Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: NotEvenChip    15/12/2016    1 recensioni
In questa raccolta vedremo Belle e Rumple in veste di genitori. Piccoli momenti di vita dei nostri due neo-genitori preferiti!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Gideon Gold, Signor Gold/Tremotino
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Gideon era riuscito ad arrivare di soppiatto sotto all’albero che pochi giorni prima aveva preparato assieme ai suoi genitori. L’indomani della preparazione era già colmo di regali per lui, per la sua mamma e per il suo papà e Babbo Natale doveva ancora arrivare! Gideon era sempre stato un bambino molto curioso e tutto quello che voleva fare era cercare di scoprire cosa si nascondesse dentro a quei pacchetti, quando all’improvviso, la voce familiare del padre arrivò da dietro alle sue spalle.

“Gideon Gold. Smettila di agitare quel pacchetto, non scoprirai cosa contiene fino al giorno di Natale”.

Gideon si immobilizzò di colpo e mise a terra il pacchetto. Ogni volta il padre pronunciava il suo nome completo, non arrivava mai nulla di buono.

“Mancano poche ore al Natale figliolo, non vorrai rovinarti la sorpresa già ora?”

Gideon si voltò verso il padre, ma senza alzare lo sguardo dal pavimento.

Gold gli si sedette accanto e mise una mano sotto al mento del figlio per alzargli il volto e poterlo guardare negli occhi.

Padre e figlio si sorrisero e Gideon si avvicinò al padre, che fece subito salire il figlio in grembo, appoggiando la testa sotto al mento del padre.

“Mmmh. Cominci ad essere grandicello per questo tipo di coccole”

“Non è vero, ho solo cinque anni”

“Si piccolo, è tuo padre che è un povero vecchio”

Gideon alzò lo sguardo verso il padre, gli sorrise mentre gli circondava il collo con le braccia. Gold ricambiò immediatamente l’abbraccio del figlio, chiudendo gli occhi, assaporando il momento e beandosi del profumo del figlio che gli ricordava così tanto quello della madre.

“Non lo volevo aprire papà. Volevo solo capire cosa c’è dentro. Lo avrei aperto domani! Giuro!”

Gold sorrise e strinse il figlio un po’ più forte tra le sue braccia.

“Ma certo figliolo, ti credo. D’altronde la curiosità non è mica una tua colpa… Vedi, tra i due è sempre stata tua madre quella…”

“Quella???!” All’improvviso una terza voce irruppe nel salotto ed entrambi gli uomini Gold si voltarono di scatto verso l’ingresso. Un brivido scese lungo la schiena di padre e figlio, che erano stati colti in fragrante.

“Quella simpatica!” Aggiunse in fretta Gold sorridendo convincente alla moglie.

Belle mise le mani ai fianchi, volendosi dimostrare sospettosa, ma gli sguardi dei suoi due uomini la fecero solo sorridere.

“Che cosa ci fate qui? Non vorrete fare i padroni di casa maleducati! Gideon, Neal ti sta aspettando di là e tu Rumple, hai lasciato in sospeso un interessante discorso con mio padre.”
Gold e Gideon sbuffarono e rotearono gli occhi alla stessa maniera, cosa che fece divertire Belle ancora di più, a volte padre e figlio si assomigliavano così tanto.
Gideon si alzò dal grembo del padre e corse verso la sala da pranzo, mentre Belle si avvicinò al marito allungandogli una mano offrendogli aiuto per alzarsi. Gold si rialzò e non appena Belle fece per tornare in sala da pranzo, la ritirò a se’ abbracciandola. Era da tutta la sera che cercava di trovare un momento per riuscire ad abbracciare la moglie ma, tra una cosa e l’altra, con la casa piena di gente per il cenone della vigilia, non ci era ancora riuscito.

“Non dirmi che devo riprendere il discorso con tuo padre, ti prego, risparmiami almeno questo”.

Belle si lasciò andare, si rilassò nell’abbraccio del marito e rise. Era stata impegnata tutto il giorno con quella cena e in quel momento, le braccia del marito sembravano il paradiso.

“Beh, lui si aspetta di sapere i motivi per cui non hai chiesto a lui la mia mano circa sei anni fa. Te l’ha chiesto, ora non puoi scappare e dovrai rispondere”

“Come se non fossero motivi evidenti!”

“Questo lo devi dire a lui. Da quando è nato Gideon e siamo tornati assieme, sembra tifare per noi, o perlomeno non ti disprezza più, forse è una cosa che gli dispiace davvero!”

“Belle? Mr Gold?” Un vocione alle loro spalle si annunciò nella stanza e non appena Gold riconobbe essere quello del suocero, lasciò andare di scatto Belle ed entrambi si voltarono verso Moe.

