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Autore: Unique_1D    27/11/2016    2 recensioni
Arimi, una ragazza con una doppi personalità, carina e gentile con gli amici, diavoletta e movimentata con suo cugino Lysandro e il suo migliore amico Nathaniel...Perché?
Scopre di essersi innamorata di Nathaniel e del migliore amico di suo cugino, Castiel.
Castiel è come lei nella sua vera personalità ma non le dispiace neanche Nathaniel che la ha accettata così come è a differenza di altri, i due si odiano ma lei va d' accordo con entrambi.
Molti dei suoi segreti vengono a galla e misteri e incertezze verranno risolti.
Al liceo le cose vanno avanti e Arimi riuscirà a fare chiarezza. Seguirà la mente o il cuore? Si arrenderà? O andrà avanti? Ma soprattutto come andrà a finire? Sta a voi saperlo...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dolcetta, Lysandro, Nathaniel, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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WHAT DO I DO WITH A BOY LIKE YOU?

        -PREPARATIVI (Parte 2)-

-Capitolo 7-

POV ARIMI

Un rumore assillante ruppe quella tranquillità quasi disumana, il telefono di Castiel segnava le sette e l'icona per spegnere la sveglia continuava a lampeggiare. La suoneria era una canzone dei Nirvana ma in quel momento ero troppo assonnata per ricordarne il nome. Mugulai fingendo un finto pianto poiché non avevo neanche le forze per sporgermi verso il comodino vicino a Castiel per spengerla. Lo sentii ridere sotto i baffi per la mia espressione di disperazione per poi attirarmi a lui in un abbraccio e baciarmi la fronte.

<< Ma buongiorno >>

<< Ora capisco perché sei nervoso già di mattina... >> Mormorai.

<< Magari oggi potrebbe essere diverso >>

<< Lo spero vivamente >> Esclamai alzando un sopracciglio mentre uscivo da sotto le coperte.

<< Ma guarda tu che impertinente.. >>

Mi sentii trascinare nuovamente nel letto con forza, cominciai a ridere in preda al panico. Castiel non la smetteva di farmi il solletico e non ridere ormai era diventata un'impresa. Cercando di spostarlo mentre mi dimenavo, perse l' equilibrio per poi cadendomi addosso e ritrovarci a ridere come due matti.

Riuscii finalmente ad alzarmi, dovetti indossare i stessi vestiti della sera prima anche se Castiel mi tirò un paio di boxer puliti gridandomi di indossarli. Quando scesi, Castiel aveva già preparato la colazione per entrambi. Non sapevo che in casa ci fossero due bagni... Spiegato anche il motivo per cui non arrivava l' acqua calda nel mio.

<< Latte o spremuta d' arancia? >> Chiese finendo mi spalmare della Nutella su una fetta di pane.

<< Spremuta >> Risposi sedendomi.

Poco dopo mi raggiunse anche lui e devo dire che avevo una paura matta a chiedergli se sarebbe ancora rimasto con me nella band, ma sembrò leggermi nel pensiero...

<< Arimi... Per la questione di Nathaniel sono disposto ad accettarlo nella band >>

All' inizio credetti di aver sentito male ma capii di non essermi sbagliata quando richiedendoglielo mi rispose che non lo avrebbe ripetuto.

Sapevo che per lui richiedeva un grande sforzo e inoltre questo equivaleva a dire di essersi abbassato a me e... Da parte sua era come se mi avesse ceduto una parte della sua dignità.

<< Non so come ringraziarti... Davvero >> Dissi guardando la mia fetta nel piatto.

<< Mi ringrazierai dopo >>

Non capii cosa volesse dire ma continuai a finire la mia colazione.

Ci recammo a scuola in pochi minuti con la sua moto. Lysandro probabilmente era già entrato visto che eravamo in ritardo di qualche minuto.

