Matt scese velocemente dalla
lussuosa
berlina nera su cui viaggiavano le due coppie per aiutare, come da
copione, la
sua bellissima accompagnatrice a scendere. Anche per lui gli ultimi
giorni
erano stati un’altalena continua di emozioni. Era passato
dalla naturale, semplice
attrazione fisica per uno stupendo esemplare di sesso femminile, alla
curiosità
per un qualcosa di sfuggente ed incomprensibile, a quella che stava
diventando
al di là delle emozioni che continuava a negare a
sé stesso di provare, una
necessità di affermazione personale.
Lui non era a caccia di una
relazione
stabile, neppure era uscito totalmente dagli annessi e connessi della
sua
storia con Kate e non aveva sicuramente tempo da perdere dietro una
ragazzetta,
molto intrigante a dire il vero, con la prospettiva imminente di un
tour mondiale
eppure con Victoria non era riuscito a darsi un freno, era come quando
continui
a camminare anche se le tue gambe ti stanno lanciando chiari segnali di
fermarti, perché sei curioso di sapere cosa
c’è ancora dietro l’angolo.
Era nervoso, molto nervoso, Dominic
se
n’era accorto dal fatto che continuava a ridere a sproposito
e dal modo
meticoloso maniacale in cui si era vestito e profumato, cosa abbastanza
atipica
per lui. Francamente non sapeva se attribuire quei comportamenti alla
prospettiva della cena con la sua ex o all’ultimo incontro
con la biondina
problematica. Bella scelta!
Ci avevano scherzato su in modo
grossolano e fatto pure battute volgarotte sul fatto che Matt si era
ritrovato
contro lo scaffale dei vini in modo un filino violento, ma il
batterista sapeva
benissimo che la cosa aveva spiazzato il suo miglior amico mandandolo
in una
sorta di paranoia, cosa di per sé stessa anomala per il
Matthew post Kate. La
filosofia del momento era “morta” una bionda se ne
fa un’altra, perché perdere
tempo inutile?
Un altro campanello di allarme si
era
acceso nella mente del “biondo” dei Muse una
mezz’oretta prima quando erano
passati a prendere le ragazze. Sarah era esattamente
dell’abbagliante bellezza
che ti aspetti dalla donna che è stata su tutte le copertine
del mondo nel suo
vestitino rosa ricamato di strass così scollato da non
lasciare dubbi su come
l’uomo sia riuscito a sconfiggere la forza di
gravità, ma per lui che aveva
avuto la fortuna di toccare con mano, un capolavoro restava un
capolavoro sia
per opera di uno scultore che di un chirurgo estetico. Victoria invece
per
quanto lo riguardava era l’immagine del peccato allo stato
puro!
Non c’era nulla di
volgare o eccessivo
nella biondina fasciata dalla tuta nera dal pantalone ampio con una
scollatura
profondissima e una serie di incroci ti vedo e non ti vedo che
lasciavano
scoperti parte dei fianchi e della schiena, e non era neppure per i
capelli lunghissimi
sfumati di biondo che ricadevano in onde morbide, a voler guardare per
il
sottile Vicky era un pochino troppo magra
e poco curvilinea per i suoi gusti personali. Era
l’aria da ragazzina
con lo sguardo blu enfatizzato dal trucco che metteva in risalto un
misto di
insicurezza e sottile disagio mascherato da un portamento
disinvolto, che avrebbe lasciato
senza salivazione qualsiasi maschio sessualmente attivo! Sua cugina
doveva
averla istruita a puntino, nella sua sobrietà era un mix di
sensualità
inconsapevole assolutamente devastante.
-Wow!!! Vicky stasera è
da stupro! – era
la battuta più infelice che potesse fare e se
l’era lasciata scappare con uno
sguardo che pareva una radiografia, vergognandosene come un cane subito
dopo
anche solo per l’occhiataccia che si era beccato dal suo
migliore amico.
–
Scusa non volevo dire..cioè volevo dire…che
Vicky…Bells non
mi spiego come uno come te attiri come
calamite donne del genere! -Matt non solo non aveva replicato con una
delle sue
tronfie battute da egocentrico maschio Alfa, non aveva proprio fiatato
era
troppo impegnato a trattenere il respiro…non era buon segno!
-Prego signorina! - Il sorriso
spontaneo
e compiaciuto che si era stirato sulle labbra di lei davanti al mezzo
inchino
di Mr. Bellamy la faceva sembrare ancora più bella e
giovane, la vanità
femminile solleticata dalla galanteria del cantante. Che gli piacesse
fare il
gentiluomo davanti
a tutti ormai più che
assoldato, farci l’abitudine era un’altra cosa
soprattutto perché nonostante
sia lui che Dom avessero detto senza sforzo alcuno più
cazzate in mezz’ora di
quante un comune mortale riesca a dirne in una vita intera, il moro non
le
aveva tolto gli occhi di dosso un secondo. Era come se stesse cercando
di
sondare come si sentiva e lei invece, aveva sulla coscienza il fardello
del
loro ultimo “drammatico” incontro! O magari era
solo una sua impressione…
Pochi passi, il tempo di guardarsi
intorno e allacciarsi al suo braccio ed un’esplosione di
flash li aveva
accecati a sorpresa! Il cuore le era saltato in gola, mentre il senso
di
vertigine la assaliva disorientandola
-Matt…- la mano si era
stretta
istintivamente sul braccio del moro mentre la ragazza si irrigidiva
Bell’idea proprio, cenare
nel posto più
modaiolo di Cannes! Come poteva essere stato così ingenuo
nel pensare che
lontano da Los Angeles non sarebbe successo?
