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Autore: SaraHiddleston    25/12/2016    1 recensioni
[Tom Cruise ]
Mai avresti pensato ad uno scherzo del destino così importante.
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno tanto atteso era arrivato e mentre eri nel letto accanto all’amore della tua vita non potevi far altro che tremare dall’agitazione sapendo cosa sarebbe successo da lì a poco. Il suo braccio destro accarezzava dolcemente la tua schiena dall’alto verso il basso mentre la tua testa era appoggiata al suo petto, ascoltando il suo cuore improvvisamente aumentare di ritmo. Sapevi che voleva dire qualcosa, ormai lo conoscevi bene. Ogni qualvolta lui fosse nervoso il suo cuore batteva talmente forte da vedersi anche ad occhio nudo, non erano tantissime le volte in cui lo trovavi in quello stato (considerando il suo lavoro pensavi fosse abituato ad un po’ di stress) ma tutte le volte comunque lo aiutavi a superare qualsiasi cosa. Ma non questa volta. Questa volta avevi paura del futuro e avevi paura di parlargli.
Le tue dita tracciavano percorsi invisibili sui suoi addominali coperti da una maglietta attillata, sperando di calmarlo anche di poco.
“Ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati?” chiese lui, con il suo mento appoggiato alla tua testa mentre portava la mano sinistra al tuo volto per accarezzare la tua guancia.
Un improvviso silenzio prese posto tra le mura mentre pensavi a quello che ti aveva appena chiesto. Tra tutti i ricordi che avevate maturato insieme quello era senz’altro il tuo preferito.
“Come potrei mai dimenticarlo?”.
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Eri appena arrivata a New York da tre mesi e il tuo inglese era ancora abbastanza arrugginito ma comunque ti facevi capire e soprattutto stavi migliorando tantissimo visto il tuo lavoro. Lavoravi in una piccola caffetteria a Broadway e saltuariamente entravano a bere il caffè anche qualche celebrità dello spettacolo e ogni volta, essendo una grandissima fan di tutto ciò che ruotava intorno ai film, chiedevi loro se potevi fare una foto insieme. Era un bellissimo lavoro, ovviamente non quello che avresti fatto per tutta la vita ma era un buon inizio per ambientarsi in uno stato completamente nuovo. Ti ricordi ancora di quella volta in cui da quella porta era entrato l’attore preferito dalla tua migliore amica, Sebastian Stan. Stavi urlando internamente perché volevi così tanto che Sara fosse lì con te per incontrare finalmente l’uomo dei suoi sogni. A volte l’universo giocava dei brutti scherzi, e questo era uno di quelli. L’unica cosa che ti era venuta in mente per far sclerare la tua amica come si deve era riprenderlo mentre diceva “Sara, you’re a good girl” e ovviamente dopo aver raccolto il coraggio necessario per chiederglielo, non senza arrossire a dismisura, lui aveva accettato. Dopo averle inviato il video i suoi deliri si potevano direttamente sentire fino a casa tua e la cosa sconcertante era che lei abitava ancora in Italia, la tua madrepatria. Inutile dire che dopo quell’avvenimento non l’hai più sentita per una settimana intera e l’avevi data per morta in battaglia.
E mentre stavi pulendo il bancone del bar un sorriso si fece spazio tra il tuo viso al ricordo di quell’avvenimento. La campanella che avvisava quando un nuovo cliente entrava dalla porta improvvisamente si mise a suonare. Lentamente alzasti la testa per vedere chi era appena entrato e tutto d’un tratto il mondo incominciò a ruotare più velocemente del solito.
Era lui.
Il suo sorriso era stampato su quella sua faccia così perfetta, i denti perfettamente bianchi che facevano capolino da quelle labbra curvate all’insù che formavano ai loro lati delle pieghette irresistibilmente sexy. Per non parlare degli occhi, quegli occhi che ti stavano guardando meticolosamente, erano così verdi che sembravano innaturali. I capelli poi erano tagliati corti, beh ti erano sempre piaciuti quando li portava più lunghi ma insomma lui era qui davanti a te. Portava un paio di jeans su cui hai lasciato cadere lo sguardo per un po’ troppo tempo e il suo fisico atletico era incorniciato da una maglietta bianca con sopra una giacca di pelle.
