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Autore: badluna    21/11/2016    0 recensioni
Kaylan è un ragazzo tranquillo, con la passione per il cibo e per le fiere che avevano luogo nelle varie città del suo cantone.
È proprio ad una di esse che farà la conoscenza con una persona che volente o nolente sconvolgerà la sua quotidianità.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Loves come with eating.







Parte 1

Locarno, mese di Agosto.

La rotonda era gremita di persone quel venerdì sera, nonostante fossero solo le 17.30 vi erano diverse persone che gironzolavano tra i capannoni oppure affiancate ai tavolini dei bar e davanti alle diverse bancarelle.

Kaylan adorava queste manifestazioni, non tanto per la musica e le bevande che normalmente assicuravano una serata divertente ai suoi coetanei ma per la possibilità di fare qualcosa di diverso singolarmente o in gruppo. Così aveva proposto ai suoi amici di vedersi direttamente a Locarno per passare una serata divertente mangiando bene e girando per le bancarelle sparpagliate per la piazza incavata nel mezzo della rotonda più percorsa di Locarno.

Kaylan sbuffò leggendo l’ennesimo messaggio nel gruppo di WhatsApp in cui tutti si ostinavano a dire di voler arrivare alla rotonda solo dopo cena, per lo meno Wanda aveva un buon motivo per presentarsi dopo le 20.00 visto che doveva tornare a casa per aiutare sua sorella a foraggiare gli animali della fattoria di famiglia. Il giovane moro rise internamente pensando a quando il giorno prima era passato a salutare Wanda e la sua famiglia e si era ritrovato a fare una scampagnata in cerca delle tre asinelle, le quali avevano ben deciso di farsi una scampagnata fuori dai recinti della fattoria.

Sapendo di avere tempo per svagarsi liberamente prima dell’arrivo della truppa Kay si diresse alle bancarelle che vendevano cibo di diverse etnie annusando l’aria per non perdersi nemmeno uno dei profumi che provenivano da esse.

Girò vicino alle diverse bancarelle che proponevano cibo olandese, indiano, portoghese, tedesco, spagnolo, cinese e via dicendo, decidendo infine che aveva voglia di mangiare un po’ di Thailandese.

Si fermò davanti allo stand scelto osservando il cibo esposto mentre lo stomaco gli inviava segnali di gioia in previsione di ricevere cibo, visto che a pranzo aveva mangiato solamente uno snack preso dalla macchinetta in caffetteria così da avere tempo di finire tutte le pratiche entro le 16.30 e poter uscire dal lavoro ed evitare il traffico arrivando in città senza stress.

Si decise a prendere un piatto di Pad Thai con i gamberi quando spostandosi verso la cassa, per pagare ed ordinare, si scontrò con qualcuno.

<< Scusa! Non stavo guardando dove mettevo i piedi!>> disse subito Kaylan, volendo evitare di scatenare discussioni.

<< Beh eri così concentrato sul cibo che mi aspettavo di vederti saltare direttamente nella pentola!>> gli rispose quello che Kaylan scoprì essere un ragazzo della sua età con capelli biondi e dei magnetici occhi marrone scuro, quasi neri che sembravano inglobare direttamente il suo rifesso.

<< Cos-..Non stavo di certo per farlo! Non ho così tanta fame!>> cerco di difendersi Kaylan presto smascherato dal rumoroso brontolio del suo stomaco, il quale reclamava per l’attesa.

<< Direi che non è del tutto vero.>> Rise il biondo mangiandosi con gli occhi la figura del moretto davanti a lui arrossire imbarazzato. << Giona.>> disse allungando la mano verso il ragazzo davanti a se.

Kaylan spostò ripetutamente lo sguardo dal suo verso la mano tesa davanti a lui, alzando in seguito il sopracciglio sinistro davanti all’evidente ghigno saputo del ragazzo.

<< Pensavo fosse ora di presentarsi.>> spiegò sfrontatamente Giova capendo la domanda di Kaylan.

Il moro sbuffò una risata per poi afferrare la mano e presentarsi a sua volta. << Kaylan.>>.

<< Quindi Kaylan esattamente quale piatto ti ha distratto tanto da non vedere la mia persona?>> chiese Giona causando un scoppio inconsapevole di elettricità nelle mani di Kaylan il quale, senza farci troppo caso, prese a sfregarsi le nocche sui palmi cercando di mandarla via.

<< Penso proprio che ordinerò del Pad Thai ai gamberi.>> affermò in maniera seriosa per poi sorridere di colpo davanti alla risata di Giona.

<< Decisamente gustosi, io invece penso che opterò per del Moo Satay.>> rispose Giona cercando con lo sguardo gli stecchini di maiale nell’esposizione al banco dello stand.

<< Guarda che se sbavi ancora un po’ crei una riproduzione del lago Ceresio ai nostri piedi.>> azzardò Kaylan, nonostante non fosse il genere di ragazzo che si lasciava andare a scherzi con la prima persona incontrata.

<< Se dovesse succedere sarebbe una perfetta riproduzione in scala, credimi!>> scherzò in risposta Giona sistemandosi con finto fare snob la camicia, i cui primi tre bottoni erano slacciati a dovere.

