Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: NotEvenChip    29/12/2016    2 recensioni
In questa raccolta vedremo Belle e Rumple in veste di genitori. Piccoli momenti di vita dei nostri due neo-genitori preferiti!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Gideon Gold, Signor Gold/Tremotino
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Belle si morse il labbro e guardò per la milionesima volta l’orologio. Il tempo sembrava passare troppo in fretta ed entro poche ore sarebbero arrivati tutti gli invitati, tutti tranne il più importante. Si accorse di essere molto nervosa in proposito, era quasi tutto pronto e Ruby le stava dando una mano con i preparativi.

“Cosa c’è Belle?” Chiese un’affaticata Ruby. 

Belle scosse la testa e sorrise malinconicamente all’amica.

“Ehi, ti conosco. C’è sicuramente un motivo se non è ancora tornato, lo conosci” Cercò di consolarla Ruby.

Belle le sorrise di nuovo e ricominciò a darsi da fare con i palloncini. Poco dopo, mentre fissava nuovamente l’orologio, si rivolse all’amica:

“Non lo so, Ruby… Non so cosa lo trattenga così tanto, non so perché non è ancora qui ma è il primo compleanno di Gideon. Volevo che tutto forse perfetto, suo padre non c’è e non ha nemmeno cercato di avvertire”. 

Ruby fu subito vicina all’amica e le poggiò una mano sulla spalla, non sapendo più cosa dire, sperava che quel gesto avesse confortato Belle. Non c’era molto che potesse dire, aveva visto Gold cambiare completamente dopo essere tornato con Belle una volta nato il piccolo Gideon, era un padre presente ed anche molto premuroso e persino lei trovava molto strana la sua assenza al compleanno del figlio. 

“Senti Belle, non credo se ne sia dimenticato, Gold in fondo è molto sentimentale… Oh cielo, non avrei mai pensato di dire una frase del genere su Gold” Ruby scosse la testa, cercando di dimenticare qualsiasi altro pensiero positivo su Gold. 

Un pianto interruppe il loro discorso e Belle si precipitò a prendere Gideon dal lettino. Si era svegliato dal riposino giusto in tempo perché Belle lo preparasse per la sua festa. Ruby li raggiunse e si mise a cercare di distrarre uno scalciante Gideon in modo da aiutare Belle nell’arduo compito di infilargli dei vestitini eleganti. 

Un altro pensiero volò al marito, vedendo il figlio vestito elegante come sarebbe di certo piaciuto anche a lui.

Con gli occhi lucidi sollevò il figlio dal fasciatoio e lo abbracciò stretto, Gideon emise dei gridolini di gioia, rassicurando la madre.

Gli invitati cominciarono pian piano ad arrivare e ormai Belle si era rassegnata all’assenza del marito. 

“Dove si è cacciato Gold questa volta?” Chiese Regina cercando di nascondere l’ansia per l’amico. 

“Oh, aiutava Leroy e gli altri nani a ritrovare qualcuno dei loro amici, abbastanza lontano da qui. E, beh ecco, ora non so dove sia. Non ha avvertito e… Non so nemmeno se sappia che è il compleanno di suo figlio”.

Belle stava per iniziare a piangere di nuovo e Regina, notandolo, cercò subito di sviare l’argomento su Gideon che sembrava perfettamente a suo agio mentre giocava seduto sul tappeto a pochi passi da loro. 

Belle si ritrovò ancora una volta a pensare al marito quando Gideon alzò lo sguardo verso di lei e le sorrise. Quegli occhi, così uguali a quelli del padre, non facevano altro che ricordarle la sua assenza così pesante. 

Forse era in pericolo e nessuno lo sapeva, forse, dopo una settimana lontano da casa aveva deciso di prendersi una vacanza più lunga da tutto quel disordine e quelle notti insonni. Forse non sarebbe neanche mai più tornato. Nei giorni precedenti alla partenza, non avevano fatto altro che discutere ed erano arrivati alla conclusione che forse, tra pannolini, pianti, crisi, dentini, coliche, giocattoli ovunque, erano leggermente stressati e tendevano a sfogarsi l’uno con l’altra. 

