Crossover
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Autore: BelgiaofRome    07/12/2016    2 recensioni
Si tratta di un (mega) cross over di tipo avventura/fantascienza coinvolgendo Star Trek (prima generazione) con altri universi tratti da comics (esempio: DC), videogiochi (Tf2,...) , serie animate (MLP,...) e altri sopporti nonché personaggi della mia invenzione.
La trama ruota attorno a come dei personaggi, molto diversi tra di loro, reagiscono quando si trovano, nello stesso momento, davanti a a una minaccia comune che nessuno di loro avrebbe potuto immaginare, nonché davanti la scoperta di alcune verità insospettate e il rapporto bene/male.
La storia contiene umorismo, azione, ma anche temi profondi.
Ritmo di pubblicazione: 1 capitolo ogni 2-3 settimane (tranne in casi eccezionali, in tal caso avvertirò)
Avvertimenti: volgarità, violenza, alcune scene trash, uso di alcool
Richiesta:
--Scrivere commenti
--Essere pazienti riguardo la pubblicazione dei capitoli
-Non giudicare la scelta dei personaggi
-Indulgenza (prima fanfict)
Mi scuso in anticipo per eventuali errori grammaticali e ortografici (sono di madrelingua francese)
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Il quadro dello scontro che si stava per svolgere sarebbe stata degna di una pittura epica del Seicento: Sempre attaccati contro una parete rocciosa e umida dalla quale delle perle d’acqua uscivano per effetto del calore provocato dall’incendio vicino, i setti ufficiali di Starfleet, il giustiziere della notte, i nove mercenari, il servitore fedele della dea Atena e una piccola pegasa svanita erano i sfortunati spettatori dell’arena che si trovava sotto di loro. In questa stanza circolare, in cui un potente rogo d’acciaio che illuminava il tutto di uno scura luce rossa, era divisa in due. Da una parte numerosi soldati e robot – forse trecento in tutto – pesantemente armati di fucili sproporzionalmente pesanti e arme bianche elettriche – erano sulla difensiva dietro il loro capo, il vizioso Primo generale Hy’ardolfius all’armatura d’oro. Dall’altro lato, in mezzo alle macerie dell’esplosione e i litri di sangue de numerosi corpi mutilati che avevano causato, c’erano i due cosiddetti “zalgo”, Osirius e Kalash’ar, gambe piegate in posizione offensiva pronti a passare all’atto e proseguire il massacro al primo segno del loro Ammiraglio. Quest’ultimo, meglio conosciuto sotto il nome di Tyresius, si trovava all’esatto centro della stanza, con un orribile sorriso di denti puntate particolarmente sadico e con gli lunghissimi diti di fuoco incrociati, aspettando che il suo nemico si avvicinasse per affrontare il suo destino.
 
-“Allora, Hy’ardolfius, hai paura di affrontare le tue responsabilità?” provocò con una voce calma l’Ammiraglio mentre i suoi occhiali fissavano direttamente l’interessato.
 
Il generale era ovviamente nervoso. Per tanti anni aveva gravito le scale della gerarchia fino a diventare l’uno dei più grandi responsabili del grande progetto dell’Onnipotente Ente Supremo: Annientare il maledetto Tyresius e sottomettere tutte queste razze di inferiori parassiti. E proprio adesso, al momento e al luogo dove se lo aspettava di meno, l’occasione di realizzare lo scopo della sua esistenza si era presentato. No era pronto, e dopo avere sentito tutte le abominazioni che l’Ammiraglio aveva commesso, era anche segretamente spaventato. Ma come generale alla testa di un importante complesso militare destinato alla conquista degli universi, non lasciava trasparire niente sul suo viso. Fu così, che dopo avere toccato il manico della sua spada in spectrun, si decise di fare un passo in avanti, disfacendosi della pesante pela di animale che aveva a dosso per farla cadere a terra e avere così una più grande libertà di movimento, prima di puntare la sua arma – della quale dei vapori blu bollenti uscivano – in direzione del suo avversario dichiarando:
 
-“No, demonio, stavo soltanto assaggiando l’instante. Ho uno solo scopo nella mia vita, servire l’Ente Supremo, e oggi avrò l’onore di compiere quello che per millenni abbiamo sognato di realizzare. Sbarazzerò il multiverso della tua corruzione e farò del tuo nome un lontano ricordo!”
 
Osirius e Kalash’ar, perplessi come i diciotto prigionieri che osservavano la scena, guardarono al loro superiore, per sapere se dovevano intervenire e fare tacere il Primo Generale. Ma senza girarsi, come se avesse percepito l’interrogativo dei suoi due uomini, Tyresius fecce loro il segno di rimanere lì. In effetti, l’uomo che lo aveva appena minacciato non era niente in paragone ad alcuni avversari che aveva eliminato in passato, e il fatto che era nient’altro che un servo lo disgustava. Però, la determinazione che c’era nel suo discorso, e il fatto che sembrava deciso a farla finita rendeva la cosa… interessante. Questo scontro sarebbe stato corto, ma personale, e non voleva interferenze tra lui e la sua futura vittima.
 
-“Ottimo allora” rispose Tyresius “E’ un po’ di tempo che non ho diritto a un duello vero e proprio… allora, mostrami cosa sei capace di fare, schiavo.”
 
-“E noi cosa facciamo?” sussurrò allora interrogativo l’Esploratore ai suoi compagni di sfortuna.
 
-“Io devo liberarmi e avvertire Atena!” tentò di esclamarsi Camus che si sforzava invano di liberarsi “Ma che diavolo sono queste catene che non riesco a spezzare?!”
 
-“Questi esseri hanno pianificato un’invasione di massa del vostro universo signore Camus” disse Spock che con Batman era l’unico a mantenere la sua calma “Di conseguenza sembra ovvio che abbiano preparato i mezzi necessari per neutralizzare qualsiasi forma di resistenza, compreso le vostre abilità di guerriero. L’unica cosa logica che possiamo fare, dunque, è di aspettare cosa succederà...”
 
-“Volete dire aspettare che moriamo asfissiati da questo fumo o che l’uno dei questi pazzi ci ammazza a suo piacimento?!” protestò Spia “Ma lei è pazzo?!”
 
“Silenzio verme effeminato che non sei altro!” insultò Soldato “Per una volta che sto per assistere a uno vero scontro tra capi militari non voglio essere disturbato durante lo spettacolo! Tyresisus, Hy’ardolfius, dateci dentro! Mostrate ai miei vermi di colleghi cosa sono dei veri uomini!” si mise a urlare come un hooligan, inconscio del fatto che la sua esistenza stessa dipendeva dal risultato del duello.
 
E a dire il vero, per chi come lui era un appassionato dagli scontri di gladiatori centrati sull'onore e la morte, la scena era perfetta: il primo generale, spada laser blu in Spectrum in mano, girava lentamente attorno all’Ammiraglio immobile. Entrambi stavano studiando l’altro, cercando di valutarne la forza e gli gesti, capire la sua strategia e anticipare il primo colpo. Ormai, oltre il rumore del fuoco, si sentiva soltanto il respiro di Hy’ardolfius, visto che sia i suoi uomini sia i suoi rivali rimanevano silenziosi, aspettando l’instante fatidico. Il generale continuava a girare, e alla fine si trovò dietro la schiena di Tyresius, che non rimase completamente fermo, indifferente.
Fu a questo momento, volendo approfittare di questo piccolissimo vantaggio di partenza, che lo stesso Hy’ardolfius, fecce un salto in avanti per abbattere la sua arma sull’Ammiraglio. Questo colpo fu cosi forte e veloce che avrebbe potuto tagliare in due un auto in piena corsa al massimo della sua velocità, ma non solo Tyresius all'improvviso si trovo di fronte al suo nemico, ma era riuscito anche bloccare la spada con i suoi diti, e malgrado l’ovvio dolore che doveva subire visto l’istantaneo odore di carne bruciato che si fecce, riuscì a respingere di due metri il generale.
 
-“Tecnica interessante per abbattere degli incompetenti, ma inutile nei miei confronti!” insultò Tyresius “Sembra che l’Ente Supremo non sia più capace di allenare correttamente i suoi uomini!”
 
Infuriato, il generale si mise a correre a tentare una violente serie di attacchi laterali. La sua abilità a muovere cosi velocemente una spada in apparenza pesantissima sorprendeva i nostri poveri prigionieri che si rendevano conto che questo generale sarebbe stato capace di disfare da solo un piccolo contingento di uomini. Ma nonostante i suoi tentativi, non riusciva a colpire Tyresius, che si muoveva di continuo e rideva.
Un momento, l’Ammiraglio si mise a correre a una velocità incredibile – a tale punto che solo Spock, Batman e Camus riuscirono a percepire i suoi passi – e si mise accanto al generale al quale diede un pugno sulla schiena.
Questo pugno non sembrava energetico, e in apparenza non avrebbe fatto nessuno male a nessuno, soprattutto a chi aveva un armatura come Hy’ardolfius, ma nei fatti catapultò contro una parete lo stesso generale che sembrava molto addolorato.
 
-“Patetico” constatò l’Ammiraglio “Ti pretendi essere superiore agli primitivi, ma sei debole come loro. E’ stato bello affrontarti, ma penso che è tempo di mettere un termine alla tua umiliazione”.
 
E li con un sorriso malvagio e allungando i suoi diti che diventarono fiamme, si mise a correre verso l’uomo a terra per dargli il colpo di grazia e saltò. Ma a questo punto, l’armatura di Hy’ardolfius si illumino di blu in spectrum, luce che si mossero per concentrarsi nel suo braccio destra. Lì, a ginocchio e dunque in leggero vantaggio, alzò in extremis il suo braccio dove compari un lungo scudo circolare – forse di un metro di diametro – in spectrum, che fermò l’attacco dell’Ammiraglio del quale i diti esplosero al contatto della difesa.
Senza aspettare, il generale approfitto dell’occasione per alzarsi sulle sue mane, dare un colpo di calcio sulla testa di Tyresius, catapultando quest’ultimo qualche metri più lontani, prima di rialzarsi in un salto e caricare, accennando un potente colpo di spada sulla testa dell’Ammiraglio – ancora distratto – che scompari in fumo.
 
-“COSA?!” fecce il Hy’ardolfius incredulo.
 
-“Bè sembra che lo scontro sia finito…” inizio a commentare Camus “E per un essere che pretendevate essere l’ultima minaccia del mio mondo, questo Tyresius non era così impressionante.”
 
-“Ahaha, non pensavi che sarebbe bastato per uccidermi?” fecce nella stanza l’eco della voce ultraterrena di Tyresius.
 
-“Penso che hai parlato troppo presto pupazzo di neve biondo” fecce Tavish Finnegan nei confronti del cavaliere di Atena.
 
