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Autore: Raven626    27/11/2016    0 recensioni
Il titolo parla da sé (per chi non lo sapesse, gaikotsu significa scheletro).
Premetto inoltre che questa è una raccolta di storie ognuna a sé stante, quindi non aspettatevi una continuità tra i capitoli.
(Ebbene sì, non avevo la più pallida idea di cosa scrivere come trama...)
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Banri Watanuki, Karuta Roromiya, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Bip. -
 - Cos'hai detto? -
 - Bip. - Ripeté lei  dopo aver nuovamente toccato la spalla del ragazzo con l'indice.
 - Che stai facendo? - Chiese Watanuki interdetto.
Ignorandolo, Karuta toccò questa volta la mano del ragazzo con un gesto rapido e deciso.
 - Bip. - Mormorò nuovamente, il dito ancora sospeso a mezz'aria.
 - Ah, ho capito! - Esclamò il ragazzo. - Vuoi di nuovo giocare all'interruttore? -
Per tutta risposta la ragazza premette nuovamente "l'interruttore".
 - Interruttore "mi piace di più". - Mormorò nel mentre.
 - Mi dispiace, ma dopo l'ultima volta quell'interruttore l'ho fatto rimuovere. - Rispose Watanuki ricordando con un misto di gioia e paura la prima volta che avevano fatto quel gioco.
Karuta aggrottò la fronte con fare pensieroso, allora toccò la spalla del ragazzo.
 - Interruttore trasformazione. -
 - Ok, questo si può fare. - Acconsentì il biondo prima di prendere le sembianze di un tanuki.
Di nuovo la ragazza premette quel pulsante e l'animale tornò ad essere un ragazzo.
Watanuki la osservò in attesa di scoprire quale sarebbe stato il prossimo interruttore, ma la ragazza premette di nuovo lo stesso di prima, una volta dopo l'altra. Preso alla sprovvista, il ragazzo accontentò l'amica e iniziò a trasformarsi e tornare come prima una volta dopo l'altra, sperando che Karuta si stancasse dopo un po'. Com'era già successo l'ultima volta, però, la ragazza non si fermò e continuò a far trasformare l'amico fino allo sfinimento.
 - Basta! Ora basta! Chiedo una tregua! - Annaspò lui lasciandosi cadere di peso sul divano del grande salone della residenza. - Non avrei mai creduto che traformarsi potesse togliere tutte queste energie. - Mormorò mentre Karuta si sedeva accanto a lui osservandolo con quel suo solito sguardo indecifrabile.
 - Di nuovo il pulsante "mi piace di più"? - Chiese Zange avvicinandosi a loro e ridacchiando alla vista del ragazzo.
 - No, era l'interruttore "trasformazione". - Disse Watanuki raddrizzandosi.
 - Posso giocare anche io? - Chiese allora l'altro autoinvitandosi.
 - Veramente... - Iniziò il tanuki, ma venne interrotto da Karuta, che subito toccò l'orecchio da coniglio del nuovo arrivato, includendolo nel gioco.
 - Interruttore "imitazione". - Disse lei prima di tornare a sedersi.
 - Imitazione? Posso imitare chi voglio? - Chiese Zange pensando chi potesse copiare.
 - Chi vuoi. - Confermò la ragazza in attesa che l'interruttore facesse effetto.
Il coniglio rimase a pensarci un po' su, allora si illuminò e subito prese da un tavolo lì vicino un tovagliolo, ci fece due buchi e se lo mise sul viso a mo' di maschera.
 - Masochista! - Gridò indicando Watanuki.
Banri sobbalzò scoprendo chi avesse deciso di imitare, ma per quanto Kagerou lo terrorizzasse, non poté fare a meno di ridere di fronte alla parodia del ragazzo che aveva di fronte.
 - Anche il cuscino su cui sei seduto è un masochista! Questo divano invece vuole solo farci credere di esserlo, ma in realtà è un sadico! - Continuò con enfasi.
Watanuki non riuscì proprio a trattenersi e iniziò addirittura a piangere dalle troppe risate.
