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Autore: LenaleeNoah    20/12/2016    0 recensioni
Tratto dal testo:
"Non ho idea di come sia finita lì, la osservo mentre cerco di capire; mi sembra fatta di ghiaccio, ma ad uno sguardo più attento pare di cristallo tuttavia non sono sicuro; un rivolo di sangue cola dalle mie labbra, le forze abbandonano il mio corpo, inizio a sentire freddo e cado. Da terra non riesco a vedere bene, la vista mi si appanna, però riesco a sentire una sola frase prima di essere colto dal buio cieco e sordo della morte: - Eri stato avvertito alchimista. Li vedrai cadere uno alla volta, verrai corroso dal dolore ed infine li seguirai anche tu.- Poi il nulla.”
***
L'idea principale di questa fanfiction è partita da me, ma nella stesura e nello svolgimento ho avuto la gentile collaborazione di alice_kurosaki, che infatti si è occupata personalmente di alcuni capitoli; per maggiori informazioni su chi ha scritto cosa basterà leggere la nota dell'autore a piè pagina. Detto questo vi lascio alla lettura e spero possa piacervi.
Genere: Drammatico, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alphonse Elric, Altro personaggio, Edward Elric, Roy Mustang
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Quanto è buio qui...”  provo a muovere una mano, poi l’altra  - C’è qualcuno?- la mia domanda non riceve alcuna risposta. Mi alzo, sento le gambe cedere e cado nuovamente a terra; mi metto in ginocchio e procedo a carponi per un tempo che mi sembra infinito... o magari sono solo pochi secondi. Il silenzio così è opprimente che non sento quasi il mio respiro. “dannazione ma dove mi trovo?! Sono ore che procedo nell’ oscurità totale”. Il battito del mio cuore inizia ad accelerare ed il panico si diffonde come veleno nel mio corpo. “stai calmo!” continuo a ripetermi “finirà. Devi stare calmo!” cerco di rimanere lucido ripetendomelo in continuo come una cantilena, ma in cuor mio so che è una follia. -Aiuto!- il grido di una voce limpida attanagliata dal terrore d’ improvviso mi blocca.- dove sei?- grido io in risposta, guardandomi attorno senza capire da dove provenga la richiesta  -aiuto!- questa volta riesco ad identificare la direzione da cui proviene, mi giro e corro a perdi fiato in quella direzione. I muscoli delle gambe iniziano a tirare,a volte sembra che possano cedere da un momento all’ altro. “non ora dannazione, non ora!”  Davanti a me vedo un punto luminoso; non so se fidarmi o meno,tuttavia decido di dirigermi verso di esso. “una luce!” Aumento ancora la velocità, sono al limite, la mia gamba destra  è scossa da tremiti, ma cerco di non farci caso, penso solo a correre. –aiutami...- sta volta la voce è vicina, così vicina che mi pare un sussurro, così a portata di mano che riesco a vedere la persona da cui proviene. Dinnanzi ai miei occhi c’è una figura che arretra lentamente,dandomi le spalle, spaventata dall’altra incappucciata che le sta di fronte. Ride. Una risata malvagia che mi entra nell’ animo e lo scuote,inquieta, sconvolge. Il mio sesto senso mi dice di voltarmi e correre via, ma non posso farlo, voglio aiutare la figura che chiede aiuto e capire cosa sta succedendo. Mi avvicino con cautela a quest’ultima provando a chiamarla. Nessuna risposta, non sembra nemmeno aver fatto caso alla mia presenza; riprovo, sta volta con più decisione. – ehi! Sto parlando con voi! Chi siete? Che succede? Mi sentite?!-  nuovamente nessuna risposta, ma la risata si fa più acuta e sadica. –Muori-  il colpo arriva improvviso e deciso, nella penombra vedo lo scintillio della lama che affonda nella carne del malcapitato. La figura si accascia al suolo, nel silenzio più totale; dalla ferita vedo sgorgare ed allargarsi in un pozza di sangue al di sotto del cadavere, che sotto quella luce sembra nero. “ merda! Devo andarmene da qui. Subito” il mio corpo però non vuole muoversi, e rimango lì, con lo sguardo fisso sul cadavere e le gocce di sudore che mi imperlano il viso. Con la coda dell’ occhio vedo la figura incappucciata avanzare verso di me; il cappuccio copre quasi interamente il suo volto, tuttavia riesco a scorgere ugualmente il ghigno dipinto su di esso. “merda! Merda! Muoviti... devi muoverti! Vuoi morire per caso?!”  mi guardo attorno cercando una via di fuga, ma sono circondato da una radura immensa e desolata. - tra poco sarà il tuo turno giovane alchimista-  non faccio nemmeno in tempo ad elaborare la frase che ricevo un colpo alla testa. Cado al suolo, improvvisamente mi sento stanco, il mio corpo non risponde e la testa inizia a fischiare; vedo una luce sempre più grande venire verso di me... “la mia ora è arrivata... dannazione...” chiudo gli occhi e vengo inghiottito dalla luce.
 
