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Autore: New Americana    05/12/2016    0 recensioni
Pensieri deliranti di una figlia di dicembre alle prese con una notte insonne.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto scorre, come il sangue nelle vene. Tutto ritorna a se stesso, ve l'ho hanno detto dei signori autorevoli seduti dietro a banchi bianchi di fronte ad una lavagna, e perché non avreste dovuto crederci? Alla natura non importa il tuo stato d'animo, tutto ritorna, e anche tu ritorni. Ritorni a ciò che sei stato appena abbassi la guardia. A nessuno importa se non vuoi. E se anche a qualcuno importasse, quel qualcuno ha deciso che d'ora in poi sei adulta e devi cavartela da sola. Lo so che tu non vuoi ritornare. Sei ad un punto di svolta, e non sai da che parte prendere. Tutte le vie che ti si parano davanti sono incerte, insidiose, troppo rischiose per la tua fragilità. Un colpo mal assestato e sei finita. Sei arrivata fino qui, e i colpi inferti fino ad ora si fanno sentire. Sei in un ambiente senza spazio ne tempo. Forse dovresti tornare indietro. Ma potresti riaffrontare tutti quei pericoli? Oh, credo sarebbe fatale. Non c'è via d'uscita, tranne una, che al momento non intendi contemplare. Bisogna andare avanti. Sei approssimativamente ad un quinto del percorso, sei stanca, ma non puoi riposare. Non puoi sfuggire dai traumi del passato per rifugiarti in braccia sicure, perché quelle braccia non aspettano te. Tuttavia, sei comunque meno turbata di quanto avresti creduto. Tuttavia, forse il peggio è passato. Tuttavia, d'ora in poi hai trovato dei compagni di viaggio, e giuri a te stessa che non volterai loro le spalle. Dicembre è un mese freddo, fuori, proprio come te, che ci sei nata; dicembre è un mese caldo, dentro, come una grande sala in legno e pietra riscaldata da un enorme camino in cui il fuoco scoppietta, dinnanzi a cui ti puoi accoccolare avvolta in una coperta, proprio come te, che hai lasciato spegnere la fiamma per troppo tempo. Hai messo un cartello sulla porta. Cosa dice? Ah, un invito ad entrare e tenere vivo il fuoco. Tranquilla, sono certa che chiunque passerà sulla tua via sarà abbastanza generoso da ravvivarlo. Dicono che dicembre è un mese lungo e freddo, e che tu non riesci a dormire quando il fuoco è spento, e non riesci a dormire nemmeno quando il fuoco è troppo acceso, perché potrebbe scoppiare un incendio, e tu non hai gli strumenti per spegnerlo. Forse non lo spegneresti in ogni caso. Allora stai sveglia a controllarlo. Dicembre è il mese in cui, se ti spezzano il cuore, fa più male, perché il freddo che c'è fuori ti entra dentro, e chi dovrebbe coprirti, sta condividendo la sua giacca con qualcun altro. Il dolore che ti uccide stanotte non è mai permanente. I tizzoni ardenti che bruciano sulla tua pelle e ti tengono sveglia si spegneranno. Mentre il primo timido raggio di sole della giornata si dirige verso il tuo cuscino, il tuo castello di ghiaccio crolla, e tu puoi dire di esserci stata, e di essere sopravvissuta. Sarà il tuo piccolo segreto. Potrai condividerlo se vuoi, ma scegli attentamente con chi. Sciogli i tuoi dubbi, i tuoi perché, riserva il tuo senso di ingiustizia universale a quando verrà il giorno, e sii grata per ciò che è stato, perché ogni piccola sensazione che hai provato è stata unica e irripetibile, intima e personale. Il tuo segreto. Tuo, e della notte di dicembre che vent'anni fa ti ha vista venire al mondo.
  
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