Videogiochi > Crash Bandicoot
Segui la storia  |       
Autore: DhaevetralWarrior    30/12/2016    2 recensioni
Le sue palpebre si chiusero e lui si stese a terra sul tappeto. Iniziò a sonnecchiare. Non sapevo cosa lo aspettasse...
Storia che si svolge dopo twinsanity.
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 5: L'INCONTRO COL DOTTORE NUOVA MINACCIA, IN UN ALTRA DIMENSIONE e l'ISOLA WUMPA FOLLE

Dalla spiaggia, riuscì a intravedere una piccola barchetta che solcava il mare, e la sua prua veniva costantemente colpita da deboli onde che si alzavano molto spesso. La notte era fredda, e sulla riva erano depositati dei cadaveri. Erano i cadaveri degli indigeni, che erano stati trasportati dal mare; Crash passò sopra ad essi, ma non si soffermò sul capire cosa fossero, anche se il suono del suo piede che schiacciava la carne lo rese dubbioso se ciò che stava vivendo non fosse altro che un sogno. Forse, la ferita procuratagli dall'elementale l'aveva già ucciso. Tuttavia, il bandicoot notò che stava ancora sanguinando. Forse era ancora vivo. Forse la sua vita non era finita come pensava. Aveva ancora una possibilità di salvare il mondo, di salvare chi amava. Anche se ormai, di chi amava era rimasto ben poco. Coco e Crunch erano morti, forse anche Aku Aku. Era rimasto solo, solo contro quattro  maschere potentissime. Impazzì di nuovo, e dai suoi occhi partorì un sacco di lacrime, che si versavano sulla sabbia, che le asciugava in un attimo. Il bandicoot non ebbe più motivo di nascondere la sua sofferenza, e cominciò ad urlare. Proprio in quel momento, la barchetta intravista dal marsupiale tirò l'ancora sulla riva della spiaggia. Il bandicoot stese il suo petto a terra, riempendo la sabbia di lacrime. Due sagome con tratti poco chiari sbucarono fuori dalla barca, calpestando la sabbia; questi ultimi osservarono il bandicoot agonizzante accovacciato sulla riva, e il suo pianto si poteva sentire anche dall'altro capo dell'isola. Una delle due sagome parlò all'altra. " So che ciò che sto per dirti ti farà arrabbiare molto... ma io non ho il coraggio di ucciderlo. So che è mio nemico e che mi potrebbe intralciare... o, scusa. Volevo dire ci potrebbe intralciare. Il punto è che... lui è una delle mie creazioni. Un bandicoot stupido, mi ha rovinato centinaia di piani, eppure... ucciderlo non mi farebbe felice. Ucciderlo non mi renderà diverso. Lui è una mia creazione, è come se fosse mio figlio. Non mi chiedere perché da un momento all'altro ho questi sentimenti riguardo a Crash... ma ti prego... grande Uka Uka, risparmialo!" costui non era altro che Dottor Neo Cortex. E l'altra sagoma era la sua fidata maschera Uka Uka. Il dottor Cortex si era stupido della bontà insolita con cui Uka Uka gli parlava, e sembrava addirittura esser diventato buono. Ma Cortex era sospettoso. Com'era possibile che un essere che tre secondi prima seguiva Cortex solo per motivi di gloria fosse cambiato in un agnellino? Ciò che aumentò i suoi sospetti fu che la maschera annuì alle sue preghiere. Anche se diventato quasi un agnellino, nutriva ancora odio contro il bandicoot. Lo scienziato non si fidava più, eppure se ne frego. Non sapevo perché, ma sentiva anche lui che l'avventura trascorsa con Crash l'avesse fatto diventare... un suo amico. Quando si voltò, si ritrovò davanti il bandicoot; egli aveva sentito tutto, e scoppiò di gioia, abbracciando il suo creatore con tanta tenerezza. " Io non dicevo sul serio!" disse Cortex, cercando chiaramente di giustificarsi dall'imbarazzo. Crash lo abbracciò ancora più forte, quando si accorse che di nascosto Cortex gli stava mettendo un cerotto sulla ferita. " Ti voglio bene, stupido di un bandicoot" sussurò Cortex, ricambiando l'abbraccio. Crash aveva chiaramente le palpebre pesanti, e non ci pensò due volti a stendersi sul morbido mantello della sabbia, mentre le lacrime stavano cessando, anche se ormai gli avevano inondato il viso. Cortex osservò insieme ad Uka Uka il chiaro di luna. Cortex notò con tristezza che dell'isola della follia era rimasto il nulla cosmico. Dove