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Autore: LoveEverlack    20/12/2016    1 recensioni
La principessa Aranel è figlia unica e futura erede del regno di Coldbridge
Alla morte di sua madre, o alla sua abdicazione, sarà lei a prendere il suo posto sul trono per guidare la popolazione che vive all'interno delle mura che circondano il Castello.
Ma cosa significa veramente essere L'Erede? Quel peso, Aranel, lo porta su di sé fin da bambina. L'erede di Coldbridge, infatti, non è solo quello che erediterà la corona ed il regno ma anche chi, da questa, ne riceve dei poteri diversi a seconda della leggittimità dell'erede.
Eppure Aranel, nonostante sia in procinto di festeggiare il suo compleanno, non è riuscita ancora a scoprire quale fosse il potere destinatole.
Eppure i segreti non durano in eterno tanto che si mostreranno tutti assieme sconvolgendo la vita della principessa, come la tormenta che colpendo il regno aveva dato inizio a tutto. I segreti inizieranno dal suo passato e dal quel potere, unico rispetto ai suoi predecessori, che la madre le aveva nascosto per proteggerla da chi, invece, voleva la corona solo per sé.
La storia che ho scritto è stata pubblicata anche su Wattpad
Genere: Avventura, Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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10 UCCELLAIO (SETTEMBRE) - MATTINA

''Principessa Aranel?'' Elysia, l'insegnante che da anni si prendeva cura della principessa, sembrò richiamarla dall'altra parte del tavolo, ove Aranel aveva perso la cognizione del tempo, osservando fissa la finestra. 
La principessa si ritrovò ad aggrottare la fronte a quel richiamo, senza però realmente comprendere chi fosse a chiamarla. Osservava fissa le porte del regno, ad ovest, rimaste come sempre aperte lì dove sorgeva il Ponte da cui il regno aveva preso il nome. Il primo Re di Coldbridge aveva creato le mura e il villaggio partendo dal corso d'acqua calda su cui era stato costruito il ponte. Non si raffreddava mai, neppure d'inverno, fornendo dunque calore al regno anche nei momenti freddi.

"Principessa Aranel?" di nuovo quella voce, a cui però non stava dando ascolto. Era invece concentrata su quelle acque che sembravano bollire ai suoi occhi. Probabilmente si sbagliava, era troppo lontano perché potesse vedere realmente. 
"Principessa?" di nuovo, non capiva perché si ostinasse a chiamare sempre questa Principessa. Probabilmente lo stava solo sognando, come l'acqua o la luce che vedeva riflettere in essa.
Si, doveva essere proprio cosi. Era solo stanca, impaziente di scoprire se al suo compleanno la capacità al quale era destinata si sarebbe mostrata ai suoi occhi. Ormai i suoi fedeli avevano perso le speranze, ma sicuramente non lei.
Sospirò, portando una ciocca color miele dietro l'orecchio, chiudendo per un secondo gli occhi che sembravano bruciare.

"Principessa, insomma!" un salto, fu quello che fece dal suo posto sulla sedia, fin quando non si girò verso di essa per ascoltarla.

"Cosa?" domandò, leggermente irritata, spostando il peso del suo corpo sulla gamba sinistra ed incrociando le braccia snelle e calde. Probabilmente era quella la sua particolarità, in fondo a Coldbridge avevano tutti una temperatura leggermente più fredda del normale, mentre quando si trattava di lei era sempre più calda.

"Non ha ascoltato una sola parola, vero?" domandò la donna, lasciandosi andare ad un suono ricco di sdegno, le mani poggiate sui fianchi. 
Aranel scosse il capo, perché mentire alla fine? Tanto non sarebbe cambiato nulla.

"No, a dire il vero. Cosa mi stava dicendo?" domandò, schiudendo un po' le labbra in un espressione curiosa. Tanta foga doveva pur avere un motivo particolare per cui lamentarsi. Elysia sospirò, lisciandosi la gonna purpurea dell'abito che portava quel giorno. Aranel, invece, si limito semplicemente a giocare con il filo della collana.

"Le stavo parlando della festa per il suo compleanno. Sua madre vuole che inizi a lavorarci sopra." si lasciò scappare un 'oh' mentre tornava a sedersi dopo aver richiuso la tenda chiara della finestra, causa di quella sua distrazione. Elysia sembrò contenta che fosse tornata normale, tanto che canticchiò a bocca chiusa, mentre la principessa prendeva tra le mani i fogli preparati per loro dalla regina.

File e file d'invitati che neppure conosceva, fece scorrere il dito sul foglio, contando mentalmente quanti di essi fossero per lei noti. Arrivavano a malapena a venticinque. Che poi, cos'erano venuti a festeggiare? Compiva diciassette anni, certo, ma del famoso potere ancora nessuna notizia.
Depressione, depressione, depressione. 
Si morse l'interno della guancia mentre iniziava a firmare gli inviti al ballo, con poca voglia rispetto a quella di chiunque. Persino gli abitanti di Coldbridge erano più contenti di lei per i festeggiamenti in arrivo.

"Principessa si sente bene? La vedo distratta oggi." Elysia aveva proprio occhio per certe cose, lo aveva capito dopo dieci sbuffi e cinquanta suoni di afflizione che aveva emesso da quando era tornata ad ascoltarla.