Lì, al luogo in cui Hy’ardolfius aveva tagliato l’Ammiraglio in due, il fumo si consolido e si divise in tre braci che catapultarono il generale su diversi metri. Il servo dell’Ente Supremo, però, non era un amatore e riuscì malgrado a cadere su i propri piedi giusto in tempo prima di vedere due dei bracci di fumi attaccarlo di fronte. Senza esitazione, alzò la spada e lo scudo e inizio a difendersi dei colpi prima di riuscire un contrattacco e a disfare i due arti di gas nero. Ma appena ebbe vinto questo scontro, ebbe un brutto presentimento ed ebbe solo il tempo di girarsi e incrociare i suo bracci per parare l’aggressione sorpresa del terzo arto di gas, il quale però, appena fu bloccato, si divido in due altri bracci che colpirono in piena pancia Hy’ardolflius prima di afferrarlo dal piede, trascinarlo a terra con una tale forza che il pavimento si rompo e lasciò le tracce dove il suo corpo passava prima di buttarlo con violenza contro la parete rocciosa vicina al cilindro di zalgo dove cado.
Il Primo Generale era visibilmente esausto, ma soprattutto, sembrava bollente di rabbia e di frustrazione: Sapeva che il suo avversario sarebbe stato tosto e avrebbe costituito la più grande sfida  della sue esistenza, era conscio che affrontandolo avrebbe rischiato la propria vita, ma non avrebbe mai immaginato un umiliazione della sorte. Lui, allenato per anni conquistare l’universo, era stato buttato giù dopo neanche cinque minuti!
 
-“Allora?” si fecce sentire la voce dell’Ammiraglio mentre i bracci di fumo si rimisero insiemi per ricreare il suo corpo  originale con il suo sorriso malefico “Adesso che hai capito che non sei niente nei miei confronti, se non una sigaretta che posso rompere in due prima di schiattare sotto le mie scarpe, ti rifaccio la mia proposta per l’ultima volta. Dimmi dove si trova l’Ente Supremo e darò a te e i tuoi uomini una morte veloce e onorevole, altrimenti ti riserverò un futuro peggiore di quello immaginato dai primitivi con il loro cosiddetto “inferno”!”
 
-“Ma l’Inferno esiste!” protesto Camus “Il mio collega Deathmask è capace di…”
 
-“Camus” fecce un po’ nervoso  McCoy “In confronto agli nove immorali vestiti in rosso che ho frequentato nelle ultime ore siete sicuramente una persona intelligente e piena di senso, ma dovette capire una volta per tutto che questi esseri – e anche noi – non proveniamo dello stesso universo di lei e che di conseguenza le regole del vostro universo non esistono ovunque! E ve lo dice uno che è credente!”
 
-“In somma, in tutti caso io e i miei uomini moriamo, giusto?” interrogo Hy’ardolfius mentre si rialzò appoggiandosi sulla sua spada. “In questo caso, allora preferisco subire i orrori per i quali sei noto piuttosto che tradire il mio creatore.”
 
-“Bah!” sospirò un po’ annoiato Tyresius “Sarà una pura perdita di tempo, ma se me lo chiedi tu… ALLORA VERRAI SODDISFATTO!” urlò l’Ammiraglio mentre si precipitò, i diti di fuoco di nuovo tirati fuori, verso il suo nemico.
 
Il generale levo allora precipitosamente il suo scudo in fronte al suo viso. Questo gesto fu interpretato dagli diciotto prigioniere o come un segno di debolezza o come una dimostrazione della paura di morire. Ma cui, improvvisamente, lo scudo – che avrebbe potuto costituire l’ultima disperata protezione per il Generale – scompari per lasciare il posto alle luce di spectrum che erano comparse precedentemente sulla sua armatura, le quale si illumineranno così forte che tutti i presenti furono accecati e che perfino lo stesso Tyresius fermò la sua corsa. Poi, dopo una breve risata di Hy’ardolfius, un potente onda di Spectum emano e invase tutta la stanza.
Benché lui e i suoi compagni non erano vulnerabili a questa materia, Kirk aveva chiuso i suoi occhi, e esitò un po’ prima di riaprirli. Quando ritrovo il coraggio di guardare di nuovo, la prima cosa che constatò furono Osirius e Kalash’ar, che si erano nascosti dietro delle rocce e sembravano un pallidi e disequilibrati, probabilmente per il fatto che erano molto vulnerabile alla materia opposta al zalgo che li costituiva. Successivamente, Kirk notò che Tyresius era sempre al centro e sembrava sorpreso. Intrigato, Kirk guardò attentamente e, subito dopo avere visto che anche gli uomini di Hy’ardolfius sembravano nervosi e iniziarono a prendere una formazione difensiva, scoprì che lo stesso Primo Generale era scomparso! Sul luogo in cui si trovava rimaneva soltanto la sua spada in spectrum, direttamente infissata nel cilindro di zalgo, dove il contatto tra le due materie opposte cominciava a fare bollire il tanto temuto liquido verde!
 
-“EheheheAHAHAHAHAHA!” si fecce sentire le risate di Hy’ardolfius più in altro. Tyresius, gli altri prigionieri, i due zalgo e tutti i soldati alzarono dunque lo sguardo per vedere il Primo Generale su una piattaforma davanti una porta grande aperta.
 
-“Cosa significa?!” si arrabbio Soldato alla sorpresa di tutto “Stai scappando?! VERGOGNA!!! Un generale non lascia mai il campo di battaglia! Torna cui e muori da uomo brutto verme dorato vigliacco stronzo codardo presuntuoso indegno costipato immorale e disonorevole che non sei altro!!!!!”
 
-“Questo primitivo è un idiota ma ha ragione su un punto: Ci stai lasciando?” chiedo Tyresius con una rabbia mal controllata.
 
-“Ascoltami demonio!” provocò Hy’ardolfius “Prima non ti ho mentito, sono pronto a morire per l’Ente Supremo e subire le peggiore torture, ma non vedo per quale motivo dovrei lasciarmi morire come un volgare inferiore!”
 
-“Allora questo è il tuo piano?” insultò Tyresius “Vuoi scappare per leccare i piedi del tuo falso dio mentre speri uccidermi in un esplosione provocata dall’inevitabile reazione della tua spada in spectrum? Ammetto che hai immaginazione, ma mi dispiace di informarti che non funzionerà. Visto le dimensione della tua spada, l’esplosione potrebbe al massimo distruggere il tuo complesso presente e uccidere i tuoi uomini, i poveri primitivi inutili cui presente…”
 
-“EY!” fecero offesi Checov, i mercenari e Camus
 
-“…con un po’ di fortuna anche i miei due uomini, ma io sopravvivrei e non metterei molto a rintracciarti e punire il tuo manco di onore nel tuo giuramento”
 
-“Hai interpretato bene soltanto una parte del piano!” provocò Hy’ardolfius “Sfuggirò in effetti dal nostro Ente Supremo, ma per informarlo della tua morte! Infatti, prima di raggiungere la superficie di questo pianeta e mentre tu sarà occupato con miei uomini presenti in questa stanza, andrò a fare un piccolo giro nella stanza dei controlli e darò il via alla procedura 110916!”
 
-“La procedura 091116?” chiedo perplesso Batman
 
-“Uomini! In nome dell’Ente Supremo vi ordino di trattenere questo mostro il più a lungo possibile! Il vostro sacrificio sarà ricompensato! Addio, Ammiraglio Tyresius!” concluse il Primo Generale prima di darsi alla fuga.
 
Tyresius sembrò essersi infuriato e alzando il suo braccio lanciò un potente fulmine rosso-verde in direzione di Hy’ardolfius. Ma se il colpo fu potente al punto di fare staccare una parte della parete rocciosa che cado sulla piattaforma che si rompo, il servo dell’Ente Supremo era stato ancora più veloce ed era riuscito a entrare in extremis la porta, che si sbrigo di chiudere, e darsi alla fuga.
Frustrato di questo manco di fortuna, l’Ammiraglio stava per avviare l’inseguimento, ma fu colpito da centinaia di colpi laser che bucarono completamente il suo corpo e lo fermarono. In questo instante, malgrado i urli dei prigionieri che non volevano niente altro che lasciare l’incubo di cui erano testimoni e il rumore crescente dello Zalgo bollente che iniziava a diventare instabile, Tyresius era silenzioso ed era tornato ad essere impassibile. Sembro guardare il suo corpo mutilato mentre i numerosi buchi si stavano richiudendo i la sua pelle ricostituire. Una volta il processo finito, alzò i occhi e vide tutti i soldati che Hy’ardolfius aveva lasciato indietro e che sembravano dagli sguardi determinati a lottare fino alla fine – o al contrario terrorizzati -, consci che ormai non sarebbero usciti vivi di questa situazione e che l’unica cosa che potevano per sostenere la loro causa era di fare esattamente quello che il loro diretto superiore aveva ordinato: offrire la loro vita in diversione in cambio della promessa di eliminare il mostro che si trovava in fronte a loro.
Tyresius contemplo per un instante queste persone. C’erano le circa venti guardie principale, con pesante armature, grande spade o lance laser e fucili pesanti come dei canoni e dei quali la vista avrebbe fatto tremare la più grande parte degli eserciti primitivi. Poi c’erano i soldati più comuni, gli operai e gli scientifici che nel frattempo si erano messi all’interno di grandi esoscheletri di due metri e mezzo di alto e infine gli robot simili a quelli che Kirk, Spock e McCoy avevano combattuto, androidi efficienti contro semplici umani ma che non avrebbero fatto il peso contro un essere come Tyresius. Questi uomini e donne, giovani o vecchi, con le loro storie, avrebbero avere un futuro diverso, ma il loro destino era già stato segnato.
 
-“Ehehe… avrei dovuto immaginarlo” inizio a monologare con se stesso Tyresius a voce alta “Voi servi dell’Ente Supremo siete solo degli mediocri vigliacchi ipocriti. Pretendete essere migliori e più forti di ogni razza del mondo, ma siete simili a tutti loro, volgari pezzi di carne su ossa fragili. Caro Hy’ardolfius, oggi non solo hai dimostrato la tua incompetenza, ma anche la tua debolezza di spirito e il tuo totale manco di onore, cosa che i tuoi predecessori avevano almeno il merito di avere. Perciò, ti consiglio di correre il più lontano possibile, Generale minore, perché non appena avrò finito di occuparmi di questi piccoli giocattoli che mi hai lasciato a mia disposizione messo un termine al tuo vigliacco stratagemma, il mio oggettivo immediato sarà di ritrovarti e darti la più orribile delle morte che un essere vivente possa avere, distruggerò sia il tuo corpo e strapperò la tua anime in pezzi… Ma prima, Kalash’ar, Osirius! Aiutiamo a questi pupazzi a ritrovare la loro libertà tagliandoli i loro fili di vita!”
 
-“Kyrianar!!!” ordinò allora una delle guardie speciale ad armatura pesante mentre alzò il suo braccio sinistro sul quale c’era attaccato una grossa pistola a due canoni con il quale iniziò a sparare in direzione dell’Ammiraglio mentre con la mano destra iniziò a girare in cerchio la sua lancia laser elettrica la sua mano destra e una spade laser nella sinistra prima di correre con l’intento di abbattere il suo bersaglio. Ma non era arrivato a metà del percorso tra i suoi compagni e Tyresius che una potente catena di metallo con all’estremità di essa un pugnale andò a colpire in pieno la pancia attraversando il suo corpo. Il soldato non ebbe ancora al tempo di essere paralizzato dal dolore che si senti trascinato in avanti a grande velocità. Urlando, l’ultima cosa che vide fu Kalash’ar, del braccio della quale usciva la cosiddetta catena, e che si servi della contro forza per guadagnare della velocità e attraversare la stanza per dargli un monumentale colpo di grazia, e alla fine l’impatto tra lei e la sua vittima fu così violente che il corpo del guerriero si spezzo in tre o quattro pezzi, per il più grande orrore degli prigionieri e degli altri soldati che vissero una zalgo sporca di sangue atterrare davanti il suo Ammiraglio. Quest’ultimo, per una volta senza ridere ne sorridere, iniziò a levitare a qualche metri dal suolo mentre i suoi capelli si alzarono sopra la sua testa prima di diventare fumo.
 