<< Oh scusa! Non mi ero accorto di star camminando sul tuo ego, è che c’è così poco spazio intorno a te!>> lo prese in giro Kaylan facendolo scoppiare in una grossa risata.

<< Sei proprio un bel tipetto sai?>> gli disse asciugandosi una lacrimuccia all’angolo dell’occhio. << Ordiniamo, vuoi?>>

Kalyan aprì la bocca per assentire ma venne preceduto da quello che sembrava un ruggito, altro non era che il suo stomaco.

<< Lo prendo per un si.>> disse il biondo coprendosi la bocca con una mano per non scoppiare a ridere davanti all’espressione indispettita del moro.

<< Non ho nemmeno più il controllo del mio corpo, incredibile!>> sussurrò il moro facendosi però sentire benissimo dall’altro giovane, il quale non resistette e scoppiò nuovamente a ridere.

<< Senti ma sei qui da solo?>> gli chiese guadandolo sporgersi di lato per vedere quante persone ci fossero davanti a loro per ordinare.

<< I miei amici dovrebbero arrivare verso le 20.00.>> disse Kaylan guardando sull’orologio digitale al suo polso il quale indicava che erano le 17.58. <>

<< Il mio gruppo si è radunato davanti ad uno dei bar e non ha intenzione di schiodarsi da li nemmeno per mangiar, temo.>> disse Giona indicando in modo impreciso alle suo spalle.

<< Non mi è mai piaciuto andare a fare serata per il solo gusto di bere fino a perdere il controllo, preferisco fare una cena dove potersi parlare e fare delle passeggiate o addirittura andare al cinema.>> rivelò senza pensare Kaylan.

<< Preferisci le cose più tranquille quindi.>> lo osservò Giona

<< Fidati “tranquille” non è l’aggettivo che userei per quando sono in giro con Wanda, la mia migliore amica, semplicemente se facciamo casino o ci divertiamo non è a causa dell’alcool ma del nostro entusiasmo e dalla nostra fantasia. Potresti lasciarci di notte in un bosco e riusciremmo a fare qualcosa come un party con la sola musica dei nostri cellulari o improvviseremmo un falò rischiando di dare fuoco a tutto.>> rispose Kaylan sorridendo leggermente.

<< Non so se rischiare e chiedere di poter o se avere paura.>> rise Giona

<< Io punterei su entrambe.>> lo stuzzicò Kaylan sorridendogli per poi girarsi verso la signora alla cassa ed ordinare il suo piatto di Pad Thai e il Moo Satay per Giona.

<< Grazie.>> gli sorrise il biondo.

<< Prego.>> gli rispose Kaylan soffermandosi un po’ troppo a guardare le labbra del giovane davanti a lui.

<< Ti va di mangiare insieme?>> gli chiese Giona sporgendosi verso Kaylan per stuzzicare una sua reazione.

Lo stava studiando, con quei capelli neri e gli occhi di un blu cobalto che risultavano come un labirinto in cui perdersi, era una gioia per gli occhi e non solo. Il suo sarcasmo e le sue battutine lo stavano conquistando, doveva ammetterlo. Non era mai stato un tipo da pensare prima di fare o prima di parlare e per questo risultava un po’ farfallone, spesso si era ritrovato a dove subire gli insulti delle ragazze le quali credevano stesse flirtando con loro quando invece i suoi gusti erano totalmente diversi.

Non era nemmeno il tipo da colpo di fulmine, non che non ci credesse, solo non si sbilanciava a dare un opinione. Ora però con Kaylan davanti l’unica cosa che voleva fare era continuare a parlare con lui, conoscersi meglio e ridere. Questo era un altro lato che già gli piaceva del moro, stavano parlando da pochissimo e già aveva riso come un matto.

<< Non vuoi raggiungere i tuoi amici?>> gli domandò Kaylan piegando di poco la testa cercando di capire il giovane difronte a lui.

<< Nahh. Sono tutti impegnati a bere e a fare stupidaggini. Ho voglia di godermi questo piatto in pace.>> si sporse per prendere i suoi stecchini di maiale ringraziando la signora che glie li porgeva <> gli propose sorridendogli.

Il volto di Kaylan si illuminò e annuì vivacemente. << Si mi piacerebbe molto. Nonostante la tua laaarga modestia>> lo stuzzicò << mi piace parlare con te.>> ammise sentendosi un attimo imbarazzato per essersi lasciato andare.

Giona non si perse nemmeno una sua espressione, mantenendo il sorriso sulle labbra <> affermò.

<< Oh bene! Questo si che è andare per il sottile.>> lo sbeffeggiò il moro.

<< Sottile io? Ma li hai visti questi?>> scimmiottò Giona mostrando i bicipiti.

<< Banfone!>> lo sospinse leggermente Kaylan verso il tavolo libero.

<< Quindi..>> iniziò il discorso Kaylan mentre si sedeva e affondava finalmente la forchetta in un gambero. << che fai di bello? Studi o lavori?>> chiese prima di portarsi il gambero alla bocca, osservando interessato Giona.

<< Studio Architettura all’USI, l’accademia di Architettura di Mendrisio.>> rispose Giona.

