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Autore: stardust94    02/12/2016    1 recensioni
( STORIA SOSPESA A TEMPO INDETERMINATO)
K RETURN OF KINGS - La Principessa Bianca e il Re Rosso
Questa storia prende il via subito dopo la prima serie.
Dal risveglio di Mikoto Suoh
Il Re rosso, che tutti credevano morto è vivo.
Davanti a lui però si prospettano nuove minacce.
Ce chi mira ad ucciderlo e stavolta per sempre
....
Chi è la ragazza che si para di fronte al Re rosso?
E perché ogni volta che incrocia il suo sguardo...Souh Mikoto resta paralizzato?
Alice un nome per una miriade di segreti.
I Re sono veramente solo sette?
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Mikoto Suoh, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'K anime project: serie'
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Cap. 17 nuovi e vecchi volti



Xion entrò nella stanza, la sala del trono, dove era solita sedere la sua Regina.
Il clan Indaco aveva sede in una lussuosa villa antica, tutto al interno era carico di lusso e bellezza, i corridori con i tappeti e gli arazzi di broccato antico e perfino le stanze dei vari esponenti del clan.

Un moto di tristezza, si impadronì di lei, la ragazza si strinse nelle spalle.
Tentò di reprimere quella disperazione, quel senso di impotenza, quando qualcuno le poggiò una mano sulla testa
Era molto alto, dal fisico magro e slanciato e carnagione pallida, il viso era incorniciato da dei capelli neri con le punte che diventavano grigio chiaro. Lunghi fino al collo, occhi ambra con un'ombretto nero, labbra nere e delle unghie lunghe ed appuntite
Aveva quattro piercing sul naso due erano a lato di esso
Indossava una giacca lunga grigia con il cappuccio in pelliccia, sotto una canottiera aderente nera, jeans grigi, anfibi neri borchiati è un sacco di anelli raffigurati serpenti alle dita.
- Stai bene? - 
domandò con la voce bassa, sussurrando al orecchio della ragazza, ella scosse appena la testa
- Io...Mamba io non riesco ancora a...-
Le ultime parole, le morirono in gola, mentre voltandosi, finiva tra le braccia del ragazzo
- Lo so, lo so Xion- chan - le sussurrò piano lui, carezzandole i capelli, impossibile era farla smettere di singhiozzare.
Mamba era un ragazzo piuttosto silenzioso e freddo, che sembrava sempre pensare ai fatti suoi, non era una persona particolarmente loquace eppure...
Era incredibilmente legato alla Regina indaco ma sopratutto a Xion

Sebbene rispettasse gli ordini avvolte preferiva fare di testa sua ritenendosi uno spirito libero in quanto era uno Strain con doti particolari, ma teneva ai suoi amici molto più di quanto sembrasse a prima vista.
Era tremendamente geloso se qualche ragazzo si avvicinava a Xion
Riteneva "sua" la ragazza della quale, era perdutamente innamorato e ricambiato. Anche se Xion era restia a dimostrare i suoi sentimenti

Mamba era un ragazzo che capiva al volo le situazioni, sopratutto aveva passato la vita alla sede del clan indaco e a combattere al fianco di Xion
Per lui, lei era molto più di un capo.
Naturalmente stimava molto la sua Regina, essa lo aveva salvato togliendolo dalla strada.

Dopo che era giunto in Giappone per volere dei suoi genitori, il ragazzo non si era ambientato bene e allo studio, preferiva aggirarsi di notte e venire coinvolto in risse da strada

Al seguito di una di queste risse, il ragazzo era stato salvato dalla Regina indaco e su sua richiesta, il giovane era entrato nel clan
Inizialmente, il ragazzo voleva solo imparare a controllare il suo potere, ma qualcosa cominciò a cambiare in lui, alla fine cominciò a considerarsi parte integrante del clan, a considerare esso come la sua seconda casa.

E ora, era lì, con la sua superiore in lacrime, dopo aver saputo della scomparsa della loro Regina

Strinse a se Xion, accarezzandole i capelli, sentendo che era quello che doveva fare in quel' momento

***

Mikoto

Ero steso sul letto, con accanto a me Alice.
La bionda riposava tranquilla, senza nemmeno muoversi. Io la guardavo senza poter smettere di accarezzarle i capelli o il viso d'angelo.
Avevo da poco scoperto di averla già incontrata in passato...Di averla persa.
Quel' pensiero mi metteva un po di tristezza e di rabbia, eppure anche felicità. Se solo ripensavo che ci eravamo già amati in passato, tanto quanto ci amavamo ora...