Il suo Rumple l’aveva sempre abbracciata dopo ogni litigio, le sorrideva e si avvicinava piano, lasciandole lo spazio per allontanarsi qualora lo volesse, ma quando la raggiungeva per abbracciarla, la stringeva forte e non la lasciava andare per dei minuti. Quanto avrebbe desiderato un abbraccio del marito in quel momento. Nonostante quel tenero ricordo, nella sua testa continuavano a crearsi scenari di tristezza e separazione, dove Rumple non ne poteva più della sua famiglia ed aveva deciso di allontanarsi.

“Belle?? BELLE?? Saranno quindici volte che ti chiamo! Tagliamo la torta?” Urlò Ruby abbastanza spazientita. “Ti sta cercando anche tuo padre, chiede a tutti che fine abbia fatto Gold e segretamente spera che tu l’abbia cacciato, per sempre questa volta”. Aggiunse notando l’espressione affranta dell’amica.

Belle smise di pensare e si diresse verso la cucina per preparare la candelina sulla torta.

Poco dopo raggiunse gli invitati in salotto ed appoggiò la torta sul tavolo, andò a recuperare Gideon e dopo averlo sistemato davanti alla torta, tutti iniziarono a cantargli tanti auguri. 

Moe, notando la tristezza della figlia le si fece vicino e le appoggiò una mano sulla spalla, confortandola. Belle pensò che, nonostante il gesto molto carino, quello avrebbe dovuto essere il compito di Rumple e invece al suo posto c’era suo padre. Gideon capiva ben poco del frastuono che stava facendo la gente intorno a lui, ma era molto entusiasta dei regali, di tutta quella gente rumorosa e della torta. Belle stava cercando di spiegargli come soffiare sulla candelina quando un rumore poco distante fece voltare tutti verso l’entrata del soggiorno.

“FERMI, FERMATEVI TUTTI!” Gold fece in tempo a gridare, prima di entrare di corsa in soggiorno. Aveva i vestiti sgualciti , i capelli corti ma spettinati ed il fiatone. 

A lunghi passi si avviò verso Belle, mentre Gideon saltò giù dalla sedia urlando e andandogli incontro. Gold si abbassò e prese il figlio al volo stringendolo in un abbraccio fortissimo. Non appena Gideon cominciò a protestare, Gold allentò la presa per riempirgli il viso di baci ed arruffargli i capelli. Gli sussurrò più volte che non sarebbe mai mancato al suo compleanno e che era felice di avere fatto in tempo a raggiungerlo.

Gideon rideva felice alle attenzioni del padre e Gold quasi non aveva notato che la stanza era in silenzio ad osservarli. 

“Ah il mio ragazzo e il suo primo compleanno!” Rimise Gideon al suo posto a capotavola e nel farlo passò vicino a Belle che ormai non tratteneva più le lacrime. “Ehm, continuate pure da dove vi avevo interrotto… Scusate…”

Sollevati, gli invitati ripresero a cantare, Gold si voltò a guardare la moglie notando che lo fissava mentre stringeva la mano del padre, ancora sulla sua spalla. 

Moe fece un cenno a Gold e lasciò andare la figlia che si ritrovò spaesata senza quel rassicurante contatto fisico. 

Gold fece un passò verso la moglie e le passò un braccio dietro la schiena, ma Belle, non curandosi delle buone maniere, si lanciò nell’abbraccio del marito, stringendolo fortissimo. 

“Scusami tesoro, ho avuto un contrattempo con la magia e siamo dovuti tornare a piedi, ma non mi sono scordato del compleanno di Gideon e l’ho fatta tutta di corsa…” 

Belle sorrise e passò una mano sui capelli del marito, stringendolo ancora più vicino. 

Nel frattempo, la canzoncina era finita e sia Belle che Gold si ritrovarono vicini a Gideon soffiando tutti e tre sulla candelina, tra gli applausi degli invitati. 

Poco dopo ognuno stava mangiando la propria fetta di torta, compreso Gideon che ci aveva infilato le dita dentro e probabilmente era più quella sparsa sul piatto e sui vestiti che quella che stava mangiando, ma poco importava se entrambi i suoi uomini erano lì con lei. 

“Il mio ometto! Che eleganza! Buon sangue non mente!”

Commentò Gold scompigliando i capelli del figlio ancora una volta, per poi voltarsi verso la moglie.

