Anime & Manga > Soul Eater
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Autore: Trisha_Elric    06/12/2016    1 recensioni
[-Cosa?! Vuoi un mio autografo?! Sono stato SEN-SA-ZIO-NA-LE! - ululò Black Star, alzando un pollice verso di lui, raggiante.
-Autografo?! Ma sai quanto me ne frega?!- sbottò Ed, arrabbiato e stranito allo stesso tempo.
-Che cosa?! Non fare il timido piccoletto, tutti vogliono un ricordo del potente me medesimo!-
-PICCOLETTO A ME?!- ]
***
[-C'è una cosa che sto cercando Maka, e forse tu puoi aiutarmi.- mormorò Edward alzando lo sguardo verso di lei dopo alcuni istanti.
-Di cosa si tratta?- chiese la ragazza con sguardo serio.
-Hai mai sentito parlare del sangue nero?-]
Crossover Full Metal Alchemist e Soul Eater; coppie: Edwin, SoulMaka, TsuStar, KidxLiz e cenni AlxMay
Genere: Avventura, Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Black Star, Maka Albarn, Soul Eater Evans, Tsubaki | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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LA GELOSIA SOTTOLINEA LA DEMENZA

 

-Si, ne ho sentito parlare.-

Lo sguardo di Edward sembrò brillare improvvisamente e, contemporaneamente con Al, si avvicinò di più alla giovane Maestra.

-Sul serio? E cosa sai?-

Maka non mutò il suo sguardo e rimase a guardarli con espressione cupa ed estremamente seria, molto diversa da prima.

-Cosa volete farci?-

Il giovane alchimista rimase colpito dal cambio d'umore drastico della sua amica ma decise ugualmente di proseguire con le domande; scambiò uno sguardo fugace con il fratello e ricominciò a parlare, questo volta serio anch'egli.

-L'idea di far tornare in vita la mamma è stata chiusa tempo fa.-

-Si merita di vivere in pace.- intervenne Al poggiando i gomiti metallici nelle sue ginocchia.

-Esatto. Tuttavia, non posso assolutamente permettere che Alphonse rimanga in queste condizioni: io posso continuare a vivere con queste protesi.- mentre spiegava, Edward mostrava con ripudio i suoi arti metallici evidenziando il disgusto che aveva per se stesso, per quello che aveva fatto.

-Lui non può vivere in questo modo. A Central City sono diventato Alchimista di Stato per poter avere accesso ad informazioni top-secret che i cittadini comuni non possono accedere. Purtroppo abbiamo scoperto che lo stesso Stato è immischiato in qualcosa di più grosso di quanto si possa immaginare. - Edward sospirò, riprese fiato e continuò assottigliando gli occhi dorati. - Tentammo con l'idea di utilizzare la pietra filosofale ma ..-

-Ma?- intervenne Maka vedendolo titubante e in difficoltà nel continuare il discorso.

-Beh.- proseguì Al guardando la ragazza, in aiuto del fratello. -Abbiamo scoperto che la pietra filosofale stessa è un prodotto dell'alchimia avanzata, i cui ingredienti principali sono ...persone.-

-Questo è stato un nostro..no, un mio errore. Non devono rimetterci altre persone innocenti per rimediare ai miei danni.- Edward si coprì gli occhi con il dorso della mano sana. -Tempo fa avevo preso in prestito alcuni libri interessanti in una biblioteca privata, che per una serie di eventi avevo accantonato..-

-Il dottore Shou Tucker.-

A quel nome, Edward strinse a sangue entrambi i pugni. -Già. Li ho ritrovati alcuni giorni fa e iniziai a leggerli: erano pieni di elementi, componenti e tecniche completamente diverse da quelle che conosco, una realtà totalmente sconosciuta che i libri sembravano narrare come leggende, fantasia. Se c'è una cosa che ho imparato è che nulla è impossibile; armi magiche, maestri di queste armi e creature chiamate Shinigami...tutto questo sembrava impossibile, irrazionale! Abbiamo letto la città e siamo partiti con il primo treno. Il sangue nero, qualcosa capace di amplificare le capacità fisiche alla massima potenza; un potere del genere, unito alla mia conoscenza alchemica potrebbe far riavere il colpo ad Alphonse!-

Maka aveva ascoltato tutto con attenzione, rimanendo immobile ad ogni parola narrata. Rimase sul suo posto, inquieta, senza alzare lo sguardo su di loro.