un tempo c'era vita e gioia, ora c'era solo la solitudine. Il tornado l'aveva risucchiata del tutto; nel frattempo, l'isola su cui aveva costruito la sua roccaforte( la Cortex Island, per intenderci) stava affondando, e le rovine del castello si riempirono di acqua. E tutti gli animaletti che vivevano lì dopo la sconfitta di Cortex morirono annegati, in silenzio e lentamente. L'artefice di quello spettacolo era chiaramente Wa Wa, e Cortex soffrì nel sentire piccoli gemiti. Erano i gemiti degli animali, che prima di morire, lasciavano un debole gemito, ma che Cortex poteva udire, anche se si trovava sull'isola Wumpa, molto distante dal suo vecchio castello. L'isola era affondata quasi del tutto, e solo la parte più alta del castello, che culminava in una piccola torre, risultava ancora visibile. Cortex la osservò piangente, osservando il lavoro di tanti anni affondare miseramente nel mare, per poi essere dimenticato da tutti. E così, l'isola affondò, e di essa non si ebbe più traccia. Cortex notò che Uka Uka guardava tutto con indifferenza, quasi come se fosse tornato al suo stato originario. Ma appena Cortex si girò per veder meglio, Uka Uka trasformò la sua espressione da neutra a triste, quasi come per nascondere qualcosa; Cortex non ci diede molto peso, quanto invece fece per osservare l'arcipelago Wumpa che si stava restringendo: agli inizi delle sue creazioni, le isole erano ben cinque: un enorme pezzo di ghiaccio che poi sarebbe diventata la base del suo laboratorio, l'isola della follia, l'isola Wumpa e un'isola montuosa, ovvero la Cortex Island, e anche la scuola del male di Madame Amberly; queste due di quelle cinque isole erano ormai un lontano ricordo, che sarebbe stato calpestato e accartocciato. Cortex si addormentò. Nel sonno, si mise a canticchiare una poesia:
Cara mia bella,                                                                                                                                                                                                           osservo la luna splendere,                                                                                                                                                                               mentre riemergono i miei ricordi.                                                                                                                                                              Nonostante io fossi malvagio,                                                                                                                                                                        la tua purezza il mio cuor riscaldò, e da una parte cambiò.                                                                                                                   Durato tre anni or son, io non dimentichero mai i numerosi sfiori di labbra, e il momento del parto.                                                                                                                                                                                                                               Il nostro quarto anno, tu vita finì,                                                                                                                                                                 e il mio cuore di tristezza si riempì.                                                                                                                                                                Nostra figlia vive rinchiusa nel laboratorio di ghiaccio, e di uscire mai le permetto.                                                              Se la mia missione fallir dovesse,  sarò di nuovo accanto a te, e nulla ci separerà.                                                                     L'alba è vicina, e il sole sorge orgoglioso,                                                                                                                                                    e il fiore del nostro amore cresce rigoglioso.      

