Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: bieberhug__    26/11/2016    0 recensioni
Ho deciso di cancellare la storia precedente perchè non mi piaceva come era scritta.
Margaret è una giovane ragazza Boston, semplice ma allo stesso tempo molto insidiosa. L'amore non ha limiti, nemmeno per popstar super famose come il cantante Justin Bieber. Sarà tutto semplice per i due?
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jeremy Bieber, Justin Bieber, Pattie Malette
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, PWP
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Capitolo 3: could we see again?



Per quanto potrebbe sembrarmi assurdo e paranormale, stava davvero succedendo e proprio me. Stavo seriamente uscendo con una pop star? Mentre stavo tornando a caso non potevo fare a meno di immaginarmi il suo sorriso e quei dolci occhi castani simili al miele.. forse stavo divagando o impazzendo. Appena entrai in casa, la fantastica idea di correre in camera mia per ascoltare qualche sua canzone, anche se sinceramente era bello non sapere nulla di lui, come se fosse una persona “normale”. Salendo le scale decisi che non avrei cercato altre canzoni, ma avrei guardato delle sue foto, giusto per andare a letto tranquilla.

Era davvero un bel ragazzo; non aveva alcuna imperfezione, persino i suoi piccoli brufoletti sulla fronte gli davano un’aria tremendamente perfetta e anche sexy; poi quei suoi tatuaggi.. ne vado tremendamente pazza, è pienamente il mio tipo di ragazzo. Margaret non saltare a conclusioni! Magari si presenta come una persona e si scopre che è come tutti gli altri! Magari non ti affascina veramente! Eppure..
Per evitare certi pensieri e auto rimproveri, decido di andarmi a fare una doccia, anche perché tra qualche ora sarebbe passato Justin a prendermi e non potevo puzzare ci cipolla andata a male. Mentre mi metto lo shampoo e successivamente il bagnoschiuma, non posso evitare di canticchiare quella canzoncina così orecchiabile; mi metteva parecchia allegria. Una volta essere uscita ed asciugata i capelli, me ne vado in camera a scegliere qualcosa di decente da mettermi. Ah, sì! Dimenticavo di essere una poveraccia senza un minimo di gusto nella moda e in tutto quello che riguarda la vita. Mi metterò il vestito per i matrimoni.. no dai troppo! Ok vada per jeans e un top ‘carino’, meglio di così non posso fare, scusami Justin.

Neanche il tempo di finire di truccarmi, che era già arrivata l’ora di punta; di lì a poco sarebbe arrivato ed io ero fottutamente terrorizzata. Non sapevo come comportarmi, cosa dire, come guardarlo, se sorridere.. va bene, lo ammetto, è il primo ragazzo con cui esco. DON’T JUDGE!

Driiiiiin!

Bene, sarà lui sicuramente! Ora posso uccidermi.
“Mamma vado io!!!” Corsi spedita verso la porta, prima che lei potesse avvicinarcisi. Non volevo assolutamente che lei lo vedessi.
Aprii e non potei fare a meno di sorridere.
“Ciao Justin! Dimmi solo che questi non sono per me!” Feci un sorriso che probabilmente non avevo mai sfoggiato, e da ragazza più timida che altro arrossii e mi misi le mani tra i capelli. Mi aveva innervosita con quel mazzo di fiori. Non ce n’era assolutamente bisogno!
“E invece sì Mag, sono proprio per te! Valli a mettere in un vaso, io ti aspetto qui!” presi i fiori e, sempre con lo stesso sorriso di prima, li portai in cucina e li misi nel vaso, poi salutai mia madre e tornai da Justin, che mi aspettava sull’uscio della porta con le mani nelle tasche e quella mascella perfettamente delineata..

