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Autore: Soul Mancini    07/12/2016    9 recensioni
Da quando ho imparato a scrivere, a sei anni, non ho mai smesso di buttare giù tutto ciò che mi passava per la mente. La scrittura è sempre stata una mia grande passione.
Questa raccolta è un viaggio attraverso gli scritti della bambina che ero, dai temi scolastici alle poesie dedicate ai parenti; racchiuderò qui tutto ciò che ho creato tra i cinque anni delle elementari e i primi anni delle medie.
Non c'è un genere preciso per questa raccolta, si passa dal comico al sentimentale, si va dal soprannaturale all'autobigrafico e... sarà divertentissimo!!! :D
- Gli scritti saranno riportati esattamente come in origine, non cambierò nemmeno una virgola se non per questioni di privacy e alla fine di ogni capitolo troverete un mio commento.
Buona lettura!!! :3
Genere: Comico, Poesia, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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ReggaeFamily

Il gattino in città



C'era una volta un gattino di nome Batufolocaldo e il suo padrone era Gioele Giancarlo.

Un giorno Gioele Giancarlo uscì per giocare con il suo gatto ma era sparito.

Batufolocaldo, Batufolocaldo!” chiamava il bambino “Dove sei?!”

Il gatto era scappato.

Batufolocaldo era arrivato in città e sembrava divertirsi tanto ma appena vide il camion della spazzatura che era così grande si spaventò e ancora di più quando passò la moto sfrecciando con quel rumore.

Cominciò a piovere sempre di più, sempre di più, fino a quando scoppiò un temporale.

Il gatto era terrorizzato e gia che stava facendo buio.

Gioele Giancarlo cominciava a preoccuparsi seriamente.

Io vado a cercare Batufolocaldo” disse Gioele Giancarlo infilandosi il giubotto.

Ma sei matto?! Con il tempo che fa oggi, non se ne parla” disse la mamma bruscamente “E poi fuori c'è gia buio, no no, tu non esci di qui!”

Ma mamma” ribatté Gioele Giancarlo “Batufolocaldo è in pericolo e se non ha trovato riparo? Io ci tengo tanto a lui e ho paura”

Poi guardò la sua foto con il gattino in braccio e cominciò a piangere.

Poi si sentì la porta bussare, era lo zio con il gatto addormentato (e fradicio) in braccio.

Gioele Giancarlo corse verso il gatto colmo di gioia e dal giorno decise di non separarsene mai più.


♥ ♥ ♥


Ciao ragazzi, finalmente sono riuscita ad aggiornare!

Ahahahahahah, un'altra storia surreale, per non parlare dei nomi dei personaggi!!

Ma non voglio fare uno dei miei soliti monologhi, lascio a voi la parola, e spero che non abbiano cominciato a sanguinarvi gli occhi per gli errori ortografici! XD

Grazie a tutti coloro che mi sostengono, mando un fortissimo abbraccio a tutti!!! :3

Soul ♥



   
 
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