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Autore: Symphonia    11/12/2016    1 recensioni
“Dobbiamo farne tanti!”
“Perché?”
“Se non ne faccio abbastanza, chi ti proteggerà là fuori?!”
“Là… fuori?”
Pensava al mondo degli umani? Da quando? Che sapesse già cosa stava accadendo? Della sua maledizione…?
/.../
Edna, la sua sorellina, il suo angioletto, circondata da tanti altri angeli, sue ombre segnate nella neve. Cercò di imprimersi quell’immagine nella mente: la doveva custodire il più a lungo possibile.
Oneshot dedicata al rapporto tra Edna e Eizen. Spero di non essere andata troppo in OOC.
Questa storia partecipa al contest “Christmas Game – Puzzle Time” a cura di Fanwriter.it!
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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ANGELI NELLA NEVE

    ~ Iniziativa: Questa storia partecipa al contest “Christmas Game – Puzzle Time” a cura di Fanwriter.it! Lo trovate qui!
    ~ Numero Parole: 502
    ~ Prompt/Traccia: Angeli nella neve

    BUONA LETTURA!

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            FRUSH                                       


        FRUSH                     

    FRUSH                                             


    Un fruscio ruvido, freddo. Le braccia si muovevano in alternanza con le gambe: apri, chiudi, apri, chiudi.


                        FRUSH     

        FRUSH

                           
                  FRUSH


    
    Nell’aria si formavano tanti piccoli batuffoli bianchi; il fiato condensato di un ritmo frenetico.

               FRUUUUUSH

        “Puff…”
            
                                                                    FRUUUUUSH

                        “Puuuuuuuff...”

                 FRUUUUUUUUUUUUSH

    

    E continuò, e continuò… fino a fermarsi lentamente per la stanchezza.
    Una leggera risata echeggiava nell’aria.
    “Ti arrendi?”
    La bambina si alzò di scatto sentendo quella voce: così famigliare, così calda profonda. Si girò e lo vide, proprio sopra la sua spalla. Altissimo, stessi capelli biondi, stessi occhi azzurro ghiaccio.
    Eizen.
    “No!”
    Si sdraiò nuovamente nella neve gelida, sotto lo sguardo divertito del fratello. Ricominciò a muoversi, ma durò solo pochi secondi.
    “Sei veramente testarda, Edna…” sospirò il ragazzo.
    La bambina non gli prestava ascolto. Si alzò, controllò la sua opera d’arte, fece due passi più in là e riprese a fare sempre quell’apri, chiudi, apri, chiudi, apri, chiudi…
    “Edna…”
    “Dobbiamo farne tanti!”
    “Perché?”
    “Se non ne faccio abbastanza, chi ti proteggerà là fuori?!” sbraitò, balzando in piedi.
    Eizen s’irrigidì a quella affermazione. Lo sguardo di Edna era fisso su di lui, congelante, penetrante.
    “Là… fuori?”
    Pensava al mondo degli umani? Da quando? Che sapesse già cosa stava accadendo? Della sua maledizione…? Edna era sempre stata una bambina piuttosto sveglia, però lui era stato attento; aveva fatto di tutto per non far trapelare le sue vere ragioni.
    No, non poteva sapere. Forse era solo tristezza: era piccola, sarebbe rimasta senza il suo fratellone. Lui se ne stava andando. Via. Senza di lei. Non per sempre - almeno così sperava -.
    Sospirò e forzò un sorriso.
    “E dove l’hai sentita, questa leggenda?”
    Il viso della bambina si contrasse, le gote arrossirono e i suoi occhi divennero più docili. Abbassò lo sguardo sulla candida neve e iniziò a giocherellarci.
    “Aaah, sei andata di nuovo al villaggio, eh?”
    “Solo perché ci sei andato tu!”
    Eizen scoppiò in una fragorosa risata. Sincera, brillante.
    Edna l’osservò sorpresa, quasi incantata. Accadde per un secondo, prima di arrabbiarsi di nuovo.
    “Uffa! Non prendermi in giro!! Io-”
    Il fratello la osservò dolcemente, come quella nevicata invernale.
    Avvolta nel suo cappotto bianco, innocente, gote arrossate, occhi che brillavano di lacrime congelate, capelli arruffati (quando lei amava essere sempre in ordine)… nel suo essere così permalosa, lo inteneriva.
    Edna, la sua sorellina, il suo angioletto, circondata da tanti altri angeli, sue ombre segnate nella neve.
    Cercò di imprimersi quell’immagine nella mente: la doveva custodire il più a lungo possibile.

    Le posò una mano sulla spalla: “Non ti preoccupare, Edna.” sussurrò, abbracciandola “Vedrai che tornerò, come sempre.”
    “Me lo prometti?”
    “Te lo prometto.”






FRUUUUUUUUUUUUUSH









    Scrollò la neve dall’ombrello. Saltò giù dal muretto.
    Stava fissando i bambini in piazza: rumorosi, energici, allegri. Giocavano con la neve, si lanciavano palle, ridevano e facevano anche quelle figure per terra. Quelle ombre solcate a forza.
    Sembravano angeli…
    No, non erano angeli. E no, non avrebbero vegliato su nessuno. Erano solo un’impronta, un marchio… Qualcosa di umano ed effimero. Così com’era effimera la neve d’inverno.




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    MIKLEO N.A.: Salve a tutti!^^
    Uhm, questa non è la mia oneshot migliore, ma volevo scrivere qualcosa su Eizen ed Edna. Mi danno troppi feels! ç_______ç Spero di non essere andata troppo in OOC...
    Inoltre, sono tanto contenta di vedere un'altra sezione su Tales Of (con Zestiria siamo a tipo a 3 e OMG GENTE ITALIANA CHE CONOSCE I TALES OF! *muore*) ♥ Capitemi, vado in iperventilazione dalla gioia *^*
    Ultimissima cosa, sono stati aggiunti i nomi alla voce "aggiungi personaggi" (che trovate in alto a destra della sezione). Se lasciaste un voto, così li mettono in lista, sarebbe carino!

    Bye, bye^^
   
 
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