La mattina seguente, Cortex si svegliò molto presto; non da meno fece Crash, che si svegliò addirittura prima di lui. I due notarono immediatamente che Uka Uka non c'era più. E, alla vista di chi c'era al suo posto, rabbrividirono, credendo di trovarsi davanti un fantasma. " Aku Aku!!!!!!!??????????????? Ma... tu non eri morto!!!!!" chiese Cortex, dubitante del fatto di essere ancora tra i vivi. " No, Cortex, sono io in carne ed ossa. O forse, in legno ed ossa. Be, vedi Cortex... Uka Uka ha venduto la tua anima" a quelle parole, tutto si fermò. Lo scienziato spalancò la bocca, e cominciò a sbavare. Mentre Crash si fermò, quando stava correndo per abbracciare la sua amica maschera. " Già, Cortex. Uka Uka, notando i sentimenti che provavi per Crash e il fatto che lo hai aiutato, lo ha fatto arrabbiare. Lui ha assunto quell'aria così buona per ingannarti, e per ingannare tutti a unirsi con lui. Lui non voleva salvare il mondo perché voleva salvarlo. Lo voleva fare per DOMINARLO!" mentre le verità venivano a galla, il dottore si mise le mani nei capelli, se almeno li avesse tutti. Crash rimase immobile. " Vedi, Cortex. Uka Uka ha venduto la tua anima agli elementali. Ti ha tradito, e ora gli elementali hanno trasformato tutti gli animali dell'isola Wumpa.  Sono mutanti, ma diversi da quelli da te creati. Essi sono totalmente stupidi, uccidere è l'unica cosa che sanno fare, sono selvaggi, e si muovono solo grazie agli istinti naturali. Questi mutanti sono molto forti, e hanno poteri speciali. Dovremo unire le nostre forze per sconfiggerli" disse Aku Aku. Il marsupiale non sembrava per niente spaventato, e, anzi, era molto spavaldo, mostrando i suoi piccoli muscoli. Cortex era invece terrorizzato, tant'è che si tolse i guanti, gettandoli sulla sabbia; essi si sporcarono tutti, mentre lo scienziato si mangiava le unghie, e i suoi occhi erano pieni di terrore; la sua testa tremava; le sue mani tremavano; le sue gambe tremavano; insomma, tutto il suo corpo tremava. Che coraggio, il nostro dottore preferito! Tornando a noi, Aku Aku continuò a spiegare, mentre gli occhi del marsupiale si riempirono di tristezza nel guardare il suo creatore terrorizzato; avvicinò la mano a lui, per consolarlo. Ma qualcosa lo fermò. Pensò che forse sarebbe stato meglio non intervenire. Avrebbe solo peggiorato le cose. Ma non riusciva a vederlo così. Cominciò a lacrimare di nuovo, ma sta volta cerco di trattenerle il più possibile, quando Aku Aku riprese il discorso. " Dobbiamo sconfiggere i quattro elementali, e dunque bene che vi faccio capire cosa dovremo fare. Nell'isola ci sono ben quattro templi, ognuno situato in parti difficilmente raggiungibili: uno si trova sul dorso dell'albero di Uka, uno si trova nella parte più bassa dell'isola, ovvero sotto terra; un altro si trova dietro alla cascata che sgorga dal piccolo tempio ormai in rovina dove sfidammo Ripper Roo nella prima avventura; e l'ultimo, ma non meno importante, si torva dall'altra parte dell'isola, nella zona vulcanica dove sfidammo Koala Kong. Tutte le parti dell'isola e dei templi sono, tuttavia,  piene di mutanti. Dovremo affrontarli per passare avanti. Dovremo stare molto attenti. So che sembra brutto. So che sembra spaventoso. So che tutto questo sembra orribile. Ma non abbiate paura. Insieme potremo farcela. Fidatevi, ci riusciremo!" disse con entusiasmo la maschera, mentre lo scienziato cercava di calmarsi. I suoni della natura erano soavi, e accompagnò l'intera giornata in cui Crash e Cortex rimasero sulla spiaggia, dato che Aku Aku spiegò che l'avventura sarebbe iniziata il giorno dopo. I due osservarono il cielo per tutta la giornata, e il vento muoveva i peli del bandicoot e i pochi capelli dello scienziato. I due rimasero stesi sulla sabbia per tutta la giornata, fino a quando la notte, il dottore accese il falò, e si mise a cantare:

