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Autore: AleDic    31/12/2016    4 recensioni
[Alphonse!Centric ⎸Missing moment ⎸431 parole]
Le notti sono la parte peggiore. Per tutto il giorno Al può fingere. Fingere di avere ancora un corpo, di stare bene e mostrarsi paziente. Per tutto il giorno, finché la luce illumina il mondo intorno a sé, Al può fingere che non sia cambiato niente. Che fa male, è vero, ma se tutti lo trattano ancora come prima, se Ed e Winry e la zia Pinako chiamano ancora il suo nome con lo stesso identico intrinseco affetto, allora va bene anche essere fatto di ferro e acciaio.
{Terza classificata a parimerito al contest “Tutto fa un po’ male - anche 500 parole -” indetto da S.Elric_ sul forum di Efp}
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nick EFP e FORUM: AleDic
Fandom scelto: Full Metal Alchemist
Contesto: pre-manga/anime
Coppia (se presente): nessuna
Rating: Giallo
Avvertitimenti/Note: Missing moment, 431 parole 
Citazione utilizzata per intero: Di notte è molto strano, ma il fuoco di un cerino ti sembra il sole che non hai. – Caterina Caselli
Note Autore: Prima storia su questo fandom che amo come pochi. E su Al, il mio bambino che va protetto a tutti i costi e di cui ho cercato di esprimere il dolore e l’angoscia provati a causa della sua condizione. Spero che vi piaccia.

Vostra,

Ale

 

 

 

 

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Il freddo delle notti buie

 

 

{ 431 parole }

 

 

 

Di notte è molto strano, ma il fuoco di un cerino ti sembra il sole che non hai. 

Caterina Caselli

 

 

Le notti sono la parte peggiore. Per tutto il giorno Al può fingere. Fingere di avere ancora un corpo, di stare bene e mostrarsi paziente. Per tutto il giorno, finché la luce illumina il mondo intorno a sé, Al può fingere che non sia cambiato niente. Che fa male, è vero, ma se tutti lo trattano ancora come prima, se Ed e Winry e la zia Pinako chiamano ancora il suo nome con lo stesso identico intrinseco affetto, allora va bene anche essere fatto di ferro e acciaio.

Va bene così.

Bugiardo.

Quando il sole tramonta e scende la notte, tutti si addormentano cullati da quel manto nero. Tutti tranne lui. Lui non può.
Ed è in quei momenti che Al non può più fingere (non vuole fingere) e mentire a se stesso.

Fa freddo.

Le notti Al le passa tutte al fianco di Edward, seduto non molto lontano dal suo letto. Visto dall’esterno, sembra quasi che voglia vegliare sul sonno del fratello maggiore, come a voler scacciare gli incubi (e Al lo vorrebbe, Al vorrebbe davvero proteggere suo fratello che si addossa la colpa di tutto e si ostina a portare quel peso da solo, davvero, Al vorrebbe che fosse quella e solo quella la ragione), ma la verità è diversa – la verità è oscura e buia come quelle notti.

Fa freddo.

La verità è che Al vorrebbe sentire di nuovo calore. Vorrebbe poter stringere di nuovo Ed e sentire il tepore di quelle braccia intorno a sé che lo hanno sempre fatto sentire al sicuro; vorrebbe poter lamentarsi per la vampata di dolore di uno dei colpi di Winry quando lo sgrida; vorrebbe poter assaggiare di nuovo i gustosi piatti di zia Pinako fino a bruciarsi la lingua.
Vorrebbe poter sentire di nuovo il calore delle persone che ama.

Fa freddo.

Perciò si fa vicino a Ed, ogni notte, cercando di ritrovare qualcosa (qualcosa) che sa potrebbe essere perduto per sempre.

No, Ed me l’ha promesso. Riavrò il mio corpo un giorno.

Bugiardo.

Non è così, fratellone?

Fa freddo.

«Al.»
Il tumulto dei pensieri del giovane Elric cessano all’istante al suono di quella voce.
«Alphonse.»
Edward sta parlando nel sonno, chiamando il suo nome, come se avesse sentito il pianto del suo spirito. Si volta, facendo cadere un braccio oltre il letto. La mano (la sua mano, non quella d’acciaio) finisce per posarsi sull’armatura.
Se avesse potuto farlo, Al si sarebbe messo a piangere.
«Sono qui, fratellone.»
Le notti sono la parte peggiore; perché il freddo che Al percepisce nell’animo non può svanire. Tuttavia, quando Ed lo chiama ancora con lo stesso identico affetto di prima, quel freddo si attenua. E lui può continuare ad andare avanti (e fingere.)

Fa freddo.

Grazie, Ed.

   
 
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