 - Sei proprio identico! - Esclamò asciugandosi gli occhi con la manica della giacca.
 - Quel lecca lecca è un sadico, ma lo stai per mangiare, quindi è masochista! - Gridò indicando il dolce che Karuta stava per scartare.
La ragazza osservò il suo dolcetto sorpresa, allora lo ripose nella tasca dalla quale lo aveva tirato fuori.
 - Venite con me! Vi porterò nel mio mondo di sadici e masochisti! - Urlò Zange lasciandosi trasportare mentre saliva sul tavolino davanti al divano.
 - Bravissimo. - Applaudì il tanuki continuando a ridere. - Proprio identico! - Disse, ma le sue risate furono pian piano smorzate dalla vista dell'espressione sorpresa di Zange, come se avesse appena visto qualcosa di spaventoso.
 - Che succede? Perché non continui? - Chiese il tanuki confuso. - Stavi andando benissimo, eri riuscito a rendere perfettamente il suo atteggiamento da pazzo svitato! -
Roromiya lo picchiettò sulla spalla un paio di volte per attirare la sua attenzione.
 - Che c'è? Un atro pulsante? - Chiese il biondo confuso dall'atteggiamento degli amici.
Karuta scosse il capo prima di indicare qualsiasi cosa si trovasse dietro il tanuki.
Banri la osservò confuso ancora per un po' prima di capire cosa fosse successo. Subito si irriggidì, sul viso un'espressione a dir poco terrorizzata. Deglutì, facendosi forza per guardare dietro di sè e confermare, suo malgrado, il suo presentimento.
Come temeva, dietro di lui, fermo con le braccia incrociate sul petto, c'era proprio Kagerou!
 - Pazzo svitato? - Chiese con fin troppa calma, come se stesse per esplodere da un momento all'altro.
Watanuki, ormai senza più fiato per poter anche solo accennare una risposta, prese lentamente l'indice di Karuta e lo premette sul suo petto.
 - Che interruttore è? - Chiese Karuta mentre il biondo le lasciava l'indice afferrandole questa volta l'intera mano.
 - Quello è l'interruttore... - Mormorò lui con un filo di voce. - ..."FUGA"! - Gridò all'mprovviso alzandosi di scatto e correndo fuori dal salone più veloce che poté trascinandosi dietro la ragazza.
 - Questo sì che è da sadici. - Stava dicendo intanto Kagerou mentre Zange scendeva dal tavolino e si toglieva la maschera improvvisata dal viso.

 - Perché stiamo correndo? - Chiese Karuta guardando confusa il tanuki.
 - Non ci sta seguendo? - Domandò Watanuki fermandosi per riprendere fiato.
La ragazza guardò dietro di sè e scosse il capo. A forza di correre erano arrivati sul tetto della residenza, ma nonostante sembrasse che Kagerou non avesse alcuna intenzione di inseguirli, Watanuki decise comunque di rimanere lì finché non fosse stato certo che quel "pazzo svitato" fosse andato via.
 - Via dal salone? - Chiese la ragazza sedendosi su una panchina.
 - In realtà intendevo via da questa città. - Disse il ragazzo sedendosi accanto a lei. - Non fa che andarsene e tornare, sono sicuro che entro questa sera sarà già sparito dalla circolazione. -
 - Quindi dovremmo rimanere qui fino a questa sera? - Chiese Karuta tirando fuori dalla tasca il lecca lecca che prima, dopo aver sentito il discorso di Zange, aveva deciso di non mangiare.
 - Che? No, se vuoi puoi andare via, non devi restare per forza. - Rispose lui tutto d'un fiato arrossendo improvvisamente nel rendersi conto di non aver ancora lasciato la mano della ragazza.
 - Che facciamo? - Chiese allora lei per tutta risposta.
 - Non saprei, vuoi continuare con il gioco dell'interruttore? - Chiese Banri guardando nervosamente la porta dell'ascensore, come timoroso che Kagerou potesse uscirne da un momento all'altro.
Roromiya annuì con il capo.
 - Bene, allora questa volta premo io l'interruttore. - Disse il ragazzo toccando incerto la mano dell'amica.