Fortunatamente il mio prof di latino ancora non era entrato e l' unico posto rimasto sembrava essere quello vicino a Kentin, non che mi dispiacesse ma dopo l' ultima volta al centro commerciale sicuramente ce l' avrebbe avuta con me per averlo lasciato da solo con Lety.

<< Posso sedermi vicino a te? >>

<< Certo, che fai chiedi pure? >> Rise.

Il prof entrò in classe poggiando tutti i suoi libri sulla cattedra. Ci risedemmo tutti e mentre aprivo il mio libro rivolsi uno sguardo a Kentin per capire se ce l' avesse ancora con me ma lo trovai a scrivere di nascosto un messaggio sul telefono.

<< A chi scrivi? >> Mi sporsi con faccia da impertinente.

<< Se te lo dicessi non mi crederesti! >> Rise.

Durante le due ore di latino passò a raccontarmi ciò che gli disse Lety e che durante tutto il pomeriggio al centro commerciale era stata carina ed educata con lui.

Mi sorpresi perché quando tempo fa venne nel nostro liceo e si mise a parlare di lui non sapendo di averlo praticamente davanti a lei, dopo aver scoperto che il diretto interessato era presente, disse che la sua immagine di Kentin non sarebbe variata da quella del ragazzo mingherlino ed occhialuto.

L' ora a seguire sarebbe stata quella di matematica e come previsto Nathaniel mi raggiunse vicino al mio banco non appena entrai nella classe. Il prof se ne uscì con un test a sorpresa e fu lì che mi sentii spacciata.

<< Tranquilla che ti aiuto io! >> Sussurrò Nathaniel poggiando la sua mano sulla mia.

Stranamente il compito risultò facile, probabilmente tutte le ripetizioni che mi aveva dato erano servite a qualcosa.

Consegnammo non appena sentimmo la campanella suonare. Chiesi a Nathaniel di rimanere con me durante la ricreazione e subito lo portai nel giardinetto segreto dove già mi stavano aspettando Castiel e Lysandro.

<< Che ci fa lui qui? >> Disse Castiel seccato dalla sua presenza.

<< Arimi ma che intenzioni... >>

<< Natahaniel fammi spiegare >> Lo interruppi.

<< Visto che ormai siamo una band, vorrà dire che dovremmo passare molto tempo insieme e gradirei se almeno cercaste di andare d' accordo >> Chiarii.

Vidi la faccia di Lysandro mutare in un espressione preoccupata mentre guardava Castiel...

Anche io lo stavo guardando e devo dire che il silenzio formatosi era al quanto imbarazzante.

<< Tu tienimelo lontano e nessuno si farà male >> Sbraitò Castiel serrando un pugno.

<< Non sono un sacco dell' immondizia che devo starti alla larga! >> Replicò Nathaniel infastidito.

<< Non ce la faranno mai, sono due bambini, lascia stare Arimi.. >> Intervenne Lysandro mentre scarabocchiava qualcosa sul suo quaderno disinteressato.

<< Ti ho detto che non sono un bambino! >> Esclamò Castiel.

Lysandro non sembrava neanche essersene accorto ma un sorrisetto compiaciuto apparve sul suo volto.

<< Allora accetti la sfida? >> Disse poi con provocazione alzando lo sguardo dal suo quaderno.

<< Certo che accetto la sfida >> Rispose arrabbiato Castiel

<< E tu Nathaniel? >>

<< Certamente, non sono un tipo che cerca guai io >> Precisò.

Castiel stava per contestare ma Lysandro si alzò all'improvviso per poi andarsene.

<< Che vinca il migliore allora >>

Incredibile... Ci aveva fregati tutti.