Malgrado il fatto che tutto si era successo rapidamente senza tregua, Batman pensò notare la comparsa di vene nere sul collo di Tyresius, nonché il fatto che la pelle di quest’ultimo sembro diventare sempre più pallida.
Subito dopo un scienziato in un esoscheletro afferrò una grande casse d’acciaio e saltò con la speranza di spaccarla sia su Kalash’ar, ma al momento dell’impatto Osirius arrivò e lo fermo, prima di dare un colpo di calcio che spacco la gamba robotica, facendo cadere lo scienziato. Quest’ultimo tentò di rialzarsi ma non riuscì neanche a appoggiare la sua mano sul suolo che lo zalgo verde sbatte la cosiddetta scatola sulla sua testa, lasciando un risultato che era meglio non descrivere.
 
-“SIII!!” giubilò Soldato “Non c’è niente di meglio della guerra per risolvere un conflitto! Andateci dentro!”
 
-“Non zo ze pozzo ezzere felice di azziztere a questo zpettakolo o avere paura di ezzere il prozzimo sulla lizta qualziazi zia l’ezito!”
 
-“E’ la nostra occasione!” disse Camus “Dobbiamo approfittare che siano occupati a combattere per sfuggire da cui!”
 
-“DAAAA!!!” urlo Grosso che riprovo a mettere tutta la forza dei suoi bracci “AAAAAAAARRRHH!!! DEVO METTERCI PIU FORZA!!!”
 
-“MMMMMPH!”
 
-“Cosa ha detto?” chiedo Zulu
 
-“E che ne so io?!” rispose l’Esploratore “L’unica che lo capisce è nel coma! E che me ne fotte di capire cosa dice quel imbecille! Io voglio solo andarmene da cui prima che questa stanza esploda!”
 
-“Pff!” fecce indifferente Tavish “Le esplosioni sono la mia specialità e anche se è violente penso che alcuni di noi c’è la potrebbe fare… Magari saremmo un po’ arrosto e che alcuni di noi saranno mutilati a vita, ma almeno potremmo rialzarsi. Quindi tranquillo non c’è fretta, anzi, magari l’esplosione romperà le nostre catene!”
 
-“E se tutto il complesso e le rocce cadono su di noi in seguito all’impatto?” chiedo con sacarsmo Scott “Pensi che moriremmo prima soffocati o spacciati in mille pezzi?”
 
Il demolitore scozzese rimase un po’ perplesso e silenzioso, mentre il suo occhi unico si apri poco a poco fino al momento in cui come un impazzito “AAAAAHAHA! GESU BUDDA MARIA WILLIAM WALLACE SEAN CONNERY AIUTATEMIIII!!!!! NON VOGLIO MORIRE CUI SOFFOCATO MA DA UN CANCRO DEL FEGATO UNA BOTTIGLIA DI SCRUMBY IN MANO!!!!”
 
Mentre i nostri prigionieri tentavano di approfittare della confusione generale per uscire di questa situazione, lo scontro tra l’Ammiraglio e i suoi due zalgo contro gli uomini di Hy’ardolfius proseguì con un estrema violenza.
 
Kalash’ar aveva trasformato di nuovo il suo braccio destra nel suo pesante fucile, del quale i colpi causavano larghi buchi di 20cm di diametro nei corpi di tutti quelli che colpiva, e il suo braccio sinistra in una larga spada con la quale si difendeva di coloro che tentavano dei attacchi frontali.
La ragazza era veloce, e aveva già abbattuto in totale 15 uomini quando un militare a armatura più leggera ma fisicamente molto robusto gli saltò sopra a partire di una piattaforma. Presa di sorpresa perché concentrata su altri bersagli, la zalgo non evito il suo aggressore e cado a terra. Li, l’uomo in armatura inizio a dargli dei colpi di pugni direttamente in faccia. Al primo colpo, si sentì un potente rumore di metallo e l’uomo sembro avere un po’ male alla mano, esattamente come era successo al Grosso, ma al contrario del Sovietico non si lasciò fare e consapevole che aveva lì la sua unica speranza di sbarazzarsi della sua nemica, prese la decisione di proseguire il combattimento malgrado il suo dolore. E così diede il secondo colpo, poi il terzo, poi il quarto, senza nessuno risultato particolare. Al contrario, al quinto colpo staccò la maschera rossa che copriva la bocca di Kalash’ar. Soddisfatto di questo risultato, perché convinto che era sulla strada giusta, l’uomo si preparò a dare il sesto colpo, più potente dei altri.
Ma al momento dell’impatto, Kalash’ar giro la testa e rivelo il motivo per il quale nascondeva la parte inferiore del suo visto: lei aveva un’orrenda bocca perfettamente circolare, sprovvista di labbra, all’intero della quale erano sovrapposte l’una sull’altra e in maniera disordinata tre linee di canine lunghe tra i due e cinque centimetri.
 
-“BWARK!” fecce disgustata Uhura “Che schifo!”
 
-“Di certo io non bacerei mai una cosa cosi orrenda!” commentò a sua volta Tavish
 
L’uomo in armatura sembro avere la stessa reazione di sorpresa, ma non fecce in tempo a fermare il suo gesto e la “bocca” di Kalash’ar afferrò la sua mano che staccò in un colpo dal resto del braccio, malgrado il fatto che esso era protetto da un armatura, prima di mangiarla in un solo boccone. L’uomo in armatura si rialzo precipitosamente urlando alla vista del sangue che usciva come una fontana dall’estremità del suo arto, ma per “fortuna” sua, il suo dolore non durò troppo a lungo, visto che appena ebbe di nuovo la sua totale libertà di movimento, Kalash’ar alzò il suo  braccio-pistola e sparo immediatamente nelle sue entro-gambe, distruggendo in un colpo la grande parte del suo corpo sotto il bassino e catapultando l’altra metà in aria. Ma ciò non basto alla zalgo che sembro essersi realmente arrabiata: si rimese in piede compiendo un surreale salto verso l’indietro per atterrare accanto a un scientifico, che aveva avuto la pessima idea di avvicinarsi alla scena con l’obbiettivo di aiutare il suo collega, che decapitò in un colpo prima di trasformare il suo braccio-spada nella stessa catena che aveva usato prima e che lanciò per afferrare al collo il mezzo-corpo moribondo che stava ancora urlando. Una volta preso il suo bersaglio, la zalgo lo trascino verso se stessa a tutta velocità fino a averlo a portata di mano e da li prese la sua testa che spacco violentemente contro un muro, dando in questo modo il colpo di grazia all’essere che l’aveva attaccato.
 
-“Ouch! Deve fare male!” fecce Soldato “Forte e violente, questo è il mio tipo di donna!”

Ma lo scontro non era ancora finito, e non appena Kalash’ar la fecce finita con il tizio e provo a camminare per ricuperare la sua maschera che ricevette un colpo di sparo sulla cervice. Se il colpo non la feri, la zalgo si giro infuriata e vide sopra una piattaforma, a una quindicina di metri dal suolo, quattro un militare con fucile che era l’ovvio responsabile del suo contra-tempo e tre ragazze scientifiche anche loro armati di piccole pistole. Decisa a farla finita con questi deboli ma noiosi avversari, la zalgo corse qualche minuto, uccidendo due o tre avversari sul suo cammino e distruggendo due robot, prima di fare un potente salto in aria. Vedendo la minaccia arrivare, i quattro servi di Hy’ardolfius iniziarono a sparare, ma la zalgo fu più veloce e ancora una volta trasformò i sue due braci in pistole e diede avvio a una nuova salva di fuoco. Due dei quattro condannati furono immediatamente distrutti mentre l’uomo riuscì a nascondersi in tempo. Per quello che riguarda la terza scientifica, essa non mori ma non fu abbastanza veloce e un proiettile di Kalash’ar li stacco un braccio dal resto del corpo, e fu urlando di dolore che tento di appoggiarsi contro un muro, ma la zalgo attero a canto a lei e gli diede un potente pugno in faccia che gli rompo immediatamente il collo mentre il resto del suo corpo cado nel vuoto. Il soldato che era riuscito a sopravvivere, nonostante l’effetto di sorpresa, conservò ancora tutti i suoi sensi e quando vide che la zalgo tentò di accennargli un colpo di piede, riuscì a fare un salto indietro e a evitare per due centimetri il piede micidiale della sua avversaria di colpirgli la testa.
 
-“AH!” fecce l’Esploratore che nonostante preferiva i zalgo a questi esseri con i occhi dorati era contento di costatare che anche Kalash’ar poteva mancare il suo colpo “Ti fa po’ lenta androide?”
 
-“Per un pelo quest’uomo c’è la fatto!” fecce Checov che non sapeva esattamente cosa pensare di questa situazione visto che da una parte i loro salvatori stavano vincendo, ma che dall’altra parte quest’ultimi ricorrevano a una violenza contraria ai suoi principi.
 
Ma sia il giovane americano che il suo quasi-coetaneo russo avrebbero fatto meglio a trattenere per un po’ le loro parole, visto che non appena Kalash’ar capì di avere mancato il suo colpo essa trasformo la sua gamba in aria in un grosso canone e, lasciando appositamente la situazione in sospeso per lasciare il tempo al suo bersaglia di rendersi conto della situazione, sparò un potentissimo raggiò verde che fecce esplodere la testa del suo nemico.
 
-“Ehm… Ey Kalash’ar” tentò di dire Eslporatore “Scherzavo per prima..:”
 
-“Tss, giovanotto idiota” moco Spia che rassegnato sulla loro incapacità a sfuggire aveva deciso di vivere i suoi ultimi instanti da sarcastico “Veramente non ci sai fare con le donne!”
 
