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Autore: Hoon18    31/12/2016    2 recensioni
Bar!AU
Dal testo: Ormai era diventata un'abitudine se non quasi un vizio. Tutti i giorni, alla stessa ora io ero lì al bancone di quel piccolo e modesto bar sotto casa. Il motivo? Diciamo un menù speciale. O meglio. Qualcuno di speciale
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Mikaela Hyakuya, Yūichirō Hyakuya
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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~Mika's POV~

Ero stato tutto il tempo a fissare il cellulare in attesa di un suo messaggio e quando mi arrivò  cosa successe? Mi si spense appena finii di leggere il messaggio! 

Giusto! 

Perché il mondo doveva avercela con me?
Probabilmente erano anche comparse le doppie spunte del visualizzato. E ora cosa avrebbe pensato di me? Corsi velocemente  a prendere il caricabatterie e pregai affinché il telefono si accendesse subito

~Yuu's POV~

Dopo un tempo che mi parve infinito di nuovo la scritta si trasformò in un "online" e successivamente in un "sta scrivendo". Dopo pochissimi secondi una suoneria indicò l'arrivo di un messaggio

"Hey😄 scusa se ho risposto dopo un po' ma il cellulare si è spento dopo aver letto il tuo messaggio😅 Ti va di vederci sotto il bar tra una mezz'oretta?"

Solo arrivato alla fine del messaggio, mi resi conto che stavo trattenendo il fiato da quando era arrivata la notifica. Risposi al messaggio senza pensarci troppo con un semplice "okay a dopo" e mi chiesi cosa avrei dovuto fare per quella mezz'ora. Appena mi vidi allo specchio decisi. Dovevo assolutamente darmi una sciacquata. Feci una delle docce più lunghe che avessi mai fatto e dopo essere uscito e vestito, mi asciugai con cura i capelli, cosa che non avevo mai fatto in vita mia. Li asciugavo sempre come veniva, senza che ne facessi un dramma ma qual giorno mi sentii quasi una ragazza ad un appuntamento con il ragazzo a cui faceva la corte da un sacco di tempo. Arrossii a quel pensiero.

"In realtà la mia situazione non è tanto diversa, le uniche differenze sono che io sono un ragazzo e quello con Mika non è un appuntamento...o sì?"

Mentre cercavo di dare una piega a quella una massa informe che erano i miei capelli, continuai a pensarci. Potevo definirlo un appuntamento? Cioè, lui mi ha chiesto di vederci per conoscerci meglio al di fuori del bar no? Quindi non posso considerarlo un appuntamento... 
Dall'altro canto però saremo solo noi due. Mi immaginai vari scenari di me e Mika che camminavano mentre ridevamo per qualche battuta stupida. Era una semplice visione di due amici ma arrossì come se avessi immaginato chissà cosa. Se al solo pensiero di stare accanto a lui mi faceva arrossire, come avrei potuto avere una discussione con lui a quattr'occhi? Cercai di calmarmi e mi diedi del cretino da solo. Appena finito mi resi conto che i miei capelli non erano tanto meglio del solito e mi ripromisi di non perdere più tempo inutilmente così. Nel frattempo si era già fatta quasi l'ora dell'incontro quindi presi il cellulare, il portafoglio e le chiavi e uscii di casa. 

Arrivato al bar, feci per inviare un messaggio a Mika ma non passò neanche il tempo di sbloccare il cellulare che me lo ritrovai accanto. 

«Hey» mi salutò con un sorriso. Indossava una camicia bianca, del colore opposto rispetto a quella della divisa, lasciata aperta che lasciava intravedere una maglietta colorata sotto, un paio di jeans e delle sneakers. Vestito così sembrava quasi un'altra persona, notai anche che non portava il solito codino (e ci rimasi leggermente male) ma in fondo era bellissimo anche così. Mi rimproverai da solo mentre ricambiavo il saluto di Mika che successivamente mi fece segno di andare. Iniziammo a parlare del più e del meno e dopo avermi più volte chiamato "Yuichiro" smise di parlare e si fermò per un attimo in mezzo al marciapiede 

«Non mi piace chiamarti Yuichiro. È un bel nome sì, ma è troppo lungo» poi mise due dita sotto il mento come per pensare «dobbiamo trovarti un soprannome...» rimase in silenzio per alcuni secondi poi esordì entusiasta «CI SONO! Il tuo soprannome sarà Yuuchan!»

Inarcai un sopracciglio «perché "chan"?! Cosa ti fa pensare che sia più piccolo di te?»

«Sei più basso di me»

«di pochi centimetri» lo corressi

«Ma sei comunque più basso! Quindi da ora sarai Yuuchan!» e continuò a ripetere quel nomignolo tanto da farlo sembrare un mantra. Pensai al fatto di averlo chiamato nomignolo e realizzai che il ragazzo verso cui avevo una cotta mi avrebbe dato del chan di lì in avanti e mi ritrovai a pensare a numerosi scenari romantici tra noi due. Da lì in poi la mia mente entrò in uno stato di trance simile a quello dei primi giorni al bar, quando Mika parlava ed io non lo sentivo realmente. Mi sentivo strano. 
Dopo che Mika mi chiamò numerose volte con quel soprannome, iniziai a vedere dei piccoli puntini bianchi e neri che si alternavano, dopodiché sentii le gambe molli. Poi il buio. 

Appena mi svegliai ci misi un paio di minuti per capire cosa era successo e dove mi trovavo. Avevo qualcosa di freddo in testa, ero sotto le coperte di un letto non mio, in una casa che non conoscevo ed ero svenuto a quella specie di appuntamento con Mika.  

Credo che questa possa essere la definizione perfetta di "Mai una gioia"

Cercai di tirarmi su ma poi ricaddi a terra con un piccolo tonfo che però richiamò l'attenzione del barista che si trovava nella stanza accanto. 

«Buongiorno bella addormentata»

Sbuffai. Non era preoccupato per me? O non voleva farlo a vedere? Allo stesso tempo però arrossii leggermente per come mi aveva chiamato

«Sai che mi hai fatto prendere un colpo?! Mi devi 10 anni di vita ora»

Risposta alle domande precedenti: non voleva darlo a vedere da subito. 

«Sono svenuto vero?»

«Già. Hai idee sulla possibile causa»

"Lo stare accanto a te" pensai 

«No»

«Sicuro Yuuchan?»

«Sicurissimo, piuttosto questa è casa tua?»

«Oh, sì. È il mio modesto appartamento e vivo qui solo soletto»

"Anche io abito da solo. Quanto vorrei poter vivere con lui" 

«Ma tornando a parlare di te Yuuchan, ora ti senti meglio?»

«Più o meno. Mi sento debole e mi gira ancora un po' la testa ma passerà»

«Ti aiuto a tirarti su e metterti seduto»

Appena lo fece potei incrociare di nuovo il suo sguardo, dato che per come ero messo prima mi era impossibile. 

«Hai qualcuno che ti aspetta a casa?»

«No, abito anch'io da solo»

«Perfetto, allora stanotte dormirai qui»

COSA?





Angolo me
Tanti auguri a me~
Tanti auguri a me~
Tanti auguri a me~~~
Tanti auguri a me~
Amatemi perché ho aggiornato la storia
Anche se all'1:48 del 26 dicembre 
o almeno su wattpad......

quindi di credo sia opportuno augurarvi un buon ultimo dell'anno? AUGURIIIII 
   
 
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