“Uhm… Scusate… Non avevo intenzione di interrompere nulla… Solo che pensavo… Pensavo vi ricordaste di avere degli ospiti nell’altra stanza, ecco… Se non siete troppo impegnati a…”

Belle rise e si avvicinò al padre, gli diede una pacca sulla spalla e lo spinse gentilmente verso la sala da pranzo in modo da poter continuare la cena, non prima di voltarsi verso il marito e fargli cenno di raggiungerla.

Nonostante fossero passati anni, Moe e Gold erano ancora incerti sull’atteggiamento da portare reciprocamente ed erano nervosi ogni volta che dovevano trascorrere del tempo assieme. Moe si girava ancora dall’altra parte o si indaffarava in altro, se vedeva Belle baciare il marito e Gold preferiva sempre evitare di doverci parlare. Per il bene di Belle ogni tanto fingevano di essere civili tra loro ed in particolare, in avvenimenti come questo, Moe tendeva ad alzare leggermente il gomito e a fare domande inadeguate.

Gold raggiunse il resto della famiglia e si sedette al fianco della sua Belle sperando di poter passare una serata tranquilla.

La tranquillità durò ben poco e Moe volle davvero sapere perché Gold non fosse passato a chiedere la mano di Belle a lui.

“Con tutto il rispetto, Signor French, all’epoca non eravamo in rapporti… Civili, Lei mi avrebbe sicuramente detto di no e si sarebbe arrabbiato. Ho preferito appellarmi direttamente all’integrità e all’indipendenza di sua figlia, tutto chiaro?”

Moe, il quale si era dimenticato di masticare il boccone da quando Gold aveva iniziato a parlare, annuì tornando a fissare la bottiglia di vino.

“Perché non piacevi al nonno papà?” Chiese Gideon incuriosito.

“Belle” miagolò un Gold disperato in cerca d’aiuto, voltandosi verso la moglie.

“Figliolo, tuo padre, ecco… Non è che non piacesse al nonno è che una volta non andavano molto d’accordo…” Belle venne in soccorso al marito cercando comunque di non mentire al figlio.

“Diciamo che andava d’accordo solo con te ed Henry all’epoca…” Aggiunse una sprezzante Regina seduta poco distante.

Henry fulminò la madre con lo sguardo e Violet appoggiò una mano sopra a quella del fidanzato, tentando di calmarne l’animo.

“A me è sempre piaciuto il nonno, tranne quando decideva di fare cose strane” Sorrise Henry in direzione di Gideon.

“Quella volta che mi ha chiesto dei consigli amorosi è stata esilarante però…” Aggiunse David, appositamente per risultare inopportuno guadagnandosi uno sguardo bruciante da Gold.

Belle, che non ne sapeva niente, si voltò a guardare incuriosita il marito: “Consigli amorosi Rumple?”

“Non sapevi come sposare la mamma?” aggiunse Gideon cercando di capirne qualcosa di quella strana conversazione.

Gold, parecchio in panico, prese un generoso sorso di vino.

“Ti erano state date le memorie della prima maledizione! Un attimo prima eri la mia Belle, due secondi dopo mi sono trovato davanti Lacey. Capisci che sono leggermente andato in panico, non sapevo come avresti reagito a sapere di avere una storia con… me.”

Belle sorrise ed appoggiò una mano sopra a quella del marito.

“Alla fine ci sei riuscito lo stesso a riconquistarmi” Disse a Gold con un occhiolino, il quale arrossì furiosamente e tutta la tavola si mise a ridere, solo il piccolo Gideon non era riuscito a capire tutto.


La cena trascorse regolarmente, più o meno senza altri intoppi e tutti si spostarono in salotto per quattro chiacchiere.

Fu in quel momento che Henry e Violet annunciarono alla famiglia che di lì a pochi mesi si sarebbero sposati scatenando un fragoroso applauso e le congratulazioni di tutti i presenti. Poco dopo gli ospiti cominciarono ad andare verso casa e rimasero solo Moe, Belle e Gideon.

Gideon era quasi addormentato steso sul divano sulle ginocchia del nonno, mentre Gold e Belle dividevano la poltrona poco distante.

Belle passò un braccio attorno al collo del marito, sorridendo alla visione del figlio mezzo addormentato.

Gold le cinse i fianchi con un braccio per tenerla vicina, mentre con la mano libera, prese la mano di Belle e intrecciò le dita con le sue.

“Ora che siamo rimasti tra pochi intimi, avrei una notizia anche io…” Disse Belle ad un tratto.

Moe e Gold alzarono la testa di scatto. Gold si voltò per guardarla meglio, Gideon si sveglio per lo scatto del nonno ed ora si trovava seduto sul divano.

“Belle?” Chiese confuso Gold.

“Tutto bene tesoro?Cosa devi dirci?” chiese il padre preoccupato.

Belle sorrise e si scostò da Gold, cosa che lo preoccupò ancora di più.

“Non vedevo l’ora rimanessimo soli per dir dirvi una cosa… Voi sapete quanto credo io alla magia del Natale… Beh credo che quest’anno sia ancora più magico perché qualcosa è successo…”

I tre uomini la osservavano in silenzio e con l’aria preoccupata.