Subito dopo suonò la campanella e con Castiel mi avviai in classe di geografia. Il professore cominciò ad interrogare Melody che come al solito sapeva qualsiasi risposta a qualsiasi domanda. Castiel stava con le sue cuffiette appoggiato al muro girato verso di me che cercavo di ripassare qualcosa al volo sperando che il professore non mi chiamasse. Ovviamente Ambra stava confabulando qualcosa con le sue amichette ma finché non mi avrebbe toccato Castiel nessuna guerra avrebbe avuto inizio. Nell' ora di ginnastica le ragazze avrebbero giocato a pallavolo mentre i ragazzi a basket. Dopo dieci minuti di corsa per tutto il campo, andai a prendere un pallone nello stanzino per cominciare la partita ma mentre camminavo, mi fermai a vedere i ragazzi giocare già da un po'. La partita non era iniziata da molto ma vedere Castiel con le spalle scoperte, la canotta larga e la fronte sudata mi mandava in estasi. Quando lo vidi girarsi verso di me per spostarsi i capelli all' indietro persi un battito. Un sorriso compiaciuto comparve sul suo viso mentre io avvampai di colpo.

Corsi a prendere la palla e tornai in campo. Per quanto volessi bene a Rosalya non la scelsi anche se in tutta la classe non era lei tra le peggiori.

Mi affrettai a raggiungere la classe di inglese dopo essermi cambiata e Castiel non tardò ad arrivare.

<< Che c'è non mi guardi più? >> Esclamò provocandomi.

<< Stai zitto >> Ribattei facendo l' offesa.

Mi attirò a sé mettendomi un braccio attorno al collo e dandomi un dolce bacio sulla guancia. La professoressa di inglese entrò e dopo aver riassunto alcuni testi comincio a spiegare l' uso di alcuni tempi verbali.

Castiel mi passò un bigliettino e aprendolo lessi che voleva pranzare con me al fast food.

Gliene scrissi un altro dicendogli però che dopo non sarei potuta rimanere perché avevo il corso di chitarra.

Non mi arrivò nessun altro bigliettino ma mi piaceva mandargliene così gliene mandai tanti uguali con scritto il suo nome e quando lo vidi alterarsi, gli mandai un cuoricino.

Vidi la sua bocca diventare una linea orizzontale e mentre sghignazzavo divertita gli mandai un bacetto volante.

Lo vidi sorridere senza speranze facendo roteare gli occhi.

Appena usciti ci fiondammo al fast food dove prendemmo due panini stracolmi di cibo di qualsivoglia genere. Castiel divorava il suo panino con una voracità stupefacente.

<< Avevi fame? >> Chiesi ironica.

<< Se continui a parlare mangio anche i l tuo >>

Non ci pensai due volte a fare il gesto di chiudermi la bocca come se ci fosse una cerniera anche se stavo ormai cercando di trattenere una risata.

Castiel scoppiò a ridere fragorosamente sbattendo la mano sul tavolo.

<< Dovevi vedere la tua faccia >>

Ormai la figuraccia l' avevamo fatta..Tanto valeva rubargli le patatine.

<< Ei, ei! Ridammela! >> Esclamò ridendo.

<< Ops, troppo tardi >> Dissi schernendolo.

Tra un dispetto e l' altro passò forse più di un' ora.

Mi avviai a scuola per prendere i panni sporchi e poi corsi a casa per metterli a lavare e prendere la chitarra... Strano che Lysandro non sia ancora tornato.
 

POV LYSANDRO

Avevo accettato l' invito a pranzo a casa di Iris già ieri ma anche dopo le sei ore di scuola, continuavo ad essere in agitazione... Prendemmo l' autobus verso casa sua e scoprii che abitava vicino al mare..Ecco perché la vedevamo spesso quando ci andavamo con Rosalya, Arimi e mio cugino.

Entrammo in una piccola casetta. Un lungo corridoio dava accesso a tutte le stanze. Sulla destra la cucina di un verde smeraldo, semplice ed accogliente. Sulla sinistra il bagno e in fondo le camere... In quella del fratello e della madre non sono entrato ma quella di Iris era una cameretta semplice. Alcune foto erano appese ai muri, sulle mensole c'erano dei libri e tanti cd sistemati in ordine. Sulla scrivania potevo vedere sparpagliati alcuni spartiti scarabocchiati a matita. Sopra al letto singolo c' era un coniglietto dall'aria simpatica e una bambolina di pezza cucina a mano che forse, non a caso le somigliava.

