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Autore: Growl    15/12/2016    1 recensioni
In una classe di venti studenti, le divergenze tra questi portano la preside a fare una scelta rivoluzionaria; dividere gli alunni in quattro Fazioni: La Teocrazia del Sol'Rosa, l'Unione dei Moderati, la Repubblica delle Banane e l'Anarchia della Fattanza. Divisi in gruppi, gli studenti non danno problemi e rimangono tranquilli, e tutti pare andare per il meglio.
Il terzo anno, però, si unisce un nuovo studente al gruppo, Filippo. Con una vita sociale pari a quella di una lucertola nel deserto, una madre estremamente vendicativa e la capacità di tollerare il genere umano ormai persa da tempo, come farà a sopportare i suoi nuovi stravaganti compagni di classe senza contemplare il suicidio? Inoltre, c'è in palio la vincita di una gita in America, e gli studenti sono così ansiosi di "fare esperienze" all'estero da ricorrere ad atti estremi... Non stupitevi se la storia finirà con una tragedia.
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Mi raccomando, ci tengo tanto alla storia, quindi se vi capitasse di leggerla, magari lasciateci anche una piccola recensione? ;P
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NEGLI SCORSI CAPITOLI DI "VITA DI FAZIONI IN UNA CLASSE DISASTRATA"...
Dopo aver incontrato la sua nuova, stramba e divisa classe, Filippo entra a far parte della Teocrazia del Sol'Rosa, e quando viene incaricato di scoprire di più sull'Anarchia della Fattanza, quasi rischia la vita. Una volta a scuola, Elisa decide di mostrargli la "Sgabuchiesa", dove incontra una misteriosa figura incappucciata che sembra stare per uccidere Gabriele, capo della Fazione. Spaventata, la figura scappa lasciando Gabriele svenuto, mentre Filippo, dato che per entrare nell'Unione, la fazione più stabile, necessita di un talento, inizia ad investigare. Potrebbe essere stato chiunque, forse Angela o Teresa, ma nulla sembra avere senso. Matteo dell'Unione inizia a condurre un'investigazione in modo autonomo, mentre Alessandro decide di aiutare Elisa e Filippo, che ascolta gli alibi dell'Unione, della Repubblica e dell'Anarchia. Diverse sono le tesi da prendere in considerazione, fino a quando Matteo esce dal bagno credendo di aver risolto il mistero: ha scoperto che Angela pratica il lancio di coltelli. 
 Piccola nota: chi non si ricorda, ecco tutti i personaggi della classe:

TEOCRAZIA DEL SOL'ROSA
Gabriele: Capo della Fazione; Discendente (?) del Dio Sol'Rosa
Angela: Arcivescovo della Fazione; Collaboratrice stretta di Gabriele
Teresa: Ex-Arcivescovo della Fazione
Elisa: Investigatrice della Fazione; Esperta di Social Network
Federica

UNIONE DEI MODERATI
Martino: Capo della Fazione; Talentuoso nella matematica
Alessandro: Talentuoso nell'informatica
Matteo: Talentuoso nel disegno
Giulio: Talentuoso nella scrittura
Antonio: Talentuoso nello sport

REPUBBLICA DELLE BANANE
Paola: Capo della Fazione
Alberto
Claudia
Carolina
Marco

ANARCHIA DELLA FATTANZA
Pietro
: Capo della Fazione
Roberta
Vinello (nessuno conosce il suo vero nome)
Cosimo 
Mario





 
Vita di Fazioni 
in una classe disastrata






La soluzione al mistero?



