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Autore: Princesse with Wormmon    24/11/2016    4 recensioni
Una pioggia scrosciante, rumorosa e brutale precipitava minacciosamente quella mattina dal cielo uggioso. Scivolava invisibile lungo un ombrello, che nascondeva il volto e gli occhiali nuovi di un ragazzo che cercava coraggiosamente di ripararsi.
Storia dedicata alla coppia Taichi - Sora :) spero che vi piaccia! Buona lettura! :)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Taichi Yagami/Tai Kamiya | Coppie: Sora/Tai
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Bacia la pioggia

 

Contro il veleno del mondo tutto quello di cui hai bisogno è una favola, un amore e un bacio.

 

Una pioggia scrosciante, rumorosa e brutale precipitava minacciosamente quella mattina dal cielo uggioso. Scivolava invisibile lungo un ombrello, che celava il volto e gli occhiali nuovi di un ragazzo che cercava coraggiosamente di ripararsi. Nonostante avesse la protezione dell'ombrello era bagnato fradicio, dai piedi fino alle cosce. I calzini erano inzuppati di acqua putrida come le scarpe, rese lerce e macchiate. Il giovane Taichi infatti aveva attraversato una pozzanghera, insudiciandosi oltre alle scarpe anche una metà dei jeans.

 

Ma la cosa peggiore era che anche il suo cuore avvertiva la veemenza con cui quella pioggia crudelmente lo torturava .. non solo per la sua fragorosa e rumorosa insistenza, ma anche perchè era ormai da tempo che nel suo cuore percepiva lo stesso rimbombo, generato dalla pioggia che era presente nella sua esistenza.

Lo stesso rumore silenzioso ma assordante, meschino e crudele di una pioggia interiore, che cadeva minacciosa su quel pavimento asfaltato che era il suo cuore. Lo colpiva brutalmente, gelandolo senza alcuna pietà.

 

Allo stesso modo, quella brutale acqua sporca che adesso cadeva nefasta dal firmamento, l'aveva ritrovata limpida e pulita molte volte nei suoi occhi. Soprattutto negli ultimi tre mesi. Senza neanche sapere realmente il perchè. Lui, in genere, non piangeva mai, né si era mai lasciato prendere dallo sconforto, ma ad ogni ostacolo aveva sempre reagito con coraggio e forza.

Era sempre stato quello forte e coraggioso, il leader indiscusso, che non si lascia demoralizzare da nulla, che sa combattere audacemente qualunque battaglia, trovando sempre una soluzione per proteggere gli altri.

Ma adesso?.. come poteva proteggere il suo cuore da quello strano dolore che lo stava attanagliando? Avrebbe mai potuto difendersi dalla pioggia scrosciante e minacciosa che c'era nella sua vita?

 

Sora e Yamato stavano insieme. Erano passati tre mesi da quella fatidica vigilia di Natale. Quella mattina di tre mesi prima l'audace Taichi era andato a casa di Sora. L'aveva trovata indaffarata, oberata dai preparativi natalizi e presa particolarmente da un qualcosa che emanava un profumo delizioso dalla cucina. Ma allo stesso tempo era felice, iperattiva, speranzosa, con una trepidazione e una luce nuova negli occhi.. una luce che, non aveva mai visto prima nella Sora che conosceva. Tuttavia insieme a quella luce si poteva leggere anche un pizzico di paura, di esitazione.

Stava preparando una torta con panna, fragole e cioccolato .. quella torta che nello stesso pomeriggio avrebbe portato a Yamato, pretesto che.. avrebbe dato vita al loro amore nascente.

Fu così che per Tai il sogno si era infranto.

 

Quella stessa vigilia infatti Taichi era andato a casa di Sora per confessarle i suoi sentimenti. Sentimenti che provava da tempo immemore, anche se non aveva mai avuto il coraggio di ammetterli neppure con se stesso. Sora era sempre stata tutto per lui. Non solo la sua migliore amica, la sua compagna, la sua alleata, lei era.. qualcosa in più, la sua Sora; prima: la ragazza maschiaccio con la quale spesso e volentieri litigava, dopo: la ragazza dolce, sincera, amorevole, altruista e molto femminile in cui si era trasformata.