Improvvisamente, sentì un vento freddo, un vento che avevo già sentito. Mi alzai coprendo Alice con una coperta, poi mi diressi al pian terreno
-Chi è là? - 
Domandai freddo, ma non ci fu bisogno che la figura mi rispondesse perché quando lo vidi comparire pensai di stare sognando
-Suoh - 
-Rami?-
Ci guardammo e ci studiammo finché io non lo abbracciai forte
-Sei tornato! Ma quanto ci hai messo?!- lo stavo rimproverando ma ero troppo felice
-Dannato! Mi hai fatto credere di essere morto per tutti questi anni! -
-Hai ragione sono uno stupido -
In quel momento bussarono alla porta e vidi entrare Kimi un po' frastornato. Appena vide Rami rimase basito 
-Ciao ragazzo mio -
Kimi rimase di pietra non sapeva cosa fare, sapeva solo che quel' uomo era suo padre. Ma credeva fosse morto, cosa ci faceva lì e sopratutto, perchè non era tornato prima?

-Cosa succede? - domandò serrando i pugni
-Ragazzo devo dirti una cosa  - iniziò Rami, stando attento a pesare qualsiasi parola
-La storia che ti devo raccontare è lunga ragazzo mio molto lunga e riguarda te -
Rami sospirò e mi guardò un secondo e io annuii.

Era il momento della verità non sapevo come quel ragazzo avrebbe reagito, ma ero sinceramente preoccupato
-Insomma cosa c'è? - sbuffò Kimi, sedendosi
Nonostante il suo volto fosse nascosto a metà potevo capire quanto si sentisse a disagio.
Rami non sapeva da dove cominciare e questo lo capivo da come si muoveva sulla sedia

Sospirò più volte il mio amico quasi fratello, per poi cominciare a raccontare tutta la storia.
Come ci eravamo conosciuti l'incontro con Luna, la scoperta che le fosse incinta, ad ogni parola che usciva dalla bocca di Rami vedevo Kimi cercare di mantenere la calma
Quando il racconto terminò Kimi batté un pugno sul tavolo furioso

-Quando aspettavi di raccontarmi tutto questo? - domandò il ragazzo con lo sguardo che mandava tuoni e fulmini 
-Non potevo dirti tutto - tentò di calmarlo Rami 
-Perché?! Mi hai tenuto nascosta la verità per anni!- sbottò infine alzandosi e ruggendo tutta la sua rabbia
- Ho pensato che mia madre fosse morta! ma non è così. Mi ha abbandonato - 
-Luna è stata costretta a farlo  - tentò di dire Rami
-Ma davvero?! - sbotto in quel' momento il ragazzo  -Quale madre abbandona il proprio figlio?! - Aggiunse poi quasi urlando
-Kimi... Tua madre non lo avrebbe mai fatto ma in gioco c"era la tua vita -  tentò di dire Rami, cercando di calmare la rabbia del figlio 
-... Ascoltami - il tono di Rami era come una supplica 
-No non voglio sentire un parola di più! - 
Kimi si alzò e scappò verso la sua camera al piano superiore del bar

Rami si lasciò cadere seduto sul divanetto e io mi sedetti al suo fianco, poggiandogli una mano sulla spalla 
-Sapevo che avrebbe reagito così. Forse ho sbagliato, avrei dovuto dirgli tutta la verità quando ne avevo avuto l'occasione - sospirò portandosi la testa tra le mani
-Lo hai fatto per proteggerlo, non volevi farlo soffrire come hai sofferto tu. - dissi io rassicurandolo
 Lascia che gli parli io. a me dà retta sono il suo re dopotutto  -
Aggiunsi poi, alzandomi e lo guardai, lui sospirando fece cenno di si con la testa
-Va bene, buona fortuna Suoh- 
disse infine, mentre io salivo al piano superiore per parlare, o almeno tentare di far ragionare Kimi
***
Salii in camera del ragazzo e lo trovai seduto sul letto con gli occhi rossi cerchiati dal pianto
-Ehi  - dissi solamente
-Mikoto- sama - Si alzò in piedi e io gli sorrisi appena
-Perché mi ha mentito? Perché non ha voluto che sapessi?! - 
Il ragazzo strinse il tessuto dei pantaloni abbassando di nuovo la testa, potevo leggere la sua rabbia, dal modo in cui stringeva i denti