 
«Deve essere stata Angela!» esclamo. «E Gabriele adesso è in pericolo!»
«No, Filippo… sono sicura che non può essere stata lei…» mi dice Elisa. «Qualcosa non torna. Lei pensa veramente che Gabriele sia un degno discendente… lo dice in continuazione, ci tormenta, addirittura…»
«Potrebbe aver fatto finta tutto questo tempo.» suggerisco. «Non sarebbe tanto difficile.»
«Non parlo di ciò… è un segreto della Sgabuchiesa…»
«Quindi penso che io e Matteo non potremo ascoltarlo.» Alessandro incrocia le braccia.
«Ormai è inutile.» fece delusa Elisa. «Potete sentirlo. Cambieremo il luogo della Sgabuchiesa, dato che forse qualche altra Fazione ha scoperto dov’è.»
«CHEBELLO» esclama Alessandro. «Finalmente una ragazza mi confessa uno dei suoi segreti!»
«Sei proprio ossessionato con queste cose.» gli dico.
«Gabriele ha progettato un collegamento tra la Sgabuchiesa e i bagni, tramite i condotti d’areazione… ci sono due uscite. Una nel bagno maschile e una nel femminile.»
«Seriamente? Ai bagni? Sembra una cosa che farebbe la Repubblica…»
«Ma ho controllato, non c’è nessun condotto nella Sgabuchiesa…» dico.
«L’accesso non è direttamente nella Sgabuchiesa, bensì vicino a essa. Quando la figura incappucciata se n’è andata, forse è corsa subito dentro il condotto.»
«Ehi! Volevo avere anch’io questo privilegio!» si lamenta Alessandro.
«Comunque, percorrendoli, colleghi il secondo plesso, dove si trova la Sgabuchiesa, al primo, dove si trova la nostra classe senza dover salire e scendere scale… in questo modo ci metti molto meno tempo per raggiungere i due luoghi. E Angela conosceva tutto ciò.»
«Mi stai dicendo che per non essere sospettata, sarebbe passata per i condotti, ma, arrivando in classe poco prima dell’Unione…»
«Esatto… se fosse stata veramente lei, avrebbe di certo usato i condotti d’aerazione e sarebbe arrivata tra i primi, avrebbe fatto di tutto per non ritardare…»
«Scusate… come dovrebbe essere l’ordine d’arrivo? Non ci capisco più nulla…» chiede Alessandro.
«Il primo dovrebbe essere stato Pietro oppure Teresa. Tutti l’hanno visti in classe quando sono arrivati. Purtroppo Pietro non si ricorda chi c’era in classe prima di lui, per via della droga di Roberta. Poi c’è stato Cosimo, che ci ha detto anche chi è arrivato dopo: Alberto, Angela, l’Unione e Roberta. La sua storia coincide con quella dell’Unione, ma non con Paola, che dice che Alberto non è mai uscito dall’aula.» spiego.
«Quindi… Pietro/Teresa, Cosimo, Alberto, Angela, Unione, Roberta. Giusto, la penso anche io così.» ricapitola Elisa.
«Ha! Alberto, Angela! Alberto Angela!» ride Alessandro. Io lo ignoro.
«L’unica che può aiutarci, quindi, è Teresa. Tra tutti… proprio lei?»
«Gabriele ancora non arriva. Forse lei è la chiave che ci aiuterà a risolvere questo mistero.»
---
Alessandro, Elisa ed io ci spostiamo di nuovo verso la Sgabuchiesa. Matteo, invece, dice che vuole proseguire le indagini per conto suo, quindi lo lasciamo nei bagni.
«FILIPPOOOOOOOOO» urla Teresa, ma ho imparato ad evitarla, quindi per sbaglio abbraccia Alessandro.
«Ew ew ew! Che vergogna! Tra tutti, mi hai fatto abbracciare proprio lui!»
Cavolo, se nemmeno Teresa lo abbraccia è messo proprio male.
«Avete scoperto qualcosa?» chiede Elisa.
Federica, come al solito, ignora le domande.
«Vedo che hai portato un membro dell’Unione qui.»
«Penso che dovremo cambiare sede, ormai. Forse sceglierne una non nella scuola.»
«D’accordo con te. Avremmo potuto evitare tutto ciò. Comunque no, non abbiamo scoperto nulla di rilevante.»
«Ehi, Federica, per caso c’è qualche… segno… che qualcuno sia entrato nei condotti d’aerazione?»
«No, abbiamo controllato bene. Assolutamente nulla. Nessuno è passato di lì.»
«Nessunissimo! Proprio come in campagna a mezzanotte durante febbraio!» esclama Teresa.
«Teresa, tu rivesti una parte importantissima nel caso.»
«Veramente? Che bello!»
«Devi dirci… chi è entrato dopo di te in classe?»
«Beh… io sono stata la prima! Non so cosa stessero facendo gli altri ma io sono stata super-veloce!»
«Super-veloce nel fare cosa?» chiedo io insospettito.
«Scrivere analogie, ovviamente!»
«Scrivere analogie? E dove? Perché non in classe?»
«Quella classe non m’ispira più! Ormai ho assorbito tutte le ispirazioni possibili da lì! Adesso giro per la scuola per trovare nuovi spunti di narrazione!»
«Non credo che diventerà normale, ragazzi…» fa rassegnata Federica.
«Uhm… giusto per essere sicuro… dopo di te chi è entrato?»
La ragazza scuote la testa per un attimo, ma poi risponde.
«Ehm… Pietro, Cosimo, Alberto… Angela… l’Unione… e Roberta mi sembra.»
«Questo confermerebbe la versione di Cosimo. Mi stai dicendo, quindi… di essere entrata per prima. Ed ad uscire?»