Soul, dietro la porta, aveva sentito tutto e ne era rimasto spiazzato.

-Io...sono stata a diretto contatto con il sangue nero.-

Edward la guardò con attenzione senza nemmeno sbattere le palpebre e Al si mise sull'attenti.

-Il sangue nero è qualcosa di astratto, una componente quasi viva; è vero, ha proprietà strabilianti e ti rende capace di grandi cose.-

-E tu sai dove si..?-

-No Edward. Non hai idea di cosa sia. Non si può spiegare, il sangue nero è pura follia. Ti rende pazzo, irrazionale, privo di qualsiasi freno...è pericoloso. Ti inghiotte e finiresti per perderti. Non è questione di essere più o meno forti, ognuno di noi ha una componente pazza dentro di e il sangue non fa altro che amplificarla, rendendola dominante. Potresti avere qualsiasi potere tu voglia, ma sei disposto a pagare il prezzo?-

Edward sgranò gli occhi e si alzò in piedi di scatto, il viso indecifrabile.

-Si tratta sempre e solo di questo: il prezzo! Avrei dovuto saperlo, Edward non impari mai, vero?!- urlò il biondo dando un violento pugno al muro dietro di lui.

-Avrei dovuto aspettarmelo...niente si ottiene con il niente, qualunque cosa ha un prezzo. E' la legge dell'alchimia, la legge della natura; ogni azione ha una conseguenza, la vita non regala nulla.-

-Fratellone..- Al si era alzato e aveva poggiato la sua grande mano metallica sulla spalla del ragazzo.

-Al..-

-Troveremo un altro modo fratellone, non preoccuparti.-

-Mi dispiace.- disse Maka dietro di loro, guardandoli con tristezza. -E' meglio vivere lontano dalla follia, ve lo garantisco.-

-Grazie Maka, sei stata di grande aiuto. Avremmo potuto fare davvero uno sbaglio enorme.- disse l'armatura con voce pacata.

-Edward..-

-Scusami.- sospirò Ed prendendo un respiro profondo ad occhi chiusi. -Mi sento così patetico.-

In risposta, la ragazza lo abbracciò di scatto da dietro poggiando la guancia sulla sua schiena e guardando con occhi grandi Al.

-Andrà tutto bene, lo so.-

Edward sgranò gli occhi, poi sospirò nuovamente, questa volta più rilassato, e rimase così, tra le braccia di Maka mentre Al cinghiava entrambi con i grandi arti.

Soul, avendo assistito alla scena sbirciando dal buco della serratura, se ne andò subito senza voler vedere oltre; se ne tornò in camera non prima di aver calpestando con inaudita violenza un carrello delle pulizie poggiato lì da una delle cameriere.

 

***

 

L'albino era steso sul letto a pancia in su, incapace di prendere sonno.

Non riusciva a non pensare a quello che aveva ascoltato: quei due erano così disperati da rifugiarsi nel sangue nero? Possibile che non sapessero di cosa si trattasse?

-Tsk, che due stolti. rifugiarsi nella follia non porta da nessuna parte.-

E lui lo sapeva bene.

Si girò su un fianco e cercò la posizione migliore per riuscire a prendere un po' di sonno.

Meglio dormirci sopra..

Leggermente rilassato, Soul cominciò ad assopirsi lentamente coccolato dal tepore estivo.

-SOUL.-

Addio tepore estivo.

-Ma che cos..?-

-SOUL.-

-Sono qui Black Star, non sono sordo.-

-Aprimi.-

L'albino guardò l'amico appoggiato contro il vetro della finestra chiusa.

-Ehm, non potevi entrare dalla porta?-

-Non sarebbe stato abbastanza d'impatto la mia entrata, non credi?-

Soul si girò sull'altro fianco e gli diede le spalle -...resta fuori.-

-SOUL!-

-Mh.-

-SOOOUL.-

-Ok ti apro ma smettila! Mi sembri un gatto in calore.- di malavoglia il ragazzo si alzò e sbloccò la finestra.

-Grazie amico, ti meriti una pacca sulla spalla da me medesimo.-

-Che ti serve Black Star?- sospirò Soul ansioso di riprendere da dove si era interrotto.