<< Oh quindi ho davanti a me un giovane Mario Botta?>> lo stuzzicò Kay

<< Lo spero! Adoro i suoi lavori.>> rispose Giona stupendo Kaylan.

<< Mi aspettavo una risposta più decisa, da come ti presenti sembri molto sicuro di te e delle tue potenzialità.>> osservò il moro.

<< So di essere bravo, ma al giorno d’oggi si tratta anche di avere fortuna. Non è facile trovare qualcuno che ti assuma in un’azienda, ed il tasso di disoccupazione lo dimostra, mettersi in proprio non è facile ne a buon mercato, soprattutto con la concorrenza estera la quale può essere molto competente e a buon mercato.>>

<< È vero che molti vengono assunti solo grazie alle conoscenze o alle parentele, ma credo che con il tuo perfetto modo di porti e le tue capacità troveresti subito lavoro!>> affermò sicuro Kay.

<< Beh in caso contrario avrei molto più tempo da passare con te!>> rispose ghignando il biondo.

<< Sfacciato.>> affermò in una risata Kay bevendo un po’ della sua bevanda.

<< Tu invece occhioni blu, che combini nella vita?>> gli chiese di rimando il biondo.

<< Lavoro nelle Officine Elettriche di Lugano. Si, si evita la solita battuta che mi fanno tutti, lo so anche io che i miei superiori dovrebbero cambiare sto benedetto nome visto che vendiamo anche acqua e gas.>> accennò un sorriso Kaylan vedendo il broncio che era spuntato sul viso di Giona.

<< Non stavo per dire proprio niente!>> si difese Giona mantenendo il broncio in viso.

<< Oh si invece! Mi stavi per fare una battutina esattamente su quello!>> lo prese in giro il moro.

Giona sbuffò fingendosi offeso prima di porre un ulteriore domanda << Quindi se ho bisogno con le fatture posso chiamare te?>>

<< Oh no no, non ci capisco proprio nulla di fatture. Io sono sempre nel campo dell’elettricità ma tratto le certificazioni degli impianti elettrici esistenti o nuovi.>>

<< Ah! Ho in mente, era arrivata una comunicazione ai miei per sia la casa dove viviamo a Melide che per il rustico del nonno su in valle di Muggio.>>

<< Probabilmente ho eseguito io uno dei passaggi che riguardavano la pratica di casa tua.>> gli fece l’occhiolino Kaylan facendo scoppiare nuovamente a ridere Giona, il quale non si perse nemmeno un secondo della risata che accompagnò la sua per il resto della serata.

 

Nemmeno si accorsero del trascorrere del tempo e di aver finito le pietanze nel piatto. Continuarono a parlare finchè il cielo non si scurì e la piazza venne completamente illuminata dalle varie luci degli stand. Le loro chiacchere avevano sfiorato diversi argomenti approfondendone solo alcuni finchè una voce non li interruppe.

<< Giona eccoti finalmente! Ma che fine avevi fatto?>> chiese un ragazzo avvicinandosi a loro.

<< Giulio.>> lo salutò Giona << Visto che voi siete dei festaioli che saltano i pasti mi sono fermato a cenare chiacchierando con Kaylan.>> rispose indicando il giovane di fronte a se.

<< Ciao.>> lo salutò quest’ultimo con un piccolo movimento di mano.

<< Ciao Kaylan.>> gli sorrise caldo Giulio, prima di rivolgersi nuovamente all’amico. << Che fai, ci raggiungi o devo dire agli altri che oggi salti?>> chiese.

<< Io..>> Giona prima di rispondere spostò lo sguardo in quello di Kaylan il quale gli sorrise e gli allungò il suo Htc.

<< Scrivimi il tuo numero così ci risentiamo nei prossimi giorni per parlare ancora, se vuoi.>> gli propose.

<< Certo.>> prese il cellulare e trascrisse le dieci cifre che componevano il suo numero prima di ritornare l’apparecchio al proprietario << fammi uno squillo per favore così anche io ho il tuo numero.>>

<< Agli ordini.>> gli rispose eseguendo il compito e facendo partire la chiamata per poi chiuderla non appena vide il Samsung di Giona illuminarsi. Guardò il biondo spostare un paio di volte lo sguardo da Giulio  a Kaylan, il quale comprendendo i suoi pensieri gli sorrise e lo spinse ad alzarsi. << Su che aspetti, vai dai tuoi amici. Tanto Wanda dovrebbe arrivare da un momento all’altro>>.

Rassicurato dalle parole del moretto Giona si affiancò a Giulio salutandolo, senza mancare di mangiarsi Kaylan con gli occhi per l’ennesima volta, prima di raggiungere i propri amici.

Kaylan rimase da solo al tavolo osservando la sua figura allontanarsi. Giona gli piaceva ed anche tanto, all’inizio pensava fosse solo una sensazione superficiale, perché andiamo quel sorriso saccente era da prendere a morsi tanto era eccitante, ma mentre le ore passavano e loro parlavano, conoscevandosi meglio Kaylan sentiva una specie di prurito che lo spingeva a voler prendere il giovane biondo e non lasciarlo andare.

