Anime & Manga > Uta no Prince-sama
Segui la storia  |       
Autore: Rinalamisteriosa    08/12/2016    2 recensioni
Raccolta di brevi one-shot a tema natalizio e invernale con protagonisti quasi tutti i personaggi (principali, secondari, minori, rari).
Slice of life e momenti fluff, leggeri e senza alcuna pretesa, solo per il piacere di dilettarmi a scrivere durante le feste! :D
1.Pattini da ghiaccio || Aine Kisaragi & Kei Onpa [Capitolo dedicato a Starishadow]
2.Tazza calda || Haruki Mori, Ringo Tsukimiya, Ryuuya Hyuuga
3.Dormire davanti al caminetto || Kaoru & Syo Kurusu
4.Vischio || Kotomi/Mitsuo [Personaggi spoiler!]
Si staccarono sorridenti, unendo le loro fronti e intrecciando rispettivamente la mano destra sopra lo stesso rametto di vischio, dalle intense foglie verdi e dalle bacche cremisi.
{I primi quattro capitoli partecipano al contest “Christmas Game – Puzzle Time” a cura di Fanwriter.it}
5.I personaggi addobbano l'albero di Natale insieme || Heavens
Work in progress:
Battaglia a palle di neve || Starish;
I personaggi rimangono isolati in una baita in montagna || Quartet Night;
Angeli nella neve || Mai & Masato Hijirikawa
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Guidati dalla musica'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Hang a shining star upon the highest bow ˜ Let’s sing together this Christmas

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*Pattini da ghiaccio*

 

Era davvero raro che il dottore facesse dei regali a suo nipote. Quella volta gli mise fra le braccia un paio di pattini da ghiaccio e lo invitò a uscire dal suo laboratorio.

«Ho sentito dire che hanno inaugurato un palazzetto del ghiaccio qui vicino e che tutti i bambini sono entusiasti di andarci, perché non vai anche tu, Aine-kun?» rispose davanti all’evidente stupore del ragazzino, tornando alle sue carte complicate e ai suoi esperimenti.

«Ah. È perché si avvicina Natale, zio?» domandò lui, senza staccare i suoi occhioni da quelle scarpette con la lama, ricordando in che mese dell’anno effettivamente fossero, cioè dicembre.

«Molto bene, bravo! E inoltre meriti un po’ di svago ogni tanto, non puoi sempre stare rinchiuso in camera a studiare musica, dai retta a me», passò da un tono gentile a uno scherzoso, scompigliandogli affettuosamente i capelli blu cielo.

Aine regalò un dolce sorriso allo zio e poi corse di sopra a cambiarsi, mise due maglie larghe e pesanti sotto un cappotto blu scuro, pantaloni di velluto, un cappellino e un paio di guanti di lana, mentre ai piedi calzò degli stivaletti. Ovviamente portò con sé la paghetta mensile e anche il regalo, celato dentro una piccola sacca sportiva.

 

 

 

Una volta giunto al palazzetto del ghiaccio di cui gli aveva parlato lo zio, dopo aver attraversato una lunga strada con tantissime luminarie natalizie, Aine si sentì un poco fuori luogo, non immaginava fosse così pieno di gente: c’erano non solo bambini e ragazzini esagitati, ma anche genitori apprensivi, che si assicuravano che i loro figli non si facessero troppo male, e giovani coppiette felici.

Lui invece si sentiva tutto solo e spaesato, fermo all’ingresso della pista ghiacciata, senza decidersi a indossare i pattini laminati, ad andare a ritagliarsi uno spazio per pattinare tranquillo.

Con le piccole labbra tremanti, stringeva con forza la sua sacca e stava per fare dietrofront, per tornare sui propri passi e inventarsi qualcosa, un altro modo per svagarsi, quando lo vide lì, in mezzo alla calca di persone.

Un ragazzino alto più o meno come lui, o almeno da lontano gli parve così, dal volto serio e inespressivo, dalla frangetta calata sulla fronte e dalla bocca contratta come se nemmeno lui si stesse divertendo.

Un pesce fuor d’acqua.

Qualcosa dentro di lui, forse un istinto, forse un presentimento o forse semplice empatia, lo spinse ad agire. Allora Aine individuò una panca in cui togliersi gli stivali per calzare le scarpette, si rialzò con sguardo deciso, rischiò di sbilanciarsi parecchie volte mentre procedeva lentamente, a zigzag, incerto e oscillante, ma era tutta questione di abitudine, presto avrebbe imparato, si disse incoraggiante. L’estate precedente, con i pattini a rotelle ci era riuscito in un mese, qui chissà… Barcollante arrivò infine a un metro di distanza dal ragazzino, che gli voltava le spalle, forse per cambiare direzione poiché non si era accorto di lui.

