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Autore: soffio di nebbia    29/12/2016    6 recensioni
[Final Fantasy XV (XIII Versus)]SPOILER SULLA FINE DEL GIOCO
La salvezza del mondo arriva spesso in silenzio, senza clamore e senza fanfare, col solo rumore dei passi dei superstiti che si fanno strada tra palazzi distrutti e carcasse di vecchie auto.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Prompto Argentum
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La prima alba dopo la fine del mondo



Nulla sembrava cambiato tra le rovine di Insomnia.
Pensava a questo Prompto mentre si faceva strada tra le vie desolate di quella città che un tempo non molto lontano era stata una fiorente metropoli.
A pochi passi di distanza, Ignis camminava con difficoltà, sorretto da Gladio, a causa di una ferita riportata alla gamba.
Nessuno aveva la forza di parlare.
Alle loro spalle, il palazzo reale era sempre più distante, più simile ormai ad una scura sagoma di pietra che ad un antico gioiello architettonico.
L'istinto gridava a Prompto di tornare indietro, nondimeno egli continuò a camminare in testa al gruppo, facendo violenza a se stesso per non voltarsi.
È difficile quando perdi il tuo migliore amico per dieci anni.
Ancor più difficile è quando lo vedi finalmente tornare e sai che tra voi ci sarà solo il tempo di un addio. E poi lo vedi scomparire oltre il portone di un palazzo che una volta aveva chiamato casa e che ora è diventato il suo mausoleo.
Il destino del Re di Lucis si era appena compiuto, eppure, ancora, nulla sembrava cambiato tra le rovine di Insomnia. Nemmeno dopo aver percorso più di un miglio senza il bisogno di impugnare armi. Nemmeno dopo aver marciato almeno un'ora senza più udire le grida dei daemon, grida che si erano lentamente diradate fino a sparire del tutto. La salvezza del mondo arriva spesso in silenzio, senza clamore e senza fanfare, col solo rumore dei passi dei superstiti che si fanno strada tra palazzi distrutti e carcasse di vecchie auto.
Quel silenzio sembrò durare una vita.
Poi, Gladio si fermò.
«Che succede?» domandò Ignis.
Gladio sorrise debolmente, guardando di fronte a sé.
«Era da tanto che non si vedeva un simile spettacolo»
Prompto, che fino a quel momento non aveva alzato gli occhi da terra, si fermò, sollevando appena lo sguardo.
La linea blu dell'orizzonte brillava di luce dorata. Lentamente, per la prima volta dopo dieci anni, la notte cominciò a ritirarsi. Il cielo si colorò di rosa e oro. L'aurora si stava affacciando sul mondo.
Con un gesto lento e composto, Ignis tolse gli occhiali. I primi raggi di sole si posarono sul suo viso, illuminando, in maniera quasi impercettibile, anche il mondo oltre le sue palpebre chiuse.
«Il nostro Re ha trionfato» disse «Adesso è davvero finita»
Guardando il sole che sorgeva, per un attimo, a Prompto parve di udire in lontananza le grida euforiche della gente che si riversava per le strade, abbandonando per sempre i rifugi di Lestellum, gioendo del miracolo di essere vivi.
In un'altra occasione, in un altro tempo, Prompto avrebbe voluto scattare un'istantanea di quel momento. Non capita tutti i giorni di poter ammirare la prima alba dopo la fine del mondo.
Era un peccato non poter essere tutti insieme. Tutto sarebbe stato diverso. Forse sarebbe stato perfino divertente.
Mentre pensava a questo, Gladio gli passò accanto insieme a Ignis. Intravedendo le lacrime che bagnavano gli occhi del più giovane, gli diede una leggera pacca sulla spalla.
«In marcia, giovanotto, non è ancora il momento di piangere»
Prompto si trattenne da solo un ultimo istante, lottando con se stesso per mantenere i nervi saldi.
Camminate a testa alta, amici miei.
Con un ultimo respiro profondo, Prompto si asciugò le lacrime. Raggiungendo i due amici, si affiancò a Ignis, portò il suo braccio attorno alle proprie spalle, sorreggendolo insieme a Gladio.
Insieme, continuarono a camminare verso un futuro di cui ancora non sapevano nulla.
In cielo, il sole era sempre più alto.
Grazie, Noct.

 
  
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