-Voleva proteggerti, tu eri tutto per loro -  risposi io a quello sfogo
-Tu sapevi! -
 Si adirò di colpo il ragazzo, stringendo i pugni tanto forte da perforarsi i palmi delle mani
-Si, la prima volta che ti ho visto eri così piccolo, eri nato da pochissimo -

Pensare a quel' momento, mi riportò in mente la morte di Alice, quel' pensiero era sempre fisso nella mia memoria e sembrava non darmi tregua

-Ascolta non essere così severo con tuo padre, non voleva tenerti nascosto tutto- dissi
 - Voleva dirti la verità molto prima ma non ha potuto -

a quelle mie parole, sembrò riprendere la calma e si sedette di nuovo sul letto
-Forse hai ragione Mikoto-sama, dovrei ascoltarlo solo non ora non me la sento - 
Affermò il ragazzo, sospirando quasi triste asciugandosi le lacrime con il braccio
-Quando vorrai, tanto credo che non ripartirà -
Dissi io con un lieve sorriso, Rami era tornato ma il nostro nemico aveva in pugno Luna
***
Nel frattempo di sotto Alice si era svegliata e quando si accorse di Rami rimase un po stordita
-Rami- kun -
Sussurrò la bionda, avvolta nella coperta di lana che le trasmetteva un po di calore, in assenza del suo " calorifero umano"
-Ciao Alice - rispose in un sorriso lieve il Re giallo
La ragazza si avvicinò e guardò il ragazzo come se volesse riconoscerlo o studiarlo
Dopo alcuni interminabili minuti i due ragazzi si abbracciarono lieti di potersi rivedere dopo tutto quel' tempo
-Sono felice di vedere che stai bene -sorrise Alice -Accidenti sei diventato molto più alto -ridacchiò  notando la diversità di statura
Rami rise di gusto anche se la tristezza per la reazione del figlio lo aveva abbattuto
-Ancora una volta ci rivediamo e siamo in guerra - affermò la ragazza e Rami annuì 
-Ma questa sarà peggio della precedente -
Alice guardò Rami che sospirò

-Non sono tornato solo perché avevo voglia di rivedervi, ma anche perché ho avvertito un potere enorme che si fa ogni giorno più forte -
Rami fissò la ragazza che sgranò gli occhi spaventata.
Il loro nemico era davvero così potente?

-Rami-kun io e Kimi... - Per un attimo la ragazza non parlò, fece un semplice sospiro per poi continuare -  Abbiamo visto la morte di Suoh -
In quel momento squillò il telefono e Rami subito a rispose
-Pronto?  -
-Homra? Sono Munakata -
La voce del Re blu era spaventosamente agitata, doveva essere successo qualcosa, perchè Rami si voltò verso Alice, facendole poi segno di andare da lui
La bionda sbuffo un semplice, quanto glaciale
-Munakata del cavolo -
La voce di Rami era scioccata. 
Cosa voleva Reishi? 
-Si Rami, dovete venire subito è successa una cosa terribile- detto questo il re blu riagganciò, senza spiegare oltre
-Reishi! Pronto?-
Rami sospirò e abbassò la testa per un attimo, sospirando e guardando la bionda
-Cosa è successo Rami-kun?-
Domandò Alice guardando il ragazzo, che aveva ancora in mano la cornetta del telefono 
-Munakata dice che è successo qualcosa di terribile e dubito che fosse uno scherzo -

Mikoto

-Non lo è- affermai arrivando in quel momento
-Suoh- 
Entrambi mi guardarono e io annuì. Dovevamo andare alla QG e in fretta

Ci dirigemmo velocemente verso la QG e la trovammo data alla fiamme. Non le nostre ovviamente, per quando non corresse buon sangue tra i due clan, avevamo il massimo rispetto per loro

