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Autore: NotEvenChip    19/11/2016    1 recensioni
In questa raccolta vedremo Belle e Rumple in veste di genitori. Piccoli momenti di vita dei nostri due neo-genitori preferiti!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Gideon Gold, Signor Gold/Tremotino
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Come…Come avevi detto che questo coso si sarebbe dovuto inserire in quest’altro coso?”

Belle alzò lo sguardo dal libretto delle istruzioni della culla che Gold stava cercando di montare. Nella coppia era sempre stata lei quella paziente e brava a montare le cose visto che, prima leggeva il libretto con le istruzioni. Diversamente da lei, il marito, preso dall’orgoglio, provava di testa sua e solitamente non ci riusciva mai. 

“Rumple, dovresti prima leggere il libretto…” Lo ammonì Belle.

Gold la guardò con uno sguardo di sfida e si alzò in piedi per togliersi la giacca, il panciotto, i gemelli ed arrotolare le maniche fino ai gomiti. Belle rise e tornò a leggere.

Erano d’accordo che avrebbe montato lui le ultime cose nella stanza del bambino, poiché tra una disgrazia e l’altra in città, Belle era al momento “troppo incinta”, (come la definiva il marito) per occuparsi di queste cose. 

“Lo so che sei sempre stata tu quella che riesce meglio in queste cose nella coppia, ma stasera riuscirò a sfatare questo mito, moglie”. 

Belle rise di nuovo, quando il suo Rumple si metteva in testa una cosa era praticamente impossibile poterci ragionare.

Passarono il pomeriggio così, e nulla cambiò, se non il fatto che ora Rumple si era tolto pure la cravatta e sbottonato i primi bottoni della camicia. Belle era andata in cucina a preparare del tè quando sentì degli strani rumori al piano di sopra. 

Si affrettò a raggiungere il marito ed, entrando nella stanza notò che tutto era molto più in disordine di come quando l’aveva lasciato. Rumple era steso a terra dolorante, così Belle gli si avvicinò preoccupata.

“Rumple? Rumple stai bene? Cos’è successo?”

Il marito riuscì a mettersi seduto e Belle notò che si teneva con forza il dito indice. 

“Oh no, non dirmi che…”

“Si Belle, si. Mi sono martellato un dito”. 

Dopo qualche altro attimo di preoccupazione, Belle riuscì, non senza difficoltà ad accovacciarsi di fianco al marito e a prendergli la mano dolorante tra le sue. 

Lui la osservò con curiosità finché lei avvicinò la mano alle sue labbra e gli diede un leggero bacio sul dito dolorante. 

Per qualche secondo smise davvero di sentire dolore, da quanto era concentrato a fissare la moglie in quell’attimo di dolcezza.

“Ecco, passato?” Belle gli sorrise dolcemente.

“Io.. Non… Sì, Belle… Grazie”.

Belle lo osservò per qualche secondo e lo trovò ancora più bello del solito, con i capelli corti tutti arruffati, svestito rispetto al solito e quell’aria stanca negli occhi. Si stava impegnando così duramente per lei. Ad un tratto, proprio mentre Rumple le si stava avvicinando per un bacio, Belle scoppiò a ridere.

“Belle?” 

Belle si guardò attorno e notò con orrore il disastro che il marito stava facendo con la culla e non riusciva a smettere di ridere.

“Belle!” Rumple cercò di richiamare la sua attenzione.

“BELLE! STAI RIDENDO DI ME?”  Urlò Rumple avvicinandosi minacciosamente alla moglie. 

Belle stava ridendo così di gusto che non riusciva a muoversi , tanto che rise ancora più forte quando Rumple le afferrò un braccio.

“Oh, ma tu stai ridendo del Signore Oscuro, lo sai che questo non può rimanere impunito, vero dearie?”

“Oh, ma se il grande e potente Signore Oscuro non è in grado di usare un martello, come crede di montare la culla per suo figlio?”

Lo derise Belle. 

Rumple le si avvicinò sempre di più fino a circondarle la vita ed iniziò a farle leggermente il solletico.

Belle cominciò a dimenarsi e a ridere ancora di più di prima.

“Oh.. La prego Signore, stavo solo… Stavo solo scherzando, la prego! La smetta!”

“Stavo parlando di una punizione, dearie! E non smetterò finché non avrà subìto ore ed ore di solletico Oscuro, la forma più potente ed imbattibile di solletico. Ora, deriderai ancora il tuo padrone in futuro?”

Rumple smise di farle il solletico per permetterle di rispondergli,  poi la avvicinò a se’ e la strinse in un dolce abbraccio.

“Lo prometto, non lo deriderò mai più, anche se è un tale incapace…”

Belle sentì il marito baciarle leggermente il collo e sorriderle contro la pelle.

“Mmmh… Se solo tu mi avessi ascoltata, con un semplice schiocco delle dita avrei finito e saremmo stati tutto il pomeriggio accoccolati sul divano a fare un bel niente…”

Il marito continuava a baciarle il collo, scendendo verso la spalla e si sentì la schiena percorrere da brividi che solo il suo Rumple sapeva procurarle.

“Niente magia Rumple, lo sai benissimo.”

Rumple sbuffò, per poi ritornare al suo compito e sussurrarle tra i baci:” Sì ma siccome sei tu quella brava in queste cose, nostro figlio probabilmente dormirà per terra”

Belle rise e si voltò per affrontare il marito.

“Non dirai sul serio! Ora andrai a farti una doccia, che sei tutto disordinato, scenderai a cena, andrai a letto presto e domani ricomincerai daccapo!”

“Belle! Non dirai sul serio! Potremmo sempre chiedere a Geppetto se…”

“Per quanto io adori i lavori di Geppetto, a lui ci faremo costruire il letto una volta che nostro figlio sarà più grande, la culla gliela farai tu, era questi i nostri piani!”

Rumple sbuffò ma si avvicinò alla moglie per un bacio, Belle si tirò indietro bruscamente e lo ammonì con lo sguardo.

“Il bacio è solo per i padri che si sono impegnati ed hanno ottenuto risultati, vai a farti la doccia che tra poco si cena!”

Affranto, Rumple aiutò la moglie a rimettersi in piedi e si avviò verso il bagno.

Una volta sceso, cenarono e si misero sul divano a vedere un film.

Gold le cinse le spalle con un braccio mentre lei gli appoggiò la testa sulla spalla. Presto, senza nemmeno accorgersene, si addormentarono entrambi. Belle si svegliò dai troppi calci del bambino e si accorse che erano ancora entrambi sul divano, si voltò verso il marito e ne osservò i tratti stanchi anche mentre stava dormendo. Si stava impegnando seriamente su quella culla, nonostante non ne fosse per niente capace e stava evitando di usare la maglia solo perché lei gliel’aveva chiesto. Sorrise e gli diede un bacio sulla guancia, questo bastò per destarlo dal sonno. 

“Mmmh, abbiamo preso sonno entrambi sul divano? Vieni Belle, andiamo a letto, non è comodo per te dormire sul divano, avrei dovuto accorgermene prima di prendere sonno, mi dispiace”.

Era sempre così premuroso e con la gravidanza lo era diventato ancora di più, senza obiettare accettò la mano del marito per alzarsi dal divano e lasciarsi accompagnare a letto. 

Entro pochi minuti erano entrambi sistemati per la notte e si accoccolarono sotto alle coperte, Rumple dietro di lei, con una mano sul pancione e la testa immersa nei capelli della moglie, si addormentò nuovamente di lì a poco, con il sorriso sulle labbra.

 

 

 

L’indomani Belle si svegliò con un martellare ritmico familiare, poco distante dalla loro camera. Si alzò e notò che quella mattina aveva dormito più del solito. Sospettò che il marito fosse già all’opera e dopo essersi messa una vestaglia sulle spalle, scese a preparargli il caffè.

Una volta pronto il caffè, portò il vassoio nella stanza del bambino, dove Rumple era indaffarato con la culla. 

Non era esattamente pronta a vederlo con ancora addosso i pantaloni del pigiama ed una maglietta della salute, concentrato sul lavoro. Un sorriso le si dipinse sulle labbra mentre pensava fino a che punto era riuscito ad arrivare con la propria oscurità interiore, era riuscito a mettere tutto finalmente da parte per lei e per il bambino. Era finalmente l’uomo di cui poteva nuovamente fidarsi e non poteva fare a meno di trattenere qualche lacrima mentre lo osservava dallo stipite della porta con il vassoio della colazione in mano.

Rumple sembrò accorgersi della sua presenza e si voltò verso di lei con un sorriso.

“Buongiorno amore… Ehi… Ma stai piangendo? Qualcosa non va? Ti ho svegliato? Mi dispiace…”

Belle fece cenno di no con la testa e una volta appoggiato il vassoio su un tavolino, si diresse verso il marito e lo abbracciò forte forte, tanto quanto il pancione poteva permetterlo.

Rumple ricambiò l’abbraccio anche se l’umore della moglie lo aveva confuso. 

Appena Belle riuscì a staccarsi, lui le asciugò le lacrime dal viso e le prese il viso tra le mani.

“Ho fatto qualcosa che non va? Ti prego dimmelo perché il tuo silenzio mi sta confondendo…”

Belle sorrise e scosse nuovamente la testa.

“No, Rumple, non hai fatto nulla di sbagliato, anzi, vedo che hai praticamente quasi finito!”

“Si beh ecco, ci tengo proprio a quel bacio… Ma questo già lo sapevi…” Le rispose con un sorriso malizioso.

Senza parole, Belle, si avvicinò ancora di più e gli appoggiò le labbra sulle sue. Permise al contatto di approfondirsi un altro po’ e quando si separarono, lo sguardo di Rumple diceva tutto tranne che sarebbe tornato a finire la culla, ma Belle gli mise una mano sul petto, tenendolo a distanza.

“Oh, no. Nulla di tutto quello che ti frulla in testa!”

“Ma Belle, ci allontaneremo solo cinque minuti, la culla sarà proprio qui quando tornerò!” La supplicò Rumple.

“Il caffè è sopra al vassoio, credo andrò a farmi una doccia ora. Poi mi metterò a leggere in camera, quando avrai finito, saprai esattamente dove trovarmi!”

 

 

Circa un paio d’ore dopo Rumple la raggiunse in camera e le tolse il libro dalle mani per condurla nella cameretta del figlio. Belle era incredula.

“Oh Rumple! Ce l’hai fatta! Ti ci sono voluti solo due giorni e parecchi incentivi ma, ecco qua il risultato! Sei stato magnifico!”

Rumple si avvicinò per abbracciarla ed un motto di orgoglio gli si gonfiò nel petto per non aver avuto assolutamente bisogno della magia, ma questo non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce, non ancora.

Invece, fece voltare la moglie tra le sue braccia e la baciò appassionatamente.

“Ora, credo mi fosse stato promesso un certo premio…”

Belle rise ed ammirò ancora una volta lo splendido lavoro fatto dal marito, prima di prendergli la mano e condurlo verso la camera da letto.

 

 

 

 

 

*I coniugi Gold “quasi” genitori mi faranno morire prima o poi. Dato che il maledetto promo della prossima puntata sembra far capire che ci perderemo molti momenti della gravidanza, dopo la rabbia iniziale, è nato questo. Spero come sempre che sia apprezzato! A presto e mai mollare! ;)

   
 
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