Mentre i mercenari iniziarono a litigare tra di loro e che Kalash’ar si indirizzo verso un altro gruppo di nemici, Batman cercò di trovare una soluzione: doveva assolutamente trovare un modo di liberare se stesso per scappare e, se ne aveva l’occasione, fermare questo massacro. Ma mentre tentava di sforzare con le sue gambe le catene, il super-eroi notò che, se l’androide stava combattendo bene, il suo collega Osirius anche lui se la cavava bene.
In effetti, il zalgo si trovava al centro di un cerchio di avversari composto da quattro robot e due uomini militari di secondo rango armati di lance. Uno di questi ultimo tento di sfonda l’uomo verde, ma quest’ultimo afferrò la sua arma e lo sollevo in aria prima di sbatterlo a terra, prima di rompere il collo della sua vittima con il suo piede e usare la lancia di quest’ultimo per difendersi e contrattaccare, uccidendo l’altro e distruggendo tre dei robot prima di piantare l’arma nella testa dell’ultimo. Ma appena la fecce finita con questo primo gruppo che una guardia superiore gli diede un potente colpo di ascia a due mani laser che gli taglio il braccio e un potente colpo di gamba che catapulto il resto del corpo contro una parete a qualche metro.
Per un essere normale, il shock fisico non che la ferita che aveva spezzato alcune degli arterie vitale avrebbe causato la morte, ma Osirius si accontento di fare una smorfia di rabbia per contenere il suo dolore e rotolò su se stesso in tempo per evitare un altro colpo dell’uomo che lo aveva attaccato alle spalle. Senza perdere un instante e malgrado il fatto che gli mancava un arto superiore, il zalgo approfitto del movimento per rialzarsi e caricare verso l’avversario. Quest’ultimo, un colosso più grande di Osirius e protetto da una pesante armatura, non si lasciò cogliere dalla sorpresa e si servi subito della sua arma per mantenere le distanze tra lui e il suo rivale, poi, una volta assicurandosi di avere bloccato la carica dell’essere verde, passo all’offensiva.
Nonostante la ascia doveva essere pesantissima e che la sua armatura lo doveva rallentarlo, il soldato superiore si dimostrò molto veloce, illustrandosi in questo modo in un avversario pericoloso difficile da avvicinare, ma aveva di fronte un zalgo immune alla paura, che si mostro altrettanto veloce a evitare i colpi che al posto distrussero in mille pezzi le casse o colone d’acciaio. Per circa due minuti, il soldato riuscì a mantenere a bada Osirius anticipando le mosse di quest’ultimo, ma arrivo un momento in cui lasciò involontariamente un apertura. Sebbene quest’istante duro meno di un secondo, il servitore dell’Ammiraglio prese l’occasione e riprese la carica per dare un energetico colpo di spalle al suo nemico e trascinare quest’ultimo, nonostante il peso e l’altezza, su diversi metri fino a placcarlo con violenza contro la parete rocciosa che si fessurò all’impatto. Lì Osirius afferro alla gola il suo nemico e lo alzo sopra di con il suo braccio, con l’intento di strangolarlo, ma l’altro gli diedi prima un potente colpo di gamba per liberarsi e poi un pugno violentissimo in faccia – che avrebbe spaccato il cranio a un semplice essere umano – per allontanarlo prima di tentare di farla finita con un colpo di ascia. Ma questo gesto fu un secondo errore, visto che il zalgo afferro nuovamente il manico dell’arma. Li, l’uomo con i suo due braccia e Osirius con un solo lottarono di tutte le loro forze per avere la meglio, ma fu lo zalgo a mostrarsi il più furbo: fecce finta di rilasciare la sua presa e per fare in modo che l’ascia si avvicinasse il più possibile dello servitore di Hy’ardolfius, poi blocco quest’ultimo contro il muro grazie a l’una delle sue gambe e tiro in un colpo sull’ascia e smembrando dai due bracci la guardia, prima di girare la stessa arma e abbatterla sull’ormai condannato uomo che fu decapitato.
Non perdendo altro tempo, Osirius riprese la sua ascia appena acquisita e se ne servi per fare a pezzi tutti coloro che incontrava sul suo cammino. Inutile descrivere il massacro che ne segui e le reazioni terrorizzati dei testimoni. Oltre a Batman, Spock e Kirk, che erano disgustati dalla scene ma che erano concentrati a trovare un modo di liberarsi, pochi erano quelli a sapere mantenere la calma. Tra questi, c’era un operaio all’interno di un esoscheletro a una ventina di metri dello zalgo verde, cioè a una distanza a priori sicura per un attacco a distanza, e così quest’ultimo attivo una pesante mitragliatrice che punto dritto sul nemico. L’uomo aspettava di avere la mira perfetta prima di sparare, perché sapeva che i proiettili della sua arma avrebbero fatti dei danni importantissimi, e che se riusciva nel suo intento non sarebbe rimasto niente dello servo di Tyresius. Rimase concentrato qualche secondo, fino a assicurarsi che la direzione del canone della sua arma era nella direzione e sparò. Però, le cose non si svolgerò come previsto, visto che al momento in cui accendo il fuoco l’operaio fu aggredito dal… braccio verde di Osirius che era staccato poco tempo prima dal resto del corpo, visibilmente ancora “vivo” e controllato dal suo proprietario, che aveva rampicato a terra senza essere notato da nessuno, e che afferrò direttamente l’operaio al collo e inizio a strangolarlo. Quest’ultimo, ovviamente, tento di difendersi, ma avendo i bracci attaccati a quelli artificiali, non solo non riuscì ad avere la libertà di movimento necessaria, ma così facendo fecce girare in tutti i sensi la mitragliatrice attivata che colpi e uccise numerosi robot e altri servi di Hy’ardolfius, ma non Osirius, né i altri due nemici.
 
-“AAAAAAH!” urlò Mundy vicino al quale alcuni impatti mancarono di colpirli “Brutti cretini, cosa aspettate per trovare una soluzione e liberarsi!”
 
-“Non lo so e tu cosa fai?!” rispose nervosissimo Conhager
 
Mentre l’operaio, che compi alcuni falsi passi, cadde sotto il peso dell’esoscheletro e fini strangolato fino alla morte, Osirius proseguiva il suo massacro senza essere interrotto finché una militare prese un grande fucile – visibilmente di cecchino – e gli sparò un colpo che gli perforò la pancia per lasciare un buco immenso.
Infuriato ma sempre in piede, il zalgo verde si girò per vedere la responsabile della sua ferita nonché un grande robot dietro di lei. Lì, senza lasciarsi prendere dalla sorpresa, prese un grande respiro e, malgrado il peso di quest’ultimo, lancio l'ascia in direzione dell’androide che fu tagliato in due in seguito all’impatto. Presa dal panico ma convinta che c’è l’avrebbe fatta contro un avversario smembrato, ferito e disarmato, la militare si alzò e tiro un coltello pronta a avviare uno scontro corpo a corpo, ma non avrebbe potuto immaginare che lo stesso dal buco che lei stessa aveva creato uscirono metri di intestini che l’afferrarono al collo e la trascinarono in direzione di Osirius. Ovviamente si dibatto, tento di usare la sua piccola arma per liberarsi da queste ripugnante catene, ma non si riuscì e alla fine si ritrovo con la testa all’intero della pancia di Osirius. Quest’ultimo fecce una smorfia soddisfatta mentre  il suo buco si rinchiuse all’improvviso e in un colpo, decapitando la sua presa della quale la testa era visibilmente diventata il suo pranzo di oggi.
 
-“Che schifo!” fecce Uhura che aveva avuto la pessima idea di guardare la scena e che chiudo immediatamente i occhi.
 
-“Interezzante” fecce al contrario Fritz che lascò per un istante la sua paura per lasciare il posto a un sorriso sadico “Khe koza affazcinante, ze zolo potezzi ztudiare kueste proprietà di rigenerazione e del kontrollo mentale del korpo, potrei rivoluzionare la zcienza e kreare nuove forme di kombattenti per vendikarmi dell’amministratrice e del signore Gray!”
 
-“Ma secondo voi sarà facile per lui digerire questa testa?” fecce il Demolitore scozzese prima di costatare i fulmini nei sguardi dei suoi compagni di sfortuna che lo guardavano silenziosi “What? Sono semplicemente curioso” si difendo allora Finnegan
 
Ma prima che qualcuno lo potesse insultare o commentare, un potente urlo si fecce sentire e tutti i nostri prigionieri orientarono nuovamente i loro sguardi verso la battaglia in corso, e li costatarono che se Kalash’ar e Osirius si erano rivelati essere dei mostri sanguinari capaci di distruggere fisicamente i loro avversari, non erano niente in confronto al loro superiore Tyresius. In effetti, se l’ammiraglio non trasformava i suoi arti in arma né divorava i suoi nemici, il fatto che combatteva senza essere preoccupato dalla situazione e che commentava con disprezzo l’incapacità dei suoi nemici mentre un potente fumo nero emanava dai suoi capelli e da dietro i suoi occhiali causava ai suoi avversari una grande paura psicologica, debolezza umana che non esitava a usare.
Così, ad esempio, un soldato di prima classe tentò di caricare con una spada in mano verso Tyresius, ma mentre era ancora a una diecina di metri del bersaglio quest’ultimo si girò lentamente e lo fisso con i suoi occhiali e il suo solito sorriso. L’uomo di Hy’ardolfius, nonostante sembrava essere forte e allenato per questo tipo di situazione, si fermo all’improvviso, quasi come se fosse preso da una paralisi di panico.
 
-“Eh!” insultò Soldato “Cosa fai mollusco! Fati crescere un paio di palle e torna alla carica!”
 
-“Inutile soldato” rispose con serietà Tyresius che aveva sentito il mercenario nonostante i urli e il rumore delle arme “Questi esseri pretendono potere conquistare tutti i universi, ma in realtà sono soltanto pezzi di carne marcia attaccati a delle ossa fragili, vero?”
 
Detto ciò, l’Ammiraglio si trasformò completamente in fumo e si diretto a piena velocità verso il militare. Quest’ultimo, ripreso i sensi e rendendosi conto del pericolo, provo a fare un gesto difensivo, ma era stato troppo lento e stava per pagare a caro prezzo la sue esitazione di prima. Infatti, il fumo lo colpi in pieno petto e lo catapulto in aria. Quando fu a cinque metri dal suolo, il fumo dell’Ammiraglio lo circondo e iniziò a girare come un uragano a piena velocità. Ci furono urli, e per un momento il fumo nero diventò rosso, poi Tyresius riprese la sua forma originale e torno a terra, poco metri davanti il luogo in cui atterrò il corpo della sua vittima, ridotta a un scheletro in un armatura carbonizzata.
Da lì numerosi robot si misero a correre nella sua direzione mentre un operaio in esoscheletro, identico a quello ucciso qualche minuto fa da Osirius, preparo anche lui a sparare un potente colpo.
 
-“Ehehe…” sussurrò per se stesso l’Ammiraglio “Decisamente non imparano mai niente…” prima di alzare il suo braccio, afferrare il manico della spada della sua ultima vittima che non era ancora atterrata, e il secondo immediatamente successivo si trovo sopra l’operaio nell’esoscheletro. Operaio al quale pianto la spada nel collo mentre i robot, rimasti fermi per un millisecondo, si spezzarono i due. “…Decisamente non impareranno mai” disse allora Tyresius soddisfatto di questa serie di uccisioni.
 
Però, malgrado le apparenze, lo stesso Ammiraglio non era pienamente contento, e non appena finì la sua frase che il suo sorriso svanì e inizio a camminare a grandi passi decisi verso il contenitore di zalgo, che senza che nessuno se ne rendesse conto era diventato veramente instabile, con del zalgo bollentissimo come dell’acido usciva dalle crepe formate dalla spada prima di atterare sul suolo che scompariva al suo contato, delle corrente elettriche che percorrevano lo stesso liquido verde e dei vapori di fumo talmente forte che una donna di Hy’ardolfius che era stata catapultata da Osirius a pochi centimetri da lì morì dolorosamente asfissiata con la pelle che si staccava. La stanza era grande, perciò né prigionieri né i combattenti percepivano ancora gli effetti, ma la situazione era tale che se nessuno interveniva immediatamente sarebbero stati tutti morti.
 
-“Ivir’kstarminier!” urlo un uomo che tento un attacco aero sull’Ammiraglio.
 
-“Non ho più tempo per queste sciochezze!” commento Tyresius che alzando la mano fecce comparire delle lance di ghiaccio che si conficcarono nel suo sciocco avversario.
 
-“Ma allora anche lui sa manipolare il giaccio?!” notò sorpreso McCoy.
 
-“Come ha fatto ha generare del giaccio così velocemente?!” disse allora Camus “Non è neanche un cavaliere! A me ci sono voluti mesi di allenamento!”
 
“Non lo so, ma io ho imparato a fare delle palle di neve all’età di cinque anni” fecce esitante Demoman.
 