 
Luce. La prima cosa che vide fu la luce del giorno che entrava dalla finestra leggermente aperta, accompagnata da un’aria carica di umidità e freddo, nonostante fossero già alla fine di febbraio.
“anf... anf... maledizione... che cosa è stato? “ pensò Edward mettendosi a sedere e guardando fuori dalla finestra.
-Dannazione che male...-  disse con un filo di voce abbracciando con forza la sua gamba sinistra artificiale.
Era una grigia mattina di pioggia, quando il giovane diciassettenne fu svegliato di soprassalto dal frastuono proveniente dall’ esterno, decise quindi di alzarsi ancora mezzo addormentato e dirigersi verso la finestra per controllare chi stesse provocando quel trambusto infernale.
-ma chi è che fa tutto sto casino alle 8 del mattino?! Se scopro i colpevoli giuro che...- sbraitò mentre si affacciava nel intento di capire cosa, o meglio dire, chi aveva disturbato il suo sonno.  Diresse lo sguardo verso la zona sud della città e rendendo gli occhi simili ad una fessura cerco di riconoscere chi stesse lottando a quell’ ora assurda nel bel mezzo della piazza del secondo distretto... si esatto lottando poiché in quel quartiere così “allegro” gli abitanti non facevano che lottare tra di loro o sfidarsi in gare assurde.
-E chi mai poteva essere se non quei due... maledetti maghi... ora gli faccio vedere io come si fa- disse tra sé e sé mentre, ancora in mutande, spalancava la porta di casa con un calcio e si dirigeva verso il luogo dello scontro più alterato che mai.
-fratellone?! Ma dove stai andando?- lo fermò Al mentre varcava la soglia di casa
 -non vedi? Sto andando a digliene quattro a quei maledetti!- rispose ed senza esitazione
-ma... ma sei in mutande?!- lo avvisò al ormai troppo tardi dato che ed era già a metà strada verso la piazza.
Nel frattempo, nel distretto 2 - maghi...
-karyuu no... hokou! -  urlò Nastu mentre tentava di colpire Gray, questo però riuscì prontamente a parare il colpo creando un grande scudo di ghiaccio.
-karyuu no... koen!-   -ice make... lance!-  urlarono I due maghi nello stesso istante.
I due colpi non andarono a segno poiché era spuntato un muro dal nulla tra i due sfidanti; scioccati i due si girarono in direzione dell’inizio del muro e lì videro una figura accovacciata con entrambe le mani appoggiate al terreno.
 A causa della polvere subito non riuscirono ad identificare chi fosse, ma appena quest’ultimo aprì bocca capirono subito di chi si trattasse:
- Ma che diamine avete nel cervello?! Segatura per caso?!- sbraitò ed mentre si avvicinava ai due – Vi rendete conto di che ora sono?! Le 8! Chiaro?! Le fottute 8 del mattino! La gente vuole dormire!- sentenziò in un solo fiato l’alchimista.
-E a me cosa importa che tu stavi dormendo?- sbuffò Nastu e poi continuò più gasato che mai – Vuoi combattere? –
-Nastu smettila, era con me che ti stavi battendo non con lui.- disse Gray con un tono di voce asettico – e tu piccoletto levati di torno, tanto lo sanno tutti che contro la magia siete più deboli.- aggiunse Gray con tono di sfida.
-p...p...pic... piccoletto!?!?!? Come osi! Sono alto quanto voi!- urlò con tutto il fiato e la rabbia che aveva in corpo, poi aggiunse con un ghigno mettendosi in posizione di combattimento. – Se davvero credi di essere più forte perché non lo dimostri?-  
-Con piacere!- rispose Gray imitando lo sfidante. –Fantastico! Uno scontro a tre! Sono tutto un fuoco!- sbraitò Nastu al massimo dell’eccitazione.
Ma prima che potessero muovere anche solo un dito, Titania comparve tra loro urlando. -Fermi!- Questi rimasero immobili alla vista della donna temendo per la loro incolumità. – Che cosa state facendo?- sentenziò lei guardandoli severa.
– Tu in mutande! Che cosa ci fai in questo quartiere? Inoltre basta già un nudista nel nostro gruppo...- aggiunse Erza spostando il suo sguardo da Ed a Gray. L’alchimista fece per ribattere ma venne prontamente fermato dal mago del ghiaccio, poiché conosceva fin troppo bene il carattere della compagna.
-Tranquilla Erza, stavamo solo parlando allegramente...-  disse Gray con tono poco sincero, ma prima che potesse continuare la frase fu interrotto da un annuncio rivolto a tutta la città: < Si ricorda che domani ci saranno le selezioni per l’arruolamento, quindi gli interessati sono pregati di riunirsi nella piazza centrale alle 11 in punto. Fine del comunicato. > 
Al termine dell’avviso i quattro si guardarono sapendo che si sarebbero rivisti il giorno successivo alle selezioni. –Domani daremo prova delle nostre capacità, che vinca il migliore. – disse Nastu sorridendo prima di voltarsi e tornare alla gilda insieme ai compagni.
 
Angolo dell’autore:
ohayo, konbanwa <3
questo è il primo capitolo della ff; francamente mi aspettavo di metterci più tempo ad elaboralo ed a scriverlo, ma tutto sommato ce l’ho fatta e spero vivamente di procedere in eguale modo con gli altri capitoli. ^^” che altro dire... ringrazio la cooperazione (che sarà presente per ogni capitolo) nella stesura e revisione di alice_kurosaki. Detto questo vi auguro una buona lettura e se avete voglia lasciate un commentino (spero che questa fic divertirà voi tanto quanto diverte me)
ps: spero di riuscire a rappresentare il carattere dei personaggi al meglio, se risulteranno un po’ ooc mi scuso in anticipo J
-Nessuno ti perdonerà mai-  dissero all’unisono
-Grazie ragazzi. Vi voglio bene anche io ^^”-
-bye bye alla prossima... vi saluto io dato che l’autrice è un po’ depressa a causa dei personaggi ;) (sono alice ahah)-
 
 
   
 
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