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Autore: mvstrxl    07/12/2016    4 recensioni
JuuzouxOC
Tokyo ghoul fan fiction
Juuzou x OC
···
Akane Aisaka è una diciassettenne senza amici né fiducia in nulla e con un odio profondo verso persone e ghoul.
Juuzou Suzuya è un diciannovenne con qualche rotella fuori posto, cresciuto da un ghoul, salvato dalla CCG e completamente indifferente alla vita altrui.
Questi due non sembrano avere proprio niente in comune, vero?
Beh, forse non ci crederete, ma possono cambiare molte cose grazie ad un portafogli rubato, a dei ghoul affamati e a due bambini mezzo sangue...
...
Gli avvenimenti della storia seguiranno l'opera originale solo in parte.
Potete trovarla anche su Wattpad.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Suzuya Jūzō, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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Human cap 12

I colori della stanza parevano amalgamarsi alla vista di Juuzou quando questi, con una poderosa spinta dei piedi, faceva girare su sè stessa la sedia d'ufficio su cui era seduto da quasi quattro ore. Beh, non erano esattamente quattro ore dal momento in cui l'albino non faceva che alzarsi e girovagare per la stanza annoiato. Di tanto in tanto guardava fuori dalla finestra sbuffando. Il cielo aperto sembrava invitarlo ad uscire ma lui era bloccato in quella noiosissima stanza per completare il rapporto sull'uccisione dei ghoul della sera precedente.
Il signor Shinohara qualche volta alzava lo sguardo dal laptop per dare uno sguardo al giovane collega. Una volta lo aveva sorpreso a tenere in equilibrio una matita sul naso. O almeno ci stava provando. In quelle occasioni sorrideva divertito e, scuotendo il capo, tornava a lavorare non senza aver prima richiamato Juuzou al suo dovere.
Come in quel momento ad esempio.
-Juuzou se continui a girare in quel modo ti verrà la nausea- esordì per l'ennesima volta nella giornata l'uomo senza alzare lo sguardo dal suo lavoro.
Juuzou emise un lamento annoiato puntando i piedi a terra per frenare la pseudo giostra.
-Signor Shinohara mi annoio!- esclamò l'albino come se non l'avesse ancora detto quel giorno.
-Perché non ti sbrighi a finire il rapporto? Prima finisci prima potrai andartene- disse l'uomo voltandosi a guardarlo con il tipico sguardo di un padre che si rivolge al figlio iperattivo, ma a cui cederebbe l'anima.
Nei suoi occhi era sempre presente quella scintilla d'affetto quando guardava Juuzou.
Juuzou non rispose. Gurdava il soffitto con sguardo perso girando leggermente la sedia a destra e sinistra.
-Signor Shinohara credo di essere malato- disse infine.
Il cuore di Shinohara perse un battito ma il suo viso non lo diede a vedere. Mantenne la sua compostezza ma si voltò completamente verso l'albino, segno che ormai egli aveva tutta la sua attenzione.
-Che vuoi dire?-
Juuzou non gli rivolse lo sguardo continuando a scrutare in alto.
-Ho spesso una strana sensazione nello stomaco, come se le mie budella si stessero aggrovigliando e poi mi sento scottare la faccia e se mi guardo allo specchio mi accorgo di essere tutto rosso. Il cuore poi mi batte fortissimo, così forte che potrebbe esplodermi da un momento all'altro!- esclamò spalancando le braccia mimando un'esplosione.
Il suo mentore lo ascoltò attentamente per poi tirare mentalmente un sospiro di sollievo.
-Sta tranquillo Juuzou, non sei malato- sorrise l'uomo con un pizzico di emozione nella voce. Non pensava che l'albino avesse mai potuto provare un simile sentimento...!
-Ah no?- chiese lui raddrizzandosi sulla sedia.
-No, ma stai avendo un'altra cosa-
-E cosa?-
-Una cotta-
-Ah. Si mangia?-
-No Juuzou, non si tratta di cibo. La cotta è quando ti piace qualcuno in un forte modo affettivo. Potremmo dire che è la prima fase dell'innamoramento-

Juuzou restò in silenzio a scrutare il viso dell'uomo. Non era sicuro di aver capito. Lui innamorato? Che sciocchezza! E di chi poi? Non conosceva molte ragazze. Anzi, a dire il vero conosceva solo l'investigatrice Akira e...

In quel momento il suo cellulare (regalatogli dal signor Shinohara) squillò riportandolo con i piedi per terra. Lo prese e, dopo aver letto il nome di Akane sullo schermo, rispose con un tono ancora più squillante della stessa suoneria.