Mentre il cavaliere dell’aquario penso a cercare un modo di congelare la bocca allo scozzese, l’Ammiraglio arrivo alla spada di spectrum lasciata da Hy’ardolfius e che impediva alla maggiore parte dello zalgo di uscire dal contenitore. Il fumo colpiva in piena faccia il suo viso, ma più che il dolore o il fastidio era la rabbia il sentimento che si leggeva sul viso dell’Ammiraglio. Conscio della pericolosità dell’atto che doveva fare, prese un grande sospiro e alzo la manica sinistra della sua camicia. Afferro il manico della spada che lo brucio all’istante, e senza perdere un secondo infilo dritto nel buco appena aperto il suo braccio sinistro.
Appena fu fatto, ci fu una potente esplosione di luce verde. Convinti che era la loro fine, i prigionieri chiusero immediatamente i loro occhi (tranne il Pyro che per qualche motivo si mise a ridere). Qualche secondo dopo, costatando che respiravano ancora, i prigionieri aprirono i occhi, ma videro che tutto era completamente buio. Tavish Finnegan apri la sua bocca per pronunciare l’ennesima idiozia, ma fu interrotto da una serie di urli ancora più forti, numerosi e disperati di quelli di prima.
 
-“Cosa c’è adesso?!” fecce Uhura che malgrado era forte cominciava a diventare spaventata.
 
-“Non lo so!” rispose Batman “Neanche i miei occhiali notturni riescono a percepire quello che sta succedendo!”
 
Dopo circa 15 secondi di questa traumatizzante situazione degna di un film dell’orrore, i gridi smisero quasi del tutto e ci fu finalmente di nuovo la luce. Lì, i nostri prigionieri vissero che tutti gli uomini e robot erano stati uccisi e distrutti, tranne un vecchio che Tyresius aveva afferrato al collo e placcato contro il muro per interrogarlo mentre con l’altra mano reggeva la spada di spectrum, ormai interamente carbonizzata e che cado in polvere, mentre Kalash’ar andò a ricuperare la sua maschera e Osirius il suo braccio.
 
-“Allora, verme!” minaccio Tyresius “Dimmi dove si trova il tuo generale!”
 
Il vecchio non rispose e si accontento di sputare in faccia all’Ammiraglio prima di provocarlo con i suoi occhi dorati.
 
-“Eheh” moco Tyresius che non sembro preoccuparsi dell’insulto appena subito “Lo sai che hai una mente debole aperta come un libro aperto? Ehehe… Grazie ancora!” urlo prima di aprire la mano, attirare verso di lui una pistola caduta a terra, prendere quest’ultima per metterne il canone nella bocca della sua vittima e sparare un colpo, uccidendo l’ultimo sopravvissuto della strage.”
-“Yeah, questo si che è stato un scontro da uomini, anche se tra i vincitori c’è una donna!” rido Soldato
 
-“Ammetto loro sono efficienti” fecce Grosso in tutta tranquillità
 
-“Ja” aggiungo il medico che per nascondere il suo mischio tra ammirazione e terrore tento di scherzare “Menomale khe non zono del noztro univerzo, altrimenti non avremo più lavoro.”
 
-“MMMPH!” rido il Piromane
 
-“MA SIETE DEFFICIENTI?!” urlo allora McCoy che non ne poteva più di queste frase senza senso “CI SONO PERSONE MORTE CUI E RISCHIAMO DI ESSERE I PROSSIMI!!!”
 
-“Voi immorali meriteresti di finire in un asilo, e appena posso vi ci porto io!” minaccio a sua volta Batman che malgrado la sua calma quasi-leggendaria si arrabbio per non avere smesso di sentire frase cosi irrispettose della vita umana davanti uno spettacolo che lui giudicava mostruoso.
 
-“Silenzio Leonard e Batman!” fecce Kirk nel tentativo di calmare il suo amico e il super-eroi “potrebbero sentirsi”
 
-“Secondo me è già troppo tardi” commento Spock che era l’unico rimasto veramente calmo
 
-“Non portare sfiga Spock!” minaccio nuovamente McCoy
 
-“Troppo tardi” fecce Tyresius, il quale era messo in tale modo che i prigionieri lo potevano vedere solo dalla schiena “Pensavate che mi ero scordato di voi?”
 
-“L’avevo detto” fecce stoico e indifferente Spock
 
-“Ehm ehm, salve Tyresius” balbettò Conhager “A..Allora come va?”
 
-“Mi avete fatto passare per un incompetente, avete distrutto parte delle mie astronave, rubato una di queste per atterare in un universo con il quale avete tentato di rivelare la mia esistenza..:”
 
-“Beh su questo punto la palla di neve cui presente e i suoi amici non ci credevano” fecce Demoman riferendosi a Camus
 
-“… e infine vi siete fatti catturare dai miei acerrimi nemici che vi avrebbero usati per tentare di uccidermi.” E lì apri la sua mano sinistra dove comparì dell’elettricità vede scura.
 
-“Ehm, non stai per fare quello che penso, vero?” esito Zulu
 
-“Non farlo!” urlò impaurito la Spia “Ti darò tutto quello che vuoi, perfino la madre di Esploratore, ma non farlo!”
 
Tyresius lanciò allora il fulmine nella direzione dei prigionieri. Questi chiusero i loro occhi per non vedere la fine, e Medico si mise a urlare.
 
-*Signore Padre Nostro* comincio a pregare mentalmente Kirk *Perdoni i nostri peccati come noi perdoniamo a coloro che ci hanno offesi, e daci la forza di sopportare le sofferenze umane e…*
 
Poi, rendendosi conto che continuava a respirare, il capitano dell’Enterprise aprì i occhi e vide, insieme a tutti (tranne il Medico che continuava a urlare e Derpy che era ancora inconscia) che non solo non era morto, ma che le loro catene erano state spezzate e che, visibilmente sotto controllo telecinetico, scendevano lentamente verso il suolo.
 
-“Le probabilità che si lasciasse in vita erano scarsa, interessante” fecce senza emozioni Spock.
 
-“Per l’amore di Dio Spock, neanche li una singola emozione?” fecce McCoy falsamente arrabbiato.
 
-“MMMPH!” fecce il Pyro che appena ebbe di nuove le mane libero affero la sua amica cavallina per assicurarsi che tutto andava bene.
 
-“Vedete uomini! Quando mostriamo onore i nostri nemici ci risparmiano!” fecce Soldato.
 
-“Almeno che ci riserva qualcosa di peggio” commento impaurito Checov.
 
Alla fine, quando misero piedi a terra, il Cecchino guardò al medico che stava ancora urlando, e stufato decise di afferrare il tedesco prima di dargli un schiaffo.
 
-“In the name of te Queen, calmati un po’ coglione di un tedesco!” fecce l’australiano.
 
-“Adesso che sono libero, vi arresto tutti per farvi i conti con il Grande Sacerdote” iniziò Camus.
 
-“SILENZIO!” fecce allora Tyresius “Come dicevo, mi avete causati tanti problemi, e messo in pericolo la stabilità dei universi, perciò meritereste la morte… Però, da una parte grazie a voi ho scoperto l’una delle base più importante dell’Ente Supremo, e per dei primitivi la vostra abilità a mettervi nei guai ma uscirne vi rende… particolare. Perciò, Kalash’ar, Osirius! Portate i nostri cari compagni in superficia e tentate di sfuggire dal pianeta!”.
 
-“C’è ne uno in più, cosa facciamo di lui?” chiedo Kalash’ar puntando il suo braccio arma in direzione del cavaliere dell’aquario
 
-“Ormai ne sa troppo” rispose l’Ammiraglio “Prendetelo insieme ai altri, non esitate a usare la forza violente se è necessario. Adesso correte! Io proverò a fermare il piano di Hy’ardolfius e dare a questo virus il destino che si merita!”
 
-“Aspettate!” tento di parlare Kirk per discutere con l’Ammiraglio, ma quest’ultimo, senza nessuna altra parola, si trasformo in fumo e si sposto a piena velocità sulla piattaforma dove il Primo Generale era scomparso, prima di sfendere la porta chiusa e scomparire del tutto.
 
A questo momento, Osirius tiro fuori da una delle sue tasche una piccola sfera metallica di stana forma e la lancio al suolo. Atterrata, essa si aprì e espelli, quasi magicamente, dei ologrammi di vari oggetti che crescebero  prima di solidificarsi. Il primo di questi oggetti fu un minigun
 
-“SACHA!” urlo gioioso il Grosso mentre corse abbracciare la sua arma “Non ti lascerò mai più, papa te lo promette”
 
-“Ma che?!” fecce Zulu
 
In effetti, tutti i oggetti che comparvero erano le loro affare: 7 pistole faser per i membri della Confederazione di Starfleet, più la scatola di dati scientifici di Spock e quella di pronto-soccorso di McCoy, tutti i gadget e numerosi batarang di Batman, le varie arme dei mercenari nonché i gadget di invisibilità e di travestimento della spia e il cosiddetto “medigun” del Medico. Ovviamente, tutti, tranne Camus che non capiva più niente, si precipitarono per ricuperare i loro beni, contentissimi di avere finalmente in mano un mezzo per difendersi. Ma malgrado il loro entusiasmo, rimasero – giustamente diffidente – e guardarono verso i due zalgo.
 
-“AVETE SENTITO?!” fecce Kalash’ar “Muovetevi a prendere queste cose e andiamocene!”
 
-“No, prima devo chiedervi delle spiegazione!” protesto Camus
 
-“Silenzio te!” fecce Kalash’ar minacciando il cavaliere “Stimati fortunato di essere ancora in vita!”
 
-“Ma cosa sta succedendo? E’ in rapporto con la procedura 091116 alla quale si riferiva Hy’ardolfius?” chiedo preoccupata Uhura
 
-“SI!” fecce nervoso Osirius mentre prese il bazooka del soldato prima di mandarlo direttamente sull’americano per fare accelerare le cose
 
-“Pff, e cosa sarà mai?” fecce Esploratore che voleva sembrare fiduciosa
 
-“La procedura 091116 è l’ultimo espediente da vigliacchi dei servi dell’Ente Supremo, e consiste nel fare mischiare una grande quantità di Spectrum e Zalgo direttamente nel centro del pianeta.”
 
-“Ah…” fecce allora ragazzaccio.
 
-“Sapendo che la quantità di Zalgo che si trovava li” fecce Spock che per primo costato che il pericoloso liquido verde era completamente scomparso “entrato in contatto con una sapada di spectrum minacciava l’esistenza dell’intera base, e che un esplosione direttamente al centro di un pianeta causa un onda di grande dimensione nel sistema solare, quali sono i danni che possono risultare di tale procedure?”
-“Se le quantità di Zalgo e Spectrum sono come lo temiamo e che Tyresius non riesce a fermarlo” disse Kalash’ar “Almeno questo sistema solare e quelli immediatamente vicini verranno completamente disintegrati, come è successo per il vostro pianete Kalisti”.
 
-“Quindi… siamo messi male?” chiedo Soldato
 
-“Mmm, quale metafora possiamo usare per farti capire a quale punto siamo nella merda?” s’interrogo Ingeniere
 
-“E’ peggio di quando l’America era ancora una colonia francese” fecce Mundy ridendo mentre Spia esitò a pugnanarlo.
 