Quando Kate glielo aveva proposto aveva fiutato puzza di
trabocchetto
lontano un miglio, lui era un fottuto maniaco del controllo che su Kate
probabilmente non aveva mai avuto, e la novità era che non
ce l’aveva nemmeno
sulle reazioni di Victoria. Non si profilava certo una serata facile,
ma non
aveva trovato un motivo valido per rifiutare, in più
l’aveva vista come
un’opportunità per coinvolgere Vicky nella sua
vita, ora poteva solo incrociare
le dita perchè quella ragazza andava protetta a tutti i
costi, non buttata
nella fossa dei leoni. Il nervosismo aveva ceduto il posto
all’irritazione pura
mentre cercava di tranquillizzarla
-E’ tutto ok ignorali,
traquilla… ci
sono io! – La fama gli aveva insegnato a gestire certe
situazioni, il che non
voleva affatto dire che gradisse le invasioni altrui nella sua vita
privata, i
flash quando non era sul palco continuavano a
metterlo a disagio. Cercò con lo sguardo il
suo compagno di band che gli fece un piccolo gesto affermativo con il
capo,
confermando che era pronto per quella pseudo passerella improvvisata fino all’entrata
del locale.
-Vic andiamo, coraggio respira,
sorridi
e stai calma! – le aveva sussurrato di nuovo con un sorriso
nervoso, mentre le
dita sottili di lei gli si piantavano nell’avambraccio
Dominic in realtà era
infastidito quanto
e più di lui, stava semplicemente facendo buon viso a
cattivo gioco
consolandosi con l’idea che farsi vedere in giro con una
supermodella ogni
tanto poteva solo dare lustro alla sua immagine e tacitare per un
po’ le voci sulla
sua presunta omosessualità.
-Lo sapevi? – chiese Vic
con un chiaro
sguardo di accusa verso il moro, mentre tirava un sospiro di sollievo
entrando
nel locale. In realtà era ancora aggrappata al suo braccio
come alla sua unica
possibilità di vita. “Tranquilla”??? Forse per Mr Rockstar era
tutto normale, ma
lei gli ultimi cinquanta metri li aveva fatti camminando sulla
gelatina, si
sentiva totalmente fuori posto. Dei degli inferi, ma perché
aveva accettato
l’invito? Veramente
non aveva avuto
alternative, Sarah non le aveva dato tregua, men che meno Bellamy
-No! No stai scherzando? Credi che
io mi
diverta?– si difese lui che si sentiva sufficientemente in
colpa per
quell’esordio un po’ infelice.
-Bells io non ci voglio finire sui
giornali di gossip con te! – Chiarissimo!
Victoria ci era già
passata da
situazioni del genere con Rob e la preoccupazione che l’aveva
assalita
immediatamente era
il fatto che ora
quelle foto avrebbero fatto il giro di tutti i siti di gossip del
pianeta con
il suo nome associato a quello di Matt e di Robert. Per quegli
sciacalli dei
giornalisti sarebbe stato un attimo rovistare nel suo passato e lei non
voleva
mai più avere nulla a che fare con Rob, ne tantomeno vedere
il loro nomi nella
stessa frase
Matt aveva fatto in tempo solo ad
inarcare un sopracciglio
-Non è detto che li
abbia chiamati Kate,
questa gente bivacca davanti a locali come questo..-
ipotizzò Dom non troppo
convinto con l’espressione del fastidio ancora dipinta sul
viso. L’unica a suo
agio in quella situazione era proprio Sarah che non si era risparmiata
pose da
diva, saluti e sorrisi al fianco del batterista, era il suo lavoro, la
pubblicità poteva solo farle guadagnare punti!
-Signori prego, Miss Hudson vi sta
aspettando..- un cameriere impeccabile li stava già
scortando verso il bar in
giardino dove ad attenderli c’era una Kate dorata e
strepitosamente radiosa
-Sarah Keller!!! OMMIODIO..sono
davvero
emozionata! – Tono di voce un po’ troppo alto
l’attrice si mise una mano sul
petto in modo teatrale – Non vedevo l’ora di
conoscerti di persona e sono così
contenta che tu abbia accettato questo incontro!! – Sarah gongolava nella
vanità mentre Vicky cercava di
mantenere la sua espressione più neutrale possibile. Lei era
troppo “inglese”
per quelle “commedie americane” . Il batterista
doveva aver notato il suo
disappunto perché semplicemente le aveva strizzato un occhio
strappandole un
sorrisetto divertito. Che tipo Dom!
-Il piacere è tutto mio!
– l’altra
bionda le tese la mano più diva che mai
-Vicky tesoro!!! Sei davvero
bellissima
stasera! – Kate la stava abbracciando come se si conoscessero
da una vita, si
erano viste una volta sola,lei sorrise imbarazzata era davvero
destabilizzante
Sophie e il suo accompagnatore
avevano
salutato in modo molto meno vistoso con il giro delle presentazioni per
chi
ancora non si conosceva
-Eccomi…scusate…
era il primario del
reparto dove comincio l’internato di neurochirurgia la tra
una ventina di
giorni, non potevo non rispondere- Biondo, impeccabile, elegante e
sorridente Jacques
aveva ripreso il suo posto accanto all’attrice mentre quattro
paia di occhi si
focalizzavano su di lui con quattro espressioni stupite per motivi
diversi.
-Jack!?? – Le due cugine
avevano dato
voce al loro stupore quasi all’unisono, scambiandosi uno
sguardo un po’
smarrito, giusto per sapere se una delle due sapeva della presenza del
loro
comune amico
-Oh si!!! Quando ho saputo che mi
ero
sbagliata sul fatto che voi due foste fidanzati non ho resistito!!!
Questo
ragazzo è troppo cool! – chiarì Kate
arricciando il naso in una delle sue epiche
smorfiette diretta
proprio a Vicky
come per farle sapere cosa si stava
perdendo, si stava quasi strusciando addosso al giovane medico che
arrossì violentemente
per l’imbarazzo.
-Jack sei un uomo fortunato!