“Scusami ancora Belle, non avrei mai voluto darti anche questa preoccupazione…”

“Rumple va tutto bene, ora sei qui”

“Ma quando sono entrato stavi piangendo… Quanto è stata dura questa settimana?” Chiese Gold piegando la testa di lato, fissando la moglie, nuovamente con gli occhi lucidi.

“Non è stata poi così difficile… Certo, Gideon chiedeva continuamente di te per qualsiasi cosa e l’orgoglio di mamma ne ha un po’ risentito” Gold sorrise calorosamente ed accarezzò dolcemente il viso della moglie.

“Poi si è rotta la lavastoviglie, il pavimento non ne voleva sapere di asciugarsi e dopo ore scopro che una delle tue cravatte preferite ci era finita dentro, ora ovviamente è distrutta, ringrazierai tuo figlio più tardi per questo… Non ti ho sentito per due giorni, pensavo volessi scappare da noi per sempre…” L’ultima frase la pronunciò tutta d’un fiato e poi si morse il labbro distogliendo lo sguardo. 

Gold smise di accarezzarle il viso, appoggiò i piatti con le loro torte e prese per mano Belle per portarla in cucina. 

“Belle, guardami… Lo so, avrei dovuto farmi sentire ma non sapevo come, il telefono era scarico, la magia ha iniziato a fare brutti scherzi fuori dal confine e una volta superato il cartello ho iniziato a correre da voi. Non mi sarei perso il compleanno di mio figlio per nessun motivo al mondo. Non mi sarei allontanato dalla sua bellissima madre per una secondo di più. Mi è mancato mio figlio, mi è mancata mia moglie”

Belle sorrise ed abbracciò nuovamente il marito.

“Dici così solo perché avrai sentito Leroy russare per una settimana…”

“Si… Preferisco di gran lunga sentire russare te, hai un modo più dolce e meno aggressivo di farlo”

“Per l’ultima volta, sia ben chiaro: Io.Non.Russo!” 

“Se lo dici tu… Sono felice di essere tornato in tempo”

“Anche io! Penso di aver portato Ruby al limite della pazienza…”

“Oh puoi dirlo forte sorella!” La voce di Ruby li raggiunse dall’ingresso della cucina. “Per quanto mi dispiaccia interrompere questa scena così intima e romantica, vostro figlio richiede la presenza di almeno uno di voi, è impaziente di aprire i regali!”

Belle si staccò a malincuore dal marito e corse in soggiorno dal figlio, Ruby fece per voltarsi e raggiungere Belle ma la voce di Gold la fermò.

“Ruby? Grazie per esserci sempre per Belle. Sei… Sei un’ottima amica e ti sono… Ti sono riconoscente…”

Gold si era avvicinato ed ora le sue parole erano diventate poco più di un sussurro, ma Ruby non poteva credere alle sue orecchie. Il Signore Oscuro la stava ringraziando per essere amica di sua moglie, era certa di aver sentito bene.

“Di nulla, Belle è una persona davvero splendida, non è impegnativo volerle bene”

“Oh, sono d’accordo… Lei è… Lei magnifica…”

“Sì…”

“Già…”

“Gold?”

“Si?”

“E’ forse questo il momento in cui ci abbracciamo?”

“Assolutamente no, Miss Lucas.”

“Oh meno male. Credevo di doverlo fare.”

“Forse fra un centinaio d’anni quando mi sarò rammollito”

Ruby gli sorrise e gli diede una breve pacca sulla spalla, prima di tornare in soggiorno con tutti gli altri. 

Gold si tolse la cravatta e cercò di darsi una sistemata per poi tornare di fianco alla moglie ed al figlio. 

Non si sarebbe mai più allontanato da casa per così a lungo, la moglie ed il figlio gli erano mancati incredibilmente quella settimana. Li pensava così spesso che Leroy era costretto a richiamarlo al presente e non c’era peggior offesa che farsi richiamare da un nano.

Con un braccio avvolse la moglie che teneva Gideon in braccio e strinse così, la sua famiglia in un abbraccio. Gideon allungò le braccine verso il padre e, urlando “papà”, si spinse in braccio a Gold

Era in momenti come questo che Gold affidava il suo cuore, quando poteva stringere a se’ la sua famiglia e sentirsi amato. Dopo una vita di rifiuti e sofferenze, finalmente era arrivato chi gli scaldava il cuore ogni singolo giorno e avrebbe fatto di tutto per meritarselo.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: NotEvenChip