-“AAAAAAAAARRHHH!!!” urlo allora spaventatissimo Soldato che malgrado il peso del suo bazooka sulla schiena si precipito a tutta velocità verso la porta d’acciaio più che tento invano di sfondare “DOBBIAMO SCAPPARE DA CUI!”
 
-“Togliti di mezzo stupido primitivo incapace che non sei altro!” fecce allora Kalash’ar che afferro il patriota per spostarlo violentemente sul lato prima di trasformare il suo braccio in un potente canone, più grosso di quelli che aveva fatto comparire prima “Lascia fare i professionisti” e sparo un potente raggio che distruggo interamente la porta e parte della roccia che la circondava.
 
-“Adesso muovetevi larvi, abbiamo poco tempo!” urlo Osirius che insieme alla sua collega si precipitò nel passaggio appena creato.
 
I mercenari non esitarono un solo secondo e misero tutte le loro forze nelle loro gambe per raggiungere i due zalgo, con l’eccezione del Pyro che nonostante aveva già un lancia-fiamme di 20 kg nelle mane prese la pena di mettere sulle sue spalle la sua amica Derpy ancora svanita.
Per quello che riguardava i ufficiali spaziali, il super-eroi e il cavaliere d’oro, questi esitarono un po’: avevano avuto ampia dimostrazione che i zalgo erano dei mostri, e che non potevano fidarci pienamente di loro, però essi erano la loro unica garanzia tangibile di sfuggire vivi di questo pianeta e delle esperienze altrettante inumane di Hy’ardolfius. Così, dopo un breve scambio di sguardi e il manco di alternative, anche loro si misero a correre dietro i altri.
Il nuovo piccolo gruppo allora si trovo a fare un intenso maratone in un piccolo tunnel di roccia e di acciaio illuminato di luce blu, del quale non si vedeva la fine.
 
-“Saranno trecento metri che corriamo!” si lamento Mikhail già esausto non solo dal proprio peso ma anche di quello del suo minigun che aveva in mano.
 
-“Stai zitto!” ordinò Osirius “Dobbiamo solo salire le scale e dovremmo essere in una stanza con un ascensore che porta alla superficie!”
 
-“Scale?!” disse Esploratore che, per via della sua agilità era arrivato alla testa della fila “Io non vedo nessuna fottutissima scale!”
 
Non appena pronunciò queste parole, si inciampò e cado in avanti, ma il corpo non tocco la terra, ma bensì una serie di scale olografiche blu che erano comparse dal nulla e che stavano salendo per circa 60 metri fino a arrivare a una porta d’acciaio fino ad allora invisibile.
 
-“Passaggio segreto tridimensionale?” fecce Spock “Interessante, soprattutto quando pensiamo che Starfleet sta soltanto iniziando a interessarsi al finanziamento di prototipi di questo tipo di progetto”
 
-“Ne riparleremmo un’altra volta signore Spock!” fecce precipitosamente un McCoy all’istante più preoccupato all’idea di trovare quel dannato ascensore che su i progetti finanziari della Confederazione.
 
Kalash’ar fu la prima a raggiungere la porta e aprirla, ma appena il passaggio fu aperto la zalgo si sbrigo di nascondersi faccendo segno ai altri di non muoversi. E aveva ragione visto che meno di un secondo dopo rumori di spari si fecero sentire, seguiti da un potente colpo laser che colpi la parete rocciosa sopra i nostri amici, causando delle forte crepe e un rischio imminente di crollo, il che costringo i nostri amici a proseguire malgrado l’ovvio minaccia.
 
-“CAVOLI!” fecce allora Zulu
 
-“Kroatr’rar!” sembro insultare allora la seconda di Tyresius che, avvertita dal pericolo, si precipitò all’interno con il braccio fucile e iniziò il contrattacco, immediatamente seguita da Osirius e, qualche secondo dopo, dai altri.
 
Kirk e i suoi uomini furono i primi ad arrivare, e vissero immediatamente, a canto allo sperato ascensore tre grande e massicce guardie del corpo di Hy’ardolfius, tutte vestite di una pesantissime armatura argentea e di grande spade laser a due mane, nonché. L’uno di questi tre imponenti avversari era alle prese di Kalash’ar e uno a quelle di Osirius, mentre il terzo, al contrario libero, i stava precipitando insieme a due robot proprio verso i nostri compagni di sfortuna.
 
-“Messieurs, non è stato un piacere conoscervi” fecce Spia che tocco il suo gadget-orologio prima di diventare invisibile e scomparire nel nulla.
 
Senza prendere in considerazione quest’atto di vigliaccheria, Kirk alzò immediatamente la sua pistola-faser in modalità “Disintegrazione” e, ordinando ai suoi uomini di imitarlo, sparo il mortale raggio rosso in direzione dei due robot e dell’uomo.
Se l’azione ebbe effetto concreto su i due droidi che si dissolvessero in particelle microscopiche, l’armatura del soldato di Hy’ardolfius, al contrario, sembro essere immunizzata e l’uomo continuo la sua corsa.
Arrivo a due metri di Kirk, e stava già alzando la sua spada per tagliare il capitano in due davanti le espressione terrificate dei suoi uomini e dei mercenari (questi perché sapevano che sarebbero stati i prossimi, non per qualche sentimento di empatia), ma a salvare il prezioso comandante della Confederazione fu quello che qualche ore prima lo considerava come un nemico. Infatti, Camus dell’Aquario, nonostante non aveva più la sua armatura d’oro, riuscì a precipitarsi in mezzo, Normalmente, il cavaliere avrebbe catalizzato tutta la sua potenza, ma visto la necessità di reagire velocemente e che era ancora un po’ indebolito dal suo sonno artificiale si accontento di dare un potente pugno circondato dal ghiaccio sotto la mascella dell’uomo, un colpo che visibilmente fecce male visto che l’elmo ebbe una piccola crepe e che il rivale lasciò cadere la spada a terra. Purtroppo, il colpo non causo dolore solo al militare, ma allo stesso cavaliere d’oro che ebbe la mano molto addolorata e che capi che non avrebbe più potuto combattere al meglio delle sue abilità per qualche minuto. Perciò, malgrado il fatto che era veramente coraggioso e aveva giurato di sacrificare la sua vita pur di difendere la sua causa fino alla fine, Camus ebbe dentro di sé un sentimento di paura quando vide che, dopo solo un secondo, l’essere che aveva colpito si era ripreso ed era pronto a riprendere lo scontro.
Fu a questo preciso momento che Batman intervenne a sua volta dando un doppio colpo di piede in piena faccia dell’uomo, spostandolo disequilibrato per quale metri, prima di dare un nuovo potente calcio in piena pancia per farlo inginocchiare e da li saltare sulla schiena del nemico con la speranza di neutralizzarlo, ma quest’ultimo si alzò all’improvviso e afferro una delle gambe del giustiziere prima di lanciarlo contro una parete. Rimentendosi in piede in grande fretta, il cavaliere oscuro ebbe il tempo di mettersi di posizione di combattimento e di iniziare un combattimento corpo a corpo con l’avversario. Batman evito un primo pugno che causò una profonda crepe nel muro d’acciaio, il che dimostrava la potenziale forza del nemico, e elaboro dunque una strategia basata sull’essere veloce e preciso, visto che l’avversario era piuttosto del tipo lento ma potente. Il scontro andò così in leggero favore di Batman all’inizio, che riuscì quasi a rovesciare nuovamente il suo rivale, ma arrivo allora un improvviso:
 
-“TAYOOOO!!!” urlo il Demolitore, con la sua spada di famiglia in mano, mentre si precipito contro la guardia di Hy’ardolfius “MUORI CANETTA PUZZOLENTE!!!”
 
Questo manco totale di tattica militare e di buon senso umano non manco di attrare l’attenzione della guardia che, liberandosi dal pipistrello, si giro alzando in aria un pugno che avrebbe potuto uccidere il scozzese in un unico colpo. Conscio che il suo stupido compagno di sfortuna stava inutilmente rischiando la propria vita, Batman lascio perdere la sua difesa e si precipitò sul mercenario per spingerlo fuori pericolo, ma facendo ciò fu lui a prendersi il pugno in pieno petto e ad essere catapultato in aria contro una parete. Il colpo era stato potente, ma l’armatura che Bruce Wayne aveva di sé lo aveva ammortito, causando soltanto un forte dolore e un manco di soffio, causando così al nostro gruppo la perdita temporanea dei due migliori combattenti al di fuori dei zalgo già occupati con le altre due guardie. Perciò, non c’era da sorprendersi che tutti i altri furono spaventati quando il loro nemico, sbarazzato dal cavaliere oscuro e dallo scozzese, si precipitò contro di loro per farla finita.
 
-“AAAH! SACHA TOCCA A TE!!!” grido Grosso che alzo il suo minigun e inizio a sparare, ma i proiettili di Sacha ribalzarono sull’armatura del soldato “OH NOO!!” urlò allora il sovietico preso di spavento.
 
Tutti i ufficiali e spaziali e i altri mercenari iniziarono allora a sparare sulla tizio, ma il risultato non fu migliore, e fu solo quando il nemico a meno di due metri di loro che Kalash’ar, vedendo la scena, diede un potente colpo al suo avversario per allontanarlo e avere il tempo di girarsi e abbattere l’altro che cado morto ai piedi dell’Esploratore.
 
-“Ma che cazzo?!” fecce allora il giovane americano “Ma le nostre arme non hanno servito a niente!”
 
-“Ovvio!” urlò Osirius mentre riuscì ad afferrare il suo avversario per spaccargli il collo “Pensavate che gli esseri dell’Ente Supremo non abbiano inventato delle armature per proteggersi delle vostre arme primitive?”
 
-“Ma se non ci servono a niente perché avercele ridate?!” fecce McCoy
 
-“Perché così almeno potete distrarli il tempo necessario che noi interveniamo disse Kalash’ar “Adesso rialzatevi i altri tre a terra e preparatevi a entrare nell’ascensore!”
 
Ma a questo punto si senti una potente esplosione in alto che sorprese tutti i presenti che si girarono per costare con orrore che era la cabina dell’ascensore che stava precipitando a piena velocità mentre una risata iniziò a farsi sentire. Presa dalla rabbia, Kalash’ar si giro e vide che era il suo avversario di prima, ferito e a terra accanto al computer di commando dell’ascensore che stava ridendo per essere riuscito a rompere il meccanismo per rompere l’ascensore e impedire il nostro gruppo di scappare.
 
-“Ivi laumat’ar imar?!” urlo allora Kalash’ar che fecce un salto in avanti e afferrò il responsabile del disastro dal collo “Vedremo chi riderà alla fine” e lo lancio violentemente nella cabina al momento del suo passaggio, condannato l’uomo a una morta futuro dovuta a un potente impatto d’acciaio presso il centro già instabile di un pianeta. Da notare che al momento in cui la guardia fu catapultato nell’ascensore, il suo corpo passo a pochi millimetri di Spia che, spaventato per avere mancato per un pelo di pigliarsi in piena faccia 120kg di armatura, lascio perdere il suo stato di invisibilità per riapparire paralizzato dalla paura.
 
-“Eccoti vigliacco!” fecce Cecchino “Non pensare che potrai avere un migliore destino del nostro! Aspetta che siamo in sicuro in una delle loro astronave e ti giuro che mi farò il piacere di buttarti fuorni e guardarti esplodere insieme a questo pianeta!”
 
-“Ma non c’è più l’ascensore!” inizio ad angosciare Checov “Non c’è più nessuna speranza!”
 