– Ironizzò
il batterista malizioso, improvvisamente Jacques aveva preso punti,
l’ex biondo
non lo faceva così “privo di pudore” da
accettare di presentarsi lì con l’ex
bionda di Matt davanti a lui!
Il giovane medico per un attimo si
sentì
braccato, forse accettare l’invito di Kate era stato un
azzardo troppo grosso,
mai sottovalutare una donna come quella! Cercò di evitare lo
sguardo severo
delle due ragazze, Bellamy era meglio non citarlo!
-Ho chiesto a Jack di darmi una
mano ad
organizzare un party di beneficienza a Londra il mese
prossimo…pensavo di fare
una cosa molto chic, Victoria magari potresti suonare per noi?Ho saputo
che sei
un vero talento! – La biondina sgranò gli occhi
davanti all’entusiasmo di Kate totalmente
impreparata ad una simile eventualità
-Ne possiamo parlare…-
sorrise
educatamente, meglio essere cauti. Intanto faticava a trattenere il
disappunto,
lei si era fatta un sacco di problemi e Jack
invece…pazzesco, non riusciva a
crederci! La sera prima flirtava in modo scandaloso con Dominic e
ora
eccolo lì al fianco di Kate Hudson!
Dom a dire il vero sembrava
più
divertito che infastidito dalla situazione.
Quello che invece aveva stampata
sul
viso l’espressione più indecifrabile di tutto il
gruppo era l’ex fidanzato
della bionda
Che fosse priva del senso del
pudore lo
sapeva benissimo ed era una cosa che in camera da letto gli era sempre
andata
più che bene, invece non riusciva ad andare oltre a quelle
scenette che in
passato gli avevano fatto perdere di dignità davanti a
tutti. Non avrebbe
proprio dovuto prendersela perché tra loro era tutto finito,
risolto o che ne
so, e loro predicavano in giro di essere una coppia moderna, ma
era
con Vicky e francamente temeva si sarebbe scaduti nel ridicolo.
-Oh ecco l’aperitivo! -
Non c’era stato il tempo
di dire altro, un
cameriere allineò sul bancone una fila di flute aprendo una
bottiglia di
costosissimo champagne ghiacciato, Jacques si prestò
gentilmente a passare i
bicchieri a tutti tra i sorrisi generali e l’attrice aveva
rivolto un’occhiata
circolare al suo pubblico alzando il calice euforica
-Ai nuovi affari, alle nuove
amicizie e…
ai nuovi amori! – le ultime parole le aveva pronunciate
guardando direttamente
negli occhi del suo ex fidanzato con aria provocante, ma Matt aveva
solo alzato
il bicchiere nella sua direzione ironico, cercando invece il contatto
con il
bicchiere e lo sguardo della biondina
al
suo fianco, in cui non c’erano esattamente i cuoricini
luccicanti che sperava
di trovare, ma una buona dose di disagio. Portarla lì era
stato uno sbaglio
bello e buono!
- I miei complimenti Jack! - Dom lo sussurrò
provocante direttamente nell’orecchio
del suo nuovo amico, una mano appoggiata al centro della schiena mentre
si
accomodavano al tavolo, Il biondino era arrossito di nuovo se avesse
potuto
scegliere tra Kate e Dom avrebbe scelto il secondo senza esitazione, e
francamente
sembrava davvero una provocazione stupida visto che lui era
lì con Sarah.
Proprio Sarah si stava domandando cosa diavolo significava
l’occhiolino che il
suo batterista aveva fatto spudoratamente a Jack, e lo sguardo che era
tutto un
programma che si erano scambiati i due ragazzi “No..era
impossibile!” Lei
sapeva di per certo che Dominic non era sicuramente gay ,
anzi… Scrollò quel pensiero
con un’alzata di spalle.
La cena era stata un susseguirsi di
chiacchiere inutili, almeno fino a quando Kate e Sophie non si erano
messe a
discutere i termini dell’accordo con la “Modella
dell’anno” che sembrava essere
in perfetta sintonia con le sue nuove amiche. Probabilmente era in
perfetta
sintonia con la cifra stampata sulla bozza del contratto che la sua
agenzia le
aveva fatto avere poco prima di uscire di casa.
La Lopez praticamente non aveva
tolto
gli occhi da dosso a Victoria per tutta sera, al punto da renderle
difficile
mangiare normalmente. Al suo fianco Matt non le era stato di alcun
aiuto, stranamente
un po’ “ingessato” , praticamente non si
erano quasi scambiati parola bastavano
e avanzavano le sensazioni, gli
sguardi si erano
incrociati brevemente
con sorrisi sfuggenti e ad ogni contatto casuale delle mani sul tavolo
era
stato come prendere la scossa. Se per Vic era difficile da gestire per
lui era
a dir poco destabilizzante, era come se si stesso ignorando
deliberatamente pur
essendo anche troppo consapevoli l’uno dell’altra.
Il massimo che il moro aveva
azzardato era allungare il braccio sullo schienale della sedia di Vicky
e
giocherellare in modo che doveva sembrare casuale con i suoi capelli.
Il cuore
di lei faticava a stare a freno, sembrava un gesto protettivo, ma
poteva essere
un modo per “esibirsi” davanti alla sua ex, anche
se lo percepiva in leggero
imbarazzo. Non l’aveva mai visto così
“tranquillo“ sembrava quasi in
difficoltà
e la giovane musicista avrebbe voluto rassicurarlo
sul fatto che se era per Kate non ne valeva proprio
la pena. Jacques
invece la irritava!