Kay pensò che se Giona non lo avesse chiamato lo avrebbe contattato lui, perché forse per la prima volta aveva incontrato qualcuno che lo interessasse per davvero. Guardandolo andare via si chiese se avrebbe mai avuto la possibilità di vedere una creazione di Giona, non solo sulla carta ma realizzata in mattoni e cemento. Gli sarebbe piaciuto molto, sperava di averne davvero l’opportunità in futuro.

Improvvisamente venne abbracciato da dietro da due braccia mentre una voce alle sue spalle esclamava << Certo che un culetto del genere non si vede tutti i giorni.>>.

Kaylan scoppiò a ridere mentre la sua migliore amica si sedeva di fianco a lui. << Dovrei lasciarti da solo più spesso, se poi è quella l’espressione con cui ti ritrovo.>> parlò nuovamente la ragazza dai lunghi capelli ramati. << Hai avuto buona compagnia?>>.

<< Un ottima compagnia.>> le rispose Kaylan prendendola sotto braccio e lasciandole un bacio sui capelli sospirando felice.




 

Parte 2

Bellinzona, mese di Settembre.

Era trascorso quasi un mese dall’incontro con Giona a Locarno. Si erano sentiti spesso in quegli ultimi giorni senza però avere l’opportunità di vedersi, a causa dei diversi impegni di entrambi nei fine settimana e del traffico che occupava le strade che portavano da Lugano a Melide nei giorni lavorativi.

Kaylan si aggirava in solitaria tra gli stand presenti alla Street Food organizzata dal comune di Bellinzona.

Non aveva chiamato nessuno quella domenica mattina per sapere se vi era qualcuno disponibile ad accompagnarlo, aveva voglia di assaporare quei momenti da solo e magari, dopo, fare una passeggiata al castello che sovrasta la Piazza del Sole dove si teneva la manifestazione.

Si sedette ad un tavolo in ombra gustandosi i suoi Nudle al pollo tibetani sorseggiando il te al miele e limone sempre d’origine tibetana, sospirò godendosi le chiacchere dei passanti e le risate dei bambini arricciando il naso quando gli passavano accanto quei pochi bimbi a cui la manifestazione non piaceva per nulla e lo stavano facendo ben capire con urla che nemmeno in inferno ti aspetteresti di sentire.

Si alzò per buttare via il cartone del cibo e la bottiglia mentre osservava lo stand spagnolo, valutando se era il caso di comprarsi qualche Churros con la nutella o se era troppo una ciugnata, scoprendo davanti ad essa una figura che gli pareva proprio di conoscere.

Sorridendo si affrettò a raggiungere la bancarella fermandosi alle spalle di un biondo di sua conoscenza.

<< Ogni volta che ci vediamo siamo davanti a del cibo. Non ci stai andando troppo pesante? Guarda che vedo un po’ di spessore in più su quei fianchi!>> lo stuzzicò Kaylan senza presentarsi.

Giona si girò di scatto con le guance gonfie in un espressione offesa, che doveva risultare buffa ma che diventò esilarante visto che il giovane aveva ancora un Churros cosparso di cannella infilato in bocca, causando così uno scoppio di ilarità in Kaylan che si dovette piegare in due appoggiando le mani sulle ginocchia, rischiando di cadere per terra come un sacco di patate in quanto le gambe sembravano non tenere più il suo peso.

<< Stai forse insinuando che sono grasso?!?>> chiese con voce stridula Giona, a causa dell’indignazione e dal cibo ancora presente in bocca.

<< No-….non mi-….O mio dio.>> cercò di dire Kay tra le risate << Non mi permetterei mai.>> riuscì ad affermare prima di guardare in volto Giona e ricominciare a ridere fino alle lacrime, decidendo che non gli importava degli sguardi degli altri, lui aveva bisogno di sedersi e quindi si sarebbe seduto dove gli pareva.

<< Ma ti pare il modo di salutarmi dopo che non ci siamo visti per un mese? Interrompendo il mio delizioso pasto per giunta!>> lo prese in giro Giona causando una specie di attacco asmatico a Kaylan in quale non riusciva a smettere di ridere.

<< Hai ragione, hai ragione.>> riuscì a dire alcuni minuti dopo Kay << I tuoi fianchi sono perfetti esattamente come un mese fa. Sia mai che sua altezza sia ingrassato!>> lo stuzzicò nuovamente.

<< Dannazione, la smetti di prendermi in giro?>>scherzò Giona andando a stuzzicare i fianchi del moro, con le dita ancora sporche di cannella, facendogli il solletico.

<< No no no no nonononnonono!>> Kay cominciò a dimenarsi cercando di allontanarsi riuscendo solo a far sporcare maggiormente la sua maglia con la stampa di Joker.

Quando finalmente fu libero, il moro non aveva praticamente più ossigeno nei polmoni a causa delle troppe risate.

<< Che ci fai qui da solo?>> gli chiese Giona quando la situazione fu di nuovo calma.

<< Avevo voglia di fare un giro e di poter mangiare qualcosa di diverso.>> rispose facendo spallucce Kaylan << Tu? Come mai solo?>> chiese a sua volta.

<>.

Kaylan sorrise dolcemente, scoprendosi davvero felice delle casualità che avevano permesso un loro incontro nuovamente.