Lei era come una pietra preziosa, come un diamante grezzo esternamente, che non lasciava trasparire il suo interno puro e luminoso, ma dopo averlo lavorato un po', scaturiva tutta la sua bellezza, la sua lucentezza e soprattutto il suo cuore grande.

Sora rappresentava una parte del suo cuore che mai avrebbe potuto cancellare o sostituire.

Solo allora lo aveva capito davvero.

Ma quel giorno vedendo che era molto indaffarata aveva lasciato perdere.. ed aveva pensato di dichiararle i suoi sentimenti il giorno dopo, sotto il vischio, il giorno di Natale.. sarebbe stato molto più romantico, e poi si sa.. le ragazze non resistono al fascino della magia del Natale e ad un bacio sotto il vischio.

Ma.. era ormai troppo tardi perchè quel pomeriggio stesso avrebbe incontrato Sora al concerto di Yamato e.. comprendendo le sue intenzioni ed i suoi sentimenti l'avrebbe lasciata andare.. incoraggiandola ad inseguire il suo amore.

 

Quel pomeriggio dal suo sguardo scaturì un espressione di dolore e di profonda tristezza mista a delusione, ma questo Sora non venne mai a saperlo.

Era troppo tardi per il giovane Taichi.

 

Adesso Taichi si era fermato e osservava attentamente la pioggia, che cadeva minacciosa come se volesse ricordargli l'ineluttabilità del suo destino e la pioggia presente nella sua vita, che forse non sarebbe cessata. Poi un ricordo antico affiorò in lui.

 

Flashback

 

Lui e Sora erano piccoli. Forse frequentavano la seconda elementare all'epoca. Quel giorno pioveva insistentemente proprio come adesso e Sora gli diede un passaggio sotto il suo ombrello.

 

'' Sai Tai.. amo tanto la pioggia.. ha un qualcosa di meravigliosamente magico che non so spiegare '' aveva detto la Sora bambina.

 

'' Davvero? A me non piace per niente! mi sto bagnando tutto! '' aveva protestato il futuro digiprescelto del coraggio, mettendosi una mano sul naso per impedire che colasse mentre tremava per il freddo.

Poi la Sora bambina fece una cosa bizzarra. Allungò la manina, sporgendola al di fuori del perimetro dell'ombrello ed accolse alcune goccioline di pioggia nel suo minuscolo palmo infreddolito. Avvicinò la manina alle labbra e la baciò. Taichi sembrò perplesso.

 

'' Sora.. cosa stai facendo? ''

 

'' Bacio la pioggia.. ''

 

'' Eh? Ma perchè lo fai? Sei strana, sai? ''

 

'' Beh perchè.. quando non c'è il sole devi amare la pioggia.. in attesa che il sole ritorni.. e poi se non ci fosse la pioggia.. non ci sarebbero meraviglie del genere.. '' e con il ditino indice indicò un meraviglioso arcobaleno nel cielo, che era sorto da poco, dai colori sfavillanti e luminosi.

 

Allora baciare la pioggia serviva a qualcosa pensò Taichi.

 

'' Vedi Tai... nella vita non avrai sempre delle giornate di sole, ma ne avrai tantissime anche di pioggia, per questo... amala.. la devi apprezzare comunque, anche se è pioggia e può essere fastidiosa o dolorosa.. perchè sarà grazie ad essa che riuscirai a vedere l'arcobaleno e apprezzerai il sole quando ritornerà '' disse Sora.