Fu allora che venne la figuraccia, Aine oscillò troppo verso destra e finì per perdere l’equilibrio, per scivolare rapidamente giù, colpendo la superficie ghiacciata con un braccio e con la tempia.

Non era sfuggito a lui e a qualche altro intorno l’acuto lamento che suo malgrado aveva lanciato.

Almeno così aveva attirato la sua attenzione, pensò, infatti il ragazzino slittò elegantemente verso di lui, si fermò senza alcun tremito e gli tese una mano guantata.

«Fai attenzione», lo avvertì fingendosi sgarbato e biasimevole, se lo stava aiutando significava che la sua vera natura doveva essere più accorta e pacata di quanto in realtà trasparisse a una prima occhiata.

Senza interrompere il contatto visivo, Aine accettò la sua mano, la strinse e provò a rimettersi in piedi, pur senza trattenere una smorfia di dolore per le botte prese e una lacrimuccia. Il braccino però non era rotto, riusciva a muoverlo bene, più o meno.

E stava per perdere nuovamente l’equilibrio, ma quella presenza rassicurante che lo sostenne con le sue braccia gli impedì di finire gambe all’aria come uno stupido.

«Che imbarazzo!» sussurrò, intimidito. «M-mi spiace, avrei voluto presentarmi in modo meno goffo, ma le gambe mi hanno tradito. Io sono Kisaragi. Kisaragi Aine. Grazie per l’aiuto!».

Il ragazzino annuì e fece per voltarsi, ma lui sentiva già di non volere che si chiudesse nella sua riservatezza, non era giusto che rappresentasse per Aine un singolo estraneo di quelli che si incrociavano una volta nella vita, che ti aiutavano e che poi non vedevi più. Dovevano diventare amici, loro due, e visto che l’altro era così bravo a pattinare e così capace, poteva insegnargli a stare almeno in equilibrio e a non barcollare come un pinguino ubriaco.

«Ti prego, rimani vicino a me, non andare via!» esclamò con trasporto, strizzando gli occhi lucidi e arpionandosi al suo braccio. Il ragazzino, ignaro di essere stato scelto come suo amico, in fondo rimase colpito da quel capriccio improvviso, ma si limitò ad assecondarlo e lo condusse con calma verso i punti meno affollati. Alla fine Aine scoprì come si chiamava quel ragazzino riservato e solo apparentemente freddo.

Onpa Kei.

Ancora era troppo presto, non poteva saperlo, però non aveva trovato soltanto un amico fedele.

Lui e Kei condividevano la stessa passione per la musica. Kei avrebbe imparato a leggere e a decifrare Aine come uno spartito diventando, un giorno, il compositore perfetto per lui.

 

 

 

«Kisaragi-kun, hai un bernoccolo sulla fronte».

«Veramente? Si nota tanto? Lo zio mi prenderà in giro, uffa!».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

_____

Iniziativa: Questa storia partecipa al contest “Christmas Game – Puzzle Time” a cura di Fanwriter.it!
Numero Parole: 874
Prompt:
26. Pattini da ghiaccio

 

Note: Ultimamente mi sento molto ispirata e direi che è meglio approfittarne cavalcando quest’ondata di creatività davvero insolita da parte mia xD

Torno in questo fandom con una nuova raccolta, questa volta a tema natalizio e invernale, incoraggiata dall’entusiasmo di Starishadow, alla quale dedico il primo capitolo ^^

Spero che ti piaccia e che siano credibili… Io non posso affermare con certezza se a questi due piaccia pattinare oppure no, ma mi sembrava un’idea carina e originale per un loro primo incontro, tu che dici?

Diciamo che in parte devo ringraziare un ricordo legato a mia sorella, che anni fa, nel periodo natalizio, era andata veramente in una struttura simile a un palazzetto con una pista di pattinaggio sul ghiaccio e aveva visto persone scivolare facendosi davvero male. Aine almeno ne è uscito con un bernoccolo e forse un livido sul braccio, ma nulla di grave! xD

 

Il titolo non è farina del mio sacco, in realtà contiene due citazioni provenienti da due canzoni a tema, sapreste indovinare quali? ^_^

 

Grazie per aver letto fin qui *inchino* il prossimo aggiornamento è previsto per domenica, causa impegni che mi terranno lontana dal pc.

 

A presto!

 

Rina

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Uta no Prince-sama / Vai alla pagina dell'autore: Rinalamisteriosa