Karuta però non mutò minimamente espressione, senza accennare a nessun effetto.
 - Che succede? - Chiese il biondo confuso. - Che pulsante era? -
 - Quello è l'interruttore "sorpresa". - Rispose lei.
 - Ah, qual è la sorpresa? -
 - Aspetta e vedrai. - Disse lei atona continuando a leccare il dolce. - Me l'ha insegnato Soushi questo pulsante. -
 - Davvero? Non sapevo che anche lui ci giocasse. - Disse Watanuki sorpreso, non riusciva proprio a immaginarsi Miketsukami che parteciva a un gioco del genere. - Allora premerò un altro pulsante. - Disse dopo un po' toccando questa volta il ginocchio.
 - Ormai è in corso l'interruttore "sorpresa", finché non fa effetto non puoi attivarne altri. -
 - Davvero? Ma non è giusto, così ti sei praticamente esclusa dal gioco! -
Senza prestargli attenzione, Karuta toccò la guancia del ragazzo.
 - Pulsante "silenzio". - Mormorò mettendo così fine alle proteste del ragazzo.
Watanuki alzò gli occhi al cielo, quello che stavano facendo poteva anche non essere un gioco in cui alla fine ci sarebbero stati un vincitore e un perdente, ma se fosse stato così, era certo che quella partita l'avrebbe vinta Karuta.
Karuta rimase ad osservarlo in silenzio per qualche istante, come soddisfatta di essere finalmente riuscita a mettere fine alle sue lamentele.
Watanuki stava per chiederle se non avesse più voglia di giocare, ma si ricordò del pulsante "silenzio" e non disse nulla, in attesa che la ragazza facesse qualcosa.
 - Bip. - Disse lei toccando il capo del ragazzo. - Interruttore "statua". -
Il tanuki sospirò rassegnato. Certo, gli faceva sempre piacere passare del tempo con Karuta, ma iniziava a non sopportare più quel gioco, iniziò perfino a sperare che arrivasse qualcuno così da mettere fine alle sue sofferenze. Dopo cinque minuti di immobilità il piede iniziò a formicolargli e dovette fare appello a tutto il suo autocontrollo per non cedere e iniziare a squoterlo per far sparire quella sensazione fastidiosa.
Stava per arrendersi e chiedere a Roromiya di cambiare gioco quando la ragazza gli si avvicinò ancora di più di quanto non fosse già.
Il ragazzo la osservò confuso, cercando di capire le sue intenzioni, ma quando Karuta iniziò a protendere il viso verso il suo, Banri riuscì a pensare solo a quante probabilità ci fossero che morisse d'infarto lì in quel preciso istante, perché benché fosse stato traformato in una statua, sentiva che il cuore gli sarebbe uscito dal petto a forza di battere con così tanta rapidità.
 - Effetto interruttore "sorpresa". - Mormorò Roromiya quando ormai aveva le labbra a solo pochi centimetri da quelle del ragazzo.
Watanuki sgranò gli occhi dalla sorpresa nel rendersi conto che tutto ciò stava accadendo sul serio e non era solo frutto di una sua allucinazione. Forse alla fine il gioco dell'interruttore non era così male...
Gli sembrò di sentire un rumore alle sue spalle, ma non vi prestò attenzione, troppo concentrato su quel momento che mai avrebbe creduto di poter vivere se non la notte nei suoi sogni.
Nè lui, nè Karuta si accorsero quindi della coppia che, dall'ascensore, si era ritrovata ad osservare la scena.
 - Ci avevano detto che stavano giocando all'interruttore... - Mormorò la ragazza arrossendo come un pomodoro.
 - Ho insegnato a Karuta l'interruttore "sorpresa". - Disse Soushi premendo il pulsante per tornare al piano terra.
 - Capisco... Così anche lui ne è stato vittima... - Mormorò Ririchiyo.
 - Non credo che "vittima" sia il termine più appropriato. - Contestò Miketsukami ridendo sommessamente mentre le porte dell'ascensore si richiudevano.

   
 
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