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Autore: KikiLurex    29/12/2016    0 recensioni
Due amiche. Due musicisti. Un mistero.
♪♪♪
Amore. Odio. Passione. Gelosia. Sacrificio. Lacrime. Sangue.
♪♪♪
Quando l'unico vero demone del tuo passato torna prepotentemente a bussare alla tua porta, la sola cosa che puoi fare per vincere è... combattere!
♪♪♪
Quando il vero amore ti spinge a fare i conti con il tuo lato oscuro, la sola cosa che puoi fare per vivere davvero è... accettarlo!
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Angolo della Follia: Perdono!!! So di aver lasciato passare davvero troppo tempo dall'ultimo aggiornamento, ma tra una cosa e l'altra, il pc che aveva deciso di non funzionare più e che io ho, ancora mi domando come, resuscitato e altre vicissitudini di cui non sto a parlarvi, non ho più avuto modo di mettermi qui con calma e andare avanti con tutte le mie millemila cose.
Spero comunque di riuscire a recuperare in fretta.
Per ora vi lascio con un nuovo capitolo. Buona lettura e Buone Feste!!!

~ Viola ~

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17 ~ Forever Yours!

La debole luce bluastra proveniente dalla tv accesa, le solleticò il viso. Socchiuse leggermente gli occhi, mettendoci un minuto buono per riuscire a mettere a fuoco la stanza. Il corpo immobile accanto al suo attirò immediatamente la sua attenzione: Jonne.
Il ragazzo si era, stranamente, addormentato. Carrie sorrise guardando quel volto angelico, poi un brivido le attraversò la schiena quando si rese conto di quel sonno di morte in cui era così placidamente caduto.
Si mise a sedere, continuando a guardare il vampiro steso al suo fianco. La sua pelle candida era fredda come il ghiaccio, come se tutto il sangue preso da lei non fosse bastato a sfamarlo; il suo volto sembrava una maschera, una bellissima maschera di delicata e finissima porcellana bianca e il suo petto, così immobile, le procurò una morsa allo stomaco per un secondo.
Era consapevole della sua ovvia mancanza di respiro, ma averlo accanto, completamente avvolto da quella assoluta immobilità, le procurò un inspiegabile senso di panico.
Gli sfiorò il viso con le dita, cercando di trovare un briciolo di morbidezza su quel volto all’apparenza duro come il marmo. Sentì un brivido non appena raggiunse le sue labbra e le vide incurvarsi un lievissimo sorriso. «Ehi» mormorò lui, spalancando i grandi occhi azzurri, puntandoli immediatamente nei suoi. «Come ti senti?»
La ragazza sorrise. «Meglio» rispose, accoccolandosi contro il suo corpo. «Tu?»
Jonne si stupì di quella domanda. «Io.. io..» si ritrovò a balbettare senza motivo. «Ho avuto davvero tanta paura di averti persa»
«È tutto okay» gli mormorò. «Sono qui»
Il vampiro le baciò la fronte, immergendo le dita tra i suoi capelli iniziando a giocherellarci distrattamente. «Lo so..» sorrise. «.. e ti ringrazio per non essere volata via»

