Ho deciso di abbandonare lei. Di lasciarmi la mia vita alle spalle e trasferirmi in una nuova città. Si perché non riesco a stare lontano da Jane senza pensare che io la ami e lei non lo sa. Che non sapró mai che i suoi sentimenti per lei sono ricambiati. Sono una codarda. Jane. Solo a pensarla mi accelerra i battiti. So che le faró del male, ma servirà per farmi dimenticare i miei sentimenti verso di lei. Non potrò mai baciare le sue labbra, sfiorare la sua pelle. Io la amo, non sentiró mai sentirmelo dire da lei o sentire il mio nome dalle sue labbra in un momento di passione. Andró a stare a New York. Non so ancora cosa farò ma mi ambienteró. Domani dovrò partire, ció significa che non vedrò più tutti i giorni la donna che amo. Sapete quante volte avró desiderato averla vicino, sentirmi dire non partire oppure vengo con te? Sempre. Ogni secondo. Dal primo attimo che io ho fatto questa scelta. Il primo giorno che l'ho incontrata ho visto una luce in quei suoi occhi marroni, profondi, quella lucentezza che non tutti hanno. Io fino a pochi anni fa non l'avevo, ma me l'ha trasmesso e non smetterò mai di ringraziarla. Ma man mano so che svanirà, non avendola vicino, non sentire il suo profumo, non guardare i suoi occhi, i suoi cappeli ricci. So che appena l'avrò lontana non saró più questa Maura Isles, ma la vecchia sola e barbosa Maura Isles. So che ci sentiremo ogni giorno, ogni ora, minuto, secondo ma prima o poi queste telefonate diminuiranno fino a scomparire e diventare di nuovo perfette sconosciute. Mi sto apprestrando a comprare le ultime cose. Adesso sto andando a casa, è una giornata piovoso, non smettere di piovere, un temporale forte. Arrivo e vedo una figura piegata sulle scale del mio portico. È Jane. M:"Jane" Lei non alza la testa. Mi abbasso e le metto una mano sotto al mento, le alzo la testa e vedo che piange. Mi si spezza il cuore a guardarla. J:"Ti ho fatto qualcosa?" M:"cosa no cosa te lo fa pensare?" J:"Stai fuggendo Maura. Stai fuggendo dalla tua famiglia, dai tuoi amici, da me. So che dici che è un arrivederci, che dici che ci rivedremo. Ma non è vero.  È un addio. Ed io non voglio dirti addio. Sei troppo importante per me. Ti prego non andare." M:"mi dispiace non posso." Dico con le lacrime agli occhi J:"Maura, io... io ti... io ti amo. Ti prego non fuggire, non andare." Dice con la voce strozzata dal pianto. M:"Jane anche io ti amo. Non sai quanto mi ha uccideva dentro averti vicino e non poterti toccare o baciarti o dirti semplicemente Ti amo?" J:"non lo sapevo Maura. Non fuggire da noi. Non fuggire da quello che potremmo creare. Possiamo essere speciali." Mi da un bacio a cui io rispondo subito. Approfondiamo il bacio. Un bacio elettrico. Ci stacchiamo. J:"Ti prego Maur." Piange "se non vuoi rimanere a Boston lo capirò ma verró con te a New York ti seguirei fino in capo al mondo." M:"saresti disposta a lasciare la tua vita, la tua famiglia, il tuo lavoro, la tua casa per me?" J:"la mia casa è ovunque ci sia tu. Non hai capito che ti amo?" Alza la voce per l'ultima frase. M:"Jane." J:"va bene ho capito me ne vado." Incomincia ad allontanarsi sotto la pioggia. Io le corro dietro, la raggiungo, la blocco, la faccio girare verso di me, e la bacio. Lei mette le sue mani sui miei fianchi e io le mie al collo. Stiamo per qualche minuto. Ci stacchiamo solo per riprendere fiato. Adesso siamo fronte contro fronte. Lei mi sorride. M:"Ti amo." J:"Ti amo." Siamo ormai fradice. M:"entriamo o ci ammaleremo Jane." J:"non entro finché non mi dici se resterai o ci trasferiremo a New York." A quelle parole perdo un battito e sorrido. M:"resteremo. Jane io ti amo. Non posso farti rinunciare a tutto. Io ti amo e saró felice ovunque staremo. Basta che siamo io e te." Ci baciamo. Poco dopo entriamo dentro, ci spogliamo andiamo sotto la doccia e li scoppia la passione repressa per tutti questi anni. Jane appoggia la sua fronte alla mia. J:"Sei bellissima Ti amo." M:"Anche tu. Ti amo."