“Ci sono! Possiamo andare” mi prese sottobraccio e, davanti alla macchina, mi aprì gentilmente la portiera. Galante questo Bieber! Si mise accanto a me ma leggermente più distante, come se fosse troppo azzardato sedersi molto vicini. Lo vedevo un po’ nervoso ma come al solito, ruppe nuovamente il ghiaccio.
“Allora.. hai mangiato o hai pensato che guardarmi mangiare patatine fritte e hamburger ti avrebbe fatto soffrire troppo?” Non so bene per quale preciso motivo, ma mi fece troppo ridere ciò che disse e non riuscivo più a smettere. Era incredibile come, con poco, riusciva a portarmi tanta allegria e spensieratezza. Più lo guardavo e più mi sentivo bene.
“Diciamo che almeno questa cena, per sta sera, posso permettermela. Hai beccato bene Justin, altrimenti ti avrei negato di mangiare o ti avrei aspettato fuori come un cane legato al palo!!” rise molto anche lui, e subito si avvicinò come se in quel momento fossimo pienamente entrambi a nostro agio.

Vidi l’insegna del Mc e gli occhi quasi mi diventarono lucidi, ero stata praticamente a digiuno tutto il giorno e stavo letteralmente morendo di fame. Neanche il tempo di far fermare la macchina che già mi ero catapultata fuori per andare ad ordinare il mio BigMc menù e dietro Justin a ruota. Per fortuna Justin aveva scelto un Mc un po’ lontano dal centro della città, anzi devo dire che era il Mc accanto a casa mia e questa sera non c’era davvero nessuno.

“Grazie a Dio non c’è nessuno sta sera, solo all’idea di poter incontrare quale ‘amico’ mi fa quasi passare la fame, no quella no perché è troppa, ma mi infastidisce ahaha” Lui stranamente non rideva, eppure mi sembrava di aver detto qualcosa di simpatico..

“Mag, posso chiederti perché non hai amici?” tasto dolente toccato, zero vie di uscita. Margaret, puoi fidarti. Fallo! Apriti per una santa buona volta.
“mh vediamo, in pratica perché non sono una ragazza facile e quindi mi escludono e mi mettono da parte, poi sono molto diffidente e parecchio acida da quando è venuto a mancare mio padre.. nulla tutto qui, meglio sola che male accompagnata no?” Ordinai come per apparire indifferente alla situazione, anche se il non avere nessuno che mi ascoltasse, che si prendesse cura di me o che semplicemente imparasse a conoscermi, mi faceva davvero tanto male. Ma per fortuna che esiste il mio amato BigMc a sistemare tutto quanto. Prendo il mio vassoio e aspetto Justin al tavolo. Lo vedo arrivare con due vassoi e tantissima roba sopra. ESAGERATO!
Alzai gli occhi al cielo come per farglielo capire e intanto risi, ma lui lo vedevo molto serio.

“Justin, per piacere, non essere così serio e non dispiacerti per me.. va tutto bene, tranquillo! Dai vieni qui e mangiamo che ho una gran fame!!”  Gli sorrisi, magari si sarebbe tranquillizzato e sarebbe tornata quella bella atmosfera che c’era in macchina. Nulla, era sovrappensiero, si vedeva. Cominciai a sbuffare e decisi di prendergli il braccio e ci giocarci, a caso. Di colpo si girò verso di me, e “mi è venuta un’idea!” sembrava un artista ispirato, chissà a che pensava. Lo guardai con aria interrogativa..

“Domani vengono a trovarmi i miei a casa mia, a Los Angeles, ti andrebbe di unirti a noi? Cucina mamma, non puoi morire di fame. Saranno contenti di conoscerti! Poi se ti va potresti venire a qualche concerto.. con me!” Era spaventosamente convinto di ciò che stava dicendo, e io mi sentivo ancor di più a deciso perché come mi sarei presentata ai suoi? Avrei fatto la figura della sciattona e della poveraccia, e poi cosa avremmo raccontato? Ci siamo scontrati per strada e suo figlio mi ha offerto il pranzo e la sera mi ha portata a mangiare al Mc(?). Non era una gran bella storia.
“Justin sei sicuro che sia una buona idea? Io non so se..” Mi interruppe subito.
“Mag.. taci!! Ti passo a prendere domani verso le 7.30 che poi prendiamo il jet. Prenditi dei cambi che magari potresti rimanere lì a dormire.. per un paio di giorni, se ti va..”  Non sarebbe stato brutto, e di certo non mi sarebbe dispiaciuto.. accettai e dio quanto ero emozionata di fare questa esperienza.
  
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