Il
mondo svanisce piano piano. Passano i secondi… i
minuti. Hanno smesso di parlare pochi attimi fa, nel tentativo di
conservare
quel minimo di energia che è rimasta loro. Parole di amore,
promesse di esserci
“sempre” aleggiano nell’aria, rafforzate
dalla stretta sempre più debole delle
loro dita intrecciate… sono qui,
tieni
duro…
Un
rumore sordo, qualcuno ha buttato giù la porta, passi
pesanti sul parquet e poi una mano, la mano di qualcun altro, le tocca
il polso.
Sembrano soddisfatti di ciò che vi possono ancora percepire,
perché il momento
successivo non sente più le dita dell’uomo e altre
mani la sollevano su una
barella e la spingono via.
Rivuole
la mano di suo marito, per quanto sciocco possa
sembrare. Non può funzionare senza la mano di lui.
E’ la sua vita, il suo
conforto. Lo è sempre stato, anche all’inizio.
Anche quando combatteva con le
unghie e con i denti contro i propri sentimenti nei confronti di
quell’uomo.
I
ricordi le riaffiorano alla mente mentre il mondo e le
voci piombano nell’oscurità…
Una
chiacchierata nel cuore della notte vicino alla piscina dopo che il
triplo
killer è fuggito dal motel
Un
gesto disperato prima che lui strappi tutti i fili della bomba sporca
Un
tentativo malcelato di conforto a un paziente epilettico quando lui era
stato
preso in ostaggio in una banca
Un
lavoro di squadra quando tentavano di non farsi sbranare da una tigre
Una
carezza dolce e circolare per mostrare come coccolare Royal
Una
sera seduti sul divano ad ascoltare il monologo di Martha a proposito
della sua
strada per il successo
Una
promessa di non farlo da sola dopo aver scoperto nuove piste per
scovare
l’assassino di sua madre
La
miglior stretta di mano mai vista, anche se le mani di lui erano
sudaticce
Un
giro in piscina perché nessuna delle altre era lei
Un
sussurro e un tocco appena accennato nella cella di una prigione
perché lei non
ha mai smesso di credere in lui
La
mano di Rick sulla sua guancia per farla rilassare mentre un gruppo di
cameramen la segue durante le sue indagini
L’amore
di un padre per la propria figlia, aspettando notizie dai sequestratori
Una
conversazione angosciata sulle loro altalene che si trasforma nella
più
inattesa e sincera proposta di matrimonio
Un
gesto
di conforto accanto a un letto di ospedale mentre le tossine
abbandonano il suo
corpo
Un
ballo scolastico ascoltando la loro canzone
Una
chiacchierata dopo una tortura a base di immersioni soffocanti in acqua
gelida
Un
altro gesto di conforto accanto a un altro letto di ospedale dopo
essere sparito
per due mesi
Una
cerimonia nuziale intima e perfetta
La
sua mano sulla guancia di lei per farle dimenticare di aver dovuto
uccidere una
donna con un bisturi
Una
pausa dalla pausa per celebrare il primo anniversario di matrimonio
Vuole
di più. Ci deve essere di più per loro. Si sono
promessi a vicenda di stare insieme per sempre. Non vuole credere che
quel “per
sempre” finisca con loro due che muoiono dissanguati sul
pavimento della
cucina.
La
prima cosa che ode è il beep beep costante di un
monitor cardiaco. Solo che pare che di battiti ce ne siano due, che
creano
cacofonia e rassicurazione al tempo stesso.
La
seconda cosa di cui prende coscienza è che una mano
sta stringendo la sua e un pollice le sta accarezzando le nocchie. La
speranza
si fa largo nel suo cuore e si sforza di aprire gli occhi.
Si
incatenano immediatamente a due fari blu. Due occhi
che conosce da una vita. Non dicono una parola. Non ha bisogno di
chiedere. Sa
che tutto si sistemerà, sa che staranno bene.
Avranno
ancora tutta la vita per tenersi per mano…
Una
passeggiata lungo gli Champs Elysées e nel quartiere
di Montmartre.
Un
tramonto mozzafiato nel Nepal
Un
annuncio di una gravidanza durante un giro in
mongolfiera
Occhi
velati di lacrime ascoltando il fruscio di un
battito cardiaco
Contrazioni
dolorose seguite da un bacio lacrimoso dopo
la nascita della loro bambina
E
infine l’ultima: essere testimoni di un amore
sconfinato quando la loro bambina afferra l’indice di suo
marito che le dice Ciao Lily… sono
il tuo papà.
Nota
della traduttrice
Avevo
letto questa ff tanto tempo fa e Cheryl era stata così
gentile da autorizzarmi
a tradurla, ma finora non avevo mai trovato il tempo (e
l’ispirazione) per
pubblicarla. Ieri sera ho finalmente visto l’ultimo episodio
di Castle e ho
capito che era arrivato il momento di farlo: è un modo per
dire arrivederci a
una serie che ho molto amato, che mi ha fatto sognare, ridere e
commuovere e
che a volte mi ha anche deluso, ma that’s life! Ed
è soprattutto un modo per
augurare Buone Feste a chi di voi mi ha regalato il proprio tempo
arrivando
fino qui.
Un
abbraccio,
Deb
PS
Potete
trovare la storia originale andando qui:
https://www.fanfiction.net/s/11952857/1/Holding-hands