Munakata camminò verso di noi con un braccio sanguinante e una benda sull'occhio
-Munakata cosa è successo?-
-Sono arrivati come fantasmi nel cuore della notte e nulla abbiamo potuto -
-Quanti feriti? - 
-Tutti quelli che erano nella base-
-Morti?-
-Per ora nessuno-
La cosa fece piacere a tutti ma vi erano anche dei dispersi ed era troppo pericoloso cercarli di notte. Senza contare che quello che aveva attaccato sarebbe potuto tornare.
Avevo una mezza idea, su chi potesse essere il mandante dell'attentato ai danni della Scepter
-Pensi quello che penso io Rami kun?- domandai guardando il mio amico
-Kares? Si l'ho pensato anch'io -
-Di cosa stai parlando?- domandò Munakata ma io non risposi. 

Se davvero c'era Kares dietro a tutto questo dovevamo tenere gli occhi spalancati.

-Munakata, abbiamo trovato alcuni dispersi ma le ricerche saranno lunghe- affermò un ragazzo dai capelli bianchi e gli occhi di ghiaccio
-Grazie Jack- 
Doveva essere un nuovo membro perché non mi ricordavo di averlo mai visto

-Ho chiamato Konradin, il dirigibile del re d'argento sta arrivando- Alice ci guardò sorridendo.
Da quando aveva ritrovato suo fratello le veniva normale chiedergli aiuto quando avevamo bisogno

***
(qualche ora più tardi...)

Jack

-Ehi Luna smettila di seguirmi-
Mi ero voltato verso una ragazza che mio malgrado conoscevo bene

Non molto alta, dai lunghi capelli azzurri con un ciuffo più lungo a destra e gli occhi blu
- Ice boy sei una noia, volevo solo divertirmi un po'- sbuffò la ragazza avvicinandosi
-Beh vai da un'altra parte ho da fare- risposi gelido.
Avevo delle indagini da fare e lei non rientrava nella categoria di persone che volevo tra i piedi
-Uffa! Ti dispiace essere meno freddo qualche volta? -
Non mi degnai nemmeno di risponderle.
Luna mi seguiva da tempo ma sinceramente in quel' momento, poco m'importava
Avevo delle indagini da svolgere e lei mi era di impaccio
Sbuffai quando si avvicinò un po' troppo

- Insomma Ice boy mi dici cosa c'è -
-No - le dissi serio, cercando di continuare il mio lavoro
- Jack - mi chiamò qualcuno in quel' momento, il che mi fece voltare

la voce di Munakata-sama mi sorprese alle spalle ma restai tranquillo, notando invece Luna sobbalzare
-Dovete andare in missione conto su di voi -
Annuii serio era un ordine e lo avrei eseguito

Ci allontanammo in fretta da quel che restava della base del clan blu, inoltrandoci nella foresta che dava sul lato nord della città 

La pioggia cadeva copiosa inzuppandoci, ma non m'importava dovevo trovare i verdi
Luna mi seguiva, aveva sollevato il cappuccio della felpa, ora sembrava un coniglio.

Non sarebbe stato facile però, la scarsa visibilità e la lontananza dal Q.G, rendevano assai complicato muoversi, senza contare che eravamo in territorio nemico e da soli

-Ice boy dove andiamo?  - domandò lei, guardando con interesse, l'enorme costruzione davanti a noi
-Non sono affari tuoi  - sbuffai io
-Invece si. Siamo partner dopo tutto -
Ridacchiò lei, saltellando davanti a me, mentre abbassava il cappuccio rivelando un paio di corna ricurve tra i capelli, parevano corna da montone
-Ma guarda un po' due tizi in blu - ridacchiò una voce che conoscevo

Mi voltai e vidi un ragazzo che doveva avere si e no la mia età
"Wes Leonard"
I capelli erano leggermente disordinati, di colore biondo sabbia, gli occhi di un verde pungente, che sembravano scrutare la mia l'anima, cosa che mi infastidiva. 
Sulla faccia erano tatuate tre righe che cominciavano da sotto gli occhi e passavano per la base del naso.
Una nera, una rossa e una verde.
Mi domandai se avessero un significato, ma distolsi subito il pensiero, continuando ad osservarlo

Alto circa 1.90 e molto magro, portava una canottiera nera, sopra una giacca da aviatore blu opaco lasciata aperta, pantaloni neri e stivali neri.

