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Autore: saramik    29/12/2016    0 recensioni
Pedro - ho in mente di fermarmi in spagna per un pò, ho diverse proposte e poi Bea non ci era mai stata quindi...- si bloccò quando mi vide.
Ingrid - so che ti hanno proposto la parte in quel nuovo film di azione...- santa Ingrid pensai. Parlarono di lavoro per la maggior parte del tempo.
La serata prosegui più o meno bene, io cercavo di evitarlo e lui non si avvicinò, segno che ormai ero fuori dalla sua vita. Tornata a casa piansi quasi tutta la notte
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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mi ero trasferita a Siviglia da meno di due settimane, Diana la mia ex professoressa di danza moderna mi aveva trovato un lavoro come assistente nella sua scuola e come doppiatrice in un film di animazione, ed io ne avevo approfittato. Allontanarmi da Madrid era quello che mi serviva dopo gli ultimi avvenimenti. Avevo da poco finito la scuola e la mia relazione con Pedro era finita un mese fa, l'avevo raggiunto a Los Angeles per cercare di chiarire ma non era andata come mi aspettavo, avevamo litigato di brutto e Ingrid una delle mie migliori amiche mi aveva portato per locali, poi non mi ricordo come io e Pedro siamo finiti a letto insieme e il giorno dopo mi aveva detto che era stato solo uno stupido errore e molte altre cose che mi avevano offessa nel profondo. Adesso ero li ospite di Silvia, in città per affari e mi tremavano le mani. 

Silvia - Lola vuoi uscire da quel bagno per favore...??- ero chiusa in bagno da più di mezz'ora, stringevo tra le mani quel maledetto bastoncino. Uscii e le lacrime uscirono copiose.
Silvia - ehi si può sapere che succede?? - mi fece sedere sul divano. Io le mostrai il bastoncino. Non riuscivo a parlare.
Silvia - non posso crederci....Lola...ma come è stato possibile?? Chi è il padre??- mi chiese come se non sapesse la risposta.
Lola - Pedro chi altri senno??- le raccontai tutto.
Silvia - che intenzione hai? glielo dirai vero..- 
Lola - non so....lui è cosi distante e mi ha detto che una storia tra noi la vedeva impossibile...sicuramente questo bambino non ha colpe e lo terrò...ma di lui non voglio sentirne parlare per il momento...non puoi capire mi ha detto di tutto e di più....mi ha fatto sentire una donnaccia..- non l'avevo ancora perdonato.
Silvia - io ti capisco..cosi però non migliori le cose, ci sono passata...Rober è stato molto comprensivo nei miei confronti, e adesso siamo tornati insieme ma mi chiedo sempre come sarebbe stato...- proprio in quel momento entrò il suo fidanzato.
Rober - parlavate di me?? che succede come mai Lola è in questo stato...- notò il bastoncino, e non ci mise molto a fare due più due.
Rober - lo dirai al Bifolco vero? - mi chiese.
Silvia - glielo dirà quando sarà pronta a farlo...non metterle anche tu fretta...noi oggi partiamo tesoro, devo tornare alla scuola domani e ho l'incontro con mia zia...ma tu puoi restare qui quanto vuoi..qualsiasi cosa chiama ok?? e pensaci...- mi bacio la fronte e poi usci di casa, trascinandosi a forza anche Rober.

I giorni seguenti furono tutto sommato semplici, le nausee mi coglievano a giorni alterni, avevo parlato con Diana e lei mi aveva detto che non c'erano problemi finchè ce la facevo potevo assisterla poi sarei passata alla segreteria. Come doppiatrice il problema del mio stato non si poneva visto che i vari progetti non ne avrebbero risentito. Erano passati tre mesi da quando lo avevo scoperto, avevo parlato con la mia famiglia che in un primo momento non ne era stata molto convinta ma poi mi aveva lasciata libera di decidere. Ingrid anche lei era tornata in spagna e adesso era qui a Siviglia con me, e stava preparando un film. Avevamo affittato una casa non troppo grande. Rober aveva ottenuto un ingagio come protagonista in un importante film, e quella sera ci sarebbe stata la prima con annesso party. Io avevo un vestito che non metteva in evidenza la mia pancia fortunatamente. Ancora di notava poco ma c'era quella piccola sporgenza che mi faceva sorridere ogni volta. Chissa se avrebbe avuto i suoi lineamenti. Arrivati notai molta più gente di quella che mi aspettavo, Ingrid fu sempre accanto a me cosi come Silvia, ebbi un colpo al cuore quando vidi che c'era anche lui. Perchè Rober non mi aveva avvisato? Chi era quella che gli stringeva il braccio?? la sua nuova fiamma?? Perchè lei andava bene e io no?? 

