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Autore: Claireroxy    28/11/2016    1 recensioni
In un pomeriggio morto, cinque ragazzi decidono di visitare un castello abbandonato, teatro di un’inquietante leggenda, che potrebbe essere più vera di quanto non si pensi…
Riusciranno a uscirne tutti o qualcuno si perderà sulla strada del peccato?
{La storia è disponibile anche su "THe iNCIPIT", in cui è possibile cambiarne il corso.
Link: http://www.theincipit.com/2016/11/the-cursed-castle-claireroxy/}
Genere: Dark, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate, Violenza
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“Siamo arrivati!” esultò una ragazza dai capelli blu elettrico non appena furono in vista del cosiddetto “Castello della Morte”.

“Da come l’hai descritto me l’aspettavo più spaventoso, Chiara.” commentò sollevato un ragazzo con gli occhiali, affacciandosi al finestrino. La sua voce fu coperta da tutt’altro tipo di lamento.

“Era ora, cazzo!” esclamò il guidatore, frenando a pochi metri dalla rovina “Ancora qualche metro su quella fottuta strada sterrata e le gomme si sarebbero bucate!”

“Pensa che devi ancora tornare indietro, Step caro.” Ridacchiò la ragazza sul sedile del passeggero, staccando gli occhi dallo smartphone per baciarlo su una guancia.

“Grazie comunque del passaggio” aggiunse un giovane dai capelli biondi, che spalancò la portiera e scese dalla macchina “È stato molto gentile da parte tua.”

“Prego, San Matteo.” lo prese in giro Step, per poi girarsi a intercettare il bacio della sua ragazza.

Matteo giocherellò con la sua corona francescana, come faceva sempre quando sentiva l’odiato soprannome.

Chiara non seguì lo scambio di battute, troppo presa da un buco sul recinto di lamiera che separava il rudere dal resto del mondo. “Il castello, finalmente!”

“Non sembra tutto ‘sto granché” riuscì finalmente a farsi sentire Fabio “Davvero è questo il castello bruciato dalla Strega Nera?”.

“Sì, è stato lasciato un po’ andare. Volevano ristrutturarlo, ma non ci sono riusciti.”

“Sarà stata colpa della strega” commentò l’altra ragazza, scendendo dall’auto.

“Esatto, Fede! Vedi che stai entrando nello spirito?!” si entusiasmò Step prendendola sottobraccio.

Fede, visto che prima aveva parlato ironicamente, scambiò uno sguardo d’intesa col suo amico d’infanzia Matteo, che in tutta risposta le fece l’occhiolino. Anche lui non credeva in queste cose.

“Stefano, piantala di cazzeggiare e vieni ad aiutarmi!” si fece notare Chiara. Era entrata nel buco della recinzione e s’era diretta verso il portone che, sebbene fosse marcio e coperto d’edera, non si smuoveva di un centimetro.

“Stefano?” le domandò Fabio, sorpassato il buco e avvicinatosi a lei. “Chi è Stefano?”

“Step. Oh, già, tu conosci solo Marco del gruppo.” 

“Si chiama Matteo.”

“Vero, sono una frana coi nomi!” rise lei” Ma questo non si muove. Magari c’è uno spirito che sta bloccando la porta.”

Fabio si meravigliò della convinzione con cui disse quella frase. Ci credeva davvero alla storia della nobildonna strega? Pensava che fosse solo curiosa, come tutti lì.

Alla vista dei due che trafficavano col portone, Federica fece una smorfia disgustata. “Dobbiamo metterci tutti a tirare? Secondo me ci cadrà addosso…”

“Sicura? Abbi Fede!” rispose Matteo, usando una delle sue battute più vecchie e collaudate.

Sebbene fosse terribile, la sua amica sorrise. Nello stesso modo di quando aveva cinque anni, notò Matteo, nonostante i chili di trucco. Gli fece piacere vederlo.

“Ma se non volevi correre pericoli” si intromise Step, che aveva incominciato a raggiungere Chiara “Perché sei venuta?”

Prima che Fede potesse offendersi il sorriso del ragazzo si allargò “Solo per stare con me, piccina?”

“Mi avevi detto che si trattava di una gita in campagna!” replicò scherzosa.

“E questa non è campagna? Siamo nel bel mezzo del nulla!”

“A dire il vero c’è una fattoria qui accanto” si intromise Matteo.

“Sì, ma chi te l’ha chiesto?” disse Step piuttosto bruscamente, che odiava essere interrotto mentre parlava. Non notò cosa aveva fatto.

Matteo rimase silenzioso, e si guardò intorno. Scivolò su  Chiara e Fabio, ancora presi con la porta, e si mise a osservare l’auto. Mancando così la frase del suo amico.

“Scusa… Ma da lì non si può entrare?” disse Fabio a nessuno in particolare, indicando un buco abbastanza alto per far passare una persona, con accanto una porta scardinata, che aveva notato solo adesso.

Chiara seguì il dito, e la sua bocca diventò una O per la sorpresa.”Non l’avevo visto… Forza, andiamo!”

Senza aspettare gli altri, la ragazza si diresse verso la porta, calpestando il legno del portone, su cui s’attardò a legarsi le scarpe. Fabio sospirò e la seguì, non senza aver detto agli amici un “Noi andiamo, raggiungeteci!”

“Forse dovremmo seguirli” propose Matteo, voltandosi verso il portone ora socchiuso. Era incredibile che fossero riusciti ad aprirlo così silenziosamente.

“Tu vai pure” gli propose dolce Fede “Che se no li perdi. Devo dire una cosa a Step” e qui rivolse un’occhiataccia al suo ragazzo “Ci impiegherò solo un minuto.”

“Va bene” rispose Matteo. Non era sciocco: sapeva che avrebbero parlato di lui, ma non ci teneva a entrare nella conversazione, quindi superò il portone e salì le scale su cui si spalancava.

“Ma che ti è preso?!” proruppe la ragazza non appena il più piccolo sparì dalla vista.

“Io? Che ho fatto io?” rispose Step irritato. Neppure voleva intorno quel moccioso, ma Fede aveva insistito a invitarlo!

La sua ragazza scosse la testa. “Quando lo raggiungiamo, scusati” gli disse, per poi entrare nel buco e superare il portone. I suoi passi riecheggiarono nel salone vuoto.

Step imprecò e la seguì.

  
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