La tua espressione non lasciava alcuna interpretazione errata. Lo stavi osservando con gli occhi completamente sbarrati, la tua bocca era leggermente aperta e anche cercando non riuscivi a chiuderla e per concludere il tuo generale imbarazzo le tue guance stavano andando a fuoco.
Non sapevi quanto tempo era passato da quando lo stavi osservando ma una cosa era certa, non avevi capito nulla di quello che ti aveva detto. La sua voce era così sensuale che la tua mente aveva fatto i salti mortali non appena aveva aperto bocca. Certo non era la prima volta che lo sentivi parlare, ma ora lui era davanti a te veramente.
“Sei ancora su questo mondo?” ti aveva chiesto con quel suo inglese perfetto e come d’incanto avevi realizzato che dovevi sembrare una completa idiota e tutte le emozioni che stavi a malapena trattenendo tutto d’un tratto emersero tutte insieme. Calde lacrime incominciarono a farsi strada sulle tue guance e per questo ti eri maledetta ancor di più. Il suo sguardo quando vide che stavi piangendo cambiò totalmente, il sorriso che fino a poco fa era lì a salutarti fece spazio ad una espressione sconvolta e i suoi occhi, concentrati sulle tue lacrime, incominciarono a far trasparire preoccupazione. Non sai esattamente come da questa posizione poi ti ritrovasti seduta con lui accomodato sulla sedia dall’altra parte del tuo tavolino e non sai neanche esattamente quanto tempo eravate rimasti lì insieme, con lui che ti parlava del più e del meno per cercare di calmarti un po’. Il tempo passava tra un discorso e l’altro e te ti sentivi sempre più a tuo agio attorno a lui fino a quando presa da una improvvisa ondata di coraggio esclamasti “Martina” sorridendo timidamente a quell’uomo così perfetto che avevi di fronte.
Tom” ti rispose lui inchiodando i suoi occhi con i tuoi.
“Lo so” e un’improvvisa risata si fece spazio tra di voi.
--
“Dobbiamo proprio separarci? Per favore Tom…” la tua voce ormai solo un sussurro mentre le tue dita si erano spostate dai suoi addominali al suo petto.
“Martina…” la sua voce smorzata ti fece venire la pelle d’oca su tutta la lunghezza della  schiena e improvvisamente come due anni fa al vostro primo incontro, le lacrime incominciarono a scendere copiose sulle tue guance e nulla potevi fare per farle smettere. Subito le braccia di lui furono sui tuoi fianchi e ti trascinarono ancora più vicino a lui. La sua mano raggiunse il tuo mento e senza fare alcuna opposizione alzasti lo sguardo e subito le sue labbra erano sulle tue. Un bacio pieno di significato si fece spazio tra di voi. La sua lingua subito sul tuo labbro inferiore chiedeva l’accesso alla tua bocca che, senza neanche pensarci, gli avevi permesso. Le vostre lingue danzavano insieme mentre lui piegava la testa per enfatizzare ancor di più il bacio. Lui fu il primo a staccarsi da te per prendere fiato e subito il tuo sguardo non poteva più supportare il suo e così abbassati gli occhi in cerca delle tue mani che stavano giocando tra di loro cercando di far passare l’ansia che ormai era con te.
“Martina guardami” ordinò lui con voce ferma, in contrasto con la sua mano che delicatamente tirava via dal tuo viso le lacrime che continuavano a sgorgare. Dopo un minuto di completo silenzio alzasti lo sguardo cercando il suo, quello di cui ti eri innamorata anni e anni fa.
“E’ tradizione che lo sposo non veda la sposa il giorno del matrimonio” rise lui “Ci vediamo domani all’altare, sarò quello vestito bene” e improvvisamente tutti i tuoi pensieri svanirono e una risata si fece spazio tra le tue labbra.
“Non vedo l’ora che tu diventi Mrs. Cruise” ti disse e al solo sentire quel nome il tuo cuore aveva fatto i salti di gioia. Era tutto vero.
Ti amo Tom”.
Ti amo Martina”.
 
 
 
Nda: Questa piccola one-shot è dedicata alla mia migliore amica Martina che è leggermente fissata con Tom Cruise. {Marty, avevi chiesto di avere Tom sotto l’albero per Natale, no? Ebbene questo è l’unico modo legale a cui sono arrivata dopo settimane e settimane di complotti… Stavo per avventurarmi per la grande America con tanto di bavaglio e cloroformio ma poi all’ultimo mi sono fermata e sono tornata a casa}
E ovviamente come potevo non inserire me stessa che sclera per Seb? Cioè…
Detto ciò vi auguro un bellissimo Natale e un felicissimo anno nuovo.
{Giuro che continuo “Se puoi sognarlo” ora che sono a casa per le feste}.
 
Sara

   
 
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