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Autore: madame_red_    22/11/2016    0 recensioni
Questa volta c’ero solo io, Fratellini, il vostro soma Alex.
Niente Rick, niente Toro, niente Len ne’ tantomeno Bamba e tutta quella sguana.
Genere: Azione, Erotico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti
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Era da tempo che pensavo di scrivere una fanfiction simile, avevo paura a pubblicarlo poiché il nadsat é particolarmente difficile da replicare, spero che apprezziate ciò che ho scritto e vi divertiate a leggerlo così come io mi sono divertita a scriverlo!
Buona lettura e...Lasciatemi una recensione.

Madame Red


PROLOGO



Questa volta c’ero solo io, Fratellini, il vostro soma Alex.
Niente Rick, niente Toro, niente Len ne’ tantomeno Bamba e tutta quella sguana.
Mi trovavo quindi, seduto sul mio lettuccio, o Fratellini, col cià caldo nella granfia.
Ne era passato di tempo dalle serate passate al Korova coi miei soma ad arrovellarci il planetario su come passare la serata.
Ora ero un martino grande, avevo addirittura trovato una giovane devotchka disposta a sposare il Vostro Umile. Ci credete? Il Vostro Affezionatissimo ammogliato come un qualsiasi martino tutto bigio.
Ebbene, la devotchka in questione aveva una ciangotta tutta strana tipo vecchia babushka, ma era mesta e discreta e questo mi bastava, se ne stava sempre a pistonare per la casa, sempre a sistemare qualche trucca che il Vostro Umile lasciava: come pop-disk o altro.
A quell’ora della grande cupa mi sentivo sempre particolarmente sviccio, fratellini, la mia devotchka stava già facendo un po’ di spatchka e io non ne avevo per le berte di starmene lì tipo poldo ammogliato a guardare la quaglia dormire eccetera.

Così pistonai fuori dalla mia migna tana, tutto benvestito tipo martino civilizzato e tutto.
Quel di cui avevo proprio voglia era di glutare era un piccolopoco di mommo corretto, così rovellai che una visita al vecchio Korova Milk Bar non avrebbe poi fatto così male.
Ed era proprio come lo ricordavo, Fratellini, così troppe seigiorni eppure non era cambiato neanche un piccolopoco.
Avevo le tasche piene di denghi e chiesi il mio mommo con qualche droguccia mescalina tipo synthemesc.
Mi locchiai attorno in attesa del mio latte rinforzato:la mammola che mi serviva aveva una biffa sorridente piena di zughi bianchilucenti e due tuberi proprio cinebrivido che mi fecero drizzare i peli di tutto il plotto.
Intorno a me altri martini bigi in compagnia di semprocchie atrettanto bigie glutavano il loro mommo plus, e così anche io.
Una sola glutata, o Fratellini e d’improvviso tutta la salsa delle mie macerie incominciò a ribollire nei tubi come volesse schizzar fuori tutt’assieme e iniziai a covare nel planetario l’idea di darmi all’esercizio del vecchio porco diciannove, ma un martino, sia pure il Vostro Affezionatissimo, che può fare tutto solicello?

Così il Vostro Umile decise che era il momento di chiamare qualcuno dei vecchi soma per darsi ancora una volta alla dolce ultraviolenza.



  
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