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Autore: BarbaraBruni    04/12/2016    0 recensioni
La vita è inaspettata. L’amore non è facile, né prima né dopo aver sofferto. Ma si può trovare la felicità dopo aver capito che ciò che tanto amavi si è appena trasformato in un incubo senza fine? Sebbene la donna va amata e rispettata, mai sfiorata con un solo dito, dovrebbe essere protetta, custodita e amata come una rosa che sboccia in un giardino d'inverno.
Genere: Drammatico, Suspence, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Era di te che avevo bisogno

by Barbara Bruni
 
 
 
Trama: La vita è inaspettata. L’amore non è facile, né prima né dopo aver sofferto. Ma si può trovare la felicità dopo aver capito che ciò che tanto amavi si è appena trasformato in un incubo senza fine? Sebbene la donna va amata e rispettata, mai sfiorata con un solo dito, dovrebbe essere protetta, custodita e amata come una rosa che sboccia in un giardino d'inverno.
 
 
 
 
*****
 
 
Era una serata come tutte le altre mille che stavo passando, ma né il tempo e nemmeno aver cambiato città, riuscivano a darmi la serenità che il mio povero buon cuore tanto sperava. “Forse volevo troppo, o forse ero così ceca da non vederci affatto.” Io sognavo il principe azzurro, e ci avevo creduto fino alla fine, ma poi… all’ennesimo litigio, all’ennesimo problema… scappare da lui era l’unica idea che mi venisse in mente, e l’avevo fatto. Ero riuscita a liberarmi di quell’uomo che tanto amavo.
Il vento accarezzava lentamente i capelli castani, ogni ciocca scivolava sulle spalle, ma io non sentivo niente, nemmeno la morbidezza sulla mia pelle dei miei setosi capelli. Mia madre diceva sempre che ogni donna ha un suo pregio, il mio era la mia bontà d’animo, ma come in quel momento l’unico sentimento che avevo nei confronti della gente era vuoto, senza cuore, ormai ero spaventata da ciò che mi circondava, pure dagli uomini. Avevo una paura tremenda d’innamorarmi, ed ogni volta che incrociavo lo sguardo di qualche coppia innamorata, io finivo col ripensare a lui. Ma era un amore a senso unico, senza zucchero, senza arcobaleno, e senza uno spiraglio di felicità.
“Era di te che avevo bisogno, ma tu guardavi altrove, ti perdevi con lo sguardo da tutt’altra parte, per te io ero solo quella che ti cucinava la cena, quella che ti porgeva ogni indumento ben lavato, pulito, e stirato!” Al solo pensarci mi rattristavo così tanto, con lo sguardo perso nel vuoto della nebbia che mi circondava giù in città, ritornai con la mente a quei ricordi lontani e angoscianti fino a rammentare con amarezza qualcosa che mi faceva così male, che sperare di vivere una vita migliore era un po’ come voler volare come Peter Pan. “Un sogno che non si realizzerà mai…”
— No! Ti prego basta! Ti supplico non farlo! —  ero così stanca di chiedere perdono, pietà, basta, che alla fine non ce la facevo più. Lui continuava a picchiarmi forte, duramente forte, eppure non sentivo più nulla. Nemmeno il bambino che c’era dentro di me. Non sapevo di essere incinta, ma dentro di me lo sospettavo, ed era come un sogno che si infrangeva come quei pezzi di vetro sparsi sul pavimento di quella casa che ormai non aveva più un cuore.
— Lo sai a cosa serve una come te? Serve solo per spazzare il pavimento! — le sue grida squassarono il mio povero cuore, mentre rovesciava a terra l’ennesima bottiglia di vodka.
I suoi occhi marroni mi sfidarono con lo sguardo ardente d’ira, fino a ritrovarmi distesa sul pavimento come un animale. Non c’era ragione di imbestialirsi in quel modo, volevo la mia indipendenza, e ormai erano mesi che si comportava male con me. Avevo una carriera, ma non avevo ciò che mi serviva per essere felice.
— Per favore abbi pietà di me! Ti prometto che la prossima volta che rientri in casa troverai tutto in ordine, come vuoi tu. — lo supplicai in ginocchio, piansi cercando di farlo intenerire. Quello fu un mio grave errore. Poco dopo due secondi, lui si accanì contro di me, e scoprì proprio in quell’attimo, con orrore e disgusto che la mia supplica, le mie parole non servirono a niente. Lui intanto, fermo dinanzi a me si chinò, mi afferrò per un polso, mi strattonò e mi diede un calcio nello stomaco. In modo ripetitivo imploravo perdono, perché desideravo disperatamente quel piccolo che era parte di me e di lui. “Lui non voleva figli…” Era stato chiaro, ma io avevo sognato, pregato e desiderato quel bambino, e vedermelo strappar via ancor prima di metterlo al mondo, mi devastò il cuore. Poi un brutto giorno tutto cambiò. Ritrovandomi improvvisamente all’ospedale, dopo aver aperto gli occhi, al mio fianco non c’era mio marito, ma Elen, la mia salvatrice. Piansi tutto il mio dolore abbracciata a quell’unica persona a cui importava di me, fino a gridare dentro il mio cuore un basta triplicato tante volte quanto il mio dolore. Un dolore così acuto, che niente poteva dissolverlo nel vento della tempesta del mio cuore.
— Che cosa ci fai tu qui? Non eri partita? — le chiesi con voce tremante. Lei cercò di sorridermi, fino a prendermi una mano nella sua stringendomela con cura, trasmettendomi così tutto il suo affetto.
