Nick autore: Oducchan
Titolo: I'll find a way to get to you
Fandom: Boku no hero Academia/My hero Academy
Personaggi: Bakugou Katsuki, Midoriya Izuku
Pairing: BakuDeku
Genere: introspettivo, presumo fluff
Avvisi: NN
Rating: verde
Conteggio parole: 292
Note:
è stato proprio un periodo no, non so davvero come mi sia uscita. Scusate se sono di nuovo qui a rompere i coglioni.

 

Il modo in cui i capelli color del grano gli ricadono sul viso adombra un po’ la fronte e gli occhi di Kacchan, quasi come se stesse ancora indossando la maschera. Izuku deglutisce a vuoto, incapace di muoversi da dov’è, piantato lì come uno stoccafisso. Non sa come muoversi, come comportarsi. Dove mettere le mani, quanta pressione esercitare, dove guardarlo (se negli occhi, che per una volta lo fissano senza odio omicida ma solo con una vaga stizza, o sulle labbra, che sono sottili e screpolate e dannatamente invitanti). Forse dovrebbe gettargli le braccia al collo? Ma questo potrebbe destabilizzare Kacchan, che potrebbe fraintendere le sue intenzioni e scacciarlo in malo modo. Oppure forse dovrebbe prendergli il viso tra le mani… ma se sbagliasse a calibrare la forza? Se premesse troppo, risultando fastidioso? Se invece premesse troppo piano, permettendogli di sentire quanto gli tremano le mani? E poi ha i palmi tutti sudati dall’agitazione, e ora che ci penso anche il resto del suo corpo lo è, forse non doveva cornerizzarlo proprio alla fine della sessione di allenamento, forse avrebbe dovuto rimandare a dopo cena, o magari a mai, perché figurati se Kacchan…
-Allora, razza di babbeo- la voce di Bakugou, secca e vagamente alterata, lo riporta bruscamente alla realtà –Vuoi baciarmi sì o no?-
“Oh” la mente di Izuku si acquieta, mentre si rende conto che non c’è bisogno di pensarci troppo. “Oh, ma certo” pensa, quasi trasognato, mentre annuisce compito e si lascia distrarre da quelle maledette labbra, sbattendo un paio di volte le palpebre sugli occhi verdi.
E indugia.
E quando Kacchan emette un grugnito di frustrazione e lo spinge contro il muro per ficcargli un palmo di lingua in gola, tutto il resto non ha poi questa importanza.