Sulla testa portava anche degli occhialoni da aviatore, il suo sguardo era freddo. Non era solo però, perché con lui vi era una ragazza dai capelli verdi

La ragazza fu la prima a scendere dal tetto e a gettarsi su di noi. La sua aura era molto forte doveva essere imparentata con Nagare
Il ragazzo atterrò davanti a me brandendo dei coltelli, Scattò verso di me e fui costretto a stare sulla difensiva. I colpi che ci scambiammo erano violenti e precisi, lui sapeva bene dove colpire
Il duello si prospettava duro ma dovevo vincere

La mia katana tagliò l'aria mentre Wes parava il colpo con le due scimitarre
Avevo ferito il mio avversario ad una gamba, ma lui era freddo non sembrava preoccupato, ma sembrava studiarmi era riuscito a limitare i danni ma era quasi senza fiato.
Come me dovevo ammetterlo, era davvero forte
Non scambiammo una parola l'obbiettivo era far crollare l'altro
 
Riuscii a penetrare la sua difesa costringendolo al muro.
Lui accennò un sorriso freddo e, come un fulmine estrasse un coltello ferendomi al fianco.
Scattò di nuovo senza problemi e tentò di menare un fendente alla mia testa, mi abbassai e con un calcio, lui riuscì a colpirmi al fianco

Rotolai indietro battendo la testa, era ora di fare sul serio.
Mi rialzai scatenando la mia aura blu, tutto cominciò a congelare, era il clima ideale, non faceva più caldo ed ero in vantaggio
Wes Leonard però...Non stava facendo sul serio
Ero a conoscenza della sua vera forza, lui era stato a capo dello squadrone di Whalers più potente

Al suo comando, Wes aveva portato il terrore tra la popolazione, spietato e anche fortissimo
eppure se ne stava lì fermo, passando lo sguardo da me a Luna

La mia cosiddetta "sottoposta" se ne stava in piedi accanto a me, certo era stato facile per lei sconfiggere le guardie dei Verdi. Anche senza usare un briciolo del suo vero, spaventoso potere...
Era tremenda
- Ice boy che aspetti a finirlo? - 
Domandò con un ghigno, mentre la ragazza dai capelli verdi scattava verso di lei, trovandosi a fronteggiare l'abilità di spadaccina della mia compagna
- Non prendo ordini da te, comunque ci ritiriamo - 
Dissi afferrandola con una mano, per poi gettare delle sfere di ghiaccio, che esplodendo rilasciarono una sorta di fumogeno bianco, permettendoci di scappare
***
Wes

Flavia era furiosa. Come lo sapevo?
Mi stava fulminando letteralmente con lo sguardo. Si era alzata tenendosi un fianco sanguinante e si era avvicinata a me
- è tutta colpa tua! -
Stava per colpirmi con uno schiaffo, ma senza pochi problemi le fermai il polso portandoglielo dietro la schiena, con una lieve torsione. La sentii gemere di dolore mentre la immobilizzavo 
-Non osare mai più capito?-
La minacciai tranquillamente, ma lei non pareva spaventata voleva solo liberarsi e finire quello che aveva cominciato
Flavia si liberò dalla mia stretta voltandomi le spalle con aria snob, ma a me non importava. Non m'importava nemmeno di Jungle, li biasimavo da una parte.
Guardai la schiena di Flavia coperta dai capelli verdi e mi resi conto di aver visto qualcosa luccicare al suo collo, ma non gli diedi importanza, cominciavo ad accusare un po di stanchezza e sopratutto...
Ero affamato

Salutai la sorella di Nagare con un semplice cenno della mano, poi entrai nel palazzo

Oer essere un clan, composto principalmente da criminali ogni stanza era immersa nel più totale lusso.
Sbuffai pensando a quanto si tenessero bene questi aristocratici, poi mi diressi nella mia stanza
era una camera molto semplice
Un letto, una cassapanca che fungeva anche da armadio e una libreria. Ero stato io a volerla così, non amavo il lusso e gli eccessi, tranne quando si parlava di cibo, ma quella è un altra storia...