Mi fece posare lo zaino ai piedi di una cassettiera e alzando lo sguardo potei vedere delle candeline profumate alla vaniglia. Erano abbastanza consumate e vicino ai tanti portacandele potei notare anche una grande trousse. Anche Arimi stava risparmiando per comprarne una...

<< Lys... Ti va se faccio una torta rustica? >> Gridò Iris in fondo al corridoio.

<< Ma perche? Cucini tu? >> Domandai raggiungendola.

<< Se mi viene.. si >>

Accendemmo un po' la tv e mentre Iris preparava la torta rustica in modo da seguire il nostra serie tv preferita. Finii di apparecchiare proprio quando il timer del forno trillò. La teglia era incandescente ma la torta rustica aveva un aspetto stupendo.

<< Spero che si sia cotta bene... >> Mormorava mentre la tagliava in fette eque.

<< Che ci hai messo dentro? >> Chiesi curioso.

<< Le verdure >> Mi rispose concentrata.

<< Sei una donnina perfetta >>

La vidi arrossire e sorridere... Mi faceva piacere quando si prendeva cura di me. Non so perché ma anche nella sua sbadataggine lei sembrava sapesse quello che faceva. Aspettai che si sedesse anche lei e cominciammo a mangiare.

<< Tuo fratello, non è in casa? >> Chiesi cercando di rompere il ghiaccio.

<< No, oggi usciva con degli amici e mia madre è a lavoro, stasera torna tardi... Puoi rimanere quanto vuoi >> Mi sorrise.

<< Ho visto che stai scrivendo qualcosa >> Accennai riferendomi agli spartiti.

<< Si ma direi che per ora non ho ancora concluso nulla >>

<< Roma non è nata in un giorno, abbi pazienza >> La rassicurai.

Finito di mangiare andammo in camera sua dove oscurando la camera con le tende, riuscimmo a far partire il lettore dvd che ci era inceppato. Ci accoccolammo sul letto e lì, la tenevo abbracciata stretta a me.

Dopo un po' vidi che Iris si stava emozionando in quella che definiva la sua "scena preferita"; mi fermai a guardarla e sorrisi al pensiero di quanto fosse fragile. Quando alzò lo sguardo non resistetti alla tentazione di baciarla e solo quando la sentii stringersi ancora più a me, mi sentii finalmente più tranquillo.
 

POV ARIMI

Una volta presa la chitarra, arrivai al corso giusto in tempo. Il professore diceva che lo spettacolo di beneficenza era andato a gonfie vele e che le donazioni erano state altissime. Ero molto contenta ma più che altro mi balenò in testa il ricordo dell' incontro con Castiel. E pensare che è dal quel giorno che comiciò tutto. Quante cose sono successe in così poco tempo... Ormai il prossimo spettacolo si sarebbe tenuto l' anno a venire e conoscendo il professore non avrebbe tardato ad organizzarlo.

Dopo quell' oretta me ne tornai a casa a fare i compiti. Parlai al telefono con mia madre che non sentivo da moltissimo tempo. Mi chiese di Lysandro, della casa e se i soldi che ci inviava bastavano.

Dopo quello, rimasi a fare zapping con il telecomando abbastanza annoiata senza capire perché Lysandro stesse facendo così tardi. Solo al pensiero, lo sentii entrare e incuriosita lo raggiunsi davanti alla porta.

<< Come mai ritorni così tardi? >> lo rimproverai.

<< Ma sono solo le sette e mezza! >> Replicò appendendo il giacchetto all' attaccapanni.

<< Ma si può sapere dove sei stato? >>

<< Uffa! Ma io non ti ho fatto tutte queste domande quando sei rimasta a casa con Castiel! >>

Ci pensai un po' su e notai che infatti non mi aveva fatto nessun domanda quel giorno... Ma io ero troppo curiosa!

