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Autore: AlekHiwatari14    29/11/2016    0 recensioni
[Servamp]
Le foglie cadono. Sta iniziando l'inverno.
Un misterioso gatto viene ritrovato in condizioni disastrose e, il nostro Kuro, lo porta con se ignaro di ciò che sarebbe accaduto.
E così che inizia una nuova avventura per i nostri eroi. Una ricerca che li porterà ad affrontare le loro paure più profonde...
...il passato.
Genere: Generale, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1


Cammino tra le strade buie di questa città, ignaro di ciò che mi attende. 
Il freddo gelido dell'inverno incomincia a farsi sentire, ma poco importa.
La mia vita non potrebbe andare meglio.
La monotonia è la mia routine.
Tv, videogames, schifezze varie e sonnellini frequenti riempiono la mia giornata, proprio come l'andare a scuola con Mahiru.
Adoro darmi al dolce far nulla.
"Miao..."sento miagolare alla mia sinistra mentre passeggio con il mio Eve. 
Curioso, mi allontano da lui e mi indentro in quel vicolo.
Lì trovo un gattino marroncino in una cesta. 
E' così carino che vorrei portarlo con me, ma mi rendo conto che c'è già chi si sta occupando di lui e con rammarico devo lasciare quel pensiero.
Mi sarebbe piaciuto occuparmi di un animaletto.
"Dai, andiamo! Ti va del ramen?" mi chiede Mahiru vedendomi giù di corda.
Ah...che buono il ramen. Il solo pensiero mi fa sorridere e mettere il buon umore.
Mi allontano da lì quando qualcosa capita tra i miei piedi.
Abbasso lo sguardo e mi rendo conto che è un gatto dal pelo bianco.
Mi accovaccio per guardarlo meglio. 
Ha perso i sensi ed è messo piuttosto male. 
Il suo pelo bianco è ingrigito ed è ferito all'occhio destro e alla zampa posteriore sinistra.
"Kuro..."sussurra Mahiru vedendo che lo prendo tra le mie braccia.
"Possiamo..." esito un attimo, ma poi continuo la frase alzando gli occhi al mio custode domandandogli:"Possiamo tenerlo?"
Tacitamente annuisce con la testa e lo portiamo a casa.
Incominciamo a pulirlo con delle salviettine e bendiamo la zampa rotta. Purtroppo non possiamo fare granchè. E' ancora senza sensi.
"Mahiru?"chiamo il mio custode facendolo avvicinare.
"Cosa c'è? Qualcosa non va?"mi chiede senza sapere ciò che ho notato.
Ha un ciondolo al collo con una R che rivela solo una cosa: la mia idea di tenerlo con me è crollata sul nascere.
Probabilmente si è perso e ha un proprietario che lo starà cercando. Non possiamo tenerlo con noi.
"Che ne dici di fare delle foto? Così facciamo dei volantini e cerchiamo il proprietario. Che ne dici?" 
L'idea di Mahiru non mi entusiasma affatto, ma faccio come mi ha detto. 
Infondo... pensandoci bene... un gatto è un po' come le ragazze, no?
Insomma... rompono la monotonia delle giornate e confondono tutti i piani che hai in mente. 
E poi... da molte responsabilità ed io... ho già la giornata piena. 
Non posso occuparmi di lui. Sono troppo impegnato alla mia vita sedimentaria. Alla mia vita basata su dormite e videogames. Non posso perdere tempo dietro ad un animale del genere.
Così, prendo la fotocamera e incomincio a fargli delle foto per mettere sui volantini che l'indomani avremo distribuito per trovare il padrone.
"Mahiru...? Come mai non apre gli occhi?" domando preoccupato vedendo che ancora non ha ripreso i sensi.
"Tranquillo. Sta dormendo, non vedi? I gatti dormono molto, quindi non devi preoccuparti."mi rassicura ed io l'accarezzo.


Però... è un vero peccato. Sembra quasi che già mi sia affezionato a questo batuffolino che ne ha passate di tutti i colori.
Il giorno seguente, come al solito, vado a scuola con Mahiru. 
Rimaniamo fino a tardi per distribuire quei volantini. Purtroppo nessuno sa di chi fosse, ne tantomeno qualcuno l'ha riconosciuto come suo.
Così, stanchi ed esausti torniamo a casa ignari di ciò che sta accadendo.
Apriamo la porta di casa e subito mi rendo conto che qualcosa non va.
Le luci sono spente, ma c'è odore di cibo, così come anche il rumore della televisione accesa e dell'acqua sul fuoco che bolle.
Qualcosa o qualcuno è entrato in casa nostra e non sono il solo a percepirlo.
"Kuro..."sussurra il mio nome il mio custode facendomi voltare verso di lui che non esita a indicarmi un punto ben preciso della stanza.
Il tavolo della cucina. E' ben apparecchiato, ma non è quella la cosa più strana. 
Qualcuno si è nascosto lì sotto e lo posso capire benissimo dai piedi nudi e umani che escono da sotto la tovaglia.
Mi accovaccio e faccio allontanare Mahiru.
Afferro il bordo della tovaglia e senza esitare un solo attimo la alzo, ignaro di quello che mi aspetta.
Avrei dovuto esitare...
Avrei dovuto allontanarmi e non sapere cosa ci fosse li sotto...
Se solo avessi fatto così, non mi sarei mai imbattuto in ciò che i SerVamp evitano di imbattersi, ovvero le femmine.
Esatto. C'è una ragazza sotto al tavolo. Ovviamente per chiunque non è nulla di spaventoso, ma... pensateci un attimo. Perchè secondo voi i SerVamp le evitano?
Beh... per non innamorarsi. L'amore può essere una forza così come una debolezza. Basta guardare come è stato ridotto mio fratello Lawless e capirete di cosa parlo, ma...torniamo a noi.



