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Autore: Anna_96    29/11/2016    0 recensioni
Dopo il famoso bacio che tutti ricordiamo, tra Sara e Luca, al chiaro di luna sul loggione di casa Miranda, i nostri due piccioncini hanno deciso di portare avanti la loro storia d'amore in gran segreto.
Ma riusciranno davvero a tenere nascosto al mondo quello che divora il loro cuore? O dovranno fare i conti con quello che li spaventa di più? Scopriamolo insieme!
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sono concentrata sulle lettere del mio libro di Storia, oggi compito, mi tocca ripassare prima di andare a scuola, ignoro papà che sta cercando di convincermi a mangiare qualcosa prima di andare via, non ce la faccio, ho lo stomaco annodato, questo compito è importantissimo, se non lo supero niente ammissione alla maturità, mio padre si alza da tavola sconfitto, dice qualcosa che non capisco e si dirige in cucina, perfetto, finalmente posso ripassare in santa pace. Ma la porta si apre all’improvviso e prima ancora di voltarmi per vedere chi è entrato, il mio cuore comincia a scalpitare frenetico, come se volesse uscirmi dal petto per andare a salutare di persona il nuovo arrivato, alzo la testa e quando incrocio il suo sguardo non posso fare a meno di sorridere -Buongiorno!- Luca si siede accanto a me -Buongiorno, ripassi?- dice guardando il libro, annuisco nervosa, non mi piace far finta di niente quando ci sono i miei in circolazione. Mio padre torna indietro portando il latte, lo mette in tavola e si rivolge a Luca –Oh, buongiorno, senti mi fai un favore? Convinci a sta testardona a mangià qualcosa prima di annà?- poi torna in cucina a prendere qualcos’altro. Siamo rimasti di nuovo soli, mi chiedo come potrei mangiare qualcosa visto che il mio stomaco è più annodato di prima, Luca prende una fetta biscottata e la riempie di nutella -Sara, mangia, dai!- lo guardo, noto che ha i capelli alzati sulla fronte, proprio come glieli avevo scompigliati ieri sera –Ma hai seguito il mio consiglio!- dico indicando la vertigine, Luca sogghigna –Sì…- poi riparte all’attacco -Adesso mangia però!- ok, ma lo faccio solo perché me lo hai chiesto tu. Faccio per prendere la fetta biscottata dalle sue mani quando lui sposta il braccio -No, ho detto “mangia”, non che devi mangiare da sola!- sorrido intenerita e le dò un morso, sorride anche lui –Sei tutta sporca di nutella, proprio qui!- e mi sfiora l’angolo della bocca con l’indice, il mio stomaco si contrae involontariamente, ringrazio il cielo che non riesca a sentire il cuore. Mi piego verso di lui -Ma dove?- avvicinandomi di più -Qui?- Luca sta subito al gioco -Sì!- e si avvicina a sua volta, le nostre labbra sono distanti un centimetro quando improvvisamente raccoglie la nutella dal barattolo e mi sporca il naso. Tiro indietro la testa, indignata, Luca scoppia a ridere ma questo suo piccolo istante di distrazione mi permette di imitarlo e sporco anche il suo di naso, poi dò un morso veloce alla fetta biscottata, Luca ritrae la mano -Ahia Sara, mi hai preso!- lo so Luca, gli ho morso il dito, lui però non sembra offeso, al contrario, continua a sorridere e dà un morso a quella che dovrebbe essere la mia colazione, sporcandosi di più. Scoppiamo a ridere come matti, la fetta biscottata finisce nel mio piatto mentre io mi piego per colpa delle sue mani che mi stanno facendo il solletico, il mio libro è letteralmente scivolato sul pavimento ma non mi importa più, non ora che lui si è tolto la maschera e mi guarda senza veli, innamorato. Con il fiatone e le dita ancora sporche, gli faccio una carezza –Ma guarda cosa hai combinato sul viso!- e gli dò un bacio sulla guancia, sussurrando –Scommetto che sei buonissimo!- mi abbraccia -Sì? Allora devi esserlo anche tu!- sorrido premendo la fronte contro il suo collo ma d’un tratto Luca mi lascia andare. Mio padre entra in soggiorno -Ma che state a combinà?- il suo sguardo si posa su di me, con la maglietta stropicciata, il viso sporco di nutella e il libro di Storia ai piedi. Poi si posa su Luca che non è in condizioni migliori, mio padre aggrotta le sopracciglia -A Luca, ma che ve siete messi in testa?