-Poooooooonto?-

-JUUZOU!!!-urlò la ragazza dall'altro capo del telefono costringendo l'albino ad allontanare il cellulare dal'orecchio.

-No, mi spiace, ha sbagliato numero arrivederciii!-

-Non azzardarti a riattaccare! Hai di nuovo rubato il mio portafogli!?-

Juuzou si tastò la tasca del pantalone trovandovi effettivamente l'oggetto reclamato dalla ragazza.

-No, non ce l'ho io- disse tranquillamente l'albino.

Il signor Shinohara smise di lavorare incuriosito dalla discussione dei due giovani. Guardò con sguardo di rimprovero Juuzou, il quale sorrideva sornione mentre fingeva di non avere la più pallida idea di dove fosse il portafogli dell'amica.


-Ma se non ce l'hai tu... dove posso averlo lasciato?- abbassò finalmente la voce Akane mentre con una mano manteneva il cellulare premuto contro l'orecchio e con l'altra tratteneva Hikari dal fiondarsi contro un piccolo gruppetto di piccioni mentre Red analizzava un insetto morto.

-Non ne ho idea, ora se vuoi scusarmi devo tornare a lavoro, sai, sono un uomo molto impegnato io!- esclamò Juuzou prima di riattaccare letteralmente in faccia ad Akane il telefono.

-Perché hai il portafogli di Akane?- chiese infine Shinohara.

Juuzou si voltò verso di lui con un sorriso entusiasta.

-Perché oggi è il suo compleanno ed io voglio farle un regalo! E' quello che mi ha detto lei signor Shinohara, no? “Ai compleanni le persone sono solite fare regali”- disse alzando un dito in aria, il petto gonfio e gli occhi chiusi, quasi si stesse immedesimando nel suo mentore.

Shinohara sorrise intenerito.

-E' davvero un bel gesto Juuzou, ma dovresti comprarle un regalo con i tuoi soldi altrimenti non è più un regalo- spiegò l'uomo sorridendo.

Juuzou aprì gli occhi di scatto.

-E perché? Non basta che le dia qualcosa comprato da me?-

-Sì ma deve essere comprato con i tuoi soldi- ripeté l'uomo con pazienza.

-Oh... beh, vorrà dire che dovrò tornare a casa a prenderli!- esclamò il giovane investigatore saltando giù dalla sedia per poi correre fuori dalla stanza senza voltarsi indietro.

-Porta gli auguri ad Akane anche da parte mia!- gridò Shinohara per farsi sentire.

-Va beeeeene!- gridò Juuzou dalle scale.

Shinohara si lasciò andare contro lo schienale della sedia con un sorriso stanco. Rivolse gli occhi verdi verso la finestra mantenendo il sorriso, quasi si fosse dimenticato di averlo.

“Chi l'avrebbe mai detto” pensò tra sé e sé.



Qualche ora prima

Akane salì le scale che conducevano alla piccola sala riunioni dell'Anteiku tenendo Hikari sotto braccio e Red dal colletto della maglia.

Una volta giunta a destinazione chiuse la porta alle sue spalle con un sospiro.

-Cavoli... che... fatica... certo che pesate voi due!- esclamò appoggiando le mani sulle ginocchia per riprendere fiato.

-Ma non è vero!- protestò Hikari gonfiando le guance.

-Scommetto che tu pesi almeno...-

-RED STA ZITTO!! LO SAI CHE NON SI DICONO QUESTE COSE AD UNA DONNA??-

-Donna? Quale donna?-

-Giuro che prima o poi io ti...-

Si fermò in tempo essendosi finalmente accorta della presenza di Yoshimura, il quale assisteva alla scena con le mani dietro la schiena e un sorriso divertito a solcargli il viso.

-Ehm... buongiorno Yoshimura-san- si inchinò la giovane.

-Buongiorno Akane. Chi sono questi bambini?- chiese spostando lo sguardo prima su Red e poi su Hikari che prese a salutarlo con la manina.

Akane si raddrizzò e iniziò a raccontare di come lei e il suo coinquilino avessero trovato quei bambini mezzo sangue e di come avessero iniziato a vivere a casa loro.

Yoshimura ascoltò attentamente annuendo di tanto in tanto.

-Capisco- disse una volta che Akane ebbe finito di parlare.

-Ospitarli a casa nostra non sarà un problema- aggiunse la giovane arrossendo leggermente quando pronunciò l'aggettivo “nostra” pensando a Juuzou, -ma ci sarebbero comunque molti rischi da non sottovalutare... Yoshimura-san, mi stavo chiedendo se per lei non ci fossero problemi... ecco...- cominciò a balbettare in imbarazzo. Non se la sentiva di dar voce alla richiesta che da giorni aveva alloggiato nella sua mente ma ormai era lì davanti al suo capo...

