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Autore: __aris__    04/12/2016    9 recensioni
Lorete era senza dubbio la donna più bella che avrebbe mai incontrato. Per lei avrebbe fatto tutto. Avrebbe lasciato il suo ordine combattente solo per poter sfiorare la mano candida. Per un suo sorriso avrebbe volentieri barattato la cena o la spada. Per una sua parola avrebbe combattuto centinaia di nemici a mani nude. Non c’era nulla che il cavaliere non avrebbe fatto per una donna tanto bella quanto pia.
--Storia scritta per il gruppo FB il Giardino di EFP. spero che vi piaccia e che mi lasciate un commento.
Genere: Angst, Dark, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rita “Sarei stato pronto a tutto pur di sfiorarla con un dito, pur di vederla sorridere. Avrei venduto la mia cena, barattato la mia spada e sconfitto mille uomini a mani nude. Ma non so fino a che punto possa amare una donna dell'oscurità."

 
La risata del diavolo, 353 parole
 





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Capelli neri come la notte e pelle bianca come la luna, li sognava ogni notte da quando era tornato nel suo villaggio.
Ogni notte li sognava e sentiva le viscere contorcersi per il desiderio di possedere Lorete. La vedeva nuda sotto di sé con le gote arrossate per il piacere, e la immaginava sussurrare il suo nome mentre le stringeva i seni voluttuosi. Poi si svegliava con il cuore che galoppava in petto e il desiderio pulsante nei lombi, allora prendeva il rosario tra le mani e iniziava a pregare Dio affinché lo liberasse da quei sogni.
Lorete era senza dubbio la donna più bella che avrebbe mai incontrato. Per lei avrebbe fatto tutto. Avrebbe lasciato il suo ordine combattente solo per poter sfiorare la mano candida. Per un suo sorriso avrebbe volentieri barattato la cena o la spada. Per una sua parola avrebbe combattuto centinaia di nemici a mani nude. Non c’era nulla che il cavaliere non avrebbe fatto per una donna tanto bella quanto pia.
Una notte andò sotto la sua finestra per dichiararsi. Sarebbero andati lontano, dove nessuno li avrebbe riconosciuti e lui non sarebbe più stato un cavaliere devoto alla Santa Causa. Sarebbero stati felici e Lorete sarebbe stata la più amata delle donne. Ma ciò che vide dopo aver scavalcato le mura del giardino gli gelò il sangue nelle vene: la sua Lorete, assieme ad altre donne del villaggio, danzava attorno a un fuoco invocando il Principe delle Tenebre. Quando dalle fiamme apparve il Diavolo in persona tutte le streghe smisero di danzare e, una dopo l’altra, gli baciarono il piede caprino.
Il giorno dopo pendevano tutte da una forca.
Le aveva denunciate immediatamente all’inquisizione, come ogni difensore della fede doveva fare, e aveva chiesto perdono per i suoi peccati.
Ma proprio quando pensava di aver salvato l’anima sentì il diavolo sussurrargli all’orecchio: se si fosse unito alle sue schiere avrebbe esaudito ogni suo desiderio, incluso fargli avere Lorete. Il cavaliere aveva riso di quell’offerta perché non avrebbe mai potuto concedere il suo cuore a una donna dell’oscurità, ma poi fu il Diavolo a ridere prima sparire. Da allora sognava Lorete tutte le notti e non importavano le penitenze e le preghiere: Satana veniva sempre a tentarlo.
   
 
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