"Collo di burro"

Sono ancora una bambina, con tutta l'innocenza dei miei cinque anni. Il mondo è così grande, bello e colorato. Ho pochi amici, non capisco perchè: eppure sono così generosa, gioco volentieri con gli altri e presto a tutti i miei giocattoli.

Mamma mi ha portata dal dottore. E' un uomo gentile, anche se non capisco bene tutto ciò che dice. Sono seduta su una piccola sedia nell'angolo della sua stanza, e gioco con alcuni pupazzi mentre lui e i miei genitori parlano, non riesco a capire di cosa stiano discutendo... il dottore sembra quasi triste, e così mamma e papà.

Sento solo alcune parole che non conosco: dieta, ad esempio. Il dottore continua a parlare, io mi concentro sui giocattoli. Meglio non fare domande.

Stiamo tornando a casa. Papà e mamma sono seduti davanti, sento che discutono di qualcosa.

So che parlano di me, continuano a ripetere le strane parole che diceva il dottore. Mi incuriosisco.

"Mamma, cosa vuol dire dieta?"

"Tesoro, è una cosa che si fa quando qualcuno ha il corpo più soffice di quello degli altri. Si mangiano delle cose diverse per diventare più forti e più sani..."

"Mamma, quindi io sono troppo soffice?"

"Tesoro, non preoccuparti. Ne parliamo a casa."

Mi zittisco e comincio a guardarmi intorno, lo sguardo mi cade sulle mie manine: sono soffici, con le dita morbide. Chissà se è quello che intendeva mamma. Ma allora è una cosa brutta? Lo zio Alberto mi chiama sempre "collo di burro" e mi pizzica forte il mento, intende dire che il mio collo è soffice? Che io sono soffice? E' per questo che il dottore parla di questa "dieta"?

Il mio piccolo e giovane cervello si riempie di domande, ma che non farò mai. La mamma e il papà sembrano tristi, magari non gli piacciono i miei dubbi. Decido di tenerli per me.