"Si, non si preoccupi... sono solo terribilmente stanca." avrebbe aggiunto 'di dover aspettare', ma non era tanto sicura che la donna sarebbe stata realmente in grado di comprenderla. Non faceva parte della famiglia reale, non aveva poteri, dunque non capiva cosa si provasse ad esserne l'unica senza. Si affrettò a firmare altri fogli, prima di iniziare a parlarne.

"Dovrebbe riposare, allora. Finisca di firmare questa pila e poi vada in camera. Continuerà dopo..." Aranel annuì, dovendo farlo ma senza alcuna voglia, voleva solo uscire un po' dal castello, coperta dal mantello sgualcito che Ingrid, la sua serva, la aveva dato e raggiungere il ponte assieme ad Axel, il suo cavallo. Farlo uscire un po' dalle stalle sarebbe stato utile ad entrambi e lei avrebbe potuto osservare l'acqua che vedeva ancora bollire nella sua mente.
Scosse la testa, tentando disperatamente e senza successo di scacciare quell'immagine. Elysia la squadrò con un sopracciglio alzato e ticchettò poi con la piuma sul tavolo, così da farla continuare.

10 UCCELLAIO - POMERIGGIO

Alla fine era riuscita ad uscire dal castello, nonostante fosse stato difficile convincere sua madre Lothiriel che sarebbe stata in grado di completare tutto il lavoro nel pomeriggio. Fortunatamente però alla fine era scappata con una scusa ed aveva recuperato Axel, prima che qualcuno si accorgesse di lei. Ingrid le aveva rapidamente dato il suo mantello, che conservava nella sua casa vicino al castello, così da non farle perdere tempo ed era riuscita ad affrettare il tutto. 
Ovviamente aveva promesso che sarebbe stata attenta, ma sicuramente quello non sarebbe stato un problema. Coldbridge era il luogo più calmo e sicuro esistente in quelle Terre.

"Buono Axel. Fermo." tirò un po' le redini per far fermare il cavallo poco prima del fiume e smontò dalla sella, dirigendosi a piedi verso l'acqua. 
Aveva lasciato Axel, che non si sarebbe in ogni caso allontanato da lei e lentamente, camminando verso l'acqua, la osservò per vedere se ancora stava bollendo. Dietro di lei Axel brulicava l'erba placidamente, così da non darle ulteriori problemi.

Sembrava però che si fosse sognata tutto, difatti non vi era alcuna anomalia dal solito movimento del fiume che si muoveva verso est. Partiva dalle montagne di BlackIce per arrivare al villaggio di Oxason, vicino al mare in cui questo sfociava. 
Un po' triste per l'essersi sbagliata, si sedette sulle sponde di questo, giocherellando ancora con la sua collana, controllando Axel che si abbeverava poco più su.

"Eppure ero sicura..." strinse il sottile filo argentato più del necessario, probabilmente, perché questo si staccò dal suo collo per atterrare ai piedi della sua gonna e scivolare sulla stoffa. Cadde nel fiume, finendo così nell'acqua ma rimase, fortunatamente, impigliato ad una sporgenza cosicché l'acqua non la trascinasse via. 
Tolse di dosso il mantello, siccome nessuno l'avrebbe comunque vista, di modo ché questo non si bagnasse e lei potesse infilare la mano nell'acqua calda per estrarne la collana. Si mise sulle ginocchia, sporgendosi leggermente verso la chiara acqua cristallina per afferrare la sua collana. Il simbolo del regno, un ponte con delle grosse ali sopra una bandiera blu e oro era rappresentato anche su quel gioiello. Sua madre ne sarebbe stata senza dubbio risentita se la collana non fosse tornata con lei.
Si morse la lingua, abbassandosi leggermente per afferrarla. Sentì indistintamente l'acqua calda che le bagnava la mano, la temperatura però non era così alta da scottarla. Si piegò di più, per arrivare al filo e quando le sue mani lo afferrarono, dovette rapidamente allontanarle per l'acqua che rapidamente aveva ripreso a scorrere più velocemente.
Colse nuovamente un qualcosa brillare nell'acqua più ad ovest, vicino al bosco, dall'altra parte del fiume. Lì dove l'acqua diveniva più profonda e in cui sua madre non la mandava mai per paura che annegasse. C'era un dislivello, probabilmente creato stesso da qualche re di Coldbridge per annientare una qualche minaccia, ma Aranel non vi aveva mai posto la sua attenzione.

Anche Axel colse quella luce, ma in lui provocò più paura, tanto da farlo indietreggiare mentre l'acqua da cui si era abbeverato ribolliva nuovamente.
Di colpo, la principessa si rialzò dal terreno e per paura di finire scottata o altro, salì su Axel e lo spronò a muoversi.

"Veloce Axel!" gridò, facendo aumentare la velocità della sua andatura.
In quel momento, sembrava solo che l'impetuosa pioggia di qualche giorno prima, nonostante avesse spaventato tutto il regno non potesse essere in alcun modo comparato con questo fenomeno.



***Spazio Autrice***

Hola a todos! Ecco a voi una storia che stavo scrivendo su Wattpad, ancora in corso e che ho deciso di portare anche qui su Efp.
Spero vi piaccia, la storia di Aranel è ricca di segreti e spero tanto vi affezionerete a lei e al suo destino.
Fatemi sapere come vi sembra questa nuova storia 
  
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