Diventai pallida, e Silvia se ne accorse subito. 

Silvia - Lola tutto bene? sei bianca come un lenzuolo??- mi chiese subito.
Ingrid - forse è meglio se la porto a prendere una boccata d'aria, qui non si respira e forse è meglio per lei...-
Lola - no non vi preoccupate, vado sola...ho bisogno di stare un attimo sola...- Pedro si stava avvicinando, a salutare le sue amiche come era giusto che fosse, ma io non ce la facevo a guardarlo negli occhi. Non provavo neanche rancore ma solo delusione e forse era peggio. Era stata tutta colpa mia ma anche lui con le sue bugie ci aveva messo del proprio. 
L'aria di Siviglia era gelida quella sera. Senti qualcuno mettermi una giacca sulle spalle, pensai sperai fosse Pedro. Quando mi girai vidi che era invece solo Rober

Rober - non dovresti prendere freddo nel tuo stato..- mi rimproverò
Lola - lo so...ma non ce la facevo a stare ancora li dentro...- sospirai.
Rober - il Bifolco mi ha chiesto di te prima...non sapevo che dirgli...- 
Lola - Non gli avrei detto del...- e guardai la mia pancia.
Rober - no non mi sarei mai permesso...ma non ci vuole molto a capirlo...devi parlarci, io non voglio metterti pressione ma so che è brutto non sapere certe cose...- rientrammo insieme, io mi avvicinai al gruppetto dei miei amici. C'era anche lui, non lo degnai di uno sguardo. 

Pedro - ho in mente di fermarmi in spagna per un pò, ho diverse proposte e poi Bea non ci era mai stata quindi...- si bloccò quando mi vide.
Ingrid - so che ti hanno proposto la parte in quel nuovo film di azione...- santa Ingrid pensai. Parlarono di lavoro per la maggior parte del tempo. 
La serata prosegui più o meno bene, io cercavo di evitarlo e lui non si avvicinò, segno che ormai ero fuori dalla sua vita. Tornata a casa piansi quasi tutta la notte, la mattina fu un vero strazio dovermi alzare ma Diana mi aspettava per aiutarla a montare la coreografia per quelli del secondo anno e come potevo dirle di no?
Le settimane seguenti volarono, se la pancia non si vedeva prima ormai era ben evidente. Avevo scoperto che sarebbe stato un maschietto. Ingrid e Silvia mi coccolavano e anche Rober era attento ad ogni mio bisogno, gli avevo detto che avrebbe fatto il padrino e ne era stato entusiasto. 
A tutti dicevo che stavo bene, ma erano notti che non dormivo, ero agitata e scattavo per niente. Il fatto che poi Pedro avrebbe tenuto un seminario nella scuola non mi andava giu. Ero spaventata che potesse vedermi, che qualcuno gli dicesse che il figlio era suo ma nessuno oltre i miei amici più fidati lo sapeva e questo mi rasserenava un pochino. I primi giorni riusci a sfuggirgli, ormai mi occupavo quasi solo della segreteria quindi non giravo molto per la scuola. 

Pedro - allora era qui che ti nascondevi?- senti la sua voce alle mie spalle, mentre sistemavo qualche documento.
Lola - non mi nascondevo...e poi perchè dovrei??- non mi girai neanche, solo per non fargli vedere la mia pancia. 
Pedro - io vorrei chiarire con te...- con che faccia me lo chiedeva.
Lola - mi pare che ci siamo detti tutto no...- dissi io sempre di schiena.
Pedro - no non penso, eravano arrabbiati e abbiamo sbagliato entrambi...- 
  
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