Piombai subito sul letto, con la testa premuta contro il cuscino. Volevo solo dormire, non mi medicai nemmeno la ferita e stavo per addormentarmi, quando...

- Se la lasciate così, si infetterà - una voce delicata
Un po troppo delicata, per essere quella di Flavia... Mi tirai seduto e la guardai, era una giovane donna non doveva avere più anni di quanti ne avessi io

Di corporatura esile ma slanciata, aveva i capelli biondissimi, quasi d'argento. Scivolavano ai lati di un volto dai tratti morbidi, di certo non aveva passato un bel tempo, i suoi vestiti o meglio, i suoi stracci erano inguardabili
Sporca di sangue e con parecchi graffi, si avvicinò lentamente al letto, notai che teneva in mano delle garze e solo dopo, notai che aveva delle catene hai polsi e alle caviglie

" Una schiava" dedussi senza dirlo.
Lo pensai solamente continuando ad osservarla e studiarne il comportamento
Volevo capire chi fosse ma sopratutto...Cosa ci facesse nella mia stanza

- Lord Nagare-sama mi manda da voi - disse
Le tremava la voce, terribilmente e questo non pote che innervosirmi. Non ero un tipo facile da comprendere ma, non pretendevo di essere compreso da nessuno. Tanto meno da qualcuno di così insignificante come una serva.
Sospirai appena guardandola, reprimendo un gemito di dolore, avevo la mano sporca di sangue ero ferito sia alla testa che al fianco
- vi prego non agitatevi - sussurrò la ragazza avvicinandosi, per poi sfiorarmi la testa con la mano aveva un tocco molto delicato, ma pensai dipendesse dal fatto che era una donna
Scostai la sua mano con un gesto deciso e la guardai, aveva gli occhi verdi...
Eppure si percepiva che erano occhi diversi, occhi che non avevano visto quello che io avevo visto
- faccio da solo -
Dissi, prendendole le garze di mano, per poi togliermi la cantoniera cominciando a fasciarmi il fianco mordendomi il labbro inferiore per il dolore di quella maledetta ferita
-State fermo- mi ordinò con una voce strana.
Mi voltai, avevo capito che non sarei riuscito a mandarla via così la lasciai fare.
Le mani della ragazza stavano attente a non toccare la pelle lacerata, e dovetti ammettere che era davvero abile.
-Come ti chiami?- le chiesi freddo.
Lei sobbalzò come se non si aspettasse quella domanda

-Elena, Wes-sama- rispose lei senza alzare lo sguardo dalle mie ferite
Non dissi nient'altro e nemmeno lei.

Era indaffarata nel curare i miei tagli e a quanto pareva, aveva ricevuto l'ordine di non parlarmi a meno che non fossi io a interpellarla.
Quando ebbe finito, si allontanò leggermente da me e si sedette in un angolo buio della stanza senza osare proferir parola, mentre io la osservavo leggermente interessato, ma solo leggermente e solo perchè ero curioso di sapere chi fosse
Guardai fuori dalla finestra.
il Q.G era stato distrutto, quindi i blu ora non erano più un problema, eppure avevo un tarlo che mi suggeriva che anche tra i verdi ci fosse un traditore, qualcuno di insospettabile.

Tutti avevamo notato che Flavia era strana da qualche giorno, da quando quell'olandese era fuggito, ma non potevo essere certo che , fosse lei la traditrice

In quel momento bussarono alla porta e io sbuffai un "è aperto". Vidi entrare Flavia che si era cambiata e ora mi guardava con aria corrucciata
-Mio fratello chiede di te- detto questo girò i tacchi e se ne andò con il suo solito fare odioso che io proprio non sopportavo.
Era la classica bambina viziata a cui è sempre stato dato tutto e non aveva mai dovuto lottare per ottenere niente.
***
Mi diressi verso lo studio di Nagare e subito notai dei fogli sparpagliati sul tavolo
-Cosa succede? -
-Stiamo preparando un assedio -
-Cosa?- 
Il re sembrò non notare la mia espressione
- Un assedio? Hai danni di chi?-
Ma Nagare non era intenzionato a rispondere alla mia domanda
-Dobbiamo essere pronti, tu più di tutti. Sei un ottimo elemento, e mi servi in forze-
Con un cenno della mano mi congedò e io tornai sui miei passi.
Quando rientrai nella mia stanza notai che Elena era dove l'avevo lasciata
-Vuole attaccare Tokyo- affermò lei con voce tremante
-Cosa? -
-Lord Nagare-sama vuole attaccare Tokio, l'ho sentito tempo fa, ma non so nulla di più- 
Portò le gambe al petto e appoggiò la testa su di esse senza dire più niente. L'istinto di cacciarla fuori era forte, ma decisi di non dire nulla.
L'avrei lasciata lì finché non si fosse stancata.

