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Autore: Lory221B    30/11/2016    9 recensioni
John vuole finalmente chiedere a Sherlock di sposarlo, deve solo trovare l'occasione adatta. Non sarà tanto difficile, no?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come chiedere a Sherlock di sposarti



Tentativo n° 1

Ti siedi al solito tavolo da Angelo. Sei insolitamente nervoso, molto più di quella ormai lontana sera in cui avevi provato a chiedere a Mary di sposarti, prima che l’uragano Sherlock Holmes ripiombasse nella tua vita.

La gamba trema, tamburelli le dita sulla tovaglia a scacchi bianchi e rossi, sposti la candela che il cameriere ha portato su tua richiesta. Non ti sembra mai la posizione adatta, più a destra perché non sia di intralcio quando tirerai fuori l’anello e prenderai teneramente la sua mano, più in centro perché illumini i vostri volti in maniera romantica, più a sinistra perché non crei problemi ad Angelo quando porterà i piatti. Ti arrendi e la rimetti a destra.

E’ una serata perfetta, non troppo fredda ma con quell’aria frizzante che solo Londra in primavera può avere. E’ già un anno che state ufficialmente assieme e dopo tutto quello che avete passato, ti sembra di aver aspettato anche troppo.

Continui a tamburellare le dita nervosamente, Sherlock è in ritardo. Aveva detto che sarebbe passato in obitorio ma che sarebbe stato libero per cena, per cui sai che non devi preoccuparti, ma ora inizi a guadare l’orologio ad intervalli regolari. Le lancette ti sbeffeggiano, il tempo sembra non passare mai.

All’improvviso un trillo, è un sms:
“Scusa, mi ha intercettato Lestrade, nuovo caso. Ti aggiorno quando torno, salutami Angelo ”
S.

Ti cade la mascella, boccheggi, chiudi il pungo e poi ti abbandoni sullo schienale della sedia sospirando, con la scatoletta ancora riposta nella tua tasca. La dichiarazione è ufficialmente rimandata, devi avvisare Angelo che non mangerete e non servirà il suo amico con la chitarra per suonare una serenata, cosa di cui avresti fatto a meno in ogni caso.
Ti alzi e te ne vai, dovrai riprovare in un altro modo a chiedergli di sposarti.


***** *****

Tentativo n° 2



Decidi di pulire l’appartamento, cucinare ed apparecchiare in soggiorno. Cosa c’è di meglio che una cena casalinga per dichiarare tutto il tuo amore con un anello in mano? Accendi qualche candela, abbassi le luci per creare atmosfera, volteggi per il soggiorno simulando il valzer che vorresti danzare con lui, solo con lui, per sempre con lui. D’altronde è stato proprio Sherlock a farti da maestro, ti ha insegnato a danzare il valzer solo per vederti ballare con un’altra, per cui glielo devi, un valzer per festeggiare il vostro fidanzamento.

Ogni cosa è sui fornelli, Sherlock ti ha scritto che sta tornando dal luogo dell’ultimo caso. Volevi seguirlo ma era un caso da un misero 6 ed era un ottima scusa per restare a casa a preparare la sorpresa.

Senti la porta del 221B che si apre e i passi del tuo Sherlock che sale le scale, impaziente, quasi di corsa, forse ha capito cosa stai combinando?

Entra in salotto e ora ne hai la certezza, non ha capito un bel niente. E’ completamente coperto di fango e altre sostanze su cui non vuoi indagare; sai solo che emana un odore sgradevole e sta sporcando il salotto che pazientemente hai pulito. Ti sembra un incubo.

Lui è concitato, inizia a raccontare il caso e tu non segui nemmeno una parola, intento ad osservare gli schizzi di fango che volano sulla tovaglia che hai con tanta cura scelto.
Quando finalmente ha finito di rovesciarti addosso tutto quello che gli è successo, commenti con un sarcastico “fantastico” e torni in cucina.

Solo allora, Sherlock si volta e analizza la situazione.

« Mi sono perso qualche ricorrenza? Un anniversario? » chiese, leggermente preoccupato.

« No » borbotti fissando il pollo che prende colore nel forno.

« Mi sembrava strano, ho dato ad Anthea un agenda con tutte le ricorrenze in modo che me le ricordi » commenta e a te viene voglia di lanciargli dietro lo strofinaccio che hai usato per pulire il pavimento che sta insudiciando. Non sei mai stato maniaco dell’ordine ma volevi solo che questa serata fosse perfetta, che non venisse rovinata così.

« Tutto a posto? » continua lui, a passi incerti.

« Sì, avevo solo voglia di cucinare. Ora potresti farti una doccia cortesemente? »

Sherlock ti guarda fisso negli occhi, sembra colto da una rivelazione, non dice niente e sparisce in bagno per quello che sembra essere un tempo irragionevole.