Notte bella, esisti in cielo,                                                                                                                                                                                             e cresci come un melo nella giornata.                                                                                                                                                              Mia amata moglie mi ricordo                                                                                                                                                                             della tua vita breve ma intensa, quando il nodo si spezzò.                                                                                                                 Addio, mia cara.                                                                                                                                                                                                                    

Crash guardò lo scienziato con area sospetta. Cos'era quella poesia? E perché trattare di un argomento così... così strano? Le risposte non sarebbero venute presto, eppure il bandicoot era impaziente come non mai... ma, incredibilmente, decise da tralasciare questa cosa. Fu così che, con il dolce calore addosso di un debole falò, Aku Aku, Crash e Cortex si addormentarono sulla riva dell'isola Wumpa. I tre mi misero vicino l'uno con l'altro e le piccole onde provocate dal mare s'impattavano le loro gambe; tuttavia, da qualche parte nell'universo, lontano da un'insula spiaggia alle cui spalle si trovavano... be, meglio non rivelarlo ora. Comunque in una parte lontana di universo, qualcuno bramava vendetta.

VIA LATTEA:

" LO-LO, CI HAI DELUSI. ED HAI DELUSO ANCHE IL COMANDANTE! Come pensi di battere il bandicoot se sei così debole? Con tutti quei poteri, non sei riuscito ad eliminare né lui né quello stupido di AKU aKU!" " S-sono desolato, Ro-Ko. Il fatto è che volevo un po divertirmi con loro, usarli come riscaldamento e non ci sono andato troppo pesante" " Devi capire una cosa LO-LO: gli incapaci non sono ammessi! Per sta volta di perdoniamo, ma la prossima volta la nostra ira non avrà pietà neanche di te se fallirai di nuovo. A meno che non sia il bandicoot a ucciderti. In tal caso, prenderemo la tua anima, e la metteremo in un buco nero! SONO STATO CHIARO?" " Si, mi è tutto chiaro Py-Ro. Non vi deluderò!" " State attenti sopratutto a non tradire me, il grande Uka Uka"

ISOLA WUMPA:

Crash si svegliò di buon umore, al contrario dello scienziato, che era tornato dal sonno decisamente annoiato, ma con occhi quasi sofferenti. Il bandicoot diede una pacca sulla spalla al suo amico giallo, che tuttavia, rispose solo con una flebile risata; anche Aku Aku aveva notato un'insolita tristezza negli occhi del dottore. Non era paura, non era la sua solita codardia. Era vera e propria sofferenza. " Cosa succede Cortex? Cosa ti hanno fatto? Non ti ho mai visto così triste..." urlò la maschera, ma lo scienziato non rispose. " Non faccio altro che pensare a lei! Mi manca così tanto, e di recente sento il suo spirito sempre accanto! Aiuto, aiuto! Ho lasciato Nina nel laboratorio di ghiaccio, per paura che potesse morire... l'unico ricordo di lei è ora lontano da me... sono un pessimo padre... UCCIDETEMI! VI PREGO! FATE QUALCOSA!!!!!" a quel punto, il dottore balzò contro la maschera, e la prese tra le braccia; bloccato, Aku Aku si sentiva tutto il mondo addosso quando Cortex gli sferrò un potentissimo pugno in faccia. In quel momento, il dottore vide che un ombra si era proiettata oltre lui e la maschera. Era Crash, che osservava Cortex con sguardo serie, come per dirgli che stava sbagliando, che la pazzia lo stava portando a fare robe orribili. " Mi d-ispiace di averti attaccato, maschera. Io non c'è la faccio... penso solo a lei..." e così, Cortex si diresse via dai due compagni, e con un pugno netto, frantumò una roccia. Crash e Aku rimasero di stucco. La bocca del bandicoot si spalancò, e i suoi occhi si riempirono di orrore nel vedere che il dottore non sembrava più quello di una volta. Esso stava distruggendo tutti i sassi della spiaggia, li frantumava, li distruggeva. Il bello è che lo fece lo fece senza guanti. Le sue mani si sporcarono del suo stesso sangue, e il dottore aveva uno sguardo del tutto folle. Sembrava diventato uno zombie: sbavava, si strappò i vestiti, addirittura stava per mangiare la roccia. Per fortuna, si fermò quando si trovò davanti a un enorme struttura. Il dottore riprese coscienza, e gli si gelò il sangue. Solo in quel momento capirono che si trovavano in una spiaggia poco distante da una antica città. Crash si ricordò immediatamente di quelle rovine. Erano le rovine in cui si avventurò quando passò l'isola Wumpa nella sua prima avventura. Crash provò impotenza vedendo la differenza tra lui, un minuscolo ed insulso bandicoot, e la maestosità della città, anche se in rovina. C'erano anche vari templi, quei templi che venivano usati come templi minori per venerare le altre divinità, considerate minori rispetto agli elementali Rivelò anche di averlo ricordato solo in quel momento. Aku Aku ricordò anche il fatto che i suoi ricordi erano distorti: il suo passato era per alcuni tratti misterioso anche per lui, e alcuni elementi non combaciavano col il racconto raccontato sull'albero a Crash per svelare le sue origini. Si ricordò in quel momento che umani costruirono un immensa città non fortificata, fatta di mattoni. Non solo. Gli indigeni non avevano la città ai piedi dell'albero di Uka, ma al contrario avevano solo un piccolo tempietto, da cui si accedeva e si veneravo gli elementali. Sorte volle che fu proprio in quel tempietto, che apriva all'albero di Uka, rinchiuse suo fratello e gli elementali stessi. Ricordo tutto proprio in quel momento perché quando combatte contro gli elementali, rinchiudendoli per la prima volta, LO-LO gli distrusse in parte la memoria, nel tentativo di fargli dimenticare tutto. Purtroppo, fece solo cambiare degli elementi nella sua memoria, ma le cose più importanti le ricordava alla perfezione. Così, spiegò di nuovo tutto al bandicoot. Il bandicoot e la maschera notarono compiaciuto che lo scienziato aveva preso carta e penna, e che stava segnando ogni minimo dettaglio che vedeva in quelle rovine. Crash vedeva che da quando ci si era avventurato, la città era in decadenza ancora maggiore del solito. I pezzi precipitavano qua e là, le creature lì presenti venivano uccise dai macigni. La cosa più inquietanti, e che di tracce dei mutanti descritti da Aku Aku non c'erano. " Ragazzi, avrei voluto avvisarvi sul fatto che... gli elementali non si trovano più in questa dimensione" bastarono quelle parole per farmare il battito cardiaco di ognuno dei due. In senso figurativo, ovviamente. Lo scienziato pensava inorridito a cosa ciò volesse significare. Poi, rifletté sulla parola dimensione; in quel momento, avrebbe preferito morire che sentire di nuovo quella parola. Il bandicoot e lo scienziato in quell'istante avevano solo ed unicamente un pensiero: dovevano tornare nella decima dimensione. Cortex indietreggiò per tutta la spiaggia, fino al arrivare quasi a farsi mangiare dal mare. Crash fece altrettanto, ma qualche volta ci stava quasi ripensando. Alla fine, i due ex nemici si abbracciarono, scusandosi a vicenda di tutte le vicende accadute. Aku Aku non poté non essere felice in quel momento. Gli faceva un sacco di tenerezza quella scena.  Probabilmente, anche il suo crudo fratello Uka Uka, il quale non pensava altro che il male e la sua prevalenza sul bene, si sarebbe intenerito. Ma non c'era tempo per ciò. Il pericolo era all'orizzonte, e quindi Aku Aku riprese in un attimo il discorso, quasi come se l'argomento di amicizia che si stava creando da Crash e Cortex non gli importasse; i due cercarono di fermarlo, dato che volevano ancora scusarsi, ma Aku Aku fece finta di esser sordo, e continuò a parlare. " Vedete, gli elementali, consapevoli del fatto che avremmo scoperto i loro templi, li hanno spostati in un altra dimensione. Be, a dir la verità, tre sono andati in una dimensione e tre in un altra. Dovremmo viaggiare tra un po' di dimensioni, insomma. Ora, di sicuro starete pensando di andare allo Psychetron. Errore più grosso non potevate fare. Non lo potevate proprio fare. Vi ci porterò io personalmente. Mentre cadevo sconfitto contro Lo-Lo, alcune persone pregarono. Erano gli indigeni rimasti sull'isola Wumpa, che pregavano per me, e mi ringraziavano. Ho riconquistato potenza e ne ho acquisita. Non so perché, ma ora posso fare quasi tutto: addirittura, posso volare tra le varie dimensioni. Andiamo nella decima dimensione. Andiamo! Ah, e prima di andare vi dirò una cosa, solo per completezza: gli elementali hanno creato solo di recente questi templi con la loro forza mentale" finito il mega discorso, intorno alla maschera, allo scienziato, e al bandicoot si creò un enorme sfera di energia. " Presto, in un altra dimensione!" urlò Dottor Neo Cortex. A quel punto, la sfera si stava chiudendo. I due, uomo e bandicoot, chiusero gli occhi terrorizzati, e la la sfera si restringeva sempre di più, e la claustrofobia era sempre maggiore. Poi...