<< Avevo intenzione di andare a fare un giro al castello>> disse indicando sopra le loro teste. << Ti va di farmi compagnia?>> propose.

<< Come se potessi rifiutare lo sai che mi piace parlare con te>> rispose adorando il rossore che cosparse il viso di Kaylan.

Si incamminarono così, fianco a fianco, verso l’entrata delle scale coperte che portavano al castello.

<< Trovo queste scale incredibilmente inquietanti.>> affermò serio Kaylan.

<< In che senso?>> chiese Giona dopo aver passato l’entrata in sasso, dirigendosi verso le scale in cemento.

<< Beh guardale!>> affermò Kay muovendo le mani in modo convulso senza indicare qualcosa di preciso. << Prima devi passare in una strettoia in sasso ed ora queste scale che…che…non lo so che cosa! Sono inquietanti e basta!>> rispose continuando a gesticolare.

Giona gli prese una mano e la incastrò con la sua, evitando così che gli cavasse un occhio e in maniera tale da averlo più stretto a se.

<< Se le trovi così inquietanti allora non posso fare altro che indossare il mio mantello da principe azzurro e portarti sano e salvo in cima a queste rampe>> gli sorrise.

Kaylan arrossì sorridendo come un matto prima di aggrottarsi un attimo << Stai forse insinuando che io sono la fanciulla in pericolo?!?>> domandò.

<< Io? Non oserei mai!>> Rispose Giona con un tono che diceva tutto il contrario, ricavandone così un pugno sulla spalla ed una calda stretta alla mano prima che Kaylan lo tirasse su per le scale.

Le loro mani rimasero intrecciate tutto il tempo, anche durante le tappe che dovettero fare per riprendere fiato. << Questo non dovrà saperlo nessuno!>> affermò Giona, con il fiatone.

<< Sia mai! Anche io ho una reputazione, non posso mandarla a fondo come il Titanic per colpa di alcune scale!>> cercò di ridere Kaylan tra un respiro profondo e l’altro.

<< Ce la possiamo fare, lo giuro sulla mia maglia di cotta!>> disse Giona facendosi una croce sulla spalla destra, facendo perdere il poco ossigeno guadagnato da Kaylan in una risata.

<> gli rispose il moro, riprendendo poi a salire gli scalini.

Quando arrivarono in cima entrambi temettero che l’altro avrebbe messo fine alla stretta, sorridendo poi quando nessuno fece la prima mossa per divedersi ma anzi entrambi si mossero in simbiosi per salire la pendenza che portava allo spiazzo presente all’entrata del castello.

Girarono l’esterno del castello, non avendo voglia di entrare a guardare il museo, passeggiando sulle mura scattando foto e, a volte, qualche selfie con facce sceme.

Kaylan riuscì a scattare anche un paio di foto a Giona, in cui il biondo era bello da morire. Il moro si morse un labbro guardando l’unica foto seria che erano riusciti a farsi insieme, l’aveva scattata per sbaglio tra un selfie l’altro, l’immagine aveva catturato un loro scambio di sguardi e Kaylan sentiva nuovamente l’elettricità nelle mani solo ad osservare il profilo spensierato di Giona.

Cacchio! Era abbastanza sicuro di star iniziando ad innamorarsi di quello sbruffone.

<< Cosa guardi bel moretto?>> gli chiese Giona appoggiando il mento alla sua spalla ed osservando inseguito la foto impressa nel Htc di Kay.

<< È stupenda.>> sussurrò perso tra i tratti di entrambi, non potendo fare a meno di notare quanto fosse eccitante la linea della mascella di Kay.

Dovette allontanarsi leggermente dal moro davanti a lui temendo di perdere il controllo, quando si ricordò che la stessa mascella era solo a qualche centimetro di distanza dalla sua bocca.

Non volendo che Kay pensasse che il suo allontanamento fosse una reazione negativa abbassò lo sguardo sul suo profilo ed incastrò nuovamente le loro mani tirandolo poi verso un albero in cerca di un po’ riparo dal sole.

Si sedettero all’ombra appoggiati  con la schiena all’albero e le ambe stese davanti a loro,scambiandosi piccole punzecchiate continuando così per ore.

Era quasi sera quando il biondo si accorse che per tutto quel tempo non aveva dato segni di vita e che probabilmente Sebastian si era già accorto da un pezzo della sua scomparsa.

Si affrettò a prendere in mano il cellulare per controllare le notifiche, trovano effettivamente dei messaggi di Sebastian il quale prima gli chiedeva dove fosse e poi gli comunicava che si fermava anche a cena e di fargli sapere se rimaneva con lui o tornava a casa.

Il biondo gli mandò un messaggio scusandosi di essere scomparso e comunicandogli di aver trovato un amico perdendo così il senso del tempo.

<< Un amico, eh?>> mormorò Kaylan direttamente nel suo orecchio destro, sorprendendo il biondo il quale alzò il volto per assicurarsi che il giovane accanto a lui non se la fosse presa.

Giona inspirò rumorosamente quando si ritrovò le labbra di Kay a pochi centimetri dalle sue. Era sicuro che si sarebbero baciati, tanto sicuro da sentirne quasi la presenza sulle sue, quella stessa sensazione lo costrinse a portarsi la lingua sulle labbra per inumidirle un po’.