-Mi chiedevo se l'Anteiku potesse darmi una mano a mantenerli-

Yoshimura rimase in silenzio per qualche istante guardando Akane dritta negli occhi, la quale si sforzava di non abbassare lo sguardo.

Con suo grande sollievo, l'uomo si sciolse in un sorriso e, facendo qualche passo avanti, disse,

-Saremmo felici di aiutarti. Anche Kaneki è un ghoul da un solo occhio ma, come sai, lo è diventato a seguito di un' operazione. Avere questi due bambini con noi sarebbe anche un' occasione per capire meglio le capacità che possiede e che può sviluppare un ghoul mezzo sangue- spiegò Yoshimura.

Akane annuì con un sorriso determinato poi guardò i bambini accanto a lei. Hikari le sorrise di rimando, un sorriso dolce che però celava un grande senso di colpa, più grande dei suoi occhioni castani.

Red però se ne accorse e le prese la mano stringendola dolcemente. La piccola ricambiò la stretta quasi impercettibilmente e Red si chiese se fosse riuscito a infonderle un po' di forza attraverso quel minimo contatto.

Mi dispiace sorellina” pensò stringendo i denti.

Ti prometto che ne usciremo. Ti proteggerò anche a costo di morire”.

-Akane cosa mangiamo oggi?- chiese Hikari camminando accanto alla più grande e tenendole la mano come una brava bambina.

Akane ci pensò su un istante.

-Vi va del chazuke?- chiese guardando i gemelli accanto a lei.

Red si limitò ad annuire mentre Hikari cominciò a saltellare sul posto e a ripetere allegramente “chazuke! chazuke! chazuke!”.

La rossa la guardò intenerita per un attimo, ritrovando in lei il carattere di Juuzou.

Già, Juuzou.

Era tutta la giornata che non lo vedeva e solitamente il pensiero di non averlo vicino non le suscitava alcuna emozione ma in quel momento si sentì, per la prima volta da quando l'aveva incontrato, vuota. Sentì come se mancasse qualcosa, come se loro tre non fossero al completo senza Juuzou.

Arrossì scuotendo la testa. Non poteva permettersi di sviluppare certi sentimenti verso di lui, l'albino non sapeva nemmeno cosa volesse dire “voler bene a qualcuno”. Si sarebbe solo fatta male. Di nuovo.

Sospirò mentalmente reprimendo quelle riflessioni nel cassetto dei pensieri che poteva permettersi di aprire solo di notte, ma che, sapeva, non avrebbe dovuto lasciar uscire nemmeno allora.

Persa in quelle considerazioni non si era nemmeno accorta di essere arrivata davanti al supermercato. Red la fermò prima che potesse andare a scontrarsi con un palo della luce lì vicino.

-Capisco che ti manchi il tuo ragazzo ma non puoi aspettare di tornare a casa e abbracciare lui piuttosto che un palo?- la schernì il bambino con quel solito tono vuoto mentre Hikari si teneva la pancia dalle risate e Akane si tratteneva dal macchiarsi di infanticidio.

-Credi di essere simpatico?- sussurrò adirata la rossa voltandosi a guardarlo con occhi di fuoco.

Red, ovviamente, non si scompose.

-No. SO di essere simpatico- rispose infatti.

La rossa si schiaffò una mano in fronte facendola scivolare sul viso come per scacciarvi la voglia di chiamare un taxi e caricarvi su i due bambini.

-UAAAA PICCIONIIIII!!!- urlò improvvisamente Hikari prendendo la rincorsa verso il gruppo di volatili intenti a beccare indisturbati dei pezzi di pane sull'asfalto.

Akane, però, riuscì ad afferrare la bambina dal colletto della maglia prima che potesse sfuggirle. A niente serviva dimenarsi, la rossa aveva una stretta ferrea.

-Red potresti darmi una mano a mantenere tua sorella?- chiese Akane spazientita, ma non ricevette risposta. Si voltò verso Red per trovarlo accovacciato accanto ad un' aiuola per osservare meglio un insetto in decomposizione.

-Stai scherzando, vero?-

Red continuò a ignorarla e Hikari a dimenarsi per correre verso quei poveri piccioni.

Forse è il caso di entrare a fare la spesa” sospirò mentalmente la ragazza frugando nelle tasche della giacca per cercare il portafogli.

Che ovviamente non c'era.

-Mh? Akane ti senti bene? Sei rossa proprio come i tuoi capelli!- rise Hikari voltandosi verso la maggiore che aveva solo un nome stampato in testa in quel momento. E non certo in modo positivo.