DECIMA DIMENSIONE, ISOLA WUMPA FOLLE:

Crash riaprì gli occhi, e si ritrovò in un ambiente completamente diverso. Davanti a lui c'era un immensa landa desolata, tutta rossa. Pochi e piccoli fili d'erba sbucavano dal terreno, unico segno di vegetazione in quella zona, eccetto... un gigantesco, rosso e in cui erano situate varie fonti di acido, albero. La sua conformazione era uguale all'albero di Uka. UGUALE. Le differenze erano molto sottili, ma il bandicoot si sentiva come minacciato, dato il colore del cielo: rosso. Vicino all'albero, c'era un enorme testa che rappresentava un pappagallo con la bocca spalancata, e da essa sgorgava dell'acido, quasi come se fosse la sua fonte. Crash analizzò per bene i dettagli della testa del pappagallo, e quando notò che esso rappresentava nient'altro che Viktor o Moriz, capì che lui non era morto. Era vivo, ma non nella dimensione da lui conosciuta. Osservò cosa c'era sotto l'albero, e vedette un immenso cimitero, con un sacco di lapidi rovinate. Alcune erano rotte, altre si stavano rompendo man mano; alcune si stavano riempendo di polvere, altre erano già sporche di polvere. Un cimitero inquietante e a cui nessuno sembrava prestare attenzione. Anche perché, eccetto lui, il dottor Cortex che analizzò il posto insieme a lui ed Aku Aku, non c'era vita intelligente. Il silenziò pervadeva l'area, e inoltre sulla cima dell'albero, Cortex notò ben quattro teste. Erano le teste di Viktor, Moriz, Evil Crash e anche lo stesso scienziato. Solo che sulla scultura dello scienziato c'erano varie X, e inoltre, essa lo rappresentava da bambino. Tutte quelle statue erano in rovina: per esempio, a Evil Crash mancava il mento, a Cortex mancava un occhio, e l'altro metà l'aveva e metà no. Viktor e Moriz erano stati privato del becco. Tutti i pezzi mancanti furono poi scoperti dal bandicoot, che li vide in lontananza sul dorso dell'albero gigante. Essi si erano depositati su di esso, l'avevano infilzato, e di sicuro l'albero in quel momento stava morendo. " Benvenuti Nell'Isola Wumpa folle" disse Aku Aku.

ANGOLO AUTORE: Eccomi qua col quinto capitol. Inzialmente, dovevano essere due capitoli separati, ma vista la mia voglia di darvi tanto tanto materiale da leggere, li ho unititi in un unico e grosso capitolo. Non è stato facile e tantomeno veloce scriverlo e corregerlo, quindi spero che abbia fatto un buon lavoro. Prima di andare via vorrei fare una precisazione: i mutanti? Starete pensando che siano  quelli di Of the Titans e Mind Over Mutant... ed effettivamente sono così. Tranquilli. Ninete Crash coi tatuaggi. Il punto è che mi piacevano troppo come aspetto, e ho sempre pensato che se fossero stati inseriti nei giochi principali come una sotto specie di mutanti sempre creati da Cortex, ma più stupidi anche se più forti, sarebbero stati più apprezzati. Spero che come idea non vi dispiaccia. Nel prossimo capitolo, li vedremo in azione. Alla prossima GUERRIERI! P.S: E le poesie di Cortex? Oh, ne avremo di tempo per spiegare perché Cortex le ha cantate e soprattuto per chi...


   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Crash Bandicoot / Vai alla pagina dell'autore: DhaevetralWarrior