<< Sono stato da Iris >> Disse sedendosi sul divano.

La mia bocca si spalancò in un' espressione di stupore. Non mi aveva detto nulla... Non è che magari non voleva dirmi nulla perché..

<< Non pensare male >> Esclamò continuando a girare i canali.

Come non detto...

Mi raccontò molto alla larga la sua giornata con Iris e dopo aver cenato andammo a dormire.

Sentii rimbombare nella stanza una trillio fastidioso e solo dopo aver aperto bene gli occhi mi accorsi che era il mio telefono a squillare. Mi affrettai a rispondere e dall' altra parte del telefono riconobbi una voce familiare.

<< Ciao Arimi! Sono Pierre Verger! Volevo avvisarti che le prove per la composizione delle band inizieranno oggi alle tre e mezza! Mi raccomando, spero che tu abbia tutti i componenti necessari! Sempre allo stesso posto >>

<< Certamente, verrò con la mia band! >> Esclamai più sveglia che mai.

Pierre attaccò e subito informai Lysandro che continuava a farfugliare qualcosa di incomprensibile.

Mandai subito un messaggio a Castiel e a Nathaniel. La risposta non tardò ad arrivare da entrambi. Cercai qualcosa d indossare, mi preparai e alle tre già eravamo tutti lì tirati a lucido per ricevere il nostro numero. Quando ci chiamarono trovai i stessi giudici seduti in un tavolo di fronte a noi. Ci presentammo e Pierre scattò in piedi quando dissi che la mia band era al completo.

Nathaniel aveva i stessi vestiti del concerto della scuola che ci aveva fatto Rosalya, lo stesso per Lysandro e Castiel. Io invece avevo lo stesso del concerto di beneficenza.

Io e Lysandro eravamo pronti a cantare e con la chitarra, oltre a me c' era anche Castiel. Nathaniel alla batteria diede il via e la canzone cominciò a prendere un ritmo interessante. Ovviamente ripresentammo Numb dei Linkin Park che era perfetta per la voce mia e di Lysandro. Nathaniel andava alla grande e certamente Castiel non era da meno. Mentre cantavamo Lysando mi sorrideva, Castiel mi fece un occhiolino e all' inizio Nathaniel mi rivolse un pollice in su. Pensare che loro erano lì con me solo per farmi felice e vedere che tutto stava prendendo la forma di quello che sarebbe dovuto essere il mio sogno... Mi faceva sentire sempre più viva. Ormai tutti ci eravamo lasciati andare e nessuno, dico nessuno..Ci avrebbe rovinato quel momento, perché su quel palco, sotto quei riflettori, davanti a quei giudici, c'eravamo soltanto noi.

Le luci si accesero di nuovo e dire che i giudici erano senza parole...Era dire poco. Su quel palco, avevamo appena dato tutto quello che potevamo dare e cosa più importante, ero con le persone più speciali della mia vita.

<< Una parola: Eccezionale! >> Commentò il primo giudice.

<< Semplicemente sbalorditivo, ragazzi io non ho parole >> Disse il secondo.

<< Ma che parlo a fare? Siete dentro!!! >> Urlò Pierre.

Urlai con tutta la gioia possibile un "si" interminabile. Corremmo tutti al centro del palco ad abbracciarci . Ero accerchiata da loro che mi urlavano che ce l'avevo fatta. Castiel mi diede un bacio mentre io stavo praticamente piangendo per l' emozione.

<< Ragazzi! Ecco a voi i documenti da compilare, permessi, regolamento e condizioni. Portateceli domani firmati e inizieremo a studiare la vostra immagine appena possibile. Ancora complimenti ragazzi, siete grandi! >> Disse consegnano i moduli ad ognuno di noi e battendoci il cinque.

Castiel mi faceva volteggiare mentre gridavamo tutti di gioia fino a che sentimmo qualcuno battere le mani...