-Si si, con calma!- il ragazzo dai capelli celesti sorrise radioso e si mise le mani sui fianchi. -Ho incontrato Maka qualche minuto fa!-

-Mh, ok.-

-Mi ha detto di dirti di raggiungerla nella palestra!-

L'albino alzò un sopracciglio senza cambiare espressione. -E perchè mai?-

-Non lo so ma ha detto di non fare domande!-

Quella senza-tette comanda come al solito.

Accigliato, Soul seguì il suo euforico amico.

-Dormire con Tsubaki non ti fa bene.-

 

***

 

Se c'era una cosa che a Soul piaceva, era mostrare le sue capacità a chiunque avesse dubitato di lui; non era un'esibizionista come Black Star, ma sapeva certamente il fatto suo quando si trattava di mostrarsi.

Questa occasione era perfetta per dimostrare a quel presuntuoso chi fosse realmente il più forte.

Erano tutti riuniti nella grande palestra dell'albergo, a loro uso personale esclusivo grazie a Kid che aveva chiesto di chiuderla al pubblico per qualche ora. Edward e Alphonse erano a poca distanza dal gruppo della Shibusen, intenti a qualche colpo di riscaldamento; Soul, il più distante da loro, li guardava torvo con le braccia conserte.

-Io trovo che l'idea sia fantastica!- esclamò Black Star euforico, stiracchiandosi le braccia verso l'alto.

-Non vedo l'ora di dimostrare loro quanto vale l'illustre me!-

-Rilassati Black Star.- intervenne Maka sorridendo divertita. -Saremo io e Soul ad affrontare Ed. Tu ti batterai con Alphonse.-

Il ragazzo dai capelli celesti guardò dietro di lui l'armatura, inizialmente deluso, per poi sfoggiare il suo solito sorriso sfrontato. -Con vero piacere, sarà un giochetto!-

Maka non volle precisare che Al fosse davvero forte, ma  preferì lasciargli scoprire la dolce sorpresa da solo. Rivolse lo sguardo verso Soul, più distaccata ma non più arrabbiata.

-Ce la fai a sincronizzare la tua anima con la mia o devo prenderti a colpi in testa?-

L'albino la guardò con improvvisa sorpresa per poi sorridere strafottente. -Fare brutte figure non è nel mio stile.-

La ragazza sorrise e si avviò verso i due fratelli.

-Tsubaki, sei pronta?-

-Certo Black Star.- sorrise la ragazza corvina al suo fianco.

-Grande.- il ragazzo la guardò con la coda nell'occhio e le sorrise malizioso. -Vinco qualcosa se lo batto?-

-Mh..un'audizione?-

Il ragazzo aveva pensato a ben altro ma ascoltando la sua idea, accantonò il piano originale. Da bravo demente.

-Evvai!!!-

 

***

 

-Un gioco pulito ragazzi.- disse Kid mettendosi tra il più grande dei fratelli e la coppia della Shibusen. -Hai capito Soul?-

Il ragazzo in questione si limitò ad alzare gli occhi al cielo. -Se.-

Edward si raccolse i lunghi capelli biondi in una coda alta, sgranchendosi successivamente le spalle e la schiena. -Bene allora, fatti sotto Maka. Ti avverto, non sarà più come quando eravamo piccoli, potresti farti male!-

In risposta Maka scambiò una fugace e intensa occhiata con il suo partner il quale immediatamente si tramutò nella sua tipica e maestosa forma di falce nera e rossa. La maestra d'armi la fece piroettare un paio di volte in alta per poi riprenderla con sguardo deciso.

-Stavo per dirti la stessa cosa.-

-Ma è davvero fantastico fratellone!-esclamò Al entusiasta dal mutamento di forma. -E' come se il corpo di Soul si fosse plasmato in quell'arma!-

-Io credo che sia tutt'altro, Al.- disse Ed con grandissimo interesse. -E' questione di anime.-

-Esatto.- disse Kid dietro di lui, le sorelle Thompson al suo fianco, con un sorriso gentile in viso. -Tra arma e maestro esiste un legame profondo, una sincronia di anime che permette all'uno di interagire con l'altro come fossero un corpo solo. Più il legame è forte, più il loro potere cresce.-

-Interessante..-

-Del tutto irrazionale. - Edward battè le mani l'una contro l'altra. -Mi piace.- con velocità premette i palmi a terra evocando da essa una lancia di due metri in acciaio e ferro.