Faceva lo splendido tutto sorrisi e galanteria con Kate, chi si credeva
di
essere? Vicky non
vedeva l’ora di fargli
un bel discorsetto a quattr’occhi per capire cosa gli passava
per la testa…e le
foto Dei Degli Inferi! Non voleva finire inutilmente
nel mirino del gossip tra lei e Matt non c’era NULLA , eppure
già vedeva i
titoli “Bellamy avvistato a Cannes in compagnia della ex di
Ronson e di Sarah
Keller, la nota modella che accompagnava Dominic Howard batterista
della band…”
Magari
c’era anche un bel video! Rob
avrebbe pensato che aveva una storia con
Matthew e…
-Vic? Tesoro dove sei? –
Il leader dei
Muse, occhi azzurri puntati su di lei le aveva appena toccato il polso,
l’intero tavolo la stava guardando , Sophie l’aveva
chiamata e lei era così
assorta dai suoi pensieri da non essersene accorta.
-Oh..Si…scusate
…-Sorrise alla stilista
arrossendo lievemente, finiva sempre per fare la figura di quella
strana…
-Più ti guardo
dicevo…e più penso che in
foto faresti davvero colpo! Cosa devo fare per convincerti a fare
qualche
scatto con Sarah? Ci terrei tantissimo! –ancora quella storia
-Se riesci a convincerla mi spoglio
davanti a tutti in Time Square! – La modella aveva alzato gli
occhi al cielo
teatrale rispondendo al suo posto
- Non potrei mai permettere che mia
cugina facesse una cosa del genere – rilanciò lei
buttandola sul ridere -No…no…
sarei goffissima, lasciamo fare il
suo lavoro a Sarah! – aveva ancora tutti gli occhi addosso
-Tesoro non preoccuparti persino
Matt ha
imparato ad essere meno goffo quando lo fotografano! – La
battuta di Kate era
al vetriolo, lui avrebbe potuto replicare in modo altrettanto
tagliente, ma
semplicemente si lasciò andare ad una risatina acuta
sfregandosi il mento, il
suo batterista invece aveva quasi vomitato il pesce che aveva in bocca
…con un
commento semiserio
-Nice one Kate! Matt è
un’icona di
stile! – Gli occhi del moro erano una fessura
-Disse l’uomo che ha una borsa di cosmetici
più grande di una
valigia! –
Cos’era il senso di
sottile fastidio che
provava Victoria in fondo allo stomaco? Fino ad allora ogni occasione
era stata
buona per infierire sull’ego di Mr. Sonfigosoloio,
improvvisamente invece le
dava fastidio il modo in cui lo stava trattando la sua superfantastica
ex
-Lasciali perdere Victoria, sono
due
idioti! Parla con me, sono sicura che più di un brand dei più prestigiosi
cosmetici farebbe carte false
per averti come testimonial se avesse una tua foto sulla scrivania!
– Dei del
Cielo la Lopez non poteva essere seria, la stavano ancora guardando
tutti, Matt
tratteneva leggermente il fiato seguendo il match
Vicky rise nervosa scrollando il
capo,
mentre sua cugina incrociava le braccia sbuffando
-Fiato sprecato! – erano
tutti contro di
lei
-Tesoro, hai un faccino davvero
incantevole dovresti sfruttare questa possibilità
finchè sei così giovane! –
L’attrice la guardava con l’aria di
un’amica comprensiva prodiga di consigli
-No io…- lei scosse il
capo confusa, possibile
che sembrasse così strano che non fosse interessata ad
esporsi a quel modo? Non
amava affatto quel mondo ne la vita che faceva sua cugina
-Quanti anni hai 19, 20? Spero tu
sia
almeno maggiorenne…- Vic quasi saltò sulla sedia,
il suo brillante accompagnatore
quasi ci rotolò sotto
Cosa stava cercando di fare Kate?
Lo
aveva detto guardando in modo ironico il suo ex fidanzato che
scrollò il capo,
l’espressione diceva “stronza”, il
sorrisino stirato sulle labbra rosse e inesistenti
invece era adorabile.
-Kate …per favore! - La
mano di Matt era
scivolata in modo protettivo sulla coscia di lei, mentre si faceva
avanti, quel
discorso stava prendendo una brutta piega
La biondina si irrigidì
mordendosi il
labbro inferiore mentre si tirava più dritta sulla sedia,
scostando la mano del
moro. Che idiota
arrogante pure lui!
-Ho Venticinque anni –
scandì bene - e
non sono una modella, ma una musicista! – Decisa, fiera di
sé stessa e
sorridente toccava a lei chiarire le cose, era perfettamente in grado
di tenere
testa a Kate, anche senza l’aiuto del Re del Rock and Roll,
perché diavolo si
era fatta convincere a partecipare a quella serata? Ma poi da che
pulpito
veniva la predica da quello di una che aveva invitato a cena un ragazzo
di
dieci anni più giovane davanti
al padre
di suo figlio! Incredibile!!!
-E
non amo stare sotto i riflettori! – aggiunse con aria di
sfida, non aveva mai
amato mettersi in mostra men che meno dopo quello che era successo,
stare
dietro ad un pianoforte se pure su un palco le permetteva in qualche
modo di
nascondersi. Era sicurissima che in quello Matt la capiva.
Dom le sorrise solidale con aria di
approvazione, ormai tifava per Vicky spudoratamente, ogni minuto che
passava
cresceva la sua ammirazione per la biondina, forse l’aveva
sottovalutata
-Sei il primo musicista che conosco
che non
ama stare al centro dell’attenzione! –
considerò l’altra alzando le spalle perplessa.
Matt stava ancora valutando come e quando intervenire conscio che
avrebbe avuto
la peggio qualsiasi cosa avesse detto
-Sono due cose completamente
diverse! Io
non sono una popstar! –
-Allora sono sicura che Matt ti
darà una
grossa mano, ti assicuro che a dispetto di quello che sembra sa essere
molto
generoso! –
Un attimo di gelo era sceso sulla
stanza
mentre Victoria valutava attentamente la risposta, ma per chi
l’aveva presa
Kate, per una che si prostituiva al fine ottenere facili successi? Non
avrebbe
dovuto, ma nonostante tutto si sentiva in dovere di difendere
quell’idiota di
Bellamy
-Ne sono più che certa!