<< Ma bravi >>

Castiel si affrettò a mettermi giù, vidi Nathaniel raggelarsi e Lysandro avvicinarsi a me e a Castiel.

Cavolo se l' avrei riconosciuta...

Debrah.

<< Non sapevo ci fossi anche tu >> Continuò a parlare.

<< Cosa vuoi Debrah? >> Chiese stizzito Castiel.

<< Oh, niente. Volevo solo farvi i miei complimenti, specialmente alla rossa >> Esclamò rivolgendomi forse uno dei suoi peggiori sguardi.

<< Si, è brava vero? >> Intervenne Nathaniel.

<< Vedo che siete tornati amichetti per la pelle voi due eh? >> Sogghignò ironicamente.

<< Si, da quando te ne sei andata le cose hanno preso il verso giusto >> Si intromise Lysandro stupendo tutti i presenti.

<< Ho l' onore di sentirti parlare finalmente >> Esclamò divertita.

<< Non è colpa sua se non ci vai a genio >> Ammisi seriamente.

<< Ma comunque, grazie per il complimento >>

Che intenzioni aveva? E poi tra più di mille candidati proprio lei doveva essere una dei nostri rivali?

Potevo immaginare quanto Castiel dentro di sé stesse vacillando in quel momento ma piuttosto, si sarebbe fatto bruciare la chitarra pur di ammetterlo davanti a lei.

<< Così, anche tu hai saputo della mia storiella con Castiel? Gelosa? >> Mi provocò.

<< Per niente >> Eccome se lo ero.

Sentii Castiel cingermi i fianchi mentre Nathaniel e Lysandro mi si schierarono accanto.

<< Comunque sia, hai un bellissimo squadrone da combattimento >>

<< Chissà chi vincerà >> Aggiunse avvicinandosi e tendendomi una mano.

<< Non sono un tipo da combattimento ma.. Se è questo quello che vuoi, che guerra sia >> Le strinsi la mano con il sorriso più beffardo che avessi mai fatto in vita mia

Debrah diede un ultimo sguardo a Castiel per poi sparire con uno dei suoi sorrisetti furbi.

<< Ride bene chi ride ultimo >> Mormorai più agguerrita che mai.

Non le avrei mai permesso di strapparmi il sogno dalle mani e soprattutto non le avrei permesso di portarmi via Castiel... Perché sapevo che in fondo era lui che voleva.

Ma ormai aveva dichiarato guerra ed ero pronta a difendere quel che mi spettava di diritto con le unghie e con i denti. Fosse anche andata al diavolo, lei e le sue manie di protagonismo.

ANGOLO SCRITTRICE

Ciao a tutte ragazzeeeee! Sono gasatissima per questo capitolo. Non sapete cosa ho dovuto fare per scriverlo. Lo avrei scritto anche prima se per sbaglio non avessi buttato il quaderno con tutti i riassunti dei capitoli, i particolari, l' orario scolastico di Arimi e i capitoli seguenti. So che sono in super ritardo e che forse è un po' corto ma ci ho davvero messo tutta la mi determinazione e spero che sia di vostro gradimento. Questa volta l' ho anche corretto ahaha Quindi non dovreste trovare errori di battitura come spesso mi succede. Spero di sentirvi presto perché sono curiosa di sapere cosa ne pensate. Inoltre ragazze, vi devo ricordare che questa storia sta per finire...Se volete darmi un numero di capitoli da scrivere dopo questo ve ne sarei veramente grata. Inoltre mi sorprende che stia avendo così successo poiché in teoria avrei dovuto scriverne soltanto cinque. Il fatto è che sono molto impegnata e questo lo vedete anche voi quindi continuo a scusarmi. Cercherò anche di togliere gli avvisi dalla storia ma terrò solo quello di ringraziamento che ho fatto per voi! Grazie mille e scusate se non passo più molto tempo a scrivere.
Un bacione grande a tutte! <3

   
 
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