Prima che si potesse sporgere, per ridurre a zero quei pochi centimetri che li dividevano, vide spuntare un ghigno eccitante sulle labbra di fronte a lui due secondi prima che Kaylan si allontanasse alzandosi in piedi e cominciando a seguire la strada che li avrebbe riportati in piazza, lasciando Giona con un pugno di mosche.

Il biondo non fece in tempo a pensare a nulla che il moretto si rigirò allungando un braccio verso di lui a richiamarlo a se. << Andiamo?>> gli chiese dolcemente.

Giona non si fece attendere e saltando in piedi congiunse le loro mani, affiancando così Kay e riprendendo a chiacchierare per tutta la strada del ritorno.




 

Parte 3

Melide; Metà Settembre

Kaylan era giù di morale. Non importava che Wanda cercasse di distrarlo in diversi modi, i suoi occhi erano puntati sul cellulare, o meglio, erano puntati su quella chat. Chat nella quale Giona non gli rispondeva da una settimana. Kaylan gli aveva scritto dopo quella domenica non trovando però risposta.

Si chiedeva se forse non avesse esagerato con quel bacio mancato, anche se dopo di esso avevano continuato a parlare e scherzare tranquillamente. Temeva che il suo ripensamento all’ultimo minuto avesse rovinato tutto, ma non poteva cambiare la sua persona, aveva sentito che ancora non era il momento giusto e così si era tirato indietro. Sperava solo che quel gesto non avesse distrutto tutto.

Quel sabato si era lasciato convincere da Wanda, mentre si trovavano da lei a Caroggio, a partecipare al falò che lei e sua sorella con degli amici avevano organizzato a Melide

Il resto della giornata lo aveva passato ad aiutare i suoi genitori e non appena era arrivato al luogo del falò si era dato subito da fare ad aiutare così da non aver tempo per pensare.

Nonostante tutto però quando si ritrovò un attimo da solo, ancora in attesa dell’arrivo della propria migliore amica, Kaylan non riuscì a fermarsi dal mandare un messaggio a Giona nel quale lo informava semplicemente dove si trovava, dando nuovamente fiducia al giovane che lo aveva conquistato in così poco tempo, sperando di non ferirsi con le sue stesse mani.

Verso le 19.00 arrivarono tutti e cominciarono a cenare creando così un ambiente pieno di chiacchere e di risate nel quale Kaylan non potè fare a meno di crogiolarsi, appoggiandosi alla sua migliore amica.

Il moro riuscì a non guardare il cellulare per diverse ore, cercando allo stesso tempo di non illudersi di trovare un messaggio.

Dopo aver sistemato tutti i contenitori ed aver gettato tutti i residui della cena nei sacchi, i ragazzi cominciarono ad attrezzare le casse per espandere la musica nell’aria per creare così l’ambiente adatto a ballare ed a svagarsi insieme.

Kay si decise a prendere il cellulare in mano rattristandosi immediatamente quando vide che per la prima volta in una settimana il messaggio era stato letto ma che nonostante ciò non vi fosse alcuna risposta.

<< A quanto pare culetto d’oro ha intenzione di farsi desiderare, eh?>> chiese Wanda appoggiandosi alla sua schiena guardando il cellulare tra le mani del suo migliore amico.

<< Credo di averlo allontanato. Probabilmente non gli è piaciuto che io mi sia tirato indietro quando stavamo per baciarci.>> gli rispose deluso Kaylan.

<< Kay sei sempre stato tu a dire che hai i tuoi tempi e che quando avresti incontrato la persona giusta essa avrebbe capito i tuoi modi di fare. Perché ora non riesci ad avere fiducia in quel giovane che tu stesso hai detto essere la persona giusta?>> gli domandò la ragazza.

<< Perché sono uno stupido!>> Sbottò Kay, arrabbiato con se stesso.<< E pure lui lo è! Perché diavolo non mi risponde? Non dico che doveva iniziare a farmi sviolinate, però almeno un “ciao” o un segno di vita me lo aspettavo!>>

<< Beh io direi che un segno di vita te lo stia dando ed anche in maniera evidente.>> disse Wanda facendo aggrottare la fronte a Kay.

<< W. dove eri due secondi fa quando ho detto che non risponde ai miei dannati messaggi?>> borbottò il moro guardando la sua migliore amica.

<< Scusa devo essermelo perso mentre osservavo quel gran pezzo di gnocco del tuo futuro ragazzo scendere in spiaggia.>> lo prese in giro bonariamente Wanda.

<< Cosa?>> Kaylan alzò di colpo lo sguardo girandosi poi verso l’accesso alla spiaggia dalla strada trovando la figura di Giona fermo a una decina di metri da loro, in evidente attesa di una sua mossa.

<< Vai dal tuo maschione, ragazzino.>> lo spronò la ragazza facendolo alzare << E mi raccomando usate le precauzioni! Non sono ancora pronta per un mini K!>> lo stuzzicò

<< WANDA!>> esclamò per niente scandalizzato ma decisamente divertito Kaylan.

