Public Toilet

Leo vede per la prima volta Bobo in ospedale, senza maglietta e con le goccioline di sudore che gli scivolano sul corpo esile e sa perfettamente cosa succederà.
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" “Inginocchiati”, un altro ordine e Bobo non riuscì a fare a meno di eseguirlo, alzando il capo e vedendo il sorriso di vittoria dipinto sul volto di Leo, era nelle sue mani, completamente.
“Ti eccita prendere ordini, non è così?” lo sbeffeggiò, poi gli afferrò il mento e si abbassò per baciarlo. "
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“Come ti chiami, Musetto Dolce?” chiese Leo a pochi centimetri dalle sue labbra.
“Roberto” soffiò lui, ma talmente piano che se Leo non fosse stato tanto vicino di sicuro non l’avrebbe sentito.
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“Ma sei ancora qui? Vai via!”, [...]. Poco istanti prima di sparire dalla visuale del riccio inchiodò i suoi occhi marroni e lo guardò con uno sguardo così malizioso che non riuscì a fare a meno di leccarsi il labbro, [...]. Vide il volto del ragazzo cambiare completamente espressione e fu impagabile la sua reazione, come se si chiedesse come Leo avesse fatto a capire che era gay con una sola occhiata. Oh si, Leo l’aveva capito subito.