- lo guardo ma lui continua a guardare mio padre, cerca di ricomporsi e di essere serio…per quanto possa essere serio uno con la nutella sulla punta del naso -Ma niente Brù, per convincerla a mangiare ce ne è voluto!- sorrido fra me, Luca, non le sai dire le bugie. Papà decide di crederci, poi si rivolge a me -Forza vatte a lavà che sei tutta sporca, e pure tu Luca, vai che ti aspetto in macchina!- papà, ma perché devi sempre rovinare tutto? Raccolgo il libro e mi dirigo verso il bagno, prima di chiudere la porta getto un’ultima occhiata a lui che adesso chiacchiera allegramente con mio padre, tiro un sospiro di sollievo, menomale, credevo che lo strapazzasse. Poso il libro sulla vasca e mi lavo la faccia ma ho come l’impressione di profumare ancora di nutella. Quando esco dal bagno, prendo la tracolla dal divano e urlo in direzione della cucina, dove mia madre sta parlando con mia nonna -Io esco!- lei compare sulla porta -Va bene tesoro, e dopo la scuola subito a casa!- lo dice con noncuranza ma io so che vuole dire “Dopo la scuola non ti azzardare a pensare di vedere Luca, perchè ti ammazzo!” sorrido…anche se non sa niente mi conosce troppo bene, lancio un’occhiata a nonna -Va bene, tranquilla!- ed esco di casa chiudendo la porta. In cortile incrocio Tito, mi dà un bacio sulla guancia –Sara, ma lo sai che profumi di nutella?- sorrido -Sì? Davvero? No, non lo so perché!- e vado via così, lasciandolo con quell’interrogativo a cui sta a lui decidere se dare una risposta o no. Prima di uscire dal cancello mi arriva un sms, lo apro “Anche io profumo ancora di nutella, me lo ha appena detto Giuliano, buona giornata e se ti vedo ancora dare o ricevere baci da Tito, lo ammazzo!” sorrido, Luca, ma dov’è? Mi guardo intorno ma non lo vedo, saranno già andati via, rispondo al volo “Tranquillo, lo sai che Tito è un amico, io ho occhi solo per te, buon lavoro!” e lo invio, poi parto alla volta della scuola con la sensazione che una giornata non possa cominciare meglio di così. Guardo la prof di Italiano spiegare senza davvero capire quello che sta dicendo, la mia mente è rimasta a casa, a quel tavolo, a quella colazione, mi manchi tanto Luca, se solo fossi qui… Prendo il cellulare dalla tasca posteriore dei jeans e lo nascondo dietro il diario, poi inizio a scrivere un sms “Che stai facendo? Io sono a scuola…mi manchi!” lo invio con le mani che tremano così tanto che le devo infilare nelle tasche. Aspetto, i minuti sembrano ore. Poi finalmente il cellulare vibra, premo ‘ok’ senza sapere cosa aspettarmi e infine…sorrido: “Sono al commissariato…anche tu mi manchi, ci vediamo dopo…vengo a prenderti a scuola!”, il mio sorriso si allarga tanto da riempire tutto il viso. D’un tratto la prof piomba fra i miei pensieri -Miranda, si può sapere cos’hai da ridere? Se una tragedia ti fa ridere così tanto, figuriamoci quando si parla di avvenimenti felici!- mi ricompongo in fretta, mortificata – Prof, ha ragione, mi dispiace, non succederà più!- la Ghindi me la dà per buona e si rivolge nuovamente alla classe mentre i miei pensieri tornano, inevitabilmente, su un certo poliziotto. La tanto attesa campanella suona dopo quella che mi è sembrata un’eternità, saluto Matilde velocemente e mi fiondo fuori, scendo le scale a due gradini per volta e guardo verso il cancello, eccolo lì… inizio a correre, veloce, più veloce, velocissimo… Arrivo davanti alla decappottabile quasi senza fiato, lui sorride, faccio il giro e mi siedo, quasi scavalco la portiera, adesso ride –Caspita, avevi proprio voglia di vedermi!- senza dargli il tempo di pensare gli getto le braccia al collo e lo bacio dappertutto, sulla guancia, sul collo, anche sulle labbra, su quelle mi soffermo un po’ di più, lo stringo forte, non lo lascerei andare mai, sento che vorrebbe staccarsi per non dare nell’occhio ma poi mi circonda i fianchi con le braccia, dischiude le labbra e finalmente risponde al bacio, che bello che sei diventato incosciente, amore! Luca si allontana leggermente –Sara, così non respiro!- sorrido -E chi ti ha detto che voglio farti respirare?- lui scuote la testa, lo so, a volte sono proprio una ragazzina ma che ci posso fare? Fa parte di me, ed è anche per questo che ti piaccio, vero Luca? Poggio la testa sul suo petto -Io direi che è meglio se partiamo, che dici?- alzo la testa e lo guardo, per una volta decido di prenderlo in giro -Davvero? E dove andiamo?