-“In realtà abbiamo ancora una possibilità” fecce Kalash’ar mentre tento di guardare le mappe della base che comparivano sugli schermi dei computer di controllo “C’è l’ascensore principale, ma dobbiamo attraversare in fretta parte del complesso, quindi sbrigatevi banda di incapaci!”
 
-“Da questa parte!” ordinò allora Osirius che sfondo una porta
 
-“Ah geez!” si lamento allora nuovamente Esploratore mentre inizio a correre “Il destino non poteva certo essere peggio!”
 
-“A mia testa…” fecce Derpy sulle spalle dello Pyro mentre si svegliava “Do…dove sono?”
 
-“Ma va fanculo destino del cazzo!”
Entrati attraverso la porta, il gruppo si mise di nuovo a correre con tutte le sue forze nello stesso tipo di corridoio.
 
-“Ma davvero dobbiamo correre così tanto?!” cominciò a lamentarsi Conhager che di tutti i mercenari era quello meno abituato agli esercizi fisici.
 
A rispondere alla sua domanda, non furono le parole di odio dei zalgo o dei suoi colleghi, ma bensì un improvviso e potentissimo terremoto che fecce cadere tutti tranne i due Zalgo e Camus che in qualche modo riuscì a mantenere l’equilibrio. Le scosse furono così forte che le parete d’acciaio si staccarono dalla roccia, la quale si apri per lasciare scappare un potente fumo di calore e una piccola sorgente di lava.
 
-“Mmmm!” fecce il Pyro alla visto del liquido vulcanico con un tono particolarmente interessato, mentre inizio a rampicarsi al suolo per avvicinarsi ad esso, come se fosse vittima di un attrazione alla quale era impossibile sottrarsi.
 
-“Signore Pyro!” urlò allora Derpy, spaventata al ricordo di quello che era successo durante lo scontro contro Deathmask, mentre afferrò con la bocca il piede del mercenario per tentare in vano di rallentarlo “Non dovete andarci, fermi!”
 
Le scosse smisero, e appena ritrovo la sua stabilità fu Camus a intervenire: Senza perdere un minuto, concentro tutto il suo cosmos e lancio uno dei suoi attacchi più potenti, la tecnica del "DIAMOND DUST!" direttamente sulla sorgente della lava, riuscendo l’impresa – impossibile per tutti i altri presente – di congelare la lava, salvando cosi tutti i altri di una morte particolarmente dolorosa… E rattristendo molto il Pyro che inizio lascio scappare un profondo soffio di disillusione mentre la sua mano, fino a questo momento in aria e puntata in direzione della sorgente di lava, cado a terra.
 
-“Cosa è appena successo?” chiedo allora seriamente Zulu
 
-“Il pianete sta diventando davvero instabile!” disse allora Osirius che sollevo con una sola mano il Piromane per rimetterlo in piede “Tra poco tutto crollerà e il magma del suo centro risalerà fino a arrivare in superficia, almeno che non esplode prima! Sbrigatevi adesso!”
 
Rinvigoriti da una nuova carica di adrenalina, i nostri compagni non persero un minuto e ripresero la corsa con tutte le loro forze. Ogni tanto c’erano delle piccole scosse che li rallentarono senza però fermarli, e nuovi esplosione di fumo che riuscirono a evitare. Dopo circa quattro altre minuti, arrivarono in una grandissima stanza aperta in cui poterono ammirare l’imponente complesso che Hy’ardolfius aveva costruito: la stanza era come un immenso cilindro, del quale non si vedeva la fine ne sopra ne sotto, nel quale erano disposte, a distanza di circa 8 metri l’una sopra l’altro, delle piattaforme che davano accesso a numerosi corridoi, stanze e chi quale altro luogo. Di più , ogni piano era collegato da grandi ponti in croccia, direttamente scolpiti nella roccia.
Però, il momento non era giusto per un gita turistica, visto che con le numerose scosse e l’instabilità crescente del pianeta si rifletteva nel fatto che c’erano piccole esplosione, che le scale d’acciaio ascensori che collegavano i diversi piani cadevano l’uno dopo l’altro prima di scomparire nelle profondità dell’abisso. Inoltre, il staccamento di cavi elettrici delle parete e la scomparsa progressiva di parete olografiche tangibile dimostrava che la base iniziava a perdere della sua potenza energetica.
 
-“Siamo messi male!” fecce Scott sudando sia da parte dello sforzo fisico che dallo stress al quale non era per niente abituato (e ciò malgrado il fatto che era capace di essere molto coraggioso in caso di situazione di estrema difficoltà quando l’Enterprise era in combattimento).
 
-“ZONO TROPPO GIOVANE PER MORIRE!” urlo allora il Medico
 
-“Ma se hai sessante anni!” fecce allora Spia dando un schiaffo al tedesco
 
-“Se ho letto bene le mappe del complesso” si sbrigò di dire Osirius puntando un corridoio all’esatto opposto da dove erano “Ci dovrebbe essere una stazione di rifornimento militare che dovrebbe permetterci di raggiungere velocemente l’ascensore principale! Dobbiamo solo attraversare questo ponte!”
 
Senza aspettare nuovi istruzione, tutti si precipitarono verso la grande porta d’acciaio, ma appena i due Zalgo, Kirk, Spock e Batman che erano in testa oltrepassarono il centro del ponte in croce, quest’ultima si apri e numerosi robot armati uscirono per bloccare il passaggio.
 
-“Decisamente sono decisi a impedirci di uscire vivi da cui!” commento spaventato McCoy.
 
Osirius sembrò veramente arrabbiarsi, e mentre accelerò la sua corsa sembro tirare fuori dalla sua tasca quello che sembrava essere una piccola capsula che azionò. Fu soltanto dopo che il zalgo verde salto nel bel mezzo dei androidi prima di esplodere che gli umani e la pegasa capirono che si trattò di un attacco kamikaz destinato a liberare il passaggio. Il risultato? Bè indubbiamente numerosi robot furono distrutti all’istante, e visto che tutti sapevano che lo stesso Osirius aveva il potere di rigenerazione, non c’era dubbio che l’attacco era stato calcolato e che era sopravvissuto. Al contrario, l’onda causata dall’onda accelerò il processo di fessure del ponte che inizio a mostrare pericolose crepe alla sua estremità dove c’erano proprio i nostri compagni. Notando il pericolo, questi ultimi tentarono di attraversare l’ultimo tratto, ma tranne McCoy, Conhager e Checov, non ebbero il tempo e circa due metri del ponte caddero nel vuoto, tagliando cosi il nostro gruppo tra quelli “in salvo” presso la porta, e il altri bloccati presso il centro molto fragile del ponte.
 
-“C’è ne vuole molto di più per fermare un americano!” urlo Soldato che salto coraggiosamente. Peccato che al colpa del suo elmo non poteva vedere bene e vergognosamente salto nel vuoto.
 
L’idiota sarebbe morto se Kalash’ar non fosse intervenuto per afferrarlo dal collo e lanciarlo sulla piattafoma per metterlo al sicuro. La zalgo era intenzionata a aiutare i altri rimasti bloccati indietro, ma la comparsa di nuovi robot la obbligò a trasformare i suoi arti in arme e precipitarsi al combattimento.
 
-“Occupatevi dei altri!” ordinò a Kirk e Batman prima di lasciarli e massacrare alcuni robot
 
-“Eheh ve l’avevo detto che gli americani se la cavano sempre alla perfezione!”
-“Ma fammi il piacere!” fecce Zulu che non perse tempo e, prendendo un po’ di velocità riuscì a fare un salto perfetto e a raggiungere direttamente su i piedi l’altro lato.
 
-“Non male, ma posso fare di meglio!” moco allora Esploratore che, direttamente da dove si trovava, fecce  un ampio salto e atterò senza nessuna difficoltà un metro più lontano dall’ufficiale giapponese “Vedi?! Te l’avevo detto che ero il migliore! Nessuno può saltare come lo faccio io, e sicuramente non un piccolo vecchio trentenne come te!”
 
Ma allo stesso momento, Camus dell’Aquario, che era l’ultimo in fila di quelli rimasti sul lato sbagliato, piegò leggermente le gambe e compi un salto sovrumano che lo catapultò a oltre cinque metri da dove era atterrato l’Esploratore.
 
-“Ma…Ma…” fecce sbalordito il ragazzaccio primo di arrabbiarci incrociando i bracci “Pff, sempre bisogno di sovracompensare!!!”
 
-“C’mon fellas!” incitò allora Conhager per convincere i altri mercenari, Scott, Uhura e Derpy di saltare “Non rimanete fermi lì!”
 
-“Il ponte rischia di non reggere ancora al lungo” disse Spock
 
-“Ho troppo paura!” fecce piagnucolando Derpy “Non voglio cadere nel vuoto!”
 
-“Ma hai le ale!” disse Kirk, un po’ arrabbiato dall’ingenuità
 
-“Ah?” fecce allora la piccola pony che guardo sulla sua schiena “Ah si è vero! Che sciocca che sono” e così sorridente, dimenticando per un attimo la pericolosità della situazione, volò sorridente e felice sopra il buco per raggiungere l’altro lato.
 
-“Mmmmmpph!” fecce allora spaventato Pyro, che se non temeva né il fuoco, né le arme, né avversari più forti e pazzi di mente, sembrava soffrire di vertigine, e che aveva paura di essere lasciato dietro dalla sua amica.
 
-“No signore Pyro, no vi sto abbandonando, ma dovete saltare! Non temete, ho piena fiducia in voi!” disse allora Derpy per convincere il suo amico.
 
Il Pyro allora guardo nel vuoto e inizio a tremare dalla paura. Guardo intorno a lui con panico per tentare di trovare un altro modo, ma vide soltanto le espressione arrabbiate dei suoi colleghi che sembravano insultarlo e quelle dei altri umani che li mettevano la pressione per saltare, il che li mise ancora più la pressione.
Ma quando sentì la voce di Derpy, e che la vide sorridente con i zoccoli aperti pronti ad accoglierlo, il mercenario inizio a sentirsi più fiducioso in lui: se questa piccola pegasa credeva in lui, significava che c’è la poteva fare! Prese un grande respiro, chiudo i suoi occhi dietro la sua maschera e si precipitò correndo urlando questa magnifica frase degna dei più grandi film d’azione
 
-“MMMMMMMMMMMMppfffffffmmmff!!!!”

Mentre era nell’aria, il Pyro si senti leggero, ma ebbe l’impressione di rimanerci un eternità, e infatti fu solo quando McCoy lo prese e lo agitò che aprì i suoi occhi, smise di urlare e vide che c’è l’aveva fatta! E quindi, alzando sopra la sua testa il suo lancia-fiamma, urlo un potente grido di vittoria.
 
-“MMMMMMMMMMMMMPFFFFFFFF!!!”
 
-“Avete visto signore Pyro! Sapevo che c’è l’avresti fatto!” s’esclamo allora felicissima Derpy.
 
Però, se da questo lato del ponte distrutto la situazione era piuttosto positiva, per quelli ancora rimasti indietri era peggiorata in seguito a una nuova scossa che aveva fatto cadere ancora un pezzo del ponte, allargando così la distanza che si doveva fare saltando.
 