Conosco Matt
solo da pochi giorni, ma se c’è una cosa che ho
imparato è che è una bella
persona…- l’aveva detto in modo così
sicuro e senza cercare minimamente lo sguardo
di lui che al moro era affondato un
pezzo di cuore. Si era sentito contemporaneamente lusingato, ma anche
in
soggezione, lui non era il maledetto supereroe della situazione,
lì dentro lo
sapevano tutti
L’attrice americana
sorrise condiscente
come si fa con i bambini considerando le parole della biondina, forse
non era
il caso di disilluderla, avrebbe fatto le sue scoperte da sola
-Victoria Il cantante della mia
band
deve averti pagato bene per dire una cosa del genere! – Dom
bevve un sorso di
vino, come al solito cercava di tenere i cuori leggeri
-Victoria non ha bisogno del mio
aiuto vi
assicuro che è fantastica! Può arrivare dove
vuole da sola! – il cantante
invece aveva preso la mano di lei e se l’era portata
cerimoniosamente alle
labbra davanti a tutti cercando il contatto esclusivo con gli occhi
blu. Che
pensassero un po’ quello che volevano francamente a quel
punto non poteva
importargliene di meno! Era ora di finirla! Il suo batterista
aggrottò la
fronte disorientato. Quando l’aveva sentita suonare? Gli
mancava un pezzo!
Vic invece era arrossita
violentemente,
la mano bruciava, lui non l’aveva più lasciata
libera, prima Kate ora Matt, la
pressione era alle stelle, aveva avuto la sensazione che le si aprisse
una voragine
sotto la sedia, ancora una volta voleva solo alzarsi e correre via di
lì
-Victoria è
straordinaria, ha suonato per
tutte le orchestre più importanti d’Europa, ma non
ci vivi di musica classica a
meno che tu non sia molto fortunato, pochissimi hanno la fortuna di
avere degli
ingaggi a tempo indeterminato – Jacques attirò
l’attenzione a sorpresa
prendendo la parte della
sua amica serissimo
ed appassionato, non poteva più starsene lì a
guardare e basta
–
Sono sicuro che se solo volesse potrebbe anche tornare ad insegnare
all’accademia della Royal Albert Hall! – il
biondino aveva guardato dritto in
faccia Vicky con aria di sfida, prima di alzarsi e chiedere scusa per
uscire a
fumare . Era una carognata bella e buona, quello era uno degli
argomenti tabù e
sapeva benissimo che era una delle cose di cui sicuramente non aveva
parlato a
Matthew, ma continuava a pensare che Victoria andava costretta ad
uscire dal
letargo
Lei prese più fiato
possibile, i famosi
occhi azzurri le
stavano bucando il viso, non
ne voleva parlare quella era la sua vita che non esisteva
più…
-Tu insegnavi
all’Accademia della Royal
Albert Hall??? – Matt si sfregò il viso incredulo,
l’istinto non l’aveva
affatto tradito a proposito del talento musicale di lei, ma la Royal
Albert
Hall non se l’aspettava! Che altro non sapeva di Victoria?
-Si! – ammise lei con un
sussurro, non
voleva che Matt lo sapesse, ora aveva un motivo in più per
darle il tormento –
E’ stato una vita fa… prima…prima
dell’incidente!
– l’aveva detto come se fosse
un fatto personale tra di loro, gli occhi di lui avevano cercato
cicatrice
sbiadita sulla spalla della biondina, l’aveva notata solo un
paio di giorni
prima in piscina, ne aveva un’altra su un fianco a
testimonianza di quello che
le era successo. Lei non aveva retto a quello sguardo che le stava
frugando di
nuovo dentro l’anima, non poteva farlo, nessuno la poteva
obbligare neppure
Matthew Fucking Bellamy!
-Scusatemi…- si era
alzata, le mancava
l’aria, stava di nuovo perdendo il controllo, il tovagliolo
era caduto a terra
aveva bisogno di respirare.
-Vic stai bene? – lei non
aveva risposto
era praticamente corsa fuori, solo
lo
sguardo di ammonizione di Dominic aveva tenuto inchiodato Matt alla
sedia
vietandogli di inseguirla
-Cosa le è successo? Ha
parlato di un
incidente… – aveva chiesto Kate sbalordita
-Non lo so esattamente! Ma ti
chiedo
solo il favore di non insistere! – doveva proteggerla! La
frustrazione la
faceva ancora da padrona, era tutto sempre più
complicato…un bicchiere di vino
era l’unica cosa che lo poteva aiutare in quel momento
Victoria chiuse gli occhi ingoiando
quanta più aria salmastra possibile, non sarebbe riuscita a
stare lì un secondo
di più, Kate la vedeva come una escort di lusso,
probabilmente le avrebbero
fatto un terzo grado sull’incidente e lei non era
dell’umore di inventare una
serie di bugie assurde per evadere l’argomento, la cosa
più sensata era
chiamare un taxi e sparire il prima possibile magari stavolta Matt
avrebbe
smesso di cercarla!
-Vic..- Jacques fumava appoggiato
al
muro vicino all’ingresso – Stai bene? –
La biondina sembrava visibilmente
sconvolta
-Cosa pensavi di fare?
Già che c’eri
perché non hai raccontato a tutti quello che mi è
successo!??- non era riuscita
a trattenersi lo aveva fatto per tutta le cena
-Ascolta..-
-No ascoltami tu! Perché
diavolo non mi
hai detto di Kate? –
-Non avresti approvato!-
-Avrei dovuto? Cosa diavolo ti
salta in
mente? L’altra sera guardavi Dominic come se te lo dovessi
sbranare e ora fai
l’idiota con Kate? – era furibonda, per Jack, per
Kate, per Matt e per tutta
quella situazione assurda
-Ma ti senti quando parli?
