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Autore: memole_88    30/12/2016    1 recensioni
La notte di capodanno,una serata in discoteca,musica alta,alcool,corpi che si scontrano..
Volti che non hai mai visto e che con ogni probabilità non rivedrai più,fino a che due paia di occhi non si incontrano di nuovo e danno vita ad una danza tutta loro,cullati dalla musica dei propri cuori.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La musica esce a tutto volume dalle casse sparse per la sala, le luci sono basse e la pista è piena di gente che si dimena e festeggia l'inizio del nuovo anno.
Dal divanetto del privé dove siamo io e le mie amiche ho la visuale di tutto il locale e il mio sguardo vaga sui volti dei presenti alla ricerca di non so bene cosa, mentre con la testa seguo il ritmo della musica.
Ad un certo punto, con la coda dell'occhio, mi sembra di scorgere una figura conosciuta, ma nemmeno il tempo di girarmi a guardare che già non c'è più, quindi penso sia stata solo suggestione e torno a prestare attenzione alle mie amiche.
"Andiamo a prendere un po' d'aria?" chiede Silvia a un certo punto.
Acconsento silenziosamente, così ci alziamo e ci dirigiamo verso la terrazza del locale e l'aria fredda che c'è fuori ha il potere di risvegliarmi dal torpore che mi aveva colpito a causa del caldo, quasi asfissiante, che c'è nel locale.
Cerco nella borsa le sigarette e mentre ne sto accendendo una vedo arrivare due ragazzi che cercano di attaccare bottone.
In certe cose la mia amica è sicuramente più spigliata di me, infatti tiene banco come al solito, mentre io mi limito ad intervenire sporadicamente e ad osservarli.
Sono abbastanza alti, circa 1.80m, mori, con una barba corta e curata, nel complesso non sono dei brutti ragazzi, ma sono esattamente uguali a tanti altri, non hanno nulla di speciale e dai loro discorsi si capisce benissimo quanto siano poco originali, la fotocopia esatta della maggior parte dei rappresentanti del genere.
Quando io e la mia amica decidiamo di rientrare loro ci seguono fino ad arrivare all'entrata del privé, dove spero di essermi finalmente liberata di loro, ma una mano che si chiude sul mio polso mi fa, purtroppo, ricredere.
"Posso offrirti qualcosa da bere?" mi fa quello che, se non ho capito male, dovrebbe chiamarsi Gianluca.
Non ho chissà quanta voglia di perdere tempo con questo qui, ma l'idea di una bevuta gratis è abbastanza allettante da farmi annuire e seguirlo verso il bancone, dopo aver comunicato alla mia amica che l'avrei raggiunta entro poco al nostro tavolo.
Mentre siamo in fila per prendere i drink sono già stanca di lui, che a mio parere è di una banalità unica, ma mi sforzo comunque di non essere scontrosa mentre cerco un modo carino per scaricarlo senza essere troppo stronza.
Quando, a causa della musica alta, si avvicina al mio orecchio posandomi una mano un po' troppo in basso sul fianco sto quasi per girarmi e lanciargli uno schiaffo ma poi sento un braccio prendermi per la vita e la mia schiena scontrarsi contro un petto solido e ampio.
Lì per lì sono spaventata da questa morsa che mi stringe con fare possessivo, ma quando quel profumo che conosco bene, un misto tra una fragranza da profumeria e l'odore della sua pelle, mi invade le narici mi rilasso immediatamente e mi lascio stringere da quel braccio che sembra non volermi lasciare scampo.
"Non credo che la signorina abbia acconsentito alla tua mano sul suo culo!" dice apparentemente calmo, ma io che lo conosco bene riesco perfettamente a percepire una nota di rabbia nel suo tono.
"E tu chi saresti?" chiede Gianluca.
"Sono quello che ti fa sbattere fuori se non sparisci entro 2 secondi.." ribatte lui.
I suoi occhi devono lanciare fiamme, perché vedo l'altro impallidire leggermente e girarsi sui tacchi per allontanarsi da noi.
Ho paura a voltarmi, non so come potrei reagire a vedere di nuovo quegli occhi negli ultimi tempi avevano tormentato i miei sogni, ma così sembro una deficente, quindi prendo un respiro profondo, mi faccio coraggio e mi giro nel suo abbraccio.
Trovarmi faccia a faccia con lui mi destabilizza, sono mesi che non ci sentiamo, ancora di più che non ci vediamo, non sapevo nemmeno fosse tornato a Roma per le feste.
"Me la potevo benissimo cavare da sola!" dico stizzita, perché non voglio che si accorga che mi fa ancora effetto.
"Si, ho visto come te la stavi cavando bene.. Eri palesemente infastidita da quel tizio, eppure continuavi a stare qui con lui e a sentire le stronzate che diceva.." risponde lui con altrettanta stizza nella voce.
"Beh.. Ora che hai fatto il cavalier servante come tuo solito puoi anche lasciarmi andare." e mentre pronuncio queste parole cerco di divincolarmi dalla sua stretta.
"Le mie amiche mi staranno aspettando." continuo, ma lui sembra non voler lasciare la presa.
"Perché scappi?" mi chiede con tono divertito.
"Fammi andare via, ti prego!" mi lagno, e alzo lo sguardo per fissare i miei occhi dritti nei suoi.
Quello che legge dal mio sguardo sembra annientarlo, lascia la presa come se avesse preso la scossa, gli do un'ultima occhiata e poi corro, per quanto questi tacchi vertiginosi me lo permettano, via da lui, lasciandolo in mezzo alla gente che si accalca al bancone.
Quando torno dalle mie amiche sono evidentemente sconvolta, perché loro smettono immediatamente di ballare e mi si avvicinano preoccupate.
"Tesoro, che succede?" mi chiede Chiara.
"Ho appena visto Marco." sussurro così piano, che non sono nemmeno sicura mi abbiano sentita.
Vedo i loro sguardi scrutare tra la folla, ma per fortuna lui sembra essersi volatilizzato.
"Vuoi che ce ne andiamo?" se ne esce Giulia.
"Ma nemmeno per sogno!" dico con sicurezza. "Ho solo bisogno di una sigaretta, e di un altro drink.. Non ci penso proprio a rovinarmi e a rovinarvi il capodanno per colpa sua." continuo.
"Ok, organizziamoci.. Io e te ce ne andiamo a fumare e Chiara e Giulia invece vanno a recuperare i drink." fa Silvia.
Le altre annuiscono e vanno verso il bancone del privé, mentre io e la mia bionda preferita torniamo fuori.


 
Grazie a chiunque sia arrivato fin qui!
Non so bene quando riuscirò ad aggiornare questa storia, ma l'idea mi è venuta oggi mentre ero al lavoro e ho dovuto per forza buttarla giù, altrimenti non ci avrei dormito stanotte!
Se vi va fatemi sapere che ne pensate e cosa potrebbe succedere secondo voi :)
  
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