Erano le 3 di notte e Freddie non sapeva che cavolo ci facesse Sam davanti alla sua porta di casa.
 Quando si era alzato di malavoglia dal letto, aveva solo in mente di uccidere chi lo aveva svegliato a quell’ora.
 Ma poi eccola, davanti alla sua porta, dopo 200 messaggi e 100 chiamate eccola che appare dal nulla come se nulla fosse successo.
 Allentò la presa sulla maniglia della porta: si rese conto di essere ancora più arrabiato.
 Calmati Freddie

Sam d’altro canto nemmeno lei sapeva come mai fosse lì. Sua madre si era portata di nuovo a letto un altro uomo, e lei non poteva restare a casa a sentirli di nuovo rompere il letto. Non ce la faceva più a vedere sua madre reagire in quel modo a tutti i problemi. Il corpo non è una via per liberarsi dai propri problemi, si ripeteva sempre in mente Sam : non voleva fare quella fine. Se non fosse stato grazie alla grande amicizia che c’era stata con Carly e Freddie, in quel momento avrebbe fatto la stessa fine di sua madre, o ancor peggio
. Quindi si era ritirata in un bar, e dopo solo un bicchiere, ne aveva mandati giù altri perdendone il conto.
Uno per sua madre, che l’aveva cresciuta in quel modo, senza mai essere presente, sia nel momento del bisogno, che quando non ne aveva bisogno.
Uno per suo padre- e che padre! Quel maledetto codardo era la causa principale del comportamento di sua madre. Sam il suo nome nemmeno lo sapeva , e forse era meglio così. L’aveva abbandonata senza neanche riconoscerla come sua figlia.
Uno per Carly, che aveva deciso di partire con suo padre lasciandola in quello stato di disorientamento in cui si trovava. Provava rancore per lei, alla quale andava tutto bene, una ragazza bellissima gentile e con dei voti eccellenti a scuola. Chi non si sarebbe innamorato di lei? Ma lei era per lo più interessata a Freddie – e Dio! Anche lui era innamorato perso di lei! Eccome se lo era- ma Sam lo sapeva che Carly non avrebbe mai potuto amare Freddie come lei lo aveva fatto. Provò vergogna quando si rese conto di cosa le stesse passando per la mente. Non doveva essere arrabbiata con lei, ma felice, perché almeno lei è la prima persona a meritarsi tutta la felicità del mondo. Egoista, ecco cosa sei tu Sam.
Eppure… eppure carly lo sapeva che cosa avrebbe causato la sua partenza.
Eppure... Carly sapeva che cosa provavo per Lui
Un volto le apparve in mente, ed ecco un’altra pugnalata nello stomaco. L’aveva odiato per essersi comportato da-da Freddie! No, ma che andava a pensare? Già ubrica era.
E rise,
 Una risata priva di allegria. 
Freddie le aveva fatto conoscere cosa fosse la felicità e la tristezza allo stesso tempo. L’aveva fatta vivere veramente. E lei aveva rovinato tutto, comportandosi da Sam
“che ci fai qui?”
“me ne vado ora”
“ no aspetta… sei troppo ubriaca e anche se dovrei essere arrabbiato con te-“
“Sta calmo, Freddock! Non parlare, mi confondi”
“ e allora quando parleremo di noi? Quando è che crescerai e deciderai di affrontare i tuoi problemi in modo più serio? Ti sei accorta che Carly non c’è più e non può più risolvere i tuoi problemi!” Freddie si rese conto di avere esagerato. Tutta la rabbia e la confusione che provava anche lui dopo la partenza di Carly erano emersi proprio in quel momento. Non capiva perché Sam si ostinava a parlagli; avrebbero dovuto essere più vicini l’uno all’altro, ora più che mai, come dei veri amici. Ma sapeva che con Sam non è così che funzionavano le cose e si rese conto di aver toccato un tasto dolente, rivolgendole delle parole dure
“Sam, io-”
“ già Carly … è lei che ti fa dire questo … tu la ami ancora” e con questo si girò per poi andarsene di fretta, senza neanche aver lasciato il tempo a Freddie per formulare una frase con senso compiuto, lasciandolo in una sorta di trance, con una mano sospesa per aria 
che cosa ho combinato?














salve popolo di EFP
ho deciso solo ora di pubblicare anch'io una storia, dopo essere stata una lettrice silenziosa per ben 6 anni
vi prego ditemi cosa ne pensate 
eh niente, sono una di poche parole, preferisco leggere invece che scrivere, ascoltare, invece che parlare
ora però ho deciso di uscire allo scoperto anch'io