Davanti allo sguardo incredulo dei ragazzi, Al intervenne. -Quello che il mio fratellone ha fatto, è stato quello di convertire la materia che formava parte del pavimento in un'arma. Questo processo è detto trasmutazione. Un procedimento indispensabile per noi alchimisti.-

-Affascinante.- convenne Maka, sinceramente ammirata. -Ma può la tua arma battere la mia?-

-Fatti sotto e scopriamolo!-

Entrambi sorrisero e iniziò quello che fu uno scontro memorabile: Maka e Soul sincronizzavano le loro anime come non facevano da tempo, combinando e amplificando le loro capacità in quella che sembrava una vera e propria musica.

-Di certo non sei più una ragazzina!- disse Edward schivando abilmente i suoi colpi senza mai smettere di sorridere. -E' evidente che ora combatti come una donna.-

-Cosa?! Rimangiatelo!- disse la ragazza inviperita mentre continuava a sferrargli colpi.

-Assolutamente no!- Ed si parò con la lancia che venne frantumata dall'impeto di rabbia isterica dell'amica.

-Che permalosa!- l'alchimista colpì il muro adiacente con le mani evocando una serie di frecce che puntarono Maka ad alta velocità. La maestra riuscì a schivarli continuando così per interi minuti.

Che cosa sta facendo? Non si sta nemmeno impegnando seriamente!

Dentro la falce, Soul era inquieto; osservava lo scontro e partecipava animatamente ma sembrava che Maka volesse continuamente modulare la sua forza.

Come posso farmi valere se non riesce a essere lucida?!

A quei pensieri, Soul diventò ingestibile.

Maka si fermò di colpo e tenne la falce stretta a se, come se essa avesse cominciato a pesare molto di più del dovuto.

-Soul, che ti prende?!-

L'arma non rispose, faceva resistenza.

-Che cosa stai facendo?- urlò l'anima di Maka nella testa di Soul.

-Cosa credi? Se tu non combatti seriamente io mi rifiuto di continuare. Sono un professionista io.-

-Non fare il cretino, qui si combatte per divertirsi, Edward non è un kishin!-

No, è molto peggio.

Quel bell'imbusto potrà aver avuto un'infanzia disastrosa e la sua strada era sicuramente difficile davanti a lui.

Ma anche la sua vita non era stata rosa e fiori!

No, Edward non meritava compassione o simpatia.

-Ah, ho capito. Sei geloso.-

-CHE COSA?!-

 

Soul tornò in forma umana, dando le spalle alla sua maestra.

-Sei un deficiente!- esclamò con una smorfia di dolore la ragazza tenendosi i palmi delle mani contro il petto.

-Il problema sei tu, da quando ci sono questi due non ti riconosco.-

-Che cosa c'entrano Ed e Al?! Loro sono miei amici come lo siete voi!-

-Ma forse non è proprio così, vero?-

-Non posso crederci, tu stai davvero insinuando quello che penso?!-

-Beh, che ci sarebbe di sbagliato?-

-Soul, io...io..- Maka lo guardava con disprezzo mentre le sue iridi verdi si riempivano di lacrime amare.

-Che cosa succede? Ti sei fatta male Maka?- chiese Edward avvicinandosi assieme a Kid.

-No.- rispose secca la bionda. E pensare che la sua arrabbiatura le era anche passata. Soul era un demente, in tutto questo tempo non aveva mai capito nulla.

-Ti sei scottata, vieni ti porto in infermeria.- disse Kid osservando i palmi arrossati della ragazza.

-Non c'è bisogno.- esclamò fredda la ragazza continuando a fissare il suo partner.

Soul si voltò appena, sentendosi osservato, e non riuscì a reggere il loro sguardo di..accuse?

-Che avete da guardare?! -

-Soul, che cosa ti succede?- chiese Kid con sguardo preoccupato, non sapendo come intervenire per aiutare il suo amico visibilmente scosso.

L'albino non rispose e girò nuovamente lo sguardo.

Passarono momenti di interminabile silenzio, senza fare nulla.

Edward rimase lì a guardare la scena senza capire e cercò di rompere il ghiaccio.

