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Autore: lupogrigiosolitario    26/11/2016    0 recensioni
Una one shot a caso :)
Genere: Dark, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Una fitta nebbia avvolgeva la foresta, la visibilità era scarsa e la vista umana aveva un raggio di azione di soli 15 metri;si intravedeva solo sagome di antichi alberi e la forte umidità presente nell'aria entrava nelle viscere;quello era un freddo tagliente come il più affilato dei coltelli e ti entrava nella carne gelando le ossa,persino un piccolo movimento brusco poteva spezzarle. A un certo punto la nebbia partorì una sagoma nera che camminava con titubanza e visiva fatica a ogni passo che faceva emetteva gemiti di dolore.Il freddo lo aveva sopraffatto pur essendo ricoperto da una pelliccia di orso che nascondeva sotto di essa un'armatura di metallo semplice e grigia come la nebbia ma con un particolare  simbolo inciso all'altezza del petto:una spada rivolta verso il basso circondata da linee che formavano uno scudo.
Ad un tratto la sagoma si fermò sotto una quercia,non aveva niente di particolare era come le altre grande e spoglia,quasi priva di vita il che sembrava essere comune in quel luogo;fece cadere le proprie ginocchia sul suolo e alzò il capo mormorando alcune parole in una lingua antica e dimenticata quella che sembrava essere una preghiera, una volta terminata si mise a corponi e dalla pesante pelliccia che lo ricopriva fece fuoriuscire una mano che andò a posarsi all'interno di una cavità della corteccia e sembrava cercasse qualcosa andando a rovistare all'interno di quel buco fermandosi poi di scatto, la ritirò all'esterno della cavità impugnando un panno di lino che avvolgeva qualcosa sotto di essa e con molto terpore causato dal freddo prese a scoprire l'oggetto del panno. Una volta che l'oggetto fu visibile alla sagoma essa si tolse il cappuccio che fino ad allora gli aveva coperto il capo,rivelando un viso affilato con una barba insipida,delle labbra sottili violacee , un naso sottile, degli occhi grandi e ambrati e capelli rossi;ma un tratto particolare colpiva più di questo insolito aspetto a tratti ambiguo,ed era la cicatrice che si estendeva da uno zigomo a l'altro dividendo letteralmente il volto in due.
Con sguardo attento osservava l'oggetto spoglio una lama:il manico fatto in legno duro ,un tipo di materiale che veniva usato per permettere una maggiore impugnatura e manovrabilità dell'arma,dalla forma cilindrica sottile,l'elsa comune era seguita da una lunga lama di acciaio nero con una linea che la seguiva per tutta la sua lunghezza,nonostante l'aspetto l'acciaio nero era un materiale molto raro da trovare e molto richiesto per la sua qualità in quanto non permetteva formazione di ruggine o usura rendendola anche molto più resistente di altre spade.
Ad un tratto l'uomo voltò il capo e davanti a lui si ergeva una figura lunga avvolta da un mantello nero che impediva delinearne una forma apparendo più come un'ombra che come un'essere umano;da quel manto di oscurità la creatura ce fuoriuscire una mano che impugnava una spada che inalzò al cielo con l'intento di colpire l'uomo e quest'ultimo totalmente paralizzato dalla paura riuscì soltanto a pronunciare una frase -Dei perdonatemi-.
   
 
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