«La prima, di nuovo. Subito dopo che tu sei uscito dalla classe, sai, gli spunti di narrazione non si trovano da soli!»
«Eh… proprio così, Teresa…» dice Federica. «Voi cosa avete scoperto?»
«Niente di certo… ma io penso che sia stata Angela. Tutto punta a lei… Elisa invece dice che lei non può essere la colpevole.»
«FERMI!» grida una voce alle nostre spalle.
E’ Angela.
«Angela? Come sta Gabriele?..» chiede Teresa, ma non sembra per nulla preoccupata.
«Divertente che proprio tu me lo chieda!»
«Non dirmelo, nuovi sviluppi?» domanda Alessandro eccitato.
«Beh, trovo assurdo che nessuno di voi ci sia arrivato prima. Soprattutto tu, Filippo… che hai investigato la Sgabuchiesa.»
«Hai trovato qualcosa?»
«Non ho trovato qualcosa, ma ho scoperto qualcosa. Gabriele si è ripreso, e mi ha detto che si ricorda una cosa molto importante della persona che l’ha attaccato… ha i capelli neri.»
Capelli… neri?
Questo eliminerebbe immediatamente Angela dai sospettati… chi ha i capelli neri in classe?.. Teresa, Elisa, Martino, Matteo, Alessandro, Marco… Pietro… e Roberta. Che la teoria di Elisa su Marco sia corretta? L’Unione non sta mentendo, ne sono sicuro… Perché l’Anarchia dovrebbe aver colpito..? O forse è stata proprio Teresa? Troppi pensieri.
«Sei sicura che la sua testimonianza sia affidabile?» domando.
«Perché non dovrebbe esserlo? L’avete visto mentre era con un coltello alla gola!»
«Magari era sconvolto, non capiva…» spiega Teresa.
«Non capiva che tu lo stavi attaccando!»
«ACCUSA DETECTED!» esclama Alessandro.
«Hai i capelli neri, sapevi del mio astio nei confronti del carillon, e hai approfittato del fatto che sono uscita per mangiare qualcosa…»
Teresa, sorpresa, fa un passo indietro.
«Non puoi accusarmi con queste supposizioni! Potrebbe essere stato chiunque con i capelli neri! …Anche Alessandro!»
«Che? No!... non sono stato io! Ehi… deve essere stata Roberta…»
«Roberta? Ma la sua storia fila alla perfezione!» faccio notare.
«No, c’è un dettaglio importante… lei ha detto di essere passata per i bagni maschili…» osserva Elisa.
«Giusto! Potrebbe essere entrata per il condotto, e Pietro non se ne sarebbe accorto dato lo stato in cui si trovava!»
Sinceramente… sto perdendo il conto dei sospettati. Quanto è difficile fare il detective.
Io e Alessandro corriamo verso i bagni, mentre dietro di noi ci seguono le quattro ragazze.
Ovviamente, troviamo Matteo all’interno.
«Siete arrivati in ritardo. Ho già ispezionato il bagno, e l’ingresso era serrato. Nessuna possibilità di entrata e di uscita… di qui nessuno può essere passato. Gabriele deve aver sigillato il condotto qualche giorno fa. Forse capiva che qualcosa di brutto stava per accadere… Don Matteo colpisce ancora!»
«Non posso crederci! Io mi sono impegnato molto più di te!» dice Alessandro.
«Mentre voi inseguivate piste false, ho anche esplorato il bagno delle ragazze… non facendomi notare, ovviamente. Grazie alle mie tecniche di detective, ho scoperto che qualcuno era passato per il passaggio segreto.. il pannello d’accesso al condotto d’aerazione era dall’altra parte della stanza. Deve essere stato calciato via. La colpevole stava facendo di tutto per fare il più in fretta possibile…»
«Per arrivare immediatamente in classe… e non essere sospettata!» esclamo, ignorando il fatto che mi abbia detto di essersi introdotto nei bagni femminili. «Quindi, non può essere stata Roberta…»
«E tantomeno Pietro, che sappiamo non essere entrato nel bagno delle ragazze, confermato dalla versione di Paola. Che l’ha accusato… ma era sicura che fosse in questo bagno.»
«Ma il punto forte arriva adesso. I water nei bagni delle ragazze sono guasti, quindi nessuno ci è andato oggi, giusto?»
«Giusto. Elisa è dovuta salire al piano di sopra.»
«E proprio vicino al condotto ho trovato questo!»
Matteo infila la mano destra nella tasca della giacca gigante e tira fuori un capello nero, mosso. Si vede a malapena.
«Questo è un capello della figura misteriosa. Potrei chiedere un’analisi del DNA, ma non serve. Mi ricordo alla perfezione i volti di ogni persona nella classe, dato che vi ho disegnati tutti. E so benissimo a chi appartiene questo capello.»
Solo una persona, oltre a Pietro, ha i capelli mossi in classe… quella persona…
Quella persona…
E’ Teresa.
Lei ha attaccato Gabriele.
--
In classe, due ragazze stanno parlando nell’angolo, lontano dagli altri.
«Allora, come pensi sia andata?» fa una.
«Penso bene, il piano sta andando avanti. Forse però non abbiamo avuto il risultato sperato.»
«Una persona vale l’altra no? Anzi, secondo me così sarà ancora più divertente…»
   
 
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