•••

Guardarlo spogliarsi lentamente, mentre teneva gli occhi insistentemente posati su di lei, le fece accelerare il battito.
Sapeva cosa sarebbe successo di lì a poco e la cosa le procurò tutta una serie di brividi leggeri lungo il corpo.
Christus, il suo Christus, si era finalmente scoperto, lasciandola entrare nel suo mondo fatto di ombre e solitudine. Le aveva dato accesso al suo cuore, rimasto ostinatamente chiuso per troppo tempo. Le aveva permesso di dimostrargli che l’amore non era, per forza, causa di sofferenza; che poteva essere amato anche senza usare la forza per ottenere quel calore umano di cui sentiva tanto il bisogno.
Un leggero sibilo gli fuoriuscì dalle labbra quando le si avvicinò e lei gli sfiorò, delicatamente, il basso ventre con le labbra.
Il vampiro che era sempre stato fino a quel momento, non avrebbe aspettato; l’avrebbe spinta con la schiena sul materasso, sovrastandola, spingendosi poi dentro di lei con violenza, avidità, addirittura urgenza. Ma quella che gli stava davanti, completamente esposta alla sua vista, non era una sgualdrina come tutte quelle con cui era stato in passato; la ragazza seduta sul suo letto, con quegli occhi verdi che lo guardavano in un modo che gli fece sentire una scossa elettrica lungo la spina dorsale, era Roxie, la sola ad essere riuscita a fare breccia in quel suo cuore nero e arido, dove non avrebbe mai immaginato di poter sentire rinascere la vita.
Le accarezzò dolcemente i capelli, scendendo poi a sfiorarle le labbra, fino al collo. «Ti desidero come non ho mai voluto nessun altro» mormorò, tornando nuovamente con le labbra alle sue.
La ragazza lo attirò a sé, stringendogli le braccia al collo. «Prendimi» sussurrò, sollevando una gamba per allacciargliela in vita.
Il vampiro le affondò il viso nel collo, aspirando il suo profumo. «Posso assaggiarti?» le ansimò nell’orecchio, con la voce roca per il desiderio. «Ti piacerà, te lo prometto» aggiunse poi, tornando ad essere, per un solo istante, il vampiro che l’aveva quasi prosciugata poco tempo prima, famelico, ipnotico, sensuale, tremendamente sexy.
Tutto quello che le riuscì di fare fu di annuire, stringendosi ancora di più a lui, baciandogli una spalla.
Christus sorrise, le labbra ancora a contatto con la pelle morbida del suo collo. «Lasciati andare» mormorò, muovendosi lentamente contro di lei, lasciando che i loro corpi si unissero con naturalezza.
Roxie si lasciò sfuggire un gemito quando lo sentì scivolare finalmente dentro di lei. Una scossa la attraversò quando sentì le sue labbra aprirsi sulla pelle del suo collo e i suoi denti affondarle nella carne.
«Tranquilla» mormorò lui. «È tutto okay, lasciati andare.. ti piacerà»
Lei annuì appena, lasciandosi completamente travolgere dal desiderio che provava per quel ragazzo appassionato che le stava regalando un’intensa varietà di emozioni.
Il suo corpo, che alla prima impressione era sembrato gelido, si stava scaldando velocemente, seguendo il ritmo di ogni spinta che lo portava sempre più dentro di lei, di ogni sorso di sangue che le portava via, riempiendolo ancora più di passione e ardore.
Roxie ne fu completamente sopraffatta. «Kris..» ansimò, aggrappandosi ancora di più a lui, così tanto da averle dato l’impressione di essere riuscita a scalfirgli la pelle.
Il vampiro si staccò immediatamente dal suo collo, portando subito lo sguardo sul suo viso. «Dimmelo Roxie.. dimmelo» ringhiò; un suono che alle orecchie della ragazza risuonò come un verso spaventosamente sensuale.
«Ti amo» disse subito, spalancando gli occhi per incontrare i suoi, bramosi, intensi, appassionati.
Christus spinse le labbra sulle sue, facendole sentire il sapore del suo sangue che ancora gli sporcava la bocca, la lingua. «Vieni con me» mormorò prima di baciarla nuovamente.
La ragazza emise un debole mugolio, che si perse sulle labbra del vampiro, quando i loro corpi cominciarono a spingersi di più l’uno contro l’altro, sempre più velocemente. Quando sentì Christus emettere un debole lamento, gli immerse le mani nei capelli, attirandolo verso la sua bocca per poterlo baciare nel momento esatto in cui, entrambi, si fossero lasciati travolgere da quella potente ondata di piacere lasciandoli senza fiato.