-Juuzou...- ringhiò prendendo il cellulare e componendo in fretta e furia il numero dell'albino.

Qualche ora dopo

-Vediaaaaamo... cosa potrebbe piacere ad Aka-chan?-

Juuzou camminava con il naso all'insù, le mani in tasca e la mente vuota. Non aveva la più pallida idea di cosa poter comprare alla sua amica, non aveva mai fatto regali a nessuno dopotutto...

Si fermò davanti ad una vetrina del negozio di animali del grande centro commerciale e rimase incantato a fissare i piccoli cricetini che zampettavano in una gabbia posta su un ripiano alto, così da concedere una vista migliore ai clienti e passanti.

L'albino schiacciò il naso contro il vetro per riuscire a guardare meglio mentre un sorriso si faceva largo sul suo viso.

-Trovato!- esclamò staccandosi dalla vetrina per fiondarsi nel negozio.

Akane sentiva i piedi pesanti, la testa che pulsava e lo stomaco completamente vuoto.

-Akaneeeeee- si lamentò Hikari, -abbiamo fame!-

La rossa sospirò.

-Anche io ho fame ragazzi ma se non torniamo a casa a prendere il portafogli non potremo mangiare- spiegò con tono stanco mentre cercava le chiavi dell'appartamento.

Quella scena la riportò improvvisamente alla mente la sera in cui aveva perso i suoi genitori.

Un brivido le attraversò la schiena, una dolorosa morsa le imprigionò il cuore tanto forte da non riuscire nemmeno a respirare. Gli occhi le si fecero lucidi e dovette alzare lo sguardo per impedire a piccole lacrime di scappare.

-Aka-chan?- la chiamò piano Hikari riportandola al presente.

I bambini la guardavano con un misto di preoccupazione e curiosità ma la ragazza scosse la testa e sorrise senza nemmeno guardare la piccola negli occhi.

-Se siete stanchi potete anche aspettarmi qui mentre torno al supermercato. Juuzou dovrebbe essere torna...- cominciò a dire aprendo la porta.

Ma non finì la sentenza che l'albino le si parò di colpo davanti al viso costringendola a fare un passo indietro.

-BUON COMPLEANNO AKA-CHAAAAAAAAN!!- gridò Juuzou tenendo le mani dietro la schiena.

-Buon... che!?-

Le ci volle giusto un secondo per rendersi conto di che giorno fosse.

Già, il sette Dicembre. Proprio il giorno del suo compleanno. Ma come diamine aveva fatto a dimenticarsene?

-Non dirmi che te n'eri dimenticata! Sei irrecuperabile Aka-chan- scosse la testa Juuzou con un' espressione rammaricata.

Akane stava per ribattere ma Hikari le si appese alla gamba costringendola a guardare in basso.

-Che stai facendo!?-

-Tanti auguri Aka-chan!!-

-Hey! Solo io posso chiamarla Aka-chan! Vero Aka-chan?-

-Ciò vuol dire che sei ancora più vecchia... beh, auguri in ogni caso-

Akane non ci stava capendo più nulla. Si voltò prima verso Juuzou, poi verso i gemelli per almeno tre volte.

-I-io... grazie ragazzi- balbettò infine sciogliendosi in un sorriso.

Juuzou sorrise di rimando per poi rivelare ciò che aveva dietro la schiena.

-E questo è il tuo regalo di compleanno!- esclamò mettendole tra le braccia una gabbietta con due piccoli criceti, intenti a dormire beatamente l'uno accanto all'altro. La ragazza notò che vi era un fiocco rosso legato in modo improbabile proprio sulla parte superiore della gabbietta e dedusse che fosse, senza ombra di dubbio, opera di Juuzou.

Si ritrovò a sorridere commossa davanti a quei due esserini che dormivano beatamente, ignari di essere appena entrati a far parte di un'improbabile famiglia composta da ghoul e umani.



Angolo autrice

Lo so. Fa schifo.

UFFA MA PERCHE' NON RIESCO A SCRIVERE NULLA DI DECENTE ULTIMAMENTE??

Beh, in ogni caso...

lancia coriandoli

TANTI AUGURI AKANEEEEEEE!!!
sussurra
e tanti auguri a me ehehe!

Già, esatto, oggi questa Kawaii Potato diventa un anno più vecchia u.u che volete farci? Il tempo passa... ewe

A discapito del fatto che non sia riuscita a renderlo al meglio come avevo sperato di fare, mi auguro che vi sia piaciuto ^^

E noi ci leggiamo nel prossimo capitolo!

Sayonara!

CherryPau_99







  
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