<< Zitto e muovi quel sederino sodo, incontro al suo nuovo possessore.>> lo spronò dandogli una piccola spinta.

<< Tu sei tutta matta, sappilo.>> gli rispose sconvolto.

<< E mi ami anche per questo, ricordatelo.>> disse sventolando la mano mentre si allontanava da lui dirigendosi verso sua sorella.

Kay prese un profondo respiro avvicinandosi velocemente a Giona. Quando furono di nuovo uno di fronte all’altro non seppe cosa dire e quindi lasciò all’altro il dovere di iniziare la discussione.

<< Ciao.>> lo salutò Giona.

<< Non hai risposto hai miei messaggi.>> lo attaccò subito Kay, nonostante i suoi buoni propositi.

<< Scusa, scusa!>> disse Giona allungandosi ad afferragli una mano << Ho dovuto mandare il cellulare a riparare perché quel gran coglione di Giulio me lo ha fatto finire in acqua domenica. Ho un amico che li aggiusta ed ha cercato di fare il più veloce possibile però ci ha impiegato lo stesso una settimana. Ho ricevuto indietro il telefono solo oggi pomeriggio.>> gli spiegò il biondo il quale si preoccupò vedendo Kay sgonfiarsi come un palloncino alle sue parole.

<< Io…ho sbagliato qualcosa? Che è successo?>> chiese Giona con ansia.

Kaylan fece una risata amara << Credevo che fossi arrabbiato o che non mi volevi più vedere.>>

Giona spalancò gli occhi << E perché diavolo avrei dovuto farlo?>>

<< Mi sono tirato indietro.>> rispose Kay, ma vedendo che Giona non sembrava capire aggiunse. << Domenica al castello, ti stavo per baciare ma poi mi sono tirato indietro. Temevo che questo ti avesse dato fastidio che ci avessi ripensato su questo…su noi due>> spiegò indicando prima se stesso e poi il biondo.

Giona lo guardò con un sorriso dolce sulle labbra << Kay, è vero che ci conosciamo da poco più di un mese e mezzo, ma da quello che ho potuto conoscere di te non sei un tipo avventato. Personalmente preferisco sapere che ti sei tirato indietro prima di baciarmi, perché non eri sicuro che fosse la cosa giusta, piuttosto di sapere dopo che ti sei pentito.>>

<< No! Io ero-SONO- sicuro di volerti baciare, solo che quando stavo per farlo mi sembrava ancora che non fosse il momento giusto. Non so come spiegarlo. Non so mai come spiegare esattamente i miei pensieri, ed è fastidioso!>> cercò di farsi capire Kaylan.

<< Kay non devi spiegarmi niente. Tu mi piaci esattamente così come sei e non voglio che cambi. Voglio solo poter essere parte della tua vita. Di poter essere quel qualcuno su cui ti appoggerai quando avrai bisogno e della quale->> Giona non potè finire di parlare perché si ritrovò l’indice di Kaylan sulle labbra.

<< Ho un incredibile voglia di baciarti. E desidero che tu ti goda ogni momento.>> mormorò il moro spostando il dito ed avvicinando il volto a quello del biondo. <> sussurrò respirando sulle labbra dell’altro << che precede ciò che desidero fare esattamente da quando ti ho incontrato->> Giona interruppe il suo monologo e lo baciò mugolando un secondo dopo aver allacciato le mani nei corti capelli di Kaylan.

Dio il suo sapore è fantastico. Pensarono entrambi stringendosi maggiormente.

<< Stavi parlando un po’ troppo per i miei gusti>> disse Giona una volta che si furono staccati per riprendere fiato.

<< Sei proprio scemo!>> gli disse Kay lasciandogli un bacio a stampo sulle labbra.

<< Ma te piace questo scemo, non è vero?>> gli chiese con un sorriso da sbruffone Giona, mentre le mani scendevano accarezzando i fianchi di Kay per poi raggiungere la loro meta, che altro non erano quelle sode rotondità che Giona desiderava poter stringere dal primo giorno.

<< Mh mh>> il moro strofinò il naso contro quello di Giona <> rispose dolcemente.

Giona fece un sorriso talmente splendente da lasciare senza fiato Kay, il quale credette di morire sotto l’assalto di baci che gli piovvero addosso.

Stretto al biondo Kaylan realizzò di sentirsi a casa, era una sensazione sorprendentemente, un emozione che credeva di dover attendere ancora per un bel po’ di anni visto il suo carattere. Ed invece Giona lo aveva trovato.

Così ignorarono i fischi e le urla provenienti dal gruppo che si erano goduti la vista della nascita di un nuovo amori in prima fila. Gli fecero godere lo spettacolo senza darci peso.

Perché quella stessa sera, sotto le stelle ed illuminati solo dalla luna e dal falò alle loro spalle, era la sera adatta a loro.

Quello era il loro momento.



















Schede: Ogni personaggio/luogo/manifestazione/Pietanza ha un collegamento con la foto di esso o il sito dove ho preso le informazioni. Non esistate a guardare le foto per capire meglio i personaggi e i panorami.