-Dai..- fece un passo verso l'amica e il partner. -Non c'è bisogno di scaldarsi.-

Ecco.

-E tu perchè ti metti in mezzo?! Ti sei imbucato nella nostra vita e pretendi di fare il samaritano?!-

-Ma, in realta io non..-

- Perchè invece di stare qui non te ne vai a piangere sulla tomba di tua madre?!-

Il suono sordo che seguì subito dopo riempì l'intera stanza, interrompendo ogni suono presente.

Soul aveva il viso arrossato girato di lato a causa dello schiaffo appena ricevuto da una Maka furiosa, arrabbiata..ferita.

-Come ti permetti a dirgli certe cose?- sibilò la ragazza con voce rotta.

-Cosa ne sai tu di quello che è successo?-

Edward era dietro Maka, lo sguardo fermo su quello di Soul. Kid e le sorelle guardavano la scena con sgomento.

-Se non sai di cosa parli, allora non aprire quella cazzo di bocca.-

Senza aggiungere altro Maka se ne andò di corsa verso camera sua sbattendo violentemente la porta.

Al posò una mano sulla spalla del fratello e Edward sollevò lo sguardo verso di lui annuendo.

Soul rimase con il volto girato dalla parte colpita, lo sguardo basso e il corpo rigido.

Kid si avvicinò verso l'armatura. -E' meglio lasciarli soli. Ti spiace portare Black Star via da qui?-

-Ma certo.-

Il grande Black Star se ne stava in un angolo della stanza, legato come un salame da corde di acciaio privo di sensi, accudito da un'amorevole Tsubaki. A detta di Al lui è un bravo combattente ma facile da distrarre e da sopraffare. Lo scontro era durato pochi minuti. Se lo caricò in spalla e uscì insieme al resto del gruppo.

Edward sospirò appena e fece un passo verso Soul.

-Sei ingiusto con Maka.-

L'albino non si mosse ma ringhiò impercettibilmente di rabbia. -Che ne sai di com'è il nostro rapporto? Non mi conosci.-

-E' vero, non ti conosco.- sentenziò Ed avvicinandosi e mettendosi davanti a lui; constatò a malincuore che il ragazzo era di un centimetro più alto di lui.

-Ma conosco il tuo atteggiamento. Fare il duro e creare un muro attorno al resto delle persone a cui tieni non migliorerà la situazioni. Io ho cercato per molto tempo di tenere lontana la gente perchè le credevo incapace di capirmi.-

-Tu non sai nulla di me. -ripetè l'albino, guardandolo con i suoi occhi rossi, gelidi.

-So quanto basta. Ed a quanto ho capito tu sai cose di me.-

Soul non rispose, si limitò a fissarlo.

-Ti risparmierò i dettagli penosi e patetici di un bambino che per disperazione ha cominciato a cercare un rimedio ai suoi errori.- ridacchiò triste il ragazzo biondo accompagnando le parole con un gesto non curante con la mano. -Ma è stato un bene aver visto Maka, grazie a lei ho capito che il sangue nero non è la soluzione che stavo cercando.-

-No, non lo è affatto.-

Edward gli sorrise in silenzio, poi lentamente sollevò l'automail e la posò sulla spalla dell'albino, il quale fu percorso da un brivido gelido sentendo il contatto metallico con la sua pelle.

-Sei sempre così scorbutico con le persone che non conosci?-

Soul si allontanò di scatto con lo sguardo indecifrabile.

-Cosa? Io non sono scorbutico!!-

L'alchimista fece una risata e iniziò a dirigersi verso l'uscita.

-Comunque stai tranquillo, non ho alcun interessa per Maka in quel senso. Quindi puoi anche finirla di essere geloso.-

E sollevando una mano in cenno di saluto, uscì dalla palestra lasciando l'albino completamente spiazzato.

Geloso di quel tipo?!

Era caduto davvero in basso.

 

 

-Angolo Autore-

Ehm, si. un anno e mezzo. Sono  pessima lo so, e in più questo capitolo è di gran lunga più seri di quelli precedenti! Spero di non avervi deluso, mancano due capitoli alla fine e li finirò presto (spero ;-;) perdonate la mia inattività, spero che il capitolo vi piaccia! Grazie a chi mi ha recensito che mi ha spinto a continuarla :3.

Un bacio a tutti <3

 

Trisha_Elric

  
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