 

Taichi rimase sbalordito, la fissò dritto negli occhi. Aveva seriamente ragione. Come sempre. Era più matura e più intelligente rispetto alle bambine della sua età e anche molto più saggia. Era lei la bambina per cui aveva avuto da sempre una cotta.. ma non aveva mai avuto il coraggio di farsi avanti, né di ammetterlo con sé stesso.

 

'' Come fai ad essere così saggia Sora? ''

 

'' Beh.. questo concetto me l'ha insegnato mia madre.. lei si occupa di giardinaggio e mi ha spiegato che per i fiori il sole è fondamentale quanto la pioggia, sono importanti entrambi affinchè i fiori crescano sani e rigogliosi.. e poi si sa Tai.. non ci può essere arcobaleno senza la pioggia. ''

 

Tai sorrise.

 

'' Hai proprio ragione Sora ''

 

Fine Flashback

 

Adesso Tai si trovava da solo sotto quella pioggia scrosciante, simile a quella giornata di tanti anni prima. Avrebbe davvero dovuto baciarla? Come avrebbe mai potuto amarla? Quale arcobaleno avrebbe mai più potuto portargli? Sora aveva senza dubbio ragione.. per il fatto di dover sopportare la pioggia se voleva vedere l'arcobaleno. Allungò la mano per afferrare una gioccia di pioggia come aveva fatto la piccola Sora molti anni prima. Esitò. Ritirò la mano, non vi riuscì.

 

Quella volta con Sora aveva potuto amare la pioggia perchè lei era li.. accanto a lui, al riparo insieme sotto il suo ombrello. Protetto dalla freddezza della pioggia e del mondo circostante e poi era nato anche l'arcobaleno.

Ma adesso c'erano solo nuvole in quel cielo grigio che piangeva disperatamente e non dava segno di voler smettere.

Lui era solo e non c'era alcuna speranza di vedere l'arcobaleno.

Da sempre lui era il digiprescelto del coraggio e doveva essere d'esempio, la forza del gruppo. Non poteva abbattersi, nè poteva mostrarsi in difficoltà o sofferente. Non era da lui un atteggiamento da debole. Dopo tutto Yamato era il suo migliore amico, e Sora era stata la parte più importante della sua infanzia. Avrebbe dovuto essere felice per loro, per la loro storia d'amore.. ed invece? Non riusciva ad esserlo sinceramente, era solo riuscito ad accennare un sorriso quelle poche volte che li aveva visti insieme, ma il suo sorriso era spento, mesto, anche se riusciva a nasconderlo perfettamente. Solo la sua sorellina Hikari da sempre molto sensibile ai sentimenti altrui si era accorta di qualcosa. Ma cosa poteva fare ormai?

 

Yamato era un suo amico speciale, ne avevano passate davvero tante insieme, era una persona troppo importante per lui ed ora era innamorato di Sora e Sora di lui. Taichi era solo un peso, un terzo incomodo, quindi erano finite le loro serate in compagnia, i loro pomeriggi a giocare alla playstation, le chiacchierate al telefono con Sora poiché si sa.. quando due stanno insieme hanno bisogno di intimità e di privacy e non c'era spazio più per lui anche se Yamato si era sempre mostrato gentilissimo e disponibilissimo a vedersi ancora con Taichi, ma Taichi aveva cortesemente declinato l'invito, apparendo il più normale e comprensivo possibile. Alla fine comprese: non c'era soluzione. Quello che ora doveva fare era andare avanti.

 

Allontanò questi mesti pensieri, poiché si sa, la tristezza non giova a nulla.

 

Camminava lentamente sotto quel diluvio furioso mentre la pioggia diveniva sempre più feroce. L'ombrello si era sollevato, rovesciandosi a causa del vento troppo forte, permettendo alla pioggia di bagnarlo da capo a piedi, inzuppandogli i capelli. Taichi strinse il manico più fortemente che poteva, come se volesse aggrapparsi a quell'unica ancora di salvezza, di protezione.