– Sei qui con
Matthew Fucking Bellamy, o come diavolo lo chiami tu e fai le paranoie
a me? Tu
al mio posto avresti rifiutato? – lei non aveva detto nulla a
parte il cercare
di sostenere lo sguardo dell’amico, respirare era
un’azione che la impegnava
totalmente
–
Se vuoi sapere se farò
sesso con lei se
me ne capiterà l’occasione la risposta
è sì perché è fottutamente
stupenda!
Forse ha ragione lei, dovresti imparare anche tu a prendere le
occasioni al
volo quando ti capitano e ricominciare a vivere la tua vita!
– Jacques aveva
spento la sigaretta ed era tornato dentro a grandi passi lasciandola
sola nella
confusione totale
-Vic…- nemmeno il tempo
di rimettere in
fila i pensieri ed eccoli gli occhi azzurri che la inseguivano ovunque,
non un
attimo di tregua, non aveva avuto un secondo della calma di cui aveva
bisogno
-Stai bene? – chiese lui
avvicinandosi
prudente, alla fine non era riuscito a resistere seduto a tavola ad
aspettare
sapeva benissimo che lei era vittima di un uragano interiore, ma non
aveva
campo libero e non aveva idea di cosa fare per aiutarla.
L’istinto gli diceva
di non far domande, lo leggeva negli occhi di lei, aveva lo stesso
sguardo
della sera in cui gli aveva parlato di Robert
-Si..scusami..io…- era
solo un sussurro
e no, non andava affatto bene non era così stupido da non
capirlo. Più la
guardava, più la trovava bellissima, più voleva
sapere di lei, trovare il modo
di tirarla fuori dalla gabbia che si era costruita, più si
sentiva impotente.
-Ti va di tornare a tavola?
C’è il
dessert…- chiese con un sorriso di una dolcezza disarmante
senza fare domande,
era il lato di Matt a cui Vic non riusciva a resistere,
l’interesse irrazionale
che sembrava provare per lei … si era negata qualsiasi tipo
di rapporto umano
per troppo tempo!
Annuì rassegnata, il
contatto con gli
occhi di lui era qualcosa che la calamitava in modo totalitario. Il
cantante le
tese la mano, lei la afferrò e dopo un attimo di esitazione
le dita si fusero
in un incrocio di emozioni e insicurezze che nessuno dei due avrebbe
saputo
spiegare. Stavano cercando entrambi di fare del loro meglio!
-Ti prego quando torni a Londra
chiamami, vienimi a trovare, facciamo qualche foto solo per divertirci
…- La
serata volgeva al termine e la mini stilista stava ancor cercando di
convincere
Victoria
-Grazie per la cena
allora… – Matt aveva
appena scoperto che la sua ex aveva offerto la cena a tutti come ultima
piccola
dimostrazione di superiorità della serata, non era
importante cos’era una cena
in confronto a case da 15 milioni di dollari, jet noleggiati per andare
in
vacanza, o feste da favola? A
lui rodeva
un pochino lo stesso.
-Oh di nulla tesoro! Era
sottointeso che
eravate tutti miei ospiti, ci mancherebbe! – Kate
l’ aveva baciato su entrambe
le guance in un contatto che ancora riusciva a gestire male
-E grazie ancora di essere venuto
da
Bing ieri- era un sorriso sincero e se c’era una cosa di cui
era certo era che
entrambi avrebbero fatto di tutto per cercare di essere dei buoni
genitori
-Vicky se vuoi ti accompagno
io…- Sarah
non avrebbe mai lasciato sua cugina nella
mani di Matt se lei non se la sentiva
-No figurati! Goditi il resto della
serata! Ci vediamo domani! – Victoria invece non avrebbe mai
fatto perdere del
tempo prezioso con Dominic alla biondissima modella, non aveva senso
limitare
la vita degli altri solo perché la sua era limitata
-Vai, tranquilla! – le
disse con un
abbraccio cercando di essere convincente
-La accompagno io non
c’è problema! – un
Matt un po’ tronfio si beccò lo sguardo diffidente
di entrambe le ragazze
-Ciao Vicky buonanotte! –
l’abbraccio
tutt’altro che formale del batterista invece, le aveva
trasmesso dolcezza,
simpatia ed il messaggio chiarissimo che poteva fidarsi ciecamente del
cantante
della sua band, ma lei era arrabbiata ed eccessivamente stressata dalla
serata,
era riuscita a ricambiare solo con un sorriso un po’ freddo
prima di avviarsi a
grandi passi verso l’auto che li aspettava, i tacchi che
rimbombavano
sull’asfalto.
Si era tirata dietro la portiera
senza
aspettare che l’autista ne tantomeno Bellamy la aiutassero
formalmente, era
stanca, frustrata, piena di pensieri e non aveva intenzione di
trattenersi
oltre
-Se volevi una ragazza molto
più giovane
di te per far
vedere alla tua ex quanto
sei figo allora potevi cercarti una escort di lusso magari minorenne! Sono sicura che mia cugina
avrebbe saputo
dove indirizzarti! – era esplosa senza alcun tipo di filtro e
senza nemmeno
aspettare che il moro prendesse posto sul sedile posteriore al suo
fianco.
Erano
quasi due fottuti giorni che aspettava di rivederla, tutta sera che
smaniava
per il momento in cui si sarebbe trovato solo con lei, aveva almeno un
centinaio di interrogativi a cui avrebbe voluto delle risposte e
invece…era
chiaro che non avrebbe avuto nulla di nulla! Quasi gli veniva da
ridere!