Così Nagare voleva attaccare la capitale, ma a quale scopo? 
Probabilmente lo avrei scoperto soltanto una volta che fossi stato sul campo di battaglia

???
La nave era attraccata al porto di Shizume e potevo dire che la mia missione poteva dirsi conclusa. Dovevo solo tornare a casa e fare rapporto come se fosse la cosa più logica che dovessi fare.
Misi lo zaino in spalla e iniziai a camminare lungo le vie della città che, come sempre, erano piene di gente intenta a correre di qua e di là sembrava di essere in un formicaio.
Homra.
Non era molto distante dal porto, ma dovevo stare attento a non infastidire Munakata e i suoi
altrimenti sai che noia? 
Non avevo voglia di combattere una battaglia noiosa
Scossi la testa e cominciai a correre. Dovevo arrivare a casa ormai non ne potevo più di stare fuori
Passai vicino alla Q.G e notai che era andata completamente distrutta.
Chi poteva essere stato? Non noi, anche perché me lo avrebbero detto.
E se fosse così?
Va beh comunque, avevo tre verdi davanti al naso e...
Beh potevo evitarli o bruciare qualcosa per farli spaventare a me la scelta, o meglio all'autrice la scelta
***
Dovevo ammettere che mi stavo annoiando parecchio, in città non c'era mai nulla da fare
Stavo calciando un sasso che finì in un tombino facendo un rumore metallico. Affondai le mani nelle tasche sbuffando
-Allora autrice che fai succedere adesso? Nemmeno un'anteprima? -
Nessuno mi rispose e ripresi a camminare
Quando... Una farfalla mi passò davanti al naso e io provai ad afferrarla, ma mi sfuggì. Così mi misi a rincorrerla
- Vieniii farfallina - la chiamai ma lei non ne voleva sapere di fermarsi
Mentre inseguivo la farfalla mi ritrovai addosso un grande lupo dal manto argento screziato di azzurro e occhi azzurri.
Sembrava affannato, come da una lunga corsa. Notai che aveva una cicatrice sul collo circolare sembrava il segno di una catena o un di un collare stretto. 
Dovevo fare qualcosa o lasciarlo perdere?
***
Il ragazzo si volta rivolgendosi al cielo e ride
- Volete sapere cosa succederà dopo? mi dispiace ma dovrete aspettare - dice per poi sospirare appena con una mano tra i capelli biondi
- L'autrice ancora non mi ha detto nulla. Quindi dobbiamo aspettare, ciao ciao -
Fa l'occhiolino quando vede passare la farfalla di prima
- Farfallinaaaa! -

Angolo autrice

Hey! eccomi con il cap 17, ormai ci avviciniamo al finale ed ecco, entrano in scena nuovi personaggi.
Il primo è Mamba, compagno della già citata Xion è un personaggio, che mi è stato prestato dal mitico Dragun
poi ecco un trio di mitici boyz
il primo è Jack e fa parte dei Blu è un abile spadaccino e nasconde molti segreti, il secondo è Wes. quello che nasconde lui è...bhe lo scoprirete, per ora vi dico che è molto fico, ma no?
Ultimo ecco Isaac, lui ha la brutta abitudine di parlare con me, e non scherzo XD
questi tre appartengono a ThedarkSora che me li ha gentilmente prestati
poi abbiamo le ragazze, Xion, Elena e Luna
anche loro nascondono un sacco di segreti
vi aspetto numerosi con il prossimo capitolo esso, sarà uno speciale tutto natalizio!
a presto e buone feste

  
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