- sorride -Oh fosse per me andrei dove vuoi, ma penso che è meglio se torniamo a casa, che dici? Non vorrei sospettassero, già sarà un trauma vederti tornare da scuola con me!- ma non gli lascio il tempo di finire, lo bacio di nuovo, stavolta più lentamente, per godermi il suo sapore, poi lo lascio libero -Ok andiamo, volevo solo farti capire quanto mi sei mancato!- Luca mi guarda -Ah lo so, per questo ti ho lasciato fare!- lo colpisco sulla spalla -Che scemo che sei!- e faccio per colpirlo ancora ma lui è più veloce, mi blocca e intreccia le mie dita alle sue, poi mette in moto -Andiamo!- poggio la testa all’indietro, sul sedile, chiudo gli occhi, sento il vento fra i capelli e il sole riscaldarmi il viso. D’un tratto sono consapevole che Luca è accanto a me e mi tiene la mano, stringo la presa sulle sue dita per trasmettergli tutto il mio amore, sembra capire perché stringe anche lui, che bello averti qui, Luca. Arriviamo davanti al bar di Katia, Luca parcheggia poi scende e viene ad aprire la portiera, scendo anche io e gli prendo la mano, mi guarda un po’ sconcertato, getta un’occhiata a mamma che sta parlando con Tito. Così gli lascio la mano e attraverso la strada, dopo tre secondi lo sento camminare dietro di me, forse ora è più tranquillo, corro dentro e vado dritta da Tito -Ciao Tito!- e gli do un bacio sulla guancia, mamma mi guarda sconcertata, poi si accorge che Luca sta venendo verso di noi, ora mi guarda incazzata…ops mi correggo…è livida -Sara vieni un attimo dentro!- e mi prende per un braccio trascinandomi letteralmente -Sara ma non ti avevo detto di non andare da Luca dopo la scuola?- ora sono io che la guardo livida -Ma mamma ma che stai dicendo? Ci siamo incontrati all’uscita e mi ha dato un passaggio!- ora sembra più tranquilla, ma poi diventa di nuovo sospettosa -Sara mi stai dicendo la verità?- oh scusa mamma, mi dispiace tanto, non capiresti -Certo!- mamma sorride, mi sento morire -Bene,sono contenta!- e passandomi un braccio intorno alle spalle mi riconduce fuori. Il mio sguardo si posa immediatamente su Luca che è seduto ad un tavolino e sorseggia un caffè e il senso di colpa di poco prima all’improvviso sparisce, sento che sarei capace di mentire al mondo intero per lui, il suo sguardo è corrucciato, bene, il mio piano per farlo ingelosire è riuscito, mi sento un po’ in colpa ma…lo amo, se non sono sicura che prova lo stesso come faccio? Fissa Tito come se volesse incenerirlo con gli occhi, inutile dire che è più bello del solito. Lo raggiungo e mi siedo accanto a lui -Tutto bene?- Luca mi guarda -Sì,come no!- quando fa così mi sento amata e forse è anche questo a farmelo amare ogni minuto di più -Luca?- non mi ascolta, continua a guardare Tito come se stesse desiderando che lo colpisse un fulmine, allora mi sporgo verso di lui e gli sussurro all’orecchio -Lo sai che ti amo?- ora mi guarda, sembra sorpreso -Sara,ci credi che dopo tutto quello che t’ho fatto passà, ti amo anch’io?- lo so. Mi alzo -Vieni con me!- stavolta si alza senza fare storie, lo prendo per mano e lo trascino via, voglio rapirlo, rido fra me, non lo rivedranno più…almeno per oggi. Corro accanto alla macchina, Luca mi guarda interrogativo -Luca e se andassimo al mare?- ora mi guarda come se fossi pazza -Ma Sara e tua mamma? Che le dici?- uffa…però ha ragione -Aspettami qui!- e corro in direzione del bar. Mamma è dentro, meglio ancora -Mamma mi ha appena chiamato Matilde, posso andare a pranzo da lei?- Rosy mi risponde senza pensarci -Sì certo!- è convinta che mi servirà a stare lontana da Luca…convinzione inutile. Torno da lui -Tutto risolto!- poi salgo in macchina, è già seduto, come se fosse stato disposto a portarmi via anche contro la volontà di mia madre. Alzo il volume della radio e Luca parte, non sono mai stata meglio in vita mia, lo guardo -Luca?- si volta verso di me -Dimmi!- e vorrei dirgli tante cose ma riesco solo a guardalo negli occhi e a dire -Voglio stare per sempre con te!- lui toglie una mano dal volante e mi circonda le spalle con il braccio, mi avvicina e poggia la testa contro la mia -Anche io Sara…anche io!- e andiamo via così, lasciandoci Ostia alle spalle, dritti verso una nuova meta.
   
 
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