— Ero venuta a parlarti, ma quando sono arrivata ti ho trovata a terra in un bagno di vetri e sangue, e un miracolo che sei ancora viva. Devo ringraziare Dio per questo. — alle sue parole, la fissai sconvolta, lessi nei suoi occhi che mi voleva un bene così profondo che alla fine presi una decisione. “Dovevo allontanarmi da quel mostro di mio marito.” Non era facile lasciarlo, per tutta una serie di motivi, e grazie al cielo non c’era nulla che mi legasse a lui. Di certo non era un figlio a legarmi a lui, ma ben altro.
Dopo quel tragico momento, dissi basta a quella vita d’inferno senza sole, di freddo senza la luce della luna, e di pace nel cuore. Così dopo l’ennesimo pestaggio, e dopo aver scoperto che mi tradiva, guardandomi allo specchio, piansi colpendo forte il vetro della superficie di quello che era il mio piccolo mondo, facendomi un male terribile. Feci le valigie, prima che lui tornasse a casa stanco e ubriaco, me ne andai, con la speranza di non incrociare più il suo sguardo in vita mia. Non lo vidi più per mesi, ed ero quasi felice. “Una nuova vita senza un uomo tra i piedi!”
Un anno dopo la vita iniziava a sorridermi, anche se sapevo che niente sarebbe stato più come prima. “Niente era facile, e lo sapevo benissimo!” Sopravvivere alle difficoltà, cosa assai improbabile se si era da soli, ma io per fortuna non lo ero.
“Ci sono cose che non si dimenticano, cose che ti segnano la vita per sempre, cose dalle quali è difficile scappare. E non puoi più tornare indietro, puoi solo sperare che tutto un giorno possa cambiare.” Sapevo che ciò era impossibile, come la possibilità di trovare un nuovo amore.
Sapevo fin dall’inizio che non sarebbe stato facile, sopravvivere alle difficoltà che la vita stessa mi donava. Giorno dopo giorno affrontavo la realtà a testa alta, anche dopo la visita del medico, soprattutto perché mi era stato detto che c’era la possibilità che non avrei mai intrapreso una gravidanza, e che in futuro solo un miracolo divino poteva succedere perché io restassi nuovamente incinta. Ero distrutta, disperata, e Dio era il mio salvatore. “Ed io non ero credente all’epoca, ma mi avvicinai con dolore al suo richiamo, mentre dolcemente pregavo per una vita diversa, una vita che tanto cercavo, e che avevo rinnegato dopo un burrascoso divorzio. “Ero da sola… con me stessa contro il mondo intero.” Nel mio piccolo mi sentivo sola, anche se il mondo continuava il suo percorso facendo finta che io non esistessi, c’era Elen a tenermi compagnia. E dopo quello che avevo passato, cercai solo di cambiar vita nel miglior modo possibile. Ma poi… sul precipizio delle lacrime tentai di suicidarmi. Non c’era niente che mi legava alla mia terra, non aveva valore la vita per me. Elen mi impedì di fare una sciocchezza, e sul più bello mi salvò dai miei stessi passi, e lì per lì mi propose di cambiar vita drasticamente. All’inizio ero scettica, non pensavo che ce l’avrei fatta, ma seppur difficile cancellare quei ricordi amari del mio passato, fui felice di cambiare totalmente la mia vita. “Ora nessun uomo potrà mai dettar legge sul mio volere.” La vita era mia, e come diceva Elen, ero io che dovevo viverla a 360 gradi, e non un marito che altro non voleva che una serva per casa, e non una moglie con cui condividere i suoi passi. Così dopo mesi e mesi, passò il tempo, finché feci quell’unica cosa che anche il mio cuore sussurrava spesso nelle notti d’inverno. Mi trasferì di città, e andai a vivere nella stessa casa della mia unica amica. All’inizio ero molto confusa, spaesata, mi ritrovavo a vivere tutto da capo, fino a che quel luogo divenne completamente la mia casa.
Era stato difficile per me abbandonare ciò che mi legava alla mia terra, ma seguire il consiglio della mia migliore amica non aveva alcun prezzo. Non m’importava se avrei dovuto trovare un lavoro, cercare nuovi amici. Insomma rifarmi una vita era difficile, ma non ero più sola. “Anche se Elen è un po’ matta di suo…” Beh, come disse la mia amichetta, avresti dovuto pensarci cento volte prima di sposare Dylan! “E aveva avuto ragione fin dal principio.” Forse avrei dovuto seriamente chiedermi cosa fosse il matrimonio… e il perché l’avevo sposato dopo poco tempo da che lo conoscevo, sebbene fosse passato solo un anno da che me n’ero perdutamente innamorata. “Ora tutto era diverso…” Anche se adesso, da solo otto mesi mi son trasferita di città, nello stato di Washinton, presso una meta che mai prima d’allora avrei osato immaginare. Seattle adesso era il mio presente, ma anche il mio trionfo. “Mi chiedo solo quanto durerà tutto questo?” Riuscirò a realizzarmi nuovamente nei miei progetti? E se mai un giorno dovessi incontrarlo… che cosa farò? Scapperò ancora o lotterò per la mia sopravvivenza?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 NOTE:

Questa piccola storiella nasce in uno di quei momenti in cui pensi... e rifletti dici: L'amore non è come appare nei film, dove tutto è perfetto, ma la realtà è diversa. Ogni amore è speciale a modo suo, ma ci sono uomini che ti amano davvero, e dopo si trasformano in dei veri mostri.


Lì dove il tuo principe azzurro, quello che ha con disperazione cercato, diventa in un solo istante... il principe nero 


Spero che qualcuno la leggerà, e che piaccià per quello che è... 
^:^ buona serata a tuttiii


Quello che avete letto è solo frutto della mia immaginazione, ma nella realtà scene come quella che ho narrato io... esistono veramente e sono peggio....

 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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