❤❤❤

Una leggera luce invase la stanza, accarezzandole il corpo ancora placidamente avvolto dal lenzuolo in cui si era avvolta la notte precedente, dopo aver fatto l’amore con Christus.
Con la mente ancora offuscata per il sonno, socchiuse le palpebre. «Ehi» mormorò, notando il vampiro sveglio, al suo fianco, una mano che le accarezzava delicatamente un braccio, lo sguardo serio rivolto alla porta.
«Ehi.. scusa.. non volevo svegliarti» sussurrò lui in risposta, lo sguardo serio subito sostituito da un dolce sorriso.
Le accarezzò una guancia, abbassandosi abbastanza da riuscire a sfiorarle le labbra con le sue. «Buongiorno» ridacchiò poi.
La ragazza si accigliò. «’giorno a te. Che c’è di tanto buffo?»
Lui sorrise nuovamente, scuotendo leggermente la testa. «Dovresti proprio guardarti allo specchio» sogghignò. «Hai una chioma allucinante»
Roxie rimase per un attimo in silenzio, senza capire, quando poi quello che le aveva detto le fu chiaro, gli lanciò un’occhiataccia. «Brutto..» si mise seduta, con sguardo fintamente indignato. «Brutto cafone, maleducato che non sei altro.. avanti.. ripetilo se hai il coraggio!»
Il chitarrista scoppiò a ridere, ma non per questo si lasciò sfuggire l’occasione di ripetere quello che le aveva detto solo un paio di minuti prima.
«Ah è così eh???» brontolò lei, agguantando il cuscino e tirandoglielo addosso, colpendolo in pieno viso.
Christus rise ancora più forte, ma rispose al colpo afferrando il proprio cuscino. «Vuoi la guerra??» ridacchiò. «Forza.. dai.. fatti sotto»
Roxie non se lo fece ripetere due volte, lo colpì nuovamente con una cuscinata, che venne prontamente restituita dal vampiro.
Continuarono così per almeno una decina di minuti, tirandosi cuscinate, ridendo come bambini, totalmente incuranti del fatto che fossero entrambi ancora completamente nudi.
Poi, sotto un attacco di Christus, la ragazza fu sbalzata all’indietro, sul letto, restando per un attimo senza fiato.
«Ho vinto!!!» esultò il vampiro, con aria trionfante, poi si lasciò ricadere al suo fianco e la sua espressione divertita mutò in un istante. Le bloccò le braccia sopra la testa, prendendola per i polsi, il suo sguardo si fece improvvisamente seducente, provocante, insinuò una gamba tra le sue. «Sai.. mi piacerebbe molto riprendere il discorso di questa notte.. tu che ne dici?»
Roxie non riuscì a rispondere perché la voce sconvolta di Jonne, ruppe l’incanto. «Kris? Sono io.. sei.. che cazzo sta succedendo????»
Non riuscì nemmeno a realizzare la sua presenza nella stanza, lo vide solo afferrare Christus e sbatterlo contro la parete, il viso a pochissimi centimetri dal suo. «Che cosa le hai fatto??? Tu devi stare alla larga da lei!!!»
Il chitarrista non reagì all’attacco del suo migliore amico, sapeva il perché di quella reazione. Probabilmente, se fosse stato al suo posto, avrebbe reagito allo stesso modo.
«Rispondimi!!!» gli urlò ancora Jonne. «Giuro che se le hai fatto del male io..»
«Smettila!!!» sbottò improvvisamente la ragazza, avvolgendosi nel lenzuolo, raggiungendoli e mettendosi immediatamente tra i due. «Smettila Jonne, lascialo stare!»
Il ragazzo la guardò per un attimo confuso. «Ma.. Roxie.. cosa.. ?» puntò nuovamente lo sguardo sul chitarrista. «Che stai facendo? La stai manipolando?» ringhiò. «La stai usando, come hai sempre fatto con tutti???»