-“Dovete saltare adesso!” incitò allora Uhura
 
-“Signore Scott!” urlò Kirk per convincere il suo capo ingegnere
 
-“No.. non oso!” rispose allora l’ufficiale scozzese
 
-“Kome ti kapisko!” fecce allora il Medico che era a due passi di fare un arresto cardiaco “Io non c’è la farò mai! Zono kondannato a morire kui!”
 
-“NIET!” urlò allora Grosso “MIKHAIL NON LASCIERA MEDIC CUI!”
 
-“G… Grosso?!” esitò allora il tedesco.
 
Lì, all’improvviso il sovietico afferrò il suo vecchio collega, che si mise ad urlare, lo alzo sopra di lui e lo lancio con tutte le sue forze dall’altro lato del ponte.
 
-“AAAAAAAAAAAAAAHHH!!” urlo allora Fritz prima di cadere sull’Ingeniere.
 
-“Perché tocca sempre a me?!” si lamento allora il texano
 
-“ADESSO AARRRIVVOOO!!!” urlò allora nuovamente il bolscevico che si mise a correre per saltare sopra il ponte… Ma c’era un problema, lui era già lento e pesante di per sé, e reggeva ancora la sua arma di 40kg!!
 
-“Lasciate la vostra arma o lanciatela prima!!!” urlo allora McCoy
 
-“NIET!!! NON MI ALLONTANO DI SACHA!!!” rispose nuovamente Grosso mentre proseguiva la sua corsa
 
-“NON FARE L’IDIOTA O CADERAI NEL VUOTO IMBECILE COLLOSSO ALLA CERVELLA DI NOCE!!!” insultò Esploratore
 
-“NIEEET!!” urlò allora Grosso mentre saltò
 
-“Scemo” sussuro per sé Camus
 
Il Grosso rido e inizio a cantonare una piccola canzoncina in russo, ma quando arrivo alla metà della distanza e che vide che stava precipitando nel vuoto, capendo finalmente il suo errore, la sua espressione passò dalla felicità allo spavento.
 
 
-“AAAAAH!!! AIUTATEMI!!!”
 
Mikhail continuo a reggere “Sacha”, con la mano destra, a tento di afferrare con la sinistra la parete, ma non riuscì nel suo tentativo e fu condannato a cadere nel vuoto… al meno fino al momento in cui Spock riuscì ad afferrare la sua mano.
 
-“GRAZIE!!!” urlo allora il colosso.
 
Ma malgrado la sua forza superiore a quella dei umani, Spock ebbe grande difficoltà a mantenere la sua presa, e avrebbe sicuramente mollato se tutti i altri non era venuti ad aiutarlo. Infatti, i due altri forti del gruppo, Batman e Camus, si precipitarono alla loro volta per afferrare la mano del russo, mentre i altri ufficiali e mercenari andarono afferragli alla loro volta per impedirli di essere trascinati nel vuoto, persino Derpy diede il suo contributo volando sotto Mikhail per spingerlo verso l’alto
 
-“UFFA!” disse Derpy “E dire che pensavo che sollevare una casse di muffin era un impresa!”
 
-“Meriteresti che ti lasciassimo cadere!” provocò sarcasticamente e senza pensa McCoy
 
-“Dai compatriotta, metticela tutta!” fecce allora Checov
 
-“Tu russo?” chiedo sorpreso Grosso “Ma russi grandi e tu così piccolo!”
 
-“Grazie” rispose offeso il giovane ufficiale di Starfleet a chi non piaceva essere ricordato che era più piccolo della media.
 
-“Avrestii potuto lanciare anche noi prima di saltare cretino obeso del cazzo inutile!” si mise a insultare il Cecchino
 
Mentre il nostro gruppo riuscì a malapena a mettere il sovietico al riparo, Spia si deciso che era tempo per lui di saltare.
 
-“Bè giunto il mio momento, è adesso o mai! Un.. Deux…”
 
-“Ferma lì francese!” interrompo allora il Cecchino “Salterò io prima di te!”
 
-“Cosa dici puzzolente australiano?!” insultò allora il francese “E’ fuori questione! Se c’è né uno di noi due che deve sopravvivere sono io! Ho una vita degna che mi aspetta fuori e il mondo non a bisogno di esseri come te!”
-“Vorresti farmi credere che il mondo avrebbe invece bisogno di vigliacchi come te?! Adesso lasciami passare brutta baguette marcia che sono più utile alla squadra!”
 
E fu così che i due persero inutilmente tempo a litigarsi, mentre Scott esitava ancora.
 
-“Dio mio, come posso fare?!” fecce allora il quasi-quarantene “Non c’è la posso fare, non c’è la posso fare!”
 
-“EY!” urlo dietro di lui il Demolitore “Compatriotta, viene cui!”
 
Scott si girò un po’ sorprese e vide che il guercio nero era sorridente, con una strana pistola nelle mane e si circondato da piccole palline gialle tutto intorno a lui.
 
-“Che…che cosa sono!?” esitò allora il capo di ingegneria di Starfleet
 
“AHAHA, la nostra salvezza compatriotta!” urlò allora felicemente Demoman che afferrò all’improvviso l’altro “E’ una vecchia tecnica di famiglia: queste sono mine che farò esplodere e che ci farà catapultare dritto dall’altra parte del ponte!”
 
 






-“MA SEI PAZZO?!” urlò allora Scott che voleva liberarsi della presa per fermarlo.
 
-“No!” fecce seriamente Tavish prima di urlare ridendo “SOLO IN MANCO DI ALCOOL AAAHAHAHAHA!!! Adesso reggiti forte!!”
 
E prima che chiunque lo poté fermare, Finnegan aziono l’esplosione e come previsto lui e Scott furono catapultati dritti dall’altro lato del ponte.
 
-“YEEEAAAH!” urlo allora Demolitore “SONO ANCORA IN VITA ALLORA CHE ERA IMPROBABILE, NELLA VOSTRA FACCIA I INGLESI!!!”
 
-“Demoman, tu si che sei un vero uomo!” fecce con orgoglio Soldato
 
Ma i altri non ebbero il tempo di insultarlo e di aiutare Scott a riprendersi dal suo shock emotivo, che succedo quello che tutti i spiriti intuitivi avranno indovinato: l’esplosione causato dal guercio causò nuove e grandissime crepe su tutti i lati del ponte.
Il Cecchino e la Spia smisero di litigare e guardarono sbalorditi ai loro piedi, poi, mentre continuavano a strangolarsi a vicenda, girarono le loro teste per guardare in direzione di Demolitore e, mettendo da parte il loro conflitto personale, pronunciarono simultaneamente
 
-“IMBECILE!!!”
 
E, detto ciò, il ponte crollo sotto di loro e entrambi iniziarono a precipitare nel vuoto, ma ciò non gli impedi di continuare ad insultarsi, accusarsi a vicenda del loro fatale destino e a picchiarsi.
 
-“Oups” fecce Demolitore
 
-“Demoman!” fecce Soldato con una voce militare “Ritiro quello che ho detto, tu sei il più grande coglione dell’intero multiverso!”
 
Ma mentre questi facevano i loro inutili commenti, Batman, senza pensarci due volte e malgrado la paura dei altri che tentarono di fermarlo, salto nel vuoto e si allungo per accelerare la sua caduta.
Quando arrivo all’altezza dei due mercenari rivali, il giustiziere li separo, prima di afferrargli entrambi, aprire le ale della sua armatura per fermare la caduta e tiro fuori della sua cintura una pistola con la quale sparo in lungo cavo d’acciaio. Quest’ultimo, che aveva alla sua estremità una punta, andò piantarsi sul ponte dove erano i altri e, usando la velocità provocata dalla caduta combinata con l’impatto, il giustiziere compi un mezzo circolo che li permise a lui e i due altri di mettersi al sicuro presso i altri.
 
-“E’ stato… Magnifico!” fecce allora Uhura
 
-“Un vero eroi!” commento Zulu
 
-*Per Atena!* pensò Camus *Ioria aveva ragione! Quest’uomo pipistrello potrebbe diventare un potente cavaliere se qualcuno li insegnasse a controllare il suo cosmos!*
 
-“V..Voi ci avete salvato!” fecce balbutendo Cecchino
 
-“Si” accontento di dire Batman
 
-“Ma…ma perché? Noi siamo dei assassini!” fecce incredulo Spia
 
-“Quando posso intervenire, faccio sempre in modo di salvare la vita a tutti, compresa quella dei criminali come voi, e non lascerò mai un uomo morire senza avere provato a salvarlo” rispose Batman con una voce che faceva capire che non voleva essere interrogato.
 
-“ADESSO SIAMO TUTTI SALVI!” urlò allora felice Demoman
 
-“NO GRAZIE A TE!” urlo allora Spia che lo voleva strangolare “Appena siamo usciti da cui, ti giuro che…”
 
-“Smettetela!” urlo allora la voce meccanica di Kalashar, che visibilmente aveva finita di occuparsi dei robot e che trascinava dietro di se un Osirius carbonizzato a chi mancava un braccio che stava ricrescendo “Adesso che voi tutti primitivi siete salvi e che il passaggio è libero, dobbiamo muoversi, quindi sbrigatevi!
 
E fu così che per l’ennesima volta, il nostro gruppo riprese la sua corsa disperata per raggiungere i treni che speravano trovare e che gli avrebbe permesso di uscire da questo inferno di scosse e fiamme che iniziava a invadere l’intero complesso. Ormai dovevano essere veloci, perché era un miracolo che con tutti questi terremoti e esplosioni erano ancora in vita, ma saranno altrettanto fortunati nell’immediato futuro?


 
 
 
 
 
Be, cosa dire, dovevo aggiornare questo capitolo a metà settembre, ma tra la tesi finalmente conclusa, un viaggio di studio all’estero e la preparazione per i nuovi esami e l’Erasmus mi hanno proprio ucciso X-X… ma per chi pensava che avevo abbandonato non temete, sono ossessionato a finire questa storia e solo la morte mi impedirà di concluderla! Adesso che le scuse per l’IMMENSO RITTARDO sono state fatte, sono lieto che, anche se non guarantisco un aggiornamento ogni 3 settimane come prima, la fic riprende ;)
 
Deadpool: Doveva essere un tesi lunga per averti allontanato da EFP cosi a lungo, Bastardo! E’ vergognoso farmi aspettare cosi a lungo l’epico scontro tra Tyresius e Hy’ardolfius!
 
-Be per darti un idea, caro psicopatico di Marvel, non mi sono affatto conesso su EFP per i due ultimi mesi e la mia tesi fa 532 pagine
 
-Deapool: O.O
 
Si lo so ho esagerato… Comunque, cari lettori, il prossimo capitolo sarà più corto ma spero pubblicarlo prima di capodanno, nel frattempo spero che questo aggiornamento sia stato abbastanza epico da farmi perdonare per il rittardo e offrirvi dieci minuti di piacere e di risate, e ciò nonostante i numerosi errori grammaticali che vi invito a segnalarmi ^^.
Prima di lasciarvi vorrei ringraziare Nickoku e Kurama per avermi dato dei consigli e spinto ad andare ^^. E per i lettori che seguivo e che ho smesso di recensire vi rassicuro che provero anche a ricuperare il mio rittardo ;)
 
Arrivederci e a presto X)
 
Deadpool: Lo spero! Non vorrei che diventasse un nuovo Antoine Daniel (per voi che non capite, Antoine Daniel è un dei youtuber preferiti di BelgiaofRome che è passato da un ritmo di un video a settimana a un video ogni sette fottutissimi mesi!!!!!)
   
 
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