Can a kiss really show you what happiness is?

Un bacio. Non era stato niente più di un bacio, ma a Sara sembrava di aver fatto qualcosa di irrimediabilmente sbagliato. Era scappata via senza dire una parola, con le lacrime agli occhi e il cuore al galoppo, senza sapere esattamente se ciò era stato causato dalla paura o dall’emozione che aveva provato quando le loro labbra si erano unite.
Era stato bello, in fondo. Era stato diverso da baciare i ragazzi, ed era stato molto più puro e semplice: non c’era stato alcun bisogno di seduzione, di premeditazione. Era stato un semplice bacio nato dal nulla e desiderato da entrambe. Solo che lei non riusciva ad ammetterlo a sé stessa.
Sei bisessuale, te ne rendi conto?
Si rifugiò nella parte più interna del bosco, e si fermò soltanto quando fu sicura di averla seminata. Si accasciò a terra, col fiatone, e si appoggiò con la schiena alla corteccia di un albero.
Era stato un sbaglio andare a quella festa. Avrebbe dovuto declinare l’invito, fingersi malata, ma tutte le sue compagne di classe ci sarebbero andate e non le andava di fare la figura della ragazzina che deve rispettare il coprifuoco. Ma sarebbe stato meglio non accettare.
Non puoi fuggire da quello che sei.
Si portò le mani alle orecchie, cercando di scacciare via quella voce agghiacciante con un urlo. Sapeva che era tutto nella sua testa, ma non riusciva a controllarsi.
Aveva baciato una ragazza. Sentiva un peso all’altezza dello stomaco e se lo sarebbe strappato via con le sue stesse mani se avesse potuto. E la cosa peggiore è che le era piaciuto.
E se l’unica soluzione ragionevole fosse tornare tra le sue braccia?
Un altro urlo, questa volta più intenso. Sara si sentì svenire. Nessuno l’avrebbe mai accettata per quello che era, lei stessa per prima. Nessuno le si sarebbe più seduto accanto senza pensare, “Oddio, a questa piacciono le ragazze.” Erano tutti acidi e cattivi nella sua scuola, e nessuno l’avrebbe più guardata dalla testa ai piedi con adorazione come facevano prima. L’avrebbero sbeffeggiata. Perché in fondo, alla sua età era considerato più normale andare a letto con dieci ragazzi alla volta piuttosto che stare con una ragazza ed esserne felice.
Si alzò in piedi con le gambe che le tremavano. Lanciò un ultimo sguardo alla casa sul lago, illuminata dalle lanterne fosforescenti. Non sapeva ancora cosa fare, ma non ci mise molto a prendere una decisione. Riprese a correre senza una meta nell’oscurità, pulendosi le labbra col bavero della maglietta.



A distanza di quasi cinque anni, se avesse avuto l’occasione di tornare indietro nel tempo, Sara non avrebbe cambiato quello che aveva fatto in passato ‒ non solo il bacio, ma anche la successiva fuga. Se non se ne fosse andata, probabilmente ora non sarebbe qui, distesa sul suo letto tra le braccia di Nyssa. C’erano voluti cinque lunghi anni per capire e per accettare quello che effettivamente era, ma l’attesa era stata necessaria per farle comprendere che la sua felicità veniva prima di tutto il resto. E ora, nel vedere quella chioma scura dispersa sul suo petto, Sara sorrise involontariamente: questa volta, aveva scelto di essere felice.

Fanfiction nata dal nulla in un momento in cui mi sono chiesta: e se Nyssa non fosse stata la prima donna che Sara ha baciato? (Sì, quest’ideona mi è venuta mentre guardavo la 2x01 di Legends lol)
Mi piace pensare che sia così, e cioè che Nyssa sia stata la prima ragazza di cui Sara si sia innamorata, ma i produttori non hanno mai ispezionato a fondo la cosa, perciò per una volta ho voluto immaginare qualcosa di diverso.