Alzo la tovaglia e mi ritrovo a fissare quegli occhi grandi e luminosi di un azzurro ipnotico incorniciati da ciglia nere e voluminose,  capelli lunghi, castani e ricci che incorniciano quel volto sublime dai lineamenti eleganti, carnagione chiaro-pallida che si contrasta benissimo alle labbra rosse della ragazza, ma la cosa che mi manda in tilt sono i canini leggermente più grandi della norma. Non c'è alcun dubbio. E' un vampiro... femmina??
Cioè, mettetevi nei miei panni. Non ho mai voluto avere contatti con le ragazze e ciò che è successo a Lawless ha rafforzato il mio non voler entrare a contatto con loro. Hugh ha perfettamente ragione su di loro. Le femmine sono una specie da tenere alla larga ed ora, a trovarmi difronte ad una di loro, non so come comportarmi. 
Infondo...odio le cose problematiche e lei... è una di queste.
"Ehi! Quella da dove l'hai presa?" urlo accorgendomi della felpa nere di Mahiru che ha addosso. Non voglio urlare, ma in qualche modo quella situazione mi agita e non riesco a controllare la voce.
La ragazza, inaspettatamente, mette le mani avanti cercando di allontanarmi o in qualche modo di allontanarsi scivolando all'indietro. 
Si alza cercando di correre, ma cade subito dopo due passi.
La guardo meglio e li mi accorgo di qualcosa che mi sorprende. 
Ha un graffio sotto all'occhio destro e la caviglia sinistra bendata. Lei è il gatto che ho portato a casa e cosa ancora peggiore, che conferma i miei sospetti, al collo ha quel ciondolo.
Vedendomi avvicinare fa dei strani gesti con le mani. E' alfabeto dei segni, peccato che conosca solo poche parole di quei segni.
"Kuro..."chiama Mahiru avvicinandosi. 
La ragazza, vedendo che non riusciamo a capirla, afferra la cartella di Mahiru prendendo un quaderno e una penna scrivendo una semplice parola che fa scoppiare a ridere Mahiru, ovvero:"Vengo in pace."
"Ma da quale pianeta vieni?"domando vedendo che non riesce a parlare.
"Non volevo spaventarvi. Mi chiamo Rita, ma potete chiamarmi Ry."risponde servendosi del quaderno e continua scrivendo qualcosa che mi lascia abbastanza perplesso, ovvero:" Vi ho preparato la cena per il disturbo e per le premure che avete avuto per me." seguito da un sorriso.
E' strano. Sembra essere solare e... pacifica. 
Di solito i vampiri non sono così pacifici.
"Come mai non parli?"chiede Mahiru accovacciandosi anche lui verso la ragazza che non tarda a scrivere:"Sono stata aggredita da dei cacciatori di vampiri. Mi hanno messo dell'aglio in bocca."
"Dell'aglio?"
ribatte perplesso Mahiru non sapendo delle conseguenze dell'aglio nel corpo di un vampiro.
"L'aglio provoca intolleranza e rallenta il processo di guarigione così come può ustionare le corde vocali e lo stomaco di un vampiro." spiego aiutandolo a capire la situazione.
"Fortunatamente sono riuscita a sputarlo, ma tranquilli. Tra qualche giorno riacquisto la voce e me ne vado."rassicura vedendoci abbastanza agitati.
"Sei un vampiro, non è vero?" domando, anche se so già la risposta.
La ragazza spalanca gli occhi sorpresa. E' stata scoperta e non può negare. Fa un sorriso e scrive:"Perchè? Tu no?"
E' sincera ed ha capito che anch'io sono un vampiro.
Mahiru incomincia a fissarla e si alza prendendomi per la giacca allontanandomi da lei.
"Che facciamo?" chiedo sperando di cacciarla di casa, ma non ho fatto i conti con Mahiru, quello buono che ama le cose semplici.

"Che domande? Rimarrà con noi.mi dice facendomi voltare sorpreso verso di lui ad urlare:"Cosa?"
"Dai, sta tranquillo. Tanto ha detto che se ne andrà appena starà meglio, no? E poi, pensaci! Non dovremo fare le corse da scuola per cucinare. Guarda qui che pranzetto che ha fatto!"continua facendomi notare la grande quantità di cose che ha cucinato e tra l'altro tutte buone anche.
Ok, devo ammetterlo. E' una gran cuoca e in casa una mano fa sempre comodo, anche se vivere con una donna non è affatto facile sopratutto per uno che vuole starne alla larga come me.
Ah...spero solo che questa convivenza non sia troppo sgradevole e che non mandi all'aria tutte le mie idee di monotonia che ho.

   
 
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