Personaggi:


Giona:
Kaylan:

Wanda:



Luoghi 

Bellinzona: Foto Notturna
Bellinzona: è un comune svizzero e capitale del Canton Ticino.
Questo comune è  conosciuto nel cantone come la città dei castelli, questo nome è dovuto ai tre castelli presenti nel nucleo della città.
Il comune è famoso inoltre per diverse manifestazioni tra qui il Rabadan, il carnevale che dura da Giovedì a martedì, ad esempio il prossimo si terrà da giovedì 23.02.2017 a martedì 28.02.2017.



Caroggio:
Caroggio non è propriamente un paese, si tratta infatti di una zona.
Questa zona è prettamente agricola ed edificata di rustici sparpagliati nel territorio.
questo luogo si trova in bassa montagna ed è raggiungibile da quasi tutti i quartieri del paese di Alto Malcantone.



Locarno:

Locarno è il terzo comune più grande del canton Ticino (preceduto da Lugano e Bellinzona), si trova sulle sponde del lago maggiore e conta manifestazioni importanti come la Rotonda citata nella storia ma, ben più conosciuta, vanta il festival di locarno il quale è la manifestazione cinematografico più famoso della svizzera.
Intorno a Locarno vi sono diverse attrazioni da vedere assolutamente, tra queste vi  è il Santuario della Madonna del Sasso.

Melide:
Melide è un comune Ticinese diviso dal lago Ceresio, a collegare le due parti del comune vi è un ponte che attraversa il lago.
Nel comune vi è la sede della Swissminiatur dove è rappresenta una visione generale della svizzera in scala.

Valle di Muggio: Foto
La valle di Muggio, considerate uno dei luoghi più autentici e tradizionali del panorama turistico cantonale, si estende tra le pendici del Monte Generoso e del Monte Bisbino. Un interessante ed impegnativo percorso con partenza da Mendrisio conduce alla scoperta della valle più meridionale del Cantone Ticino: luogo di incantevoli villaggi e di selve castanili.
Questo itinerario porta alla scoperta di luoghi incantati e incontaminati: l'antico ponte sul fiume Breggia, il mulino di Bruzella, la chiesetta del Gaggio, l'Alpe del Bonello e della Bolla con le loro "nevère" e tutti i villaggi di questa valle che hanno Saputo conservare nel tempo tutta la loro autenticità. Propone inoltre l'occasione di sconfinare in Italia e di percorrere il nuovo ponte che collega i due villaggi del fondovalle: Scudellate ed Erbonne, luoghi dal sapore magico.


Manifestazioni

Rotonda di Locarno:
Questa manifestazione ha luogo all'interno della rotonda situata all'entrata della città di Locarno.
Incavata all'interno della rotonda, la superficie disponibile risulta essere davvero molta e viene completamente allestita con capannoni bar, bancarelle alimentari di varie etnie e bancarelle in stile mercatino il tutto al ritmo della musica diffusa dai vari bar e dall'organizzazione stessa della rotonda.



Street Food Belinzona:
Questa manifestazione viene allestita in piazza del sole a Bellinzona, essa è formata da una serie di bancare che vendono pietanze di varie etnie.

Purtroppo non ho trovato una foto della street, però vi lascio la foto della piazza in cui viene allestita la manifestazione.


Pietanze

Moo Satay: Foto
Questi, spiedini di maiale alla griglia dolci e allettanti al gusto, sono rifiniti con una ricca, salsa succosa, realizzata con curcuma e curry in polvere. Moo satay è un delizioso e saporito antipasti che risveglia le papille gustative. I succosi spiedoni sono tradizionalmente serviti con due salse una è salsa densa leggermente piccante, a base di arachidi appena macinati, latte di cocco e curry in polvere, mentre l'altra è costituita da una salsa di aceto agrodolce, con scalogno tritato, pepe e cetriolo per mitigare qualsiasi untuosità.


Pad Thai:  Foto
Il Pad Thai, Phat Thai o Phad Thai (letteralmente “Fritto alla Thailandese”)  è un piatto di tagliatelle di riso saltati in padella comunemente servito come cibo di strada cibo o in ristoranti informali in Thailandia.
E’ realizzato con noodles di riso, saltati in padella con uova e tofu tritato, e aromatizzato con polpa di tamarindo, salsa di pesce, gamberetti secchi, aglio o scalogno, peperoncino rosso e zucchero di palma, e servito con fette di limone e noccioline arrosto spesso tritate. può contener anche altre verdure come germogli di soia, erba cipollina aglio, foglie di coriandolo, ravanelli in salamoia o rape e fiori di banana.
Può anche contenere gamberi freschi, granchi, calamari, pollo o altre proteine. versioni vegetariane possono sostituire con la salsa di soia la salsa di pesce e omettere i gamberetti. Fra le variazioni più comuni la presenza o meno dell’uovo (cotto in padella in una sottile frittatina).


Churros:

è uno spuntino dolce, tipico della cucina latino-americana, a base di una pastella fritta spolverata di zucchero.

In Spagna i churros sono normalmente disponibili tutto. Molto amati sono però la domenica a colazione, intinti in una tazza di densa cioccolata calda, e all'alba di capodanno o genericamente dopo una nottata di festeggiamenti; in ogni caso vanno però preparati al momento e consumati ancora caldi.

  
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