L’ultima cosa che si
immaginava era di
finire di nuovo a discutere con una donna! Si passò una mano
tra i capelli
cercando di mantenere la calma davanti al visetto infantile,
imbronciato e
bellissimo di lei. Forse aveva ragione Dom a cercarsi ragazze
“facili” nessun
impegno, nessun problema…
-Ti chiedo scusa per il
comportamento di
Kate, per i fotografi e per tutto il resto…- il tono era
vagamente esasperato e
in realtà Kate episodio un po’ imbarazzante a
parte era stata adorabile tutta
la sera, aveva persino invitato la biondina a Los Angeles
-Se pensi di usarmi per le tue
misere
scaramucce familiari, ti sbagli di grosso! - Non lo pensava davvero, ma
doveva
scaricare tutta la tensione accumulata nella serata su qualcuno, e non
aveva
nessuna voglia di rispondere all’interrogatorio
che si profilava
all’orizzonte
-Ti ho chiesto scusa, prova a
capire che
dopo quattro anni ed un figlio insieme ci sono cose che non si riesce a
lasciarsi alle spalle facilmente! – Aveva dannatamente
ragione, quella
irragionevole in quel momento era lei, ma non gliene fregava nulla
-Io non ti capisco Matt sul serio,
credo
di essere stata chiarissima quando ti ho detto di lasciarmi perdere! Tu
tra
meno di dieci giorni riparti eppure sei qui a sprecare il tuo tempo con
una che
non ha proprio un bel nulla da darti! Ma perché non te ne
vai divertirti e mi
lasci perdere??! – Aveva il cuore a mille ed era
arrabbiatissima con lui perché
era fottutamente carino in tutto quello che diceva e che faceva e
più ancora
con se stessa perché ci stava perdendo la testa, doveva
stargli alla larga
finchè era in tempo!
Lui aveva smesso per un attimo di
respirare, non se lo aspettava e in quel preciso istante aveva avuto la
chiara
percezione che non era il solo ad avere dei problemi etico
esistenziali! Aveva
ragione lei non aveva senso, doveva lasciar perdere, lasciarla davanti
a casa,
ringraziare ed andare in un club ad ubriacarsi cercando di portasi a
casa il
primo fondoschiena attraente che gli capitava sottomano, invece le
parole gli
erano uscite prima che la bocca chiedesse il permesso al cervello
-Non credo di averti mai detto che
sarei
sparito quando riparte il tour, un aereo più o uno meno non
mi ha mai cambiato
la vita! – Gli occhi erano troppo azzurri e questa volta era
Vicky che aveva
smesso di respirare, Matt la doveva smettere di parlarle a guardarla a
quel
modo e di dire cose irragionevoli!
-Ma perchè Bellamy??? Tu
hai il potere
di rendere tutto più complicato!
– non
ce l’aveva con lui era furibonda con sé stessa,
con i suoi limiti, le sue paure
Lui ci aveva pensato un attimo
guardandola,
anche solo metà della risposta voleva dire attraversare il
punto di non ritorno
e non era così sicuro di volerlo fare, nemmeno lui era
esente dalle paure. Era
bastata una serata e un paio di battute sbagliate per cancellare giorni
di
progressi ottenuti faticosamente e a lui non piaceva perdere
-Perché sei la ragazza
più dolce, bella
e complicata che io abbia incontrato da … nemmeno so
quando…- Il cuore di Vicky
era schizzato via- Perché suoni come una Dea e quando mi
baci perdo la testa…- Matt
stava chiaramente delirando, lui vedeva solo il fuori, giudicava dalle
apparenze! L’auto si era ristretta di colpo, l’aria
limitata, un peso sul
petto, era tutto irrazionale, non
poteva
scappare, poteva a malapena fuggire dai suoi occhi, si era stretta le
braccia
addosso scuotendo la testa come per proteggersi fisicamente da parole
che non
era in grado di metabolizzare.
-Vic ti prego non chiudermi fuori,
dimmi
cosa ti è successo…- Lui insisteva, la marcava
troppo stretta! Vcitoria scosse
il capo,la vista annebbiata aprirgli il suo cuore voleva dire perderlo,
doveva
stargli lontano prima di soffrire ancora, lui era una rockstar e lei
una
ragazza disagiata non avevano nulla in comune tranne la musica,
esattamente
come due strumenti che separatamente suonano benissimo ma insieme non
potranno
mai produrre armonia
-Non capiresti! – Che ne
sapeva lui di
come si sentiva, di quello che aveva passato!
-Grazie per la fiducia! –
era egoista, a
volte politicamente scorretto ma non con lei…
-Il fatto che mi hai portato a cena
con
la tua ex , e ci siamo scambiati un bacio della buonanotte non vuol
dire che io
debba per forza condividere con te pezzi della mia vita che io stessa
vorrei
dimenticare!- Doveva tenerlo lontano, ostentava una freddezza che non
aveva
affatto.
“Un bacio della
buonanotte???” Matt strizzò
gli occhi ripensandoci, Vicky stava scherzando!!?
-Devi ricominciare a fidarti di
qualcuno
prima o poi! – lui non era proprio abituato a perdere
-Dimmi un solo motivo per cui
dovrei
fidarmi proprio di te! – Il leader dei Muse era rimasto di
nuovo senza parole,
non trovava nulla di sensato da dire senza esporsi troppo, il silenzio
era
diventato insostenibile, fu lui a fuggire per primo dagli occhi blu ed
enormi della
ragazza
L’auto si era fermata
Victoria aveva
pochissimi secondi per agire divorata dai suoi demoni interiori
-Grazie per la serata e per tutto
quanto! E’ stato interessantissimo! Lascia perdere Matt prima
che ci facciamo
male entrambi , prometto che ti vengo a vedere al prossimo
concerto…- Doveva
essere forte ancora una volta per non soffrire dopo, eppure dentro
andava in
pezzi, non stava rinunciando ad un suo coetaneo carino e simpatico, ma
all’uomo
più speciale che avesse mai visto sulla faccia della
terra…e lui la stava
ancora guardando come se si aspettasse davvero qualcosa da lei
-Vic aspetta…non puoi
scappare per
sempre! – la stava implorando con quegli occhi illegali, era
una mossa
scorretta.