Gold fece per alzarsi ed avvicinarsi ma Belle gli fece cenno di stare bene.

“Cos’è successo di così magico? Tuo marito ne ha combinata un’altra delle sue?” Chiese Moe sarcastico, cercando di rompere la tensione, la battuta però, sembrò solo peggiorare l’umore di Gold che si voltò a guardarlo sull’orlo di una crisi di nervi.

“Mamma? Sono stato io? Ti giuro che non me ne sono accorto!”

Belle rise e negò con la testa.

A quel punto Gold si alzò e si avvicinò alla moglie, ma a quel punto lei riprese a parlare:

“In un certo senso si è una cosa che ha combinato mio marito… Cioè, assieme… Insomma io… Aspetto un bambino…”

Gold si paralizzò davanti alla moglie e rimpianse di non essere rimasto seduto sulla poltrona, Moe spalancò la bocca incredulo e Gideon non sapeva bene come comportarsi guardando la reazione degli altri due uomini, era felice, era da tempo che desiderava un fratellino o una sorellina, si alzò dal divano e corse ad abbracciare la madre chiedendole più volte se poteva avere un fratellino per giocarci a pallone. Gold era ancora immobile a pochi centimetri da Belle, con le lacrime agli occhi, incerto di aver sentito bene.

“Belle…” sospirò.

La moglie si voltò a guardarlo e notandolo con le lacrime agli occhi, sorrise commossa, Gold allungò una mano verso di lei e la circondò in un abbraccio che coinvolse anche Gideon nel mezzo. Tempo pochi secondi e i coniugi erano entrambi in lacrime commossi, Gideon poco dopo tornò al suo posto sul divano per lasciare ai genitori la possibilità di abbracciarsi meglio.

Fu la prima volta in cui Moe non si voltò, ma rimase a fissare la figlia che abbracciava e baciava il marito. Forse un giorno avrebbe deposto l’ascia di guerra notando il marito e padre premuroso che era diventato, ma non era ancora arrivato il momento.

Belle si scostò dal marito quando si sentì chiamare dal padre che volle abbracciarla.

Belle strinse forte a se’ il padre e gli sussurrò all’orecchio:” Se è una bambina, voglio che abbia Colette come secondo nome”.

Alla notizia, Moe strinse ancora di più la figlia e si lasciò scappare qualche lacrima di gioia. Poco dopo decise di lasciare la sua Belle condividere quel momento col marito e col figlio e si diresse verso casa.


Una volta messo a letto Gideon, si avviarono verso la loro camera.

“Un bambino Belle… Sarò di nuovo padre! I-Io non posso crederci! Da quanto lo sai?”

“Lo sospettavo da un paio di settimane, volevo farvi una sorpresa, ho sbagliato? Dovevo dirtelo prima? Io… Mi dispiace se…” Gold troncò il discorso della moglie con un lungo bacio.

“Non potrei essere più felice di così… Si, insomma ne avevamo parlato ma avevo paura che dopo l’esperienza di Gideon avessi deciso che… che non avresti più voluto figli…”

Belle gli appoggiò una mano sulla guancia e gli sorrise dolcemente.

“Assolutamente no Rumple. Poi ho scoperto di avere un ottimo compagno di squadra! Sei un padre fantastico per Gideon, hai notato come ti guarda? Come ti ha sempre guardato? Mi pento ogni giorno di aver creduto a quella visione…”

“Non è importante… Hai dato l’ennesima possibilità a me e permesso a Gideon di crescere con una famiglia stabile e ora… Belle! Saremo ancora genitori!”

Gold abbracciò la moglie di slancio e l’alzò da terra facendole fare una piroetta.

“Sono così felice Belle. Grazie!”

In quel momento l’orologio nella loro stanza rintoccò la mezzanotte, Gold e Belle si avvicinarono e si abbracciarono ancora una volta, cadendo all’indietro sul letto. Di lì a poco si ritrovarono abbracciati a discutere sui possibili nomi; Belle cercava di convincere Rumple che non era necessario scoprire il sesso del bambino con la magia, che questa volta voleva una gravidanza normale in tutto e per tutto. Finirono addormentati dopo qualche ora con un enorme sorriso sulle labbra, mentre fuori cominciava a nevicare.




** Natale si avvicina e servono cose così sdolcinate da fare schifo! Tanto sdolcinate da rendere Moe comprensivo nei confronti di Rumple e viceversa e rendere possibile una cena normale per questa disastrosa famiglia! Gideon, amore! Spero che per i nostri Rumbelle ci sia la gioia di rivederlo in fasce perché si meritano proprio la possibilità di crescere un figlio assieme!!

Grazie a quanti mi faranno sapere cosa ne pensano di questo piccolo delirio. A presto! :*

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: NotEvenChip