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Autore: lupogrigiosolitario    10/12/2016    0 recensioni
Storia a caso :)
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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La notte ormai aveva divorato la luce che illuminava la città di Werstort rendendola più pericolosa di quello che non fosse .Già la città in se aveva fama di essere un covo di ladri,puttane e assassini lasciando ben poco spazio  alla sua bellezza.
Quella era una città portuale che era stata costruita sul fiume Wers centinaia di anni or sono;la fonte del fiume si trovava alle pendici del monte Erta,il nome che il suo scopritore Trouy Gallherr gli diede in onore della madre,e continuava il suo lungo cammino per tutta la regione sfociando infine sul mare verde luogo in cui i nativi costruirono le prime palafitte che col passare dei secoli vennero ricordati come i precursori di Werstort.
314 AF (Anno fondazione)
La pioggia cadeva imperterrita sul capo chino del prete che con un gesto si sistemò meglio il cappuccio che lo copriva da quella fastidiosa acqua che cadeva dal cielo;camminava sulla strada principale di Werstort e davanti a lui c'erano solo bancarelle di legno vuote con qualche sacco con delle vettovaglie ancora al loro interno e alcuni cadaveri accasciati sul margine della strada.
Si avvicinò a uno di essi e dal suo lungo mantello nero fuoriuscì una mano che alzò il capo leggermente inclinato e senza vita della vittima e quando i suoi occhi lo poterono vedere i dubbi che lo affliggevano da quando era arrivato in città scomparvero completamente, il suo volto era pieno di pustole la sua pelle era ormai pallida come il latte le labbra violacee e gonfie,prese a scoprire l'avambraccio sinistro che aveva delle chiazze nere e questo era ormai l'indizio finale che gli serviva per confermare la sua tesi.
L'attenzione si rivolse poi agli occhi dell'uomo che erano ancora aperti e opachi,privi di qualsiasi "calore umano",le sue dita toccarono le palpebre rigide e fredde del cadavere e lentamente le fece chiudere del tutto in segno di riposo eterno;il prete alzò il capo al cielo per qualche istante forse per scorgere qualcosa o semplicemente per riflettere a cosa avrebbe dovuto fare ma non c'era niente da riflettere la sua missione era perlopiù di ricognizione non doveva immischiarsi troppo in quella faccenda ma un nodo alla gola gli venne e la curiosita era sempre stata sua nemica e sua grande debolezza.
Perciò sapeva che finchè il buonsenso ancora permeava la sua mente doveva andarsene e al più presto.
Riprese il suo cammino lasciandosi alle spalle il cadavere osservando con poco interesse le vetrate che superava scorgendo solo interni bui e tetri era un tipo curioso si ma questo genere di cose non lo stuzzicavano più di tanto a lui non importava niente del paesaggio e delle architetture tra l'altro grigie e cupe;no lui era un uomo di conoscenza ed era solo la conoscenza che lo attraeva non era ne architettura ne arte solo semplice e bramosa conoscenza.
Ma ad un tratto la coda dell'occhio vide una sagoma piccola e esile che stava davanti alla vetrata e con occhi fissi e impauriti fissava il suo "salvatore" e da quello che le sue labbra tremolante e senza suono cercavano di dire era semplicemente -aiuto-.
Ma una mano rugosa e piena di calli quasi scheletrica fuoriuscì dall'ombra senza rivelarne il volto del proprietario ed essa si poggiò sulla spalla della bambina e in quel momento non erano solo le sue labbra che tremavano;la mano trascinò lentamente la bambina verso l'oscurità venendo inghiottita da essa.
Il prete con occhi sbarrati e con un forte tremolio alla bocca dello stomaco prese a camminare di nuovo stavolta più veloce e più nervoso di prima facendo passi rigidi e svelti e anche se in cuor suo voleva aiutare la bambina non doveva immischiarsi negli affari dei Werstortiani dato che aveva prestato il giuramento e finchè aveva vita doveva rispettarlo...lo doveva alla Dea.
Camminando il prete si era calmato e con molta fatica cercava di reprimere i pensieri di ciò che era successo e le sue emozioni nel tentativo di rimanere unicamente concentrato;
Giunse infine davanti a una locanda aperta ma particolarmente silenziosa era notte fonda e di solito la sera si udivano canti di ubriachi e di puttane che servivano il vino ai primi per renderli talmente inoffensivi
da poterli derubare di tutto l'oro presente nelle loro tasche lasciando unicamente il conto da saldare la mattina seguente al locandiere che sapendo di non poter essere ripagato lì assumeva loro stessi come puttane e i malcapitati all'oscuro che il debito lo avrebbero saldato solo alla dipartita del locandiere si svendevano ai più contorti criminali che in alcune occasioni li costringevano a fare giochi erotici troppo violenti e potevano morire per dissanguamento a causa delle numerose ferite inflitte.
Il prete si ricordò di una storia comune che aveva sentito in una locanda mentre era appena arrivato in città e parlava di un capo di una banda chiamata Veli Rossi,Bnord Mytol,entrò in una locanda e scelse di usufruire di uno di questi malcapitati Bnord che era assai robusto e molto alto,si dice di almeno 2 metri,prese il più gracile e debole di tutti e lo portò con se in una stanza,al termine della prestazione il malcapitato venne ritrovato con un testicolo in meno,l'ano e la testa completamente sfondati.Ormai era in città da giorni e non si era ancora abituato al disgustoso ambiente contorto e malato della città ma una cosa era certa dentro quelle locande non ci avrebbe messo più piede.
   
 
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