DRABBLE 4
Il brusco risveglio da
un sogno
Mio padre stava male, me l’aveva fatto sapere la mamma.
Dovevo tornare in città, per dar loro una mano.
I miei genitori erano invecchiati, avevano bisogno di me.
Davide, il mio primo figlio, aveva già undici anni, non era
più dipendente da me, e Dalia, la secondogenita di sei anni, beh, sarebbe
rimasta per un paio di giorni con suo padre, assieme a suo fratello maggiore.
Ma Luigi mi si piazzò davanti, all’improvviso, bloccandomi la
porta d’ingresso.
“Se mi ami ancora, e veramente, non andarci. Trova loro una
badante, la pagherò io”, mi disse, bruscamente.
Lui e i suoi occhi erano diventati la mia prigione, me ne
stavo rendendo conto.