Quest'ombrello non lo aveva protetto. Aveva lasciato che la pioggia furiosa lo colpisse, lo bagnasse completamente, cosa che non era successa con l'ombrello di Sora, che era più robusto ed aveva resistito di più. L'ombrello di Sora lo aveva protetto e gli aveva mostrato che ci può essere un'altra strada.. quella che porta all'arcobaleno.

 

Ad un tratto come un lampo improvviso vide anche lui l'arcobaleno. Il suo arcobaleno.

 

Una ragazza con un'uniforme verde, tipica della scuola media di Odaiba camminava lentamente sotto il suo ombrello rosso. Sembrava pensierosa. Camminava con gli occhi bassi e pareva che la pioggia avesse bagnato anche i suoi occhi.

 

'' Sora! '' urlò Tai apparendo normale come sempre. '' che ci fai qui? Non eri con Yamato a studiare? ''. Sora lo riconobbe, ma quella volta non aveva nessuna voglia di parlare con lui.

 

'' Si.. '' sussurrò piano.

 

'' Ma stai piangendo! Cosa è successo? ''

 

'' Niente. No! non sto piangendo! Non preoccuparti Tai ''

 

'' Sora, dimmi cos' è successo! ''

 

'' Niente '' disse glaciale.

 

'' è successo qualcosa con Yamato? ''. Sora non rispose nulla. Semplicemente abbassò lo sguardo.

 

'' Ti prego.. dimmi cosa è successo.. ''

 

'' Niente, non mi va di parlarne, lasciami in pace Tai '' disse freddamente come era solita fare una volta quando credeva di non saper provare amore. Corse via più veloce che poteva, rischiando di cadere su quell'asfalto scivoloso.

 

Taichi rimase angustiato. Si preoccupò per la sua risposta evasiva, realizzò che non aveva il tempo di pensare. Sora sembrava triste.. e doveva aiutarla costi quel che costi. Dopo tutto era sempre stata la sua migliore amica, la sua compagna sin da quando erano piccolissimi. Non le avrebbe mai voltato le spalle, né avrebbe mai potuto lasciarla sola in un momento evidente di difficoltà. Ma cosa poteva fare adesso? Poteva andare a casa di Yamato a chiedere spiegazioni? Invadendo la loro privacy?.

 

Doveva agire. Sbrigarsi. Su questo non si discuteva. Così senza neppure pensarci, si lasciò cadere di mano l'ombrello e le corse dietro più veloce che poteva, incurante della pioggia devastante e del marciapiede scivoloso. Non gli importava che la pioggia lo bagnasse violentemente, né che gli sferzasse il viso, l'unica cosa che contava adesso era aiutare Sora. Avrebbe fatto qualunque cosa per lei.

 

Senza fiato la chiamò ripetutamente, chiedendole di fermarsi, ma lei fuggiva senza dargli una risposta. Fuggiva dal suo migliore amico, da quello che un tempo era stato il suo universo. Forse non si fidava più di lui? Loro si erano sempre detti tutto e avevano condiviso gioie e dolori. Perchè adesso fuggiva da lui? C'era qualcosa di troppo grande forse, che lei.. non avrebbe potuto condividere?..

 

Continua

 

Buongiorno a tutti! :) ( lo so è notte inoltrata ma è comunque un nuovo giorno :D ) purtroppo durante il giorno sono molto occupata e non ho il tempo di scrivere così ne approfitto di notte, e adesso in particolare avevo proprio la voglia e l'ispirazione di scrivere qualcosa sulla coppia Tai – Sora, coppia che mi piace molto aggiugerei! :)... niente che dire.. perdonate qualche errore di ortografia o di tempi verbali se li beccate xd siate clementi per favore xd correggerò al più presto anche gli errori nelle altre storie promesso.. :).

Vi anticipo che questa storia avrà più capitoli, questo era solo il primo, spero che vi piacerà e spero di aggiornare il prima possibile! grazie a tutti voi che leggete e commentate le mie storie :).. un bacio grandissimo! :*

   
 
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