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Autore: carachiel    28/12/2016    2 recensioni
Hai tracciato sui miei sentieri passi più falsi che leggeri, tradimenti solitari, sorrisi spenti, promesse vacue.
Ma ora il sipario è calato, smettila di sorridere insistente.
Ti ho inchiodato all’angolo della scacchiera.
(274 parole)

Legato parzialmente a Angel of Grief ma leggibile a prescindere, ispirato da Take a bow di Rihanna, con toni meno autoconsolatori, rabbia soppressa, gentilezza forzata.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Standing ovation


Clap clap.

Brava, bene.
Hai recitato la tua parte, ora puoi ritirarti. Non vedi?
Il sipario sta calando, le tue luci si spengono.

Mi hai mentito, è abbastanza. 
Abbastanza...
Per odiarti.

Per far scorrere in me sangue reso amaro dall'odio, salvo poi ricordarmi che non posso dimenticarti.
Hai giocato con i miei sentimenti, portandoli alla ribalta per poi farli a pezzi, massacrarli.
Li hai rivoltati, mutandone la natura stessa, mentre nel mio cuore roso dai tarli del tempo si faceva strada l'avvelenato dubbio.
Non ti è bastato, no.

Ma il tuo spettacolo ora è finito, il sangue sparso si asciuga, le botole portano via la scenografia, le quinte spariscono ma tu...
No, tu non scompari. 
Tu non sei più un'attrice, sei le parole che, stampate nella tua mente, proferisci.

“Sei diventata una cosa sola con ciò che reciti.”

Una maschera.
Tratti immutabili che non cambiano come ciò che c'è dietro, un’esistenza non soggetta alle restrizioni del Tempo tiranno.


“Scacco.”

Ora no, non dire altro. 

“Rimpiangeresti senz'altro le tue parole ed il sole riflesso nei tuoi occhi color dell'ambra peggiora solo ciò che è stato, le tue lucide bugie.”

La tua visione si frammenta, distorce la realtà, mentre gocce di veleno, come piombo, cadono giù dalle tue guance, lungo gli zigomi. 
Ti corrodono.
Come tu un giorno hai corroso la mia anima, condannandomi a un destino ben peggiore della morte.
L'oblio.
 
“Sono stanco di restare.”
 
Ora il sipario è calato. 
E quest'angelo, sconfitto dalla dannazione del non ritorno, non si volterà per te, non tornerà.
 
“Hai tracciato sui miei sentieri passi più falsi che leggeri, tradimenti solitari, sorrisi spenti, promesse vacue.”

Piangerò ancora sulla tua tomba, per anni, sconfitto dal destino, ma non da te.
Non più.
Soprattutto perché non ho più lacrime.

Fai un inchino, trova un'altro attore.
Scacco matto.

“Ho vinto.”
   
 
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