Ormai è tutto freddo e la serata rovinata. Ma la cosa che ti preoccupa è che Sherlock è l’uomo più deduttivo del mondo, per cui ha capito, ne sei certo, ha capito cosa volevi fare. Magari lo sapeva già la sera della cena da Angelo e per questo non è venuto, ti sta evitando.

D’altra parte ha già ampiamente espresso la sua opinione sull’istituzione del matrimonio, inutile e retrograda. Senti un leggero senso di sconforto, credevi che sarebbe successo e ne eri felice, ma d’altra parte non puoi obbligarlo a fare qualcosa che non vuole. Lasci tutto sporco e vai a dormire.

Ti ritrovi ad avere la certezza che non voglia sposarti e in una girandola di pensieri negativi, inizi a sentirti  inadatto e banale, perché se davvero ti stava evitando avrebbe dovuto dirtelo, sei così stanco dei vostri silenzi.

Dalla camera senti i passi di Sherlock che si agita per il salotto, forse sta incredibilmente mettendo a posto, probabilmente si sente in colpa. Chiudi gli occhi e quando ti raggiunge in camera fai finta di dormire. Lui non dice niente e tu ricacci ogni pensiero di matrimonio dentro di te, perché anche tu ti rendi protagonista di inutili silenzi tra voi due.


***** *****


Fine dei giochi?

E’ passata una settimana dalla mancata proposta, sei stato male per qualche giorno ma poi l’hai superata, state bene anche così, non occorre un pezzo di carta per dimostrare che vi amate. Annuisci al tuo riflesso nello specchio mentre ti racconti questa verità.

Sei seduto in poltrona a leggere il giornale quando Sherlock appare dalla camera, leggermente rosso in viso e ti chiedi cosa abbia combinato. Si siede davanti a te e ti posa le mani sulle ginocchia, fissandoti dritto negli occhi con quel particolare sguardo malizioso tipico dei suoi momenti più esuberanti. (1)

« John, andiamo sul tetto »

« Cosa? » chiedi perplesso, temendo un assurdo esperimento.

« Sbrigati » ti risponde soltanto e non hai possibilità di replica perché ti ha preso saldamente una mano e ti sta trascinando per le scale.

Niente poteva prepararti a quello che ci sarebbe stato in quella particolarmente tiepida serata londinese. Un tavolo rotondo, una tovaglia di seta, due sedie e Angelo a fare da cameriere.

Ti volti verso Sherlock, la bocca leggermente aperta.

« Tranquillo, ho impedito ad Angelo di portare il chitarrista » ti sussurra facendoti strada.

La tua Baker Street non è mai stata così particolare, non l’hai mai vista da lassù. Noti ogni taxi, ogni persona che esce stancamente dalla fermata della metropolitana, ogni brulicare di vita sotto di te mentre tu sei accompagnato dalla tua dolce cerebrale metà, che sorride sapendo di averti stupito.

Alzi la testa, uno spettacolo di stelle si presenta sopra di vo; vorresti ci fosse meno illuminazione artificiale per godertele riflesse negli occhi cristallini di Sherlock.

« Credo tu abbai perso questo l’altra sera » mormora, esibendo il cofanetto dove tenevi l’anello che tanto gelosamente avevi custodito e che con tanto astio avevi gettato in fondo ad un cassetto.

« Quando lo hai capito? » chiedi, cercando di trovare un modo per togliergli quel sorrisetto compiaciuto dalla faccia.

« Quando eri in cucina. Scusa il ritardo ma davvero non credevo… » risponde, lascia la frase a metà, ora la maschera di sicurezza vacilla, lo noti anche tu. Voleva controllare la situazione ma comincia ad essere più emozionato di quanto potesse pensare.

« Non credevi che volessi sposarti? »

Si guarda i piedi per un attimo « Non credevo avrei avuto questa fortuna »

Ti senti leggermente commosso « Non credevo fossi così romantico » gli rispondi facendo un cenno alla tavola imbandita.

« Io non lo sono, ma tu sì, so che ti piacciono queste cose. Comunque la mia risposta è sì, lo voglio »

Emetti il suono di una risata soffocata « Non te l’ho ancora chiesto »

Lui fa spallucce e tu sorridi e lo abbracci stretto, solleticandogli il mento con i capelli, mentre lui ti stringe a sua volta.

« Lo sai che Angelo è ancora qui, vero? » ti chiede e tu scoppi a ridere, per stemperare tutto il nervosismo che hai accumulato.

Non è la proposta di matrimonio che immaginavi, è molto meglio.


***** *****
(1)Citazione da “L’avventura di Thor Bridge” di A.C.Doyle. Da quando l’ho letta ne sono innamorata.

Angolo autrice:
Mi è venuta in mente questa cosa e l’ho buttata giù di getto, anche per stemperare l’ansia pre nuova stagione :-DD
Sperando vi sia piaciuta, ringrazio tutti quelli che leggeranno e ogni recensione sarà gradita come sempre.
Un abbraccio!

   
 
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