Christus era ancora immobile, lo sguardo rivolto al pavimento, consapevole che Jonne aveva tutto il diritto di dirgli quelle cose. In fondo era vero, lui si era sempre comportato così, aveva sempre usato i suoi “poteri” per usare le persone fino a quando avessero continuato a soddisfarlo, dopo di che le buttava via, come si faceva con un fazzoletto usato. Lo aveva fatto anche con lui, doveva ammetterlo, con la differenza che di Jonne non si sarebbe stancato mai, non l’avrebbe mai gettato via.
«Ti ho detto di smetterla!» sbottò nuovamente Roxie, sempre più furiosa. «Lui non mi sta affatto manipolando, chiaro? Non sono una bambina, Jonne.. so cavarmela sai? Io..»
«Veramente?» la interruppe lui, accigliato. «Eppure fino a ieri sera non volevi saperne di lui. Fino a ieri sera sembravi averne paura. Che cosa è cambiato, eh?» inclinò la testa di lato. «Sei davvero certa che non ti stia usando? Che non si sia infiltrato in questa tua bella testolina?»
La ragazza gli scansò la mano in malo modo. «Adesso stai davvero esagerando!» sibilò. «So perfettamente cosa provo e dovresti saperlo anche tu! Io lo amo, Jonne. Lo amo da sempre e tu lo sai! Niente mi allontanerà da lui, niente e nessuno, nemmeno tu, nemmeno Carrie. Non mi importa se molto di questo sentimento che provo per lui è strettamente legato al marchio che mi ha lasciato, io lo amavo già prima e tu lo sai, lo sai benissimo!» Una lacrima, più per rabbia che altro, le scivolò lungo la guancia. «Io so il perché dei suoi comportamenti e tu? Tu sai perché..» scosse la testa. «Sta cambiando, vuole cambiare e io gli sarò accanto, sempre!»
Jonne rimase immobile, completamente scioccato da quello scoppio d’ira nei suoi confronti. Roxie, la sua Roxie, la sua migliore amica, stava difendendo con le unghie e con i denti il vampiro che, poco tempo prima, l’aveva quasi uccisa per soddisfare un semplice capriccio.
Anche Christus era rimasto scioccato dalle parole della ragazza. Possibile che lo amasse così tanto da andare contro al suo migliore amico? Possibile che si meritasse davvero tutto quell’amore?
«Credo che dovresti andartene adesso» disse ancora Roxie, rivolta al vampiro biondo che le stava di fronte.
Il ragazzo annuì distrattamente, ancora troppo sconvolto dalla reazione della sua migliore amica. «Io..» scosse la testa, abbassò lo sguardo e si allontanò dalla coppia, raggiungendo la porta della camera.
«Non so quando tornerò a casa» annunciò la ragazza, prima che lui uscisse. «Dì a Carrie di non preoccuparsi»
Jonne annuì nuovamente, poi uscì dalla stanza richiudendosi la porta alle spalle.
«Mi ami davvero così tanto?» mormorò a quel punto Christus, lo sguardo ancora puntato su di lei.
Roxie si appoggiò al suo corpo, abbracciandolo. «Sì» rispose semplicemente.
«Perché?» disse lui, la voce tanto bassa da risultare quasi inudibile.
Lei fece spallucce. «C’è davvero bisogno di un perché? Serve un motivo per innamorarsi?» si sollevò sulle punte per posargli un dolce bacio sulle labbra. «È successo, tutto qui. Mi sono innamorata di te e..» gli portò le braccia attorno al collo. «.. non ti lascerò mai, te lo prometto»
Il vampiro chiuse gli occhi sapendo che, se avesse continuato a guardarla, non sarebbe riuscito a trattenere la forte ondata di emozioni che lo aveva colpito al solo sentirle dire quelle parole.
«Ti starò sempre accanto.. sempre» gli sussurrò ancora lei, accarezzandogli le punte dei capelli che gli solleticavano il collo. «Farò tutto quello che servirà per farti stare bene e tutto si sistemerà, ne sono certa, ma..»
«Ma?» chiese lui, ogni senso in allerta.
Lei puntò gli occhi nei suoi, lo sguardo fermo, serio. «.. se qualcosa dovesse andare storto, se cadrai tu, io cadrò insieme a te, promesso»
   
 
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