Lui la trattenne per il polso
stringendo
più forte di quello che voleva, non aveva nessuna intenzione
di perderla così,
senza una ragione precisa
Vicky lo aveva guardato negli
occhi, gli
aveva accarezzato il viso con una dolcezza che lo aveva ucciso
arrivandogli in
fondo allo stomaco e lui in quel preciso istante sotto tutta la
disperazione
diluita nel blu aveva avuto la certezza di quello che provava anche
lei, poi un
bacio veloce che sapeva di lacrime gli aveva sfiorato le labbra, Vic era sgusciata via di
corsa senza girarsi e
lui non si era sentito in diritto di
trattenerla. Era stato come essere costretti a lasciare la mano di
qualcuno
sospeso sul precipizio!
Che ora poteva essere? Dominic
allungò
la mano verso il telefono sul comodino nel dormiveglia, le 3 e 45. Dio
Santo
perché il suo compagno di band stava suonando il pianoforte
alle 3 e 45 di
notte. Non che fosse così strano, ma erano in vacanza e non
c’era un album da
finire. L’istinto e la situazione suggerivano che qualcosa
era andato storto.
Poteva fregarsene e girasi dall’altra parte invece si
districò delicatamente
dall’abbraccio morbido della ragazza meravigliosa che
divideva il letto con
lui. Scese le scale nel buio rotto a malapena dal riflesso lunare
inseguendo le
note del motivetto da cui Matt era ossessionato, negli ultimi giorni
non aveva
fatto altro che suonarlo, suonarlo e riarrangiarlo fino alla
nausea…già lo
immaginava in tutte le radio come una hit di punta del prossimo album.
-Matt…- nessuna risposta
il moro era
assorto nella sua musica, curvo sul piano nella penombra della lampada
che
illuminava la tastiera, minuto e spettinato, ma con un fascino che non
aveva
mai smesso un secondo di ferirgli il cuore
-Non credi ti farebbe bene qualche
ora
di riposo? – la voce gli era uscita leggermente rauca e
l’altro si era
interrotto di colpo girandosi con un sospiro rumoroso
-Che ore sono?- Dom lo conosceva
bene
quello sguardo fuori dal mondo
-le 3 e quarantantacinque -
-Si certo..arrivo-
Il moro si rigirò sullo
sgabello
passandosi le mani tra i capelli mentre Dominic si avvicinava nel
silenzio
irreale della notte
-Bells è tutto ok?
– l’altro sospirò di
nuovo appoggiando la fronte al ventre del suo batterista con
l’intimità e la
confidenza che può esserci solo tra due persone che vivono
insieme da una vita
Le mani di Dom si infilarono
istintivamente tra i capelli sconvolti, questa volta era stato lui a
sospirare!
Quell’uomo era il motivo per cui aveva appena abbandonato il
letto in cui c’era
una delle donne più belle del mondo, il motivo per cui lui
non aveva bisogno di
una relazione fissa, di qualcuno che gli riempisse la vita, la sua vita
e una
parte del suo cuore erano già abbondantemente
occupati…
-Tu credi… che se io non
fossi Matt
Bellamy Victoria mi avrebbe preso in considerazione?Lei è
così… – la testa
spettinata si era alzata di colpo incontrando il riflesso grigio negli
occhi
Dom
I Muse erano il motivo per cui
erano
riusciti a portasi a letto il novantanove per cento delle donne sopra
le loro
possibilità negli ultimi vent’anni e non era mai
stato un problema per nessuno
se non per Chris obbligato a tenere i pantaloni allacciati in mezzo a
tutto
quel ben di Dio, tuttavia era uno di quei momenti in cui misurare le
parole era
essenziale
-Vicky non è una stupida
credo sia
rimasta colpita da Matt Bellamy, non necessariamente perché
è il leader dei
Muse! Tu sei il fottuto bastardo che sei anche senza i
Muse…- il biondo
ridacchiò dandogli una spallata mentre si sedeva accanto a
lui
-Grazie per la stima! –
Matt si passò la
mano tra i capelli per la centesima volta, non era serata,
l’altro rideva con
quella risata dal suono taumaturgico
-Non sono sicuro di quello che sto
facendo Dom, ho paura di farle del male, non sono la persona di cui ha
bisogno!
Non so se devo insistere, lei ha molta paura…e ne ho
anch’io… ma Dom, l’altra
sera quando mi ha parlato di quel verme di Ronson, io ce
l’avevo tra le braccia
, tremava e Dom…Io so esattamente cosa provava, ma si
è fidata di me…e non
vorrei si illudesse che io fossi qualcuno che non sono, ma non voglio
deluderla…e
non so più cosa devo fare… - la voce si perse nel
silenzio. Bellamy aveva
parlato nel modo concitato di quando il suo cervello era sovraccarico e
Dominic
annuì riflettendo su quella confessione notturna, non voleva
forzarlo, ma più
scopriva Vicky e più capiva i perché del suo
miglior amico
-Allora tu fai quello che ti dice
il
cuore…- Era il consiglio che veniva dalla pancia di uno che
sapeva bene di cosa
era capace “quel cuore” La mano del batterista
aveva preso quella di Matthew l’aveva
portata al centro del suo stesso petto
– sono
sicuro che farai la cosa giusta!-
aveva detto sottovoce
Il suo batterista era un fottuto
bugiardo! Seguire il cuore aveva sempre fatto danni, l’unico
motivo per cui era
riuscito a tutelare la sua relazione con
Dom era il fatto che aveva sempre usato il cervello, se avesse usato il
cuore
ora non sarebbero stati lì a discutere e magari anche i Muse
si sarebbero
estinti!
-Dai Bells andiamo a
nanna…- una mano
gli aveva scompigliato quel casino che erano i suoi capelli, il sorriso
del suo
migliore amico continuava ad essere una delle certezze incrollabili
della sua
vita!
Eppure era proprio il
suo cuore che
quella notte non gli avrebbe permesso di prendere sonno…