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Autore: lclementi2    21/11/2016    1 recensioni
Immaginate di trovarvi a giocare a Dark Souls, senza sapere come diavolo si fa; immaginate un protagonista 'Bandito' e la sua guida in console, uno più negato dell'altro...Dopo di che Buona lettura!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Dopo settimane di forzata e iellata permanenza in questo dannatissimo rifugio dei non morti, dopo mille disavventure e disavventure (di avventure neanche l'ombra), finalmente un nuovo giorno è arrivato, una svolta colossale che segnerà la storia di Bandito e della sua inseparabile ascia, finalmente una grande impresa epica è giunta come manna dal cielo……Peccato che il suono di quella sveglia, rovini sempre tutto! Così riprendiamo da dove eravamo rimasti, e tramite la solita guida in console, comiciamo a seguire le tappe di questa nuova giornata di Bandito. Il risveglio è sempre davanti al solito posto, il portone del demone del rifugio; dopo essersi riposato e ricaricato davanti al falò, il nostro eroe inizia la sua mattinata facendo un po' di giri di corsa intorno al lungo porticato poi, trovato finalmente il cancelletto che dà sulla sacra scalinata, si avvia con passo deciso verso i vari scheletri armati. In teoria, per avere la meglio su ciascuno di quegli scheletri, basterebbe un semplice e veloce colpo di ascia, ma Bandito giusto per essere più tranquillo e soprattutto appagato, preferisce sferrarne almeno 15 a scheletro, invitando ognuno di loro con assoluta strafottenza, ad assaggiare l'ira della propria ascia. Perciò, dopo aver fatto lo sborone per circa un quarto d'ora, raggiunge la nuova stanza dove risiede lo scheletro armato fino ai denti di ascia e scudo, ma stavolta riesce agilmente a batterlo e a raggiungere un altro cancello, dove appare il messaggio divino 'Apri la porta' e un secondo messaggio 'La porta è chiusa'. Memore della passata esperienza, Bandito intuisce che forse bisogna recuperare delle chiavi, magari rubandole al cadavere dello scheletro; peccato però che nessun messaggio divino inviti a depredare lo scheletro. Nasce allora, dopo aver bevuto la fiaschetta di vino, la folle idea di trascinare con i piedi il cadavere fino alla porta, nella assurda speranza che la porta riconosca il suo custode e decida finalmente di aprirsi. Alla fine, dopo aver testardamente trascinato con i piedi quel povero scheletro per tutto il perimetro della stanza, riuscendo tra l'altro, a pulire in modo impeccabile il pavimento, sceglie saggiamente di rassegnarsi e di uscire da quella stanza con un nulla di fatto. Dopo qualche imprecazione qua e là, Bandito scorge una coltre di nebbia sulla destra e vi passa attraverso, giungendo improvvisamente a tu per tu con il demone del rifugio, solo visto dall'alto. Gli attimi che seguono risultano piuttosto confusi ma concitati; ricordo solo la guida in console che continua a schiacciare R1 fino allo spasmo, poi compare una scritta 'VITTORIA'. Ignorando il significato di quel messaggio mai ricevuto in vita sua, Bandito corre verso un portone, lo apre e si rende conto di essere……VERAMENTE …..FUORI……....DAL RIFUGIO! A questo punto Bandito e la guida in console si guardano, poi si lasciano andare ad una pacata e contenutissima esultanza: 'EVVVAAAAIIIIIIIIII!!!! SIIIIIIIIIIII!!!!!!! E SIA LODATO IL SOLE, CAZZOOOOO!!!.' Preso dalla troppa esuberanza, Bandito si lascia scappare l'ascia, che finisce scagliata violentemente contro il pilastro portante del rifugio, del quale, a questo punto, non rimane che la cenere.
   
 
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