiace- la sua voce era spezzata dal rammarico. Se fosse arrivato prima, se solo fosse stato più veloce...

Heiji gli afferrò un lembo della camicia, arrirandolo a sé. Baka, stupido. -Kudo, sarei morto senza di te- il suo sguardo si velò d'affetto -Grazie-

 

 

Anni dopo, Heiji sarebbe andato ad un parco dei divertimenti con Kazuha, avrebbero finto di litigare per salire o no su una giostra, avrebbe salutato con un sorriso ammiccante Shinichi, in giro insieme a Ran, ma non sarebbe mai, mai riuscito ad impedire a se stesso di provare un brivido di paura di fronte ad un Clown.

 

 

Nota: l'ispirazione per questa storia è nata con la visione della creepypasta “Hai paura dei Clown?”, un video di Mortebianca. In ogni caso, vi consiglio di darci un'occhiata.

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Tera_Saki