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Autore: Rosette_Carillon    26/11/2016    3 recensioni
[Animali fantastici e dove trovarli]Voleva creare un nuovo dolce, l’idea gli era venuta pochi giorni dopo aver visto l’incantevole signorina bionda che gli aveva sorriso in modo così raggiante: avrebbe creato un dolce per lei.
JacobxQueenie
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Kowalski, Queenie Goldstein
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                        Madeleine

 

 

 

 

 

 

 

Il Natale era alle porte e da alcuni giorni nel forno si respirava il dolce profumo dei biscotti al pan di zenzero.

La clientela era aumentata notevolmente, la fama del piccolo forno si era diffusa velocemente, e Jacob, per l’anno nuovo, contava di potersi traferire in un locale più grande.

Era al mattino che si trovava più impegnato, sommerso dalla clientela sempre più numerosa, attirata dai suoi dolci, dalle loro forme inusuali e dal loro gusto unico che i prodotti di una fabbrica non avrebbero mai potuto avere. Verso l’ora di pranzo Jacob affidava il forno ai suoi apprendisti, da poco diventati quattro, e si dedicava ai suoi esperimenti.

Voleva creare un nuovo dolce, l’idea gli era venuta pochi giorni dopo aver visto l’incantevole signorina bionda che gli aveva sorriso in modo così raggiante: avrebbe creato un dolce per lei.

La signorina non veniva spesso, molte volte l’aveva vista guardare la vetrina dall’altra parte della strada senza osare avvicinarsi, probabilmente non avrebbe nemmeno mai saputo che il dolce era per lei, ma lui non poteva non sperare.

All’inizio aveva provato con dei semplici biscotti al pistacchio ricoperti di cioccolato bianco, ma non l’avevano convinto: troppo secchi.

Poi una torta con mandorle e thè nero, ma nemmeno quella andava bene: il sapore non era quello giusto, e le fette di torta era troppo grandi.

I muffin ai frutti di bosco con crema alla vaniglia l’avevano quasi convinto, quasi: non erano il dolce giusto, troppo semplici, poco eleganti.

La sua delusione più grande però, erano state le crostatine con marzapane e cannella: il sapore era quasi giusto, ma erano troppo secche, si spezzavano e lasciavano in bocca il sapore della pasta, non del marzapane con cannella.

L’illuminazione gli era venuta una fredda mattina di inizio mese, il forno aveva appena aperto ed erano entrati solo due clienti, a quell’ora c’erano solo due dei suoi apprendisti e, mentre stavano parlando, era entrata lei. Si era guardata attorno, indecisa su cosa comprare, aveva sollevato lo sguardo verso di lui e, in quel momento, Jacob aveva saputo quale fosse il dolce giusto.

Aveva chiesto ai due ragazzi di pensare al negozio ed era corso, lasciando la donna interdetta, nella spaziosa cucina, smanioso di mettersi all’opera prima di dimenticarsi dell’idea appena avuta.

Quando era tornato nel negozio, lei ovviamente era già andata via, Jacob si era guardato attorno con la delusione dipinta sul volto: aveva davvero sperato che lei avrebbe aspettato.

Era già passata una settimana senza che lei si fosse fatta più vedere, i nuovi dolci creati per lei erano esposizione in grandi vassoi e avevano da subito attirato l’attenzione della clientela: tutti erano rimasti rapiti dal loro gusto particolare, ma nessuno sapeva per chi fossero.

No, si corresse Jacob, nessuno no: un giovane uomo proprio quella mattina gli aveva chiesto se fossero dedicati a qualcuno.

<< Tutte le sue idee hanno una storia particolare, vero signor Kowalski? >> aveva cominciato il giovane uomo col soprabito blu elettrico.

<< Non saprei, sa: non so proprio come mi vengano in mente, tranne quelle piccole madeleine. >> aveva indicato con un cenno del capo le madeleine all’essenza di rosa con sciroppo di mora, nel cui impasto si poteva intravedere il verde del pistacchio.

<< Sono. . . dedicate a qualcuno? Qualcuna? >> aveva chiesto lui, le labbra piegate in un sorriso complice.

<< Sì: mi ha scoperto. >> aveva riso.

<< E lei? Che dice ne pensa lei? >>

Aveva sorriso tristemente << Lei, bè, lei non lo sa. >> aveva confessato senza sapere perché quel giovane sconosciuto gli avesse ispirato fiducia. 

Il giovane uomo aveva annuito, come se avesse potuto comprendere la sua tristezza, poi si era avvolto la sciarpa grigia a strisce gialle attorno al collo ed era uscito nelle fredde strade di New York con la sua busta di biscotti in mano.

L’orario di chiusura si stava avvicinando e il negozio era vuoto, Jacob stava valutando se chiudere con qualche minuto di anticipo e tornarsene a casa a prepararsi una bella tazza di cioccolata calda: quel giorno ne aveva davvero bisogno.

Il rumore della porta che veniva aperta lo distolse dai suoi propositi, si preparò a sorridere a quello che probabilmente sarebbe stato l’ultimo cliente della giornata.

<< Scusi l’ora, probabilmente stava per chiudere. >> disse una voce a lui fin troppo familiare.

<< N-no, no, no, no. >> si affrettò a dire.

La donna gli sorrise felice.

Quanto gli era mancato quel dolce sorriso! Jacob rimase incantato a guardarlo per alcuni momenti, prima di riscuotersi << Ehm, posso esserle utile? >>

Lei si guardò attorno, alla ricerca di un preciso dolce, poi il suo sguardo si fermò sulle piccole madeleine << Vorrei quelle. >> le indicò sorridendo.

<< Certo, certo. >>

Se qualcuno gli avesse chiesto cosa stesse provando in quel momento, Jacob non avrebbe saputo cosa dire, con quali parole descrivere la felicità che stava provando quando un dubbio lo assalì e il suo sorriso scompare di colpo.

E se non le madeleine non le fossero piaciute? Le aveva create per lei, pensando a lei: non potevano non piacerle, non dovevano non piacerle.

<< Aspetti! >>

La donna sobbalzò e gli rivolse uno sguardo interrogativo << Prima di comprarne, non ne vuole assaggiare una, per essere sicura che le piacciano? >>

<< Oh, perché no? >> tornò a sorridere e prese una delle madeleine dal vassoio posato sopra il bancone. La mise tutta in bocca, era così piccola che poteva essere mangiata in un solo boccone, e il suo sorriso si allargò ancora di